Libri di Franca Varallo
Esibire la morte. Cerimonie e apparati funebri alla corte dei Savoia (secoli XVI-XVIII)
Franca Varallo
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il volume propone uno studio delle cerimonie e degli apparati funebri alla corte sabauda tra il secondo Cinquecento e la prima metà del Settecento attraverso fonti archivistiche, letterarie e figurative. Si indagano le scelte iconografiche e decorative adottate nelle diverse occasioni, il ruolo degli artisti e architetti coinvolti in relazione ai mutamenti artistici e culturali, ma soprattutto in rapporto alla funzione e al differente significato che le esequie dei duchi e dei principi della casata hanno avuto sul piano politico e diplomatico nel complesso sistema degli Stati di antico regime.
L'azione dell''EGELI in Piemonte. Storie di requisizioni al patrimonio delle comunità ebraiche piemontesi
Chiara Pipino
Libro: Libro in brossura
editore: Belforte Salomone
anno edizione: 2024
pagine: 159
Questo lavoro nasce dalle ricerche condotte sul tema dei sequestri delle comunità ebraiche piemontesi in occasione della tesi di laurea (2015-2016). Attraverso un percorso articolato in tappe si prova qui a ripercorrere la lacunosa storia di alcune delle comunità ebraiche piemontesi nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e dell'immediato dopoguerra, cercando di evidenziare gli aspetti peculiari di ogni realtà. Prefazioni di Fabio Levi e Franca Varallo.
Nello specchio della scrittura. Autobiografia e storia dell'arte tra Otto e Novecento
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 292
Il volume offre un primo sguardo sui temi della scrittura autobiografica degli storici dell'arte. Partendo dagli studi dell'ego-histoire avviati dagli storici e dalle storiche, qui presenti con i contributi della prima parte, i saggi indagano le molteplici forme di autonarrazione intellettuale le quali, nel veicolare una consapevole traccia di sé, hanno concorso al delicato processo di legittimazione del mestiere dello storico dell'arte. Ne sono esempio le reminiscenze di J. A. Crowe, le riflessioni aforistiche di M. J. Friedländer, i diari di B. Berenson, le autobiografie di K. Clark e i frammenti autobiografici di C. L. Ragghianti. A un concetto più esteso di life-writing e “autobiografiction” rispondono le novelle di V. Lee, l'impulso autobiografico di W. M. Rossetti, la scrittura-sguardo di P. Muratov e l'autoconsapevole uso di parola e immagine in S. Sontag. Storia dell'arte e letteratura si intrecciano poi nella riflessione sulle opere di J. Vermeer, nel soggettivismo inquieto di F. Arcangeli, nell'eccentrica visione di A. Boatto e nelle molteplici storiografie di T. Cole.
Il cardinale. Maurizio di Savoia, mecenate, diplomatico e politico (1593-1657)
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 512
Il volume, in cui sono raccolti gli atti del convegno tenutosi a Torino nel 2021, porta nuova luce sulla personalità di Maurizio di Savoia (1593-1657), finora trascurata dagli studi storici e che tuttavia rivestì un ruolo rilevante sul piano diplomatico e culturale tra Roma, Torino e Parigi nell'età della Controriforma. Un principe esemplare, instancabile mecenate, abile nell'arte della dissimulazione, capace di agire in modo conveniente all'abito cardinalizio ma pronto all'occorrenza a vestire l'armatura, dimostrando pari attitudine al mestiere delle armi come a quello della politica: tutto questo fa del Cardinale una delle figure più luminose del Seicento, con le sue sfaccettature e molteplici lealtà, emblema delle contraddizioni di un secolo percorso da profonde inquietudini, ma al tempo stesso di esorbitante vitalità.
Reimmaginare la Grande Galleria. Forme del sapere tra età moderna e culture digitali. Atti del convegno internazionale (Torino, 1-9 dicembre 2020)
Libro: Libro in brossura
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2022
pagine: 368
Il volume raccoglie gli interventi presentati durante il convegno internazionale “Reimmaginare la Grande Galleria. Forme del sapere tra età moderna e culture digitali”, promosso dal Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, che si è svolto in modalità online tra 1 e 9 dicembre 2020. Con questa opera viene dunque ad arricchirsi ulteriormente il rinnovato profilo di ricerche dedicate alla Grande Galleria dei duchi di Savoia, inaugurata nel 1608 da Carlo Emanuele I, portando a compimento il progetto del Theatrum omnium disciplinarum avviato nella seconda metà del Cinquecento da Emanuele Filiberto. Il convegno ha preso in esame alcuni elementi significativi della Grande Galleria e dei suoi molteplici contesti, accostandosi ad essi da qualificati punti di vista spiccatamente interdisciplinari, aperti dunque ai campi ed agli apporti interpretativi della storia, della storia dell’arte, della bibliografia, dell’architettura, delle culture digitali. L’interdisciplinarità del convegno, e del volume che ne raccoglie ed elabora i contributi, è testimoniata dalla pluralità degli argomenti trattati, e dalla varietà dei punti di vista secondo cui gli argomenti sono stati elaborati e discussi. A partire da queste premesse, dunque, sono stati presi in esame, nelle diverse sessioni, i modelli concettuali e materiali delle biblioteche della prima età moderna; i modelli coevi di circolazione e lettura del libro, e la sua organizzazione concettuale; le prospettive di studio e valorizzazione delle biblioteche storiche; ed infine i progetti di conoscenza e comunicazione della Grande Galleria.
La Grande Galleria Spazio del sapere e rappresentazione del mondo nell'età di Carlo Emanuele I di Savoia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 413
La Grande Galleria è stata la più ambiziosa opera di Carlo Emanuele i, duca di Savoia dal 1580 al 1630, che prendendo l’avvio dal Theatrum omnium disciplinarum, prefigurato da Emanuele Filiberto di Savoia, si articolava in un complesso dispositivo simbolico, estetico e cognitivo nel quale le forme visibili della rappresentazione encomiastica della casata, le immagini della natura e il sistema del sapere espresso nelle collezioni librarie si traducevano in una sorta di microcosmo “compendiato” del mondo. L’ampia volta con le 14 immagini degli astri opera di Federico Zuccari, la pavimentazione musiva con le raffigurazioni del mondo marino e acquatico, i busti degli antichi filosofi e imperatori creavano lo spazio nel quale vennero inserite 22 “guardarobbe” lignee contenenti, insieme ad oggetti e strumenti scientifici, oltre 14.000 volumi divisi in 11 classi, al di sopra dei quali erano disposte le effigi della dinastia. Il libro, nel ripercorrerne le vicende storiografiche e storico-artistiche, inserisce la Grande Galleria, demolita definitivamente all’inizio del XIX secolo, nel coevo quadro europeo percorso dai modelli dell’arte della memoria, dai motivi ermetici e cabalistici dell’enciclopedismo e del lullismo e dalla rappresentazione visiva del potere, espressi nell’idea e nella forma della bibliotheca.
Gli spazi sabaudi. Percorsi e prospettive della storiografia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2018
pagine: 318
Negli ultimi decenni gli studi sui territori oggi identificabili con il Piemonte si sono evoluti in maniera così profonda da rendere necessaria una ricognizione a tutto campo, allo scopo di individuare linee di tendenza, prospettive aperte e lacune da colmare. Se il punto di partenza continua a essere il Medioevo, il termine cronologico prescelto è l'unificazione nazionale, della quale gli Stati sabaudi furono l'agente coordinatore e risolutore, e con la quale si dissolsero nella più vasta compagine cui avevano contribuito in misura determinante a dar vita. Questa raccolta di saggi presta particolare attenzione al rapporto fra le varie tradizioni disciplinari e il più ampio dibattito nazionale e internazionale, in seno al quale la storiografia sugli spazi sabaudi può vantare un riconosciuto ruolo pionieristico. Studiosi di orientamento, di sensibilità e di impostazione metodologica diversi sono stati chiamati a confrontarsi senza paura delle dissonanze, le quali vanno anzi difese come la forza motrice, costitutiva e insostituibile, del dibattito comune. I contributi si propongono come un momento alto e rigoroso di riflessione sul territorio regionale e sulle sue risorse culturali, prefigurando un'agenda delle ricerche future, immaginandone le ricadute sul patrimonio delle conoscenze acquisite, rispondendo alle esigenze della società civile secondo le linee emergenti della Public History.
Bosch
Franca Varallo
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2010
pagine: 96
Inventore "nobilissimo e meraviglioso di cose fantastiche e bizzarre" (L. Guicciardini), Hieronymus Bosch fu un vero maestro nel rappresentare strane apparenze e spaventevoli, orridi sogni. Dotato d'un ingegno creativo ammirevole e di una perfetta padronanza della tecnica pittorica, Bosch divenne celebre per le sue opere enigmatiche e inquietanti, raffiguranti soggetti di ispirazione religiosa attraverso una ricchissima trasfigurazione fantastica. Fulcro delle costruzioni immaginifiche dell'artista fiammingo è l'immagine della dannazione eterna, resa attraverso elementi dell'iconografia tradizionale (il fuoco, le pene corporali alle quali sono soggetti i dannati) e una straordinaria proliferazione di figure simboliche, incarnazione degli incubi più spaventosi.