Libri di Francesco Morace
Ma quale Gen Z? Attitudini, valori e comportamenti di una generazione che sfida i luoghi comuni
Francesco Morace, Linda Gobbi
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2025
pagine: 192
Una mappa dettagliata degli adolescenti e dei giovani adulti italiani. Una ricca ricerca sul campo che ha investigato i 15/30enni dimostra come con l'etichetta GenZ si descrivano in realtà quattro diversi nuclei generazionali: expo-teens (15/17enni), experteens (18/20enni), creactives (21/25enni) e proactives (26-30enni), con differenze importanti sia nei valori che nei comportamenti. Per ciascun nucleo sono indicate le caratteristiche psicologiche, sociologiche e culturali, il rapporto con le tecnologie e con i social, le relazioni con il consumo e la comunicazione.
ConsumAutori. I nuovi nuclei generazionali
Francesco Morace
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2016
pagine: 186
"I nuclei delle generazioni sono come quelli degli atomi: dimensioni strutturali tenute insieme da "forze forti", che attraggono con la loro carica positiva e sprigionano energia di legame. E proprio come i nuclei degli atomi, anche quelli generazionali non possono essere quantificati con esattezza ma devono essere osservati nella loro attività. Isolati attraverso l'osservazione etno-antropologica, con tutta la loro carica positiva producono un'enorme attrazione nei confronti di altri soggetti, sia della propria generazione sia di altre, con una potenza che plasma valori e comportamenti del futuro. Lavorare sui nuclei generazionali significa dunque definire una concezione dinamica della segmentazione, in cui, estendendo le aree di attrattività dei brand sulla scia della forza di legame, diventa possibile utilizzare il nucleo generazionale come core target: non come una gabbia o un bersaglio militare, ma piuttosto come una molla verso altre generazioni. In questa nuova prospettiva, imprenditori e manager potranno così valutare le opportunità di convergenza tra settori e utilizzare i nuclei generazionali come facilitatori per nuove partnership. I gruppi generazionali non sono infatti semplicemente target di mercato, ma produttori di possibilità inedite, per una società globale rigenerata, fondata sulla varietà dell'umano, alla ricerca di nuove forme di convivenza." (dall'Introduzione)
Italian factor. Moltiplicare il valore di un Paese
Francesco Morace, Barbara Santoro
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2014
pagine: VII-181
Se l'X factor degli show televisivi rappresenta il talento, ovvero quel quid che sostiene il vincitore, per il destino dell'Italia la X non è un'incognita ma il condensato stesso delle sue potenzialità: un mix di intelligenza, creatività, gusto, capacità tecniche e artigiane che, sul filo del genius loci, possiamo chiamare Italian factor. Oggi, a dispetto di quanto si dice e si legge sul sistema Paese, esiste la possibilità concreta che l'Italia e gli italiani giochino un ruolo rilevante in uno scenario globale di cambiamento. Il percorso del libro rende chiari ed espliciti gli elementi che da secoli limitano e plasmano il nostro carattere, per rileggerli come leve attraverso cui trasformare l'italianità e l'"Italian way" (il modo tutto italiano di fare le cose e quindi anche di produrre) in quell'"Italian factor" capace di trasformare una vocazione psicologica e un'attitudine culturale in fattore di moltiplicazione per il valore delle nostre attività e delle nostre imprese. L'ottimismo che l'individuazione dell'"Italian factor" ispira ha solide radici storiche che affondano nel Rinascimento, una dimensione psicologica che si gioca intorno alla peculiarità delle italiche virtù; una dimensione socio-culturale ricca di elementi di cambiamento ad alta potenzialità. Ma soprattutto l'"Italian factor" dimostra la propria forza dispiegandosi nella concretezza di una dimensione aziendale fatta di successi, come attestano i casi di eccellenza di Brunello Cucinelli, Eataly, Ferragamo, Moleskine.
Crescita felice. Percorsi di futuro civile
Francesco Morace
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2015
pagine: XXXVI-153
La tensione verso la crescita è biologica: crescono i bambini, crescono le piante e tutti gli organismi viventi. La crescita non può quindi rappresentare un problema, salvo confonderla con la concezione smisurata di una tendenza illimitata, lineare, non sostenibile. Legato a quello di prosperità, il concetto di crescita esprime la speranza responsabile per la costruzione di un futuro migliore, non il progresso automatico e inevitabile dei nostri standard di vita. E se la visione parziale della decrescita felice propone una diagnosi corretta (l'inadeguatezza dell'attuale modello di sviluppo) ma una terapia sbagliata (il ripiegamento nostalgico su un passato migliore e frugale), la crescita felice fa leva su dinamiche tutte compatibili con il bene comune: si alimenta di economie circolari, promuove relazioni generative, attiva magnetismi sociali. In questa prospettiva anche il consumo - rivoluzionario, liberatorio, evolutivo quando si combini con una visione sostenibile e condivisa del mondo - si rivela occasione vitale e felice. È questo il presupposto che più si allontana dall'ideologia demonizzante della decrescita, incapace di cogliere gli innegabili elementi di libertà della società dei consumi. Il consumo si trasforma in una pratica felice se diventa il metronomo della relazione tra gli uomini, se facilita e permette il riconoscimento sociale senza peraltro costituirne l'unica chiave identitaria e nemmeno la più importante. Prefazione di Franco Bolelli.
Consumauthors. The new generational nuclei
Francesco Morace
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Bocconi University Press
anno edizione: 2017
pagine: X-172
"I nuclei delle generazioni sono come quelli degli atomi: dimensioni strutturali tenute insieme da "forze forti", che attraggono con la loro carica positiva e sprigionano energia di legame. E proprio come i nuclei degli atomi, anche quelli generazionali non possono essere quantificati con esattezza ma devono essere osservati nella loro attività. Isolati attraverso l'osservazione etno-antropologica, con tutta la loro carica positiva producono un'enorme attrazione nei confronti di altri soggetti, sia della propria generazione sia di altre, con una potenza che plasma valori e comportamenti del futuro. Lavorare sui nuclei generazionali significa dunque definire una concezione dinamica della segmentazione, in cui, estendendo le aree di attrattività dei brand sulla scia della forza di legame, diventa possibile utilizzare il nucleo generazionale come core target: non come una gabbia o un bersaglio militare, ma piuttosto come una molla verso altre generazioni. In questa nuova prospettiva, imprenditori e manager potranno così valutare le opportunità di convergenza tra settori e utilizzare i nuclei generazionali come facilitatori per nuove partnership. I gruppi generazionali non sono infatti semplicemente target di mercato, ma produttori di possibilità inedite, per una società globale rigenerata, fondata sulla varietà dell'umano, alla ricerca di nuove forme di convivenza." (dall'Introduzione)
Peace&love non era uno slogan. Storia e segreti del movimento hippie
Luca Pollini
Libro: Libro in brossura
editore: Re Nudo (Milano)
anno edizione: 2024
pagine: 320
Movimento nato più di cinquant'anni fa e che ancora oggi riesce a far parlare di sé. Gli hippie, a metà degli anni Sessanta hanno vissuto un grande sogno: sono riusciti a liberarsi dei pregiudizi, a fuggire dal consumismo, ad affermarsi in campo artistico e hanno lottato per un mondo liberato dalla violenza, senza barriere razziali e discriminazioni. Un'ideologia – fatta soprattutto dall'amore, inteso come modo di porsi di fronte alle cose, alle persone, alla vita – che ha sedotto giovani e intellettuali, rockstar e gente comune. Tra storie, leggende e aneddoti, questo libro racconta i quattro anni chiave del movimento: dal 1965 al 1969. Prefazione di Francesco Morace.
Crescere! Un manifesto in dodici mosse
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2017
pagine: 179
Vero e proprio manifesto della crescita, con la sua coralità di interventi, il libro disegna - da punti di vista diversi e complementari - una prospettiva nuova entro cui ripensare in profondità il processo stesso di generazione del valore: un'idea di sostenibilità espansiva, non privativa o decrescente, ma tutta fondata sulla forza delle relazioni umane. Le componenti di solidarietà, empatia, lealtà ne escono enfatizzate, con il loro effetto moltiplicatore. Il valore umano delle relazioni e delle transazioni commerciali viene recuperato in una convergenza inaspettata tra primo, secondo e terzo settore. Il valore finanziario dell'esperienza non appare più come motore centrale dell'economia e crescono invece il ruolo e l'importanza dell'impegno sociale e dei diritti civili, su cui l'intero mercato globale verrà riplasmato. Un cambiamento paradigmatico, sei imperativi di crescita (educare, coltivare, inventare, intraprendere, investire, comunicare), dodici punti operativi - tante sono le tesi del manifesto -: una proposta potenzialmente capace di rivoluzionare il nostro modo di vivere. Contributi di Franco Bolelli, Francesco Cancellato, Luciano Canova, Massimiliano Dona, Maria Letizia Gardoni, Linda Gobbi, Andrea llly, Claudio Marenzi, Stefano Moriggi, Ivana Pais, Daniele Pario Perra, Francesco Pugliese, Alessandro Rosina, Rossella Sobrero, Cristina Tajani.
Io tu noi gli altri. Per una via italiana all'economia della condivisione?
Fabrizio Bellavista, Gaetano Fausto Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 188
Il volume è nato dall'incontro tra un economista e un consulente di Intelligenza emotiva e riflette su possibili modalità di emersione di una diversa economia, in cui forme di condivisione valoriale e produttiva - anche per le imprese - possono integrare il modo tradizionale di fare mercato, favorite dall'utilizzo di un uso più consapevole delle reti digitali. Perché la sharing economy sia effettivamente un'opportunità occorre umanizzare l'economia, sviluppando nuove forme di condivisione per recuperare il ruolo dei beni comuni e delle persone, ponendosi su di un sentiero antico e familiare alla tradizione italiana di economia civile di metà 1700, in cui l'obiettivo finale non è tanto creare un valore monetario, ma soprattutto sviluppare più pieni valori di reciprocità.
Futuro + umano. Quello che l'intelligenza artificiale non potrà mai darci
Francesco Morace
Libro
editore: EGEA
anno edizione: 2018
pagine: 192
L’umano contiene in sé una dimensione fragile e caotica, fatta di capricci, debolezze e passività, ma riserva anche risorse straordinarie di curiosità, passione, capacità di cura. Accanto a queste, una terza affascinante dimensione discopre soluzioni impreviste. L’ipotesi che guida la riflessione di Morace in questo libro è che proprio da qui, dalla vita stessa e da quanto di più umano in essa si manifesta occorra partire alla ricerca di indicazioni per un mondo migliore. Le soluzioni ai problemi non vengono definite dalla programmazione (che pure è necessaria) ma dall'incontro del «principio speranza» con il «principio responsabilità», due componenti profondamente umane, non riproducibili con l’intelligenza artificiale: le macchine non possono sperare, e tanto meno possono essere considerate responsabili per la loro attività. A questo riguardo troppo spesso dimentichiamo ciò che ci rende unici, irripetibili, inimitabili: la curiosità e la compassione, il sorriso e la carezza, l’umore e il carattere, la fiducia e l’esitazione. Eppure il nostro destino e la nostra intelligenza dipendono dall'insieme imperscrutabile di questi fattori, qualità dell’umano essenziali per una proposta ad alta risoluzione come alternativa complementare alla bassa risoluzione cui non dobbiamo rassegnarci, per far evolvere – anche a favore delle sorti del nostro sistema Paese – la curiosità in gusto, la passione in ingegno applicato e la cura in qualità inimitabile.
Il bello del mondo. Battiti locali per un respiro globale
Francesco Morace
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2019
pagine: VII-158
La riflessione sulla globalizzazione richiede nuovi strumenti concettuali e strategici. Nella distinzione tra locale e globale è necessario approfondire la differenza tra luogo e spazio, rilevanza e risonanza, estrazione del valore; e accettare l’idea che locale e globale non si contrappongono ma costituiscono i due capi della stessa matassa. Per sbrogliarla, l’autore ragiona sulle due dimensioni vitali dell’organismo: battito del cuore e ampiezza del respiro, circolazione locale e respirazione globale. Il genius loci è il battito del cuore, il motore primo della globalizzazione, che viene poi trasformato in respiro a livello globale. Perciò è importante conoscere il proprio battito, il proprio bioritmo, il proprio carattere. L’esplicitazione dei diversi genius loci permette di individuare le radici culturali attraverso cui un Paese, una regione, un luogo, ma anche un’azienda o un prodotto plasmano la propria identità. La finanza globale e i big data non hanno un battito, perché non hanno un cuore: hanno però un potente respiro globale, che si misura con una capacità di intervento e di influenza capace di spezzare il cuore del locale. Unico antidoto: la conoscenza di sé.
Che cos'è il futuro
Francesco Morace
Libro: Libro in brossura
editore: Mind Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 141
L'uomo ha da sempre immaginato il futuro, individuale e della collettività, per guidare il proprio destino verso quella dimensione utopica e tanto agognata che chiamiamo felicità. Pensare il futuro significa rischiare, battere territori sconosciuti, sfidare angosce e ansie, puntare sulle proprie carte con coraggio e intraprendenza. Tanti grandi uomini del passato [hanno fatto, imprimendo il proprio nome nella storia dell'umanità e rivoluzionando intere epoche e settori disciplinari. Alla domanda "Che cos'è il futuro?", Francesco Morace risponde che è la sola terapia per un mondo malato di paura e minacciato da visioni apocalittiche che impediscono l'azione concreta, la portata rigenerante del cambiamento e la positività di uno sguardo sereno sull'avvenire.
La rinascita dell'Italia. Una visione per il futuro tra etica ed estetica aumentate
Francesco Morace
Libro: Libro in brossura
editore: EGEA
anno edizione: 2020
pagine: 128
Il 2020 segna una soglia simbolica: un arrivo e una partenza. Anno doppio e bisesto, come in un gioco di specchi ha amplificato problemi e soluzioni, fino al culmine dell'emergenza coronavirus. Ha posto fine a un decennio che ha impattato sulle nostre vite in modo deciso, a volte traumatico. Discontinuità e avvento di nuovi paradigmi hanno interessato l'Italia e il mondo intero. Big data, sharing economy, fake news, influencer hanno fatto la differenza – nella politica, nel business, nella vita quotidiana –, marcando un punto di svolta all'insegna del modo digitale: soggettivo, contagioso, innovativo, istantaneo, ma anche inconsapevole, evanescente, pervasivo, guidato in modo potente e non trasparente da un'intelligenza artificiale controllata da pochi, da un pensiero politico tanto impoverito quanto spregiudicato, dall'aggressività di molta comunicazione. Tutto ciò ha creato nuove possibilità e connessioni vitali, a rischio però di un futuro mal distribuito, in cui trovano spazio forme individuali, civili e sociali di azione e reazione, nel bene e nel male. È arrivato il momento di riaffermare la nostra capacità di incidere sul futuro e di assumerci la responsabilità che questo implica, proponendo un percorso di crescita verso un mondo più equilibrato, fatto di attivismo e desiderio di contare, di porsi al centro della scena con la propria presenza autentica, complementare a quella digitale. All'insegna di un'etica e un'estetica aumentate che guardino ai diritti di cittadinanza, proteggano il mondo fisico a partire dalla salute e dall'ambiente, valorizzino le persone in carne e ossa e la loro dignità, utilizzino la potenza dei big data senza consegnarsi in modo acritico alla potenza dell'algoritmo. Gli anni Venti saranno un tempo e un luogo di rinascita culturale e innovazione sociale, se sapremo affrontare la sfida con coraggio, facendo leva su quei valori di servizio e condivisione, verità e fiducia, sostenibilità e intelligenza, profondità e negoziazione, unicità e universalità che da sempre rappresentano le qualità autentiche dell'Italia.