Libri di Francesca Castanò
AER. Architettura Emilia Romagna. Ravenna
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2023
pagine: 144
Alla Biennale di Venezia del 2004, la Direzione generale per l’Arte e l’Architettura Contemporanee (DARC) espose per la prima volta al pubblico internazionale gli esiti della mappatura delle architetture realizzate in Italia nel secondo dopoguerra. Uno degli highlights di quella mostra fu proprio la produzione dell’Emilia-Romagna che, rimasta nell’ombra di altre regioni nel dibattito critico nazionale, veniva invece proposta all’attenzione dei visitatori della Biennale in virtù dell’alto standard delle sue architetture e città. Da allora ad oggi, le mappature hanno dato risultati importanti e sono confluite in mostre e pubblicazioni tra cui, ad esempio, Quale e Quanta. Architettura in Emilia-Romagna nel secondo Novecento (2005). Per questo, il Settore Patrimonio culturale della Regione, consapevole dell’importanza del rapporto tra qualità dell’architettura e qualità del paesaggio urbano, ha voluto sviluppare una ricerca sul rapporto tra architettura e città, anche alla luce di nuove ricerche d’archivio, definendo con gli autori della collana editoriale AER un’impostazione storico-critica che affronti la produzione contemporanea delle province della Regione contribuendo, in questo modo, al dibattito sulla qualità dell’architettura e delle città.
La Napoli alta. Vomero Antignano Arenella da villaggi a quartieri
Francesca Castanò, Ornella Cirillo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 2012
pagine: 296
Angelo Mangiarotti e la fabbrica SIAG. La storia di una «costruzione infinita»
Francesca Castanò
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2017
pagine: 120
Questo volume affronta un'analisi articolata della produzione di Angelo Mangiarotti, dagli anni della formazione fino all'incarico per la realizzazione degli stabilimenti Siag di Marcianise, all'interno della vasta pianura casertana. Nel ripercorrere retrospettivamente la sua attività giovanile, dal 1942 al 1962, si ritrovano, sedimentati in un percorso di studio e di esperienze erratico e qualificante segnato dalla guerra e dal viaggio, le linee progettuali utili a dimostrare senza esitazioni che Mangiarotti è stato l'ideatore più prolifico di motivi architettonicamente combinati e di una nuova prosa novecentesca, nel passaggio tanto da un'opera all'altra che dalla grande alla piccola scala. La rilettura a ritroso nel tempo ha rivelato un percorso di ricerca autenticamente nuovo maturato tra gli anni cinquanta e sessanta del secolo scorso, portatore di una singolare modernità, tutta contenuta in questo complesso industriale unico nel contesto di Marcianise.