Libri di Fulvio Irace
The palazzo and the city. Designing Piazza della Scala
Fulvio Irace, Michele De Lucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 48
"Con l'apertura di Palazzo Beltrami, Intesa Sanpaolo offre alla città di Milano un patrimonio architettonico e artistico di grande rilievo. Gli ambienti al piano terra del palazzo, storicamente occupati dalla Banca Commerciale Italiana, sono trasformati negli spazi espositivi delle Gallerie di Piazza Scala, inaugurati nell'autunno 2012 con la presentazione di un nucleo di opere del '900 appartenenti alle collezioni di Intesa Sanpaolo. L'intervento architettonico, che ha consentito di recuperare, adeguare a sede museale e offrire al pubblico un pregevole edificio, si è preso cura delle molteplici identità storiche del palazzo, operando allo scopo di attuare quel delicato equilibrio tra ambienti e decorazioni esistenti, di carattere eclettico e di forte impatto, e le nuove esigenze espositive". In questa agile guida ampiamente illustrata, Fulvio Irace ripercorre la storia architettonica del Palazzo, con ampia indagine di fonti e d'archivio; nella seconda parte, Michele De Lucchi descrive brevemente il recentissimo intervento di recupero del Palazzo e il nuovo allestimento.
La Divina Proporzione. Atti del convegno (Milano, 27-29 settembre 1951)
Anna C. Cimoli, Fulvio Irace
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2007
pagine: 276
Gli atti del "Convegno internazionale sulle proporzioni nelle arti", tenutosi alla Triennale di Milano, dal 27 al 29 settembre del 1951, editi per la prima volta in occasione della Festa dell'Architettura 2007. Il concetto di proporzione esplorato nelle sue molteplici valenze da Le Corbusier, Rogers, Zevi, Mollino, Dorfles, Gardella, Ackerman, Bill, Wittkover, Ghyka e tanti altri. Circa 30 relazioni, in gran parte inedite, vengono qui presentate secondo le tre giornate tematiche del simposio: le proporzioni nella storia del pensiero e dell'arte; i fondamenti matematici (le proporzioni in architettura, nella tecnica, nella musica); le proporzioni e l'intuizione nelle arti.
Il palazzo e la città. Progettare Piazza della Scala
Fulvio Irace, Michele De Lucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 48
"Con l'apertura di Palazzo Beltrami, Intesa Sanpaolo offre alla città di Milano un patrimonio architettonico e artistico di grande rilievo. Gli ambienti al piano terra del palazzo, storicamente occupati dalla Banca Commerciale Italiana, sono trasformati negli spazi espositivi delle Gallerie di Piazza Scala, inaugurati nell'autunno 2012 con la presentazione di un nucleo di opere del '900 appartenenti alle collezioni di Intesa Sanpaolo. L'intervento architettonico, che ha consentito di recuperare, adeguare a sede museale e offrire al pubblico un pregevole edificio, si è preso cura delle molteplici identità storiche del palazzo, operando allo scopo di attuare quel delicato equilibrio tra ambienti e decorazioni esistenti, di carattere eclettico e di forte impatto, e le nuove esigenze espositive". In questa agile guida ampiamente illustrata, Fulvio Irace ripercorre la storia architettonica del Palazzo, con ampia indagine di fonti e d'archivio; nella seconda parte, Michele De Lucchi descrive brevemente il recentissimo intervento di recupero del Palazzo e il nuovo allestimento.
Angelo Mangiarotti. Quando le strutture prendono forma-When structures take shape
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2023
pagine: 264
Il catalogo accompagna l'omonima mostra in Triennale Milano (27 gennaio - 23 aprile 2023) e ripercorre oltre sessant'anni di attività di Angelo Mangiarotti attraverso un'ampia selezione di opere, progetti, documenti e materiali inediti accompagnati da saggi e testimonianze di progettisti, intellettuali e di suoi collaboratori. Architetto, designer, scultore, Angelo Mangiarotti rappresenta il profilo ideale del progettista milanese della seconda generazione: umanista e intellettuale, cosmopolita di formazione e contatti, accademico e professionista attivo nel campo dell'architettura e del design a partire dagli anni Cinquanta del XX secolo, sperimentatore e innovatore senza paura per la tecnica che cerca anzi di riportare dentro un serrato discorso tutto interno al mestiere. La sua biografia riflette in parte alcuni tratti tipici della generazione che governò la ricostruzione e il miracolo economico: ma esprime anche l'eroico sforzo di dare volto all'industria, conformando un linguaggio diretto e innovativo dei suoi luoghi del lavoro e intervenendo nei processi materiali della produzione per ricavarne la poesia di oggetti unici e resistenti al tempo. I saggi di questo volume sono l'occasione di restituire alla figura del grande maestro quella complessità che è stata per lungo tempo rimossa dalla sua fama di costruttore attento al processo della cultura materiale e alle tecniche della prefabbricazione. Se è vero infatti che Mangiarotti abbia, per così dire, reinventato l'eterno archetipo della trave e del pilastro, declinandolo per tutta la vita in una strabiliante gamma di variazioni, è altrettanto indubbio che nella sua opera sia contenuta una vena espressiva di grande potenza plastica e scultorea, che lo colloca nel dominio dell'arte oltre che dell'architettura e del design. In catalogo contributi di: Francesca Albani, Giulio Barazzetta, Luisa Bocchietto, Enrico Bona, François Burkhardt, Beppe Finessi, Martino Gamper, Franz Graf, Motomi Kawakami, Tullia Iori, Fulvio Irace, Valentina Marchetti, Luca Pietro Nicoletti, Renzo Piano, Marco Ragone, Marco Sammicheli, Toshihiko Suzuki, Alberto Vintani. Angelo Mangiarotti (Milano 1921 - Milano 2012) si laurea in architettura al Politecnico di Milano nel 1948. Negli anni 1953-1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l'altro, al concorso per il "LOOP" di Chicago. Durante questo periodo di permanenza all'estero conosce Frank Lloyd Wright, Walter Gropius, Mies van der Rohe e Konrad Wachsmann. Nel 1955, di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960. Nel 1989 dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. Fin dal 1953, Mangiarotti affianca all'attività professionale, le cui opere sono pubblicate su libri, riviste specializzate e quotidiani, una intensa attività didattica svol ta nelle Università italiane ed estere. L'attività progettuale di Mangiarotti, i cui fondamenti teorici sono stati espressi nel libro. In nome dell'architettura (1987), tende ad evidenziare le caratteristiche intrinseche di ogni oggetto, in quanto solo una progettazione "oggettiva" è in grado di evitare prevaricazioni nei confronti della propria utenza per diventare invece riconoscibile collettivamente. Il linguaggio architettonico diventa l'espressione di un nuovo rapporto tra uomo e ambiente, mentre nell'attività di designer Mangiarotti riserva un ruolo molto importante alla ricerca plastica. Obiettivo della sua ricerca, condotta sempre nel rigoroso rispetto delle caratteristiche della materia, è la definizione della forma dell'oggetto come qualità della materia.
Inspiring cities
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 288
Inspiring Cities è un affascinante volume curato da Fulvio Irace, che esplora il tema della città. Attraverso l'evoluzione di Milano negli ultimi 50 anni, il volume riflette sui modelli di sviluppo per il futuro. Le straordinarie fotografie di Gabriele Basilico degli anni settanta, ottanta e novanta dialogano con un lavoro appositamente commissionato al grande fotografo internazionale Iwan Baan che ritrae la città oggi. Questo apparato iconografico arricchisce il libro, offrendo una prospettiva visiva potente ed evocativa delle trasformazioni urbane. La pubblicazione celebra i 50 anni di storia dell'azienda COIMA, delineata attraverso le parole dei protagonisti che hanno contribuito al suo successo. Il libro include trenta interviste a grandi architetti internazionali, che raccontano i loro progetti su Milano e offrono profonde riflessioni sulla città del futuro. Questi dialoghi mettono in luce le sfide e le opportunità del sviluppo urbano, proponendo visioni innovative per le metropoli del domani. Tra gli intervistati vi sono figure di spicco dell'architettura mondiale, le cui idee contribuiscono a delineare un modello di città sostenibile e all'avanguardia. Inspiring Cities non è solo un viaggio visivo, ma un dialogo aperto sul significato e il destino delle metropoli moderne. Le immagini di Basilico e Baan catturano l'essenza delle trasformazioni di Milano, rendendo il libro una testimonianza visiva e intellettuale del potere dell'architettura e dell'urbanistica. Attraverso queste pagine, il lettore è invitato a immaginare nuove possibilità per la crescita urbana, riflettendo su come le città possano evolversi per rispondere alle esigenze future, mantenendo al contempo un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità.
Io sono un drago. The true story of Alessandro Mendini
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 312
Il volume Electa accompagna l'ampia retrospettiva sull'opera di Alessandro Mendini (1931 - 2019, Milano), promossa da Triennale Milano e Fondation Cartier pour l'art contemporain in corso dal 13 aprile al 13 ottobre 2024. Prendendo spunto da uno dei più emblematici autoritratti di Alessandro Mendini, Io sono un drago, la pubblicazione ripercorre le tappe di una carriera che inizia dalle proiezioni dell'infanzia e si prolunga sino alle ultime battute al tavolo da disegno. Rifiutando fin dagli anni Sessanta la logica del tardo razionalismo, Mendini ha indicato una strada che solo superficialmente può definirsi eclettica. La sua affermazione, infatti, va piuttosto intesa come ammissione della complessità della Modernità, un groviglio inestricabile di flussi e di attitudini che non possono riconoscersi in un'identità univoca e stabile nel tempo. Il "metodo Proust" - come chiamava il suo approccio creativo ispirato alla poetica della rêverie del suo amato scrittore - esprimeva in maniera iconica il suo sguardo sul mondo, la sua empatia con le cose d'ogni giorno, il mistero della poesia e il lievito dell'ironia che trasformano il "banale" in una sorpresa e ne rivela il volto nascosto e umano. La sua opera vastissima spazia dal design all'architettura, dal disegno alla grafica, alla moda, nello sforzo titanico di riscrivere il mondo, sulle tracce del "Manifesto di Ricostruzione Futurista dell'Universo" di Balla e Depero. Edizione in inglese. Traduzioni: Sonia Hill e Peter Mark Eaton per Scriptum, Rome; Richard Sadleir (Italiano - Inglese). Conor Deane per Scriptum, Rome (Tedesco - Inglese). Sara Noss per Scriptum, Rome (Francese - Inglese).
Io sono un drago. La vera storia di Alessandro Mendini
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 312
Il volume Electa accompagna l'ampia retrospettiva sull'opera di Alessandro Mendini (1931 - 2019, Milano), promossa da Triennale Milano e Fondation Cartier pour l'art contemporain in corso dal 13 aprile al 13 ottobre 2024. Prendendo spunto da uno dei più emblematici autoritratti di Alessandro Mendini, Io sono un drago, la pubblicazione ripercorre le tappe di una carriera che inizia dalle proiezioni dell'infanzia e si prolunga sino alle ultime battute al tavolo da disegno. Rifiutando fin dagli anni Sessanta la logica del tardo razionalismo, Mendini ha indicato una strada che solo superficialmente può definirsi eclettica. La sua affermazione, infatti, va piuttosto intesa come ammissione della complessità della Modernità, un groviglio inestricabile di flussi e di attitudini che non possono riconoscersi in un'identità univoca e stabile nel tempo. Il "metodo Proust" - come chiamava il suo approccio creativo ispirato alla poetica della rêverie del suo amato scrittore - esprimeva in maniera iconica il suo sguardo sul mondo, la sua empatia con le cose d'ogni giorno, il mistero della poesia e il lievito dell'ironia che trasformano il "banale" in una sorpresa e ne rivela il volto nascosto e umano. La sua opera vastissima spazia dal design all'architettura, dal disegno alla grafica, alla moda, nello sforzo titanico di riscrivere il mondo, sulle tracce del "Manifesto di Ricostruzione Futurista dell'Universo" di Balla e Depero.
Musei possibili. Storia, sfide, sperimentazioni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2024
pagine: 232
Anche se a molti appaiono ancora come depositi immobili di un passato da ammirare e conservare per le generazioni future, i musei in realtà non sono mai stati entità statiche: la loro storia, infatti, ci racconta di costanti trasformazioni, al punto che risulta difficile dire con esattezza che cos'è un museo oggi. Lo stesso International Council of Museums ha dovuto più volte aggiornarne la definizione, estendendola sino a includere i domini dell'immateriale e dell'intangibile e allargandone i compiti dalla sola conservazione alla comunicazione e addirittura al diletto e al piacere. Fra tante incertezze, emerge con chiarezza che i nuovi, possibili musei devono essere pensati e costruiti per generare condivisione e senso di comunità. Devono produrre nuovi contenuti e l'utilizzo delle più avanzate tecnologie digitali non deve essere considerato una minaccia ma un ausilio per renderli maggiormente inclusivi senza far perdere densità all'esperienza estetica e storica. Il volume raccoglie le riflessioni di curatori, ricercatori, architetti e storici dell'arte che si sono confrontati con l'attualità del museo e con le questioni poste dai visitatori che oggi aspirano al ruolo di attori.
Milano moderna. Architettura, arte e citta 1947-2021
Fulvio Irace
Libro: Copertina rigida
editore: 24 Ore Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 240
Il volume riprende il nucleo dell'ormai storica e introvabile pubblicazione Milano Moderna (1996), allargando quella pionieristica ricerca sulla cultura architettonica meneghina alla nuova Milano di inizio millennio, con un rigoroso approccio critico e interpretativo. Il libro intende essere un contributo "alla capacità della metropoli lombarda di proporsi come laboratorio di una cultura non convenzionale del cambiamento" ed è concepito come l'intreccio di un doppio piano di lettura, testuale e visivo. Il testo è firmato da Fulvio Irace, uno dei più autorevoli critici e studiosi italiani di architettura, l'atlante visivo, con immagini di grande formato, è affidato, per la parte moderna alle fotografie di maestri come Gabriele Basilico e Paolo Rosselli, per quella contemporanea a professionisti di alto profilo come Marco Introini, Filippo Romano e Giovanna Silva. Un capitolo è dedicato al tema, solitamente trascurato, della relazione profonda tra arte pubblica e architettura, in continuità con una specificità della cultura milanese del dopoguerra.
Il palazzo di via Stabile. Palermo
Paola Barbera, Fulvio Irace
Libro: Copertina morbida
editore: Terra Ferma Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 48
Questa agile guida riccamente illustrata, edita anche in lingua inglese, ripercorre le vicende costruttive della sede palermitana della ex Banca Commerciale italiana, ora Intesa Sanpaolo, sita in Via Stabile. Il contributo di Fulvio Irace ricostruisce attraverso i documenti di archivio le vicende relative alla committenza e le diverse fasi progettuali dell'edificio. La seconda parte del volumetto raccoglie invece il saggio di Paola Barbera, che si sofferma sull'importante decorazione realizzata da Renato Guttuso per il Salone del Pubblico del palazzo.
Sguardi sull'architettura contemporanea. Interviste di Irace Fulvio
Libro: Libro in brossura
editore: Libri Scheiwiller
anno edizione: 2021
pagine: 176
Parole e disegni di 16 progettisti che hanno cambiato l’architettura. Una nuova collana di interviste, dedicata a personaggi di spicco del mondo della cultura e concepita come un ragionamento a più voci condotto dal curatore insieme agli autori intervistati sui temi di più stretta attualità. A Fulvio Irace, Matteo Vercelloni e Demetrio Paparoni è affidata la cura dei primi tre volumi, incentrati rispettivamente sull’architettura, il design e gli artisti. In questo volume dedicato all’architettura, Fulvio Irace riflette insieme a quattordici autori tra i più influenti del panorama internazionale sugli sviluppi di un’arte che per sua natura è fondata sulla fisicità dello spazio e sulla nozione di condivisione sociale, e che, come tale, in quest’epoca di grandi cambiamenti, è chiamata a dare delle risposte e a riflettere su se stessa, sui suoi strumenti, sui suoi compiti. Ne discutono con l’autore Renzo Piano, Mario Botta, Emilio Ambasz, David Chipperfield, Steven Holl, Kazuyo Sejima, Grafton Architects, Francis Kéré, Barclay & Crousse, Bijoy Jain, Charles Renfro, Benedetta Tagliabue, Odile Decq, Tadao Ando. A cura di Fulvio Irace, tra i massimi studiosi di architettura in Italia, è ordinario di Storia dell’architettura al Politecnico di Milano. La sua attività di ricerca, concentrata soprattutto sull’architettura italiana, è sfociata in numerose monografie tra le quali si ricordano quelle dedicate a Gio Ponti, Carlo Mollino, Franco Albini, Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti. Numerosi anche gli studi dedicati ad autori più contemporanei come Renzo Piano, Emilio Ambasz, David Chipperfield e Odile Decq.