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Libri di Gabriella Gribaudi

Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale

Terra bruciata. Le stragi naziste sul fronte meridionale

Libro: Libro in brossura

editore: Guida

anno edizione: 2023

pagine: 462

L’ordine emanato il 18 settembre 1943 dal generale Kesserling comandava di resistere all’avanzata degli alleati lungo le linee di fortificazione e di ritirarsi lentamente distruggendo il territorio e lasciando alle spalle “terra bruciata” senza alcun riguardo verso la popolazione. Napoli e la Campania vennero a trovarsi sulla linea di fuoco quando era più forte il desiderio di vendetta verso gli italiani “traditori”, nel momento dello sbarco alleato e al centro di uno dei combattimenti più duri e sanguinosi della campagna d’Italia. Per ricostruire le stragi naziste che ne conseguirono, e per indagare le caratteristiche della violenza dell’occupazione tedesca, la natura delle forme di resistenza da parte della popolazione, il rapporto tra combattenti e civili, la relazione tra memorie pubbliche e private, si incrociano fonti ufficiali (ritrovate negli archivi nazionali e internazionali) e fonti orali raccolte in un minuzioso lavoro sul campo, con l’intento di dare voce a quella popolazione civile che è stata la grande vittima della guerra ma anche, per lungo tempo, la vittima inascoltata. Questo straordinario affresco, come una sorta di romanzo polifonico narrato in prima persona dalla popolazione civile, ci restituisce un capitolo inedito di storia sociale della guerra.
32,00

Napoli in guerra. 1940-1943

Napoli in guerra. 1940-1943

Gabriella Gribaudi

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2023

pagine: 320

Tra il 27 e il 30 settembre 1943 Napoli insorse nelle «4 giornate». Quel momento culminante era stato preceduto da tre anni di bombardamenti e violenze atroci che hanno lasciato un trauma profondo nella città. Oggi, a ottant'anni di distanza, la memoria di quanto avvenne allora sfuma sempre di più nel passato, anche per via di una certa retorica, che in maniera sempre più invasiva ha preso il posto dei ricordi vivi e delle enormi sofferenze patite dalla popolazione. Napoli in guerra ripropone la prima parte del libro Guerra totale (2005), lavoro che Gabriella Gribaudi aveva dedicato allo studio dell'intero fronte meridionale della seconda guerra mondiale. Riproporre questo libro oggi, focalizzando l'attenzione sulla capitale del Mezzogiorno, assume un significato particolare e necessario. Napoli è stata la città più bombardata d'Italia. È stata anche la prima città a insorgere contro i nazifascisti, benché nella storiografia resistenziale e di guerra venga spesso trascurata. Tuttavia, raccontare la guerra e i bombardamenti, in una storia «dall'alto», è solo una delle due possibili prospettive: quella che racconta i piani di battaglia, le strategie militari, gli ordini impartiti dai comandi militari, gli attacchi e le ritirate. L'altra prospettiva, quella «dal basso», è raramente indagata, e riguarda la popolazione, le persone reali, quelle che i bombardamenti li hanno subiti sulla loro pelle. Attraverso l'analisi della documentazione militare e degli archivi locali e internazionali e, parallelamente, attraverso le testimonianze e le memorie individuali e familiari, questo libro raccoglie il racconto di una città in guerra da entrambe le prospettive, restituendo centralità al trauma profondo subito da Napoli nel triennio 1940-1943.
15,00

Testimonianze e testimoni nella storia del tempo presente

Testimonianze e testimoni nella storia del tempo presente

Libro: Libro in brossura

editore: editpress

anno edizione: 2020

pagine: 268

La testimonianza ha assunto nel mondo contemporaneo un ruolo cruciale. La fine della guerra fredda e delle ideologie contrapposte, che per anni avevano oscurato esperienze e ricordi, ha reso possibile far emergere memorie silenti e dare voce a soggetti che avevano lungamente taciuto. Esperienze traumatiche, sofferenze nascoste di individui, gruppi, popolazioni sono emerse nello spazio pubblico confliggendo a volte per l'interpretazione e per il riconoscimento. Ha accompagnato tutto ciò un vero e proprio boom di studi sulla memoria, in cui la categoria è stata dilatata fino a ricoprire diversi significati, confondendosi spesso con la cultura e con la storia stessa. Memorie individuali, collettive, pubbliche sono state sovrapposte, spesso, in un unico contenitore indistinto. Il volume si inserisce in questo dibattito affrontando, attraverso casi concreti, il ruolo storico e sociale del testimone e comparando le diverse metodologie di raccolta e di archiviazione.
20,00

La memoria, i traumi, la storia. La guerra e le catastrofi nel Novecento

La memoria, i traumi, la storia. La guerra e le catastrofi nel Novecento

Gabriella Gribaudi

Libro

editore: Viella

anno edizione: 2020

pagine: 312

Questo volume propone un’analisi critica intorno a due grandi oggetti di studio: le memorie pubbliche e individuali legate alla Seconda guerra mondiale in Europa e quelle connesse alle catastrofi “naturali” che, attraverso la distruzione dei luoghi, spezzano oltre alle vite dei singoli quelle delle comunità. Esperienze diverse che mettono in moto dinamiche di memoria e di oblio e attivano processi complessi, talvolta conflittuali, di elaborazione del ricordo: la costruzione del passato mitico, la dimensione del lutto e la sua trasmissione attraverso le generazioni, la pluralità dei discorsi che riconfigurano gli spazi geografici e politici. Sulla base del proprio percorso di ricerca, a partire da un’ampia riflessione sulle categorie di memoria, l’autrice passa in rassegna i testi che pongono al centro i soggetti sociali in un articolato rapporto tra “basso” e “alto”, tra vissuti individuali e macronarrazioni.
29,00

Combattenti, sbandati, prigionieri. Esperienze e memorie di reduci della seconda guerra mondiale

Combattenti, sbandati, prigionieri. Esperienze e memorie di reduci della seconda guerra mondiale

Gabriella Gribaudi

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2016

pagine: 235

Come vissero i soldati italiani della seconda guerra mondiale la condizione di sconfitti? Quanti, e quanto diversi, furono i percorsi di elaborazione del loro vissuto, della loro memoria? Questo libro è costruito sulla base dei racconti in presa diretta di reduci della seconda guerra mondiale che hanno combattuto, sono stati presi prigionieri o hanno subito la sconfitta e la ritirata sui vari fronti in cui l'Italia è stata coinvolta. Al centro delle loro storie, raccolte in viva voce e poi sapientemente trascritte dall'autrice, ci sono i differenti cammini individuali che confluirono nella messa in scena di un grande dramma storico. Si tratta, per lo più, di testimonianze di soldati semplici, che rievocano il momento della svolta, il passaggio drammatico dalla condizione di soldati inquadrati in una disciplina, e soggetti alle regole dell'onore militare, alla dimensione di uomini comuni, che combattono per la sopravvivenza. Più che un passaggio, un vero e proprio rovesciamento delle loro esistenze; un nodo intorno a cui si avvolge il racconto e si riavvolge la vita. Per alcuni di essi, questo momento coincise con la cattura; per altri, con la ritirata o la fuga o l'internamento dopo l'8 settembre. Centrale diventa il racconto della lotta per la sopravvivenza, in cui ognuno ha dovuto usare tutti i mezzi a disposizione, tutte le proprie capacità, tutto l'ingegno e la forza per resistere, sfuggire agli ordini e raggirare carcerieri o inseguitori.
28,00

Traffici criminali. Camorra, mafia e reti internazionali dell'illegalità

Traffici criminali. Camorra, mafia e reti internazionali dell'illegalità

Gabriella Gribaudi

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2009

pagine: 619

Il volume presenta i risultati di una ricerca sulla camorra nel confronto con fenomeni analoghi in Italia e all'estero. Le organizzazioni criminali vengono analizzate nel loro sviluppo storico, ne vengono evidenziate la struttura, le relazioni con la popolazione locale, il controllo del territorio, i rapporti con la politica. Ma vengono anche seguite nelle loro attività più sommerse, attraverso vaste reti internazionali perfettamente inserite nei più moderni processi di globalizzazione, nei traffici illegali che dominano il pianeta: il commercio della droga o dei beni contraffatti, il controllo delle migrazioni clandestine come la semplice circolazione di merci che tenta di eludere tasse e frontiere. Sono lunghe catene che attraversano territori, uniscono segmenti di mondo estremamente differenziati, li mettono in comunicazione.  Produzione, commercializzazione, distribuzione del prodotto si svolgono in un continuum fra mercati legali e mercati illegali, e il confine tra i due si sposta continuamente. Con il declino dello sviluppo industriale che ha retto l'era «moderna», città porto, come Napoli, Marsiglia, Tangeri, acquistano oggi un ruolo centrale agli snodi di questa enorme rete di traffici internazionali. I clan camorristi e mafiosi hanno capitale economico, umano e sociale per inserirsi a pieno in questi traffici, mantenendo saldissime radici locali e acquistando insieme una dimensione transnazionale in un intrico inestricabile di modernità e tradizione.
20,00

Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-1944

Guerra totale. Tra bombe alleate e violenze naziste. Napoli e il fronte meridionale 1940-1944

Gabriella Gribaudi

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2005

pagine: 657

La riflessione sui bombardamenti e sulle guerre è sempre stata, soprattutto in Italia, vittima di interpretazioni influenzate da rigide posizioni politiche. Il volume rifiuta lo sterile dibattito ideologico tra revisionismo e ortodossia per ragionare liberamente sulla guerra, sulla terribile escalation delle armi distruttive cui il secolo passato ha assistito, sulle ragioni e sulle dinamiche della violenza. La guerra vista attraverso gli occhi degli strateghi bellici è una serie di postazioni, di linee, di armi, di tonnellaggi di bombe, di schieramenti su una mappa. Una visione dall'alto che ne rifiuta la drammatica concretezza e la trasforma in una rappresentazione accettabile. L'autrice cerca invece di entrare in una dimensione reale dei conflitti armati attraverso la vita della popolazione, dando un volto agli individui nascosti dietro i numeri della morte seriale, cercando una via d'accesso al vissuto della guerra totale. Per fare ciò si cala sul territorio confrontando la documentazione militare con quella degli archivi locali e nazionali, con le testimonianze, le memorie individuali, familiari, di gruppo, di comunità. L'area geografica messa a fuoco nel testo si può senza dubbio definire esemplare per studiare le dinamiche della violenza nella guerra totale in Europa occidentale. Napoli è stata la città più bombardata d'Italia; il territorio campano e del basso Lazio subì i raid aerei legati allo sbarco di Salerno del settembre 1943 e all'avanzata degli alleati fino alla battaglia di Cassino, sulle cui linee le donne avrebbero sofferto anche gli stupri del Corpo di spedizione francese nel maggio 1944. Nello stesso tempo le popolazioni ebbero a subire le violenze della Wehrmacht e furono coinvolte nei combattimenti fra opposte armate. Di fronte a tale situazione estrema il testo prova a rispondere a domande difficili: Quale peso hanno le morti? Quale differenza tra le violenze, quale giudizio diamo noi, quale viene espresso dalla gente che le ha subite?
40,00

Il terremoto del 23 novembre 1980. Luoghi e memorie

Il terremoto del 23 novembre 1980. Luoghi e memorie

Libro: Libro in brossura

editore: Editoriale Scientifica

anno edizione: 2021

pagine: 436

Il volume riflette sugli effetti della catastrofe che ha colpito Campania e Basilicata il 23 novembre 1980. L'entità e la qualità di un disastro come il terremoto non sono determinate solo dall'energia sismica liberata, ma per la gran parte della struttura delle società umane che ne sono colpite: quelle fisiche e quelle istituzionali, economiche, sociali, culturali. Dopo il disastro, il ruolo dei fattori umani è ancora più forte, perché essi condizionano le modalità di reazione, la scelta delle soluzioni tecniche e organizzative, la percezione del disastro, in una parola la resilienza di una comunità. Non è mai possibile scindere gli aspetti tecnici e organizzativi da quelli culturali: la narrazione pubblica, la memoria delle comunità e delle famiglie, le aspettative, i pregiudizi.
40,00

Donne, uomini, famiglie. Napoli nel Novecento
13,43

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