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Libri di Geraldine Leardi

Pietra Borghese

Geraldine Leardi, Domenica Ventura

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 162

Colore, soglia, pietra, marmo finto, forma, pareti, estetica, complessità. Sono alcune delle parole chiave utili a comprendere il mondo lapideo della Galleria Borghese, tra i più noti musei romani, che ospita, tra le altre, opere di Canova, Bernini, Caravaggio e Raffaello. E se i capolavori esposti sono universalmente noti, meno conosciuta è la forte connotazione “marmorea” della villa. Il volume presenta un’indagine sulla “pelle architettonica” di questo edificio, tramite il lavoro congiunto di Domenico Ventura, fotografo, e di Geraldine Leardi, storica dell’arte e curatrice del museo. L’esito è un’immersione, lenta e progressivamente più profonda, nelle leggi che regolano la progettazione estetica delle superfici della Galleria, un’esplorazione dell’articolazione cromatica e dei materiali che, a partire dai marmi e dalle pietre, si arricchisce di altri supporti e altre tecniche esecutive come la pittura murale, il mosaico, lo stucco.
28,00

Louise Bourgeois. Unconscious memories

Louise Bourgeois. Unconscious memories

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 220

Un dialogo tra l’arte classica, barocca e contemporanea è ciò che scaturisce dall’accostamento delle opere di Louise Bourgeois ai capolavori conservati nella collezione della Galleria Borghese di Roma, le cui sale ospitano la mostra storica Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, aperta al pubblico dal 21 giugno al 15 settembre 2024. In occasione dell’esposizione, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Cloé Perrone, Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith. Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria pone l’accento sul profondo contributo dell’artista alla scultura, in dialogo con la storica collezione e l’architettura della Galleria Borghese. Louise Bourgeois, scomparsa nel 2010 a New York all’età di 98 anni, è tra le artiste più influenti degli ultimi decenni. Iniziò a lavorare in Italia nel 1967, soggiorno, questo, che segnò una svolta significativa nella sua carriera, ispirandola a plasmare nuove forme e a sperimentare nuovi materiali come mezzi creativi, realizzando alcune delle sue opere più innovative e iconiche. La mostra esplora i temi della memoria, della metamorfosi e dell’emotività, creando un ponte tra passato e presente attraverso l’accostamento di opere contemporanee e classiche. Le emblematiche sculture e le installazioni Cells, le sue iconiche strutture-involucro, metafore dello spazio e della nostra stessa esistenza, in bilico tra il “dentro” e il “fuori”, visibili alla Galleria Borghese e parte dell’ultima produzione di Bourgeois – riflettono la continua esplorazione di complesse questioni personali e collettive. Il catalogo è dedicato ad alcune tra le sue Cells più emblematiche: elementi architettonici che Bourgeois realizza a partire dal 1991, capaci di coniugare le dimensioni monumentali con il microcosmo individuale. L’artista crea grandi gabbie metalliche che custodiscono sculture e oggetti tratti dalla vita quotidiana e manufatti realizzati appositamente: le Cells divengono in tal modo dispositivi di una memoria individuale e collettiva, dove sfera privata e dimensione sociale s’intrecciano. Le sculture di Bourgeois entrano in relazione con i capolavori della Galleria Borghese, instaurando un legame profondo e suscitando una possibilità per un confronto tra arte antica e contemporanea. Il catalogo, arricchito da un corposo inserto di installation view scattate da Agostino Osio, include i saggi delle curatrici Leardi e Perrone, insieme a quelli di Ester Coen e di Emilie Bouvard, un’intervista di Carolina Sprovieri a Jerry Gorovoy e la cronologia dell’artista curata da Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini.
55,00

Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria

Louise Bourgeois. L'inconscio della memoria

Libro: Libro rilegato

editore: Marsilio Arte

anno edizione: 2024

pagine: 220

Un dialogo tra l’arte classica, barocca e contemporanea è ciò che scaturisce dall’accostamento delle opere di Louise Bourgeois ai capolavori conservati nella collezione della Galleria Borghese di Roma, le cui sale ospitano la mostra storica Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria, aperta al pubblico dal 21 giugno al 15 settembre 2024. In occasione dell’esposizione, Marsilio Arte pubblica il catalogo a cura di Cloé Perrone, Geraldine Leardi e Philip Larratt-Smith. Louise Bourgeois. L’inconscio della memoria pone l’accento sul profondo contributo dell’artista alla scultura, in dialogo con la storica collezione e l’architettura della Galleria Borghese. Louise Bourgeois, scomparsa nel 2010 a New York all’età di 98 anni, è tra le artiste più influenti degli ultimi decenni. Iniziò a lavorare in Italia nel 1967, soggiorno, questo, che segnò una svolta significativa nella sua carriera, ispirandola a plasmare nuove forme e a sperimentare nuovi materiali come mezzi creativi, realizzando alcune delle sue opere più innovative e iconiche. La mostra esplora i temi della memoria, della metamorfosi e dell’emotività, creando un ponte tra passato e presente attraverso l’accostamento di opere contemporanee e classiche. Le emblematiche sculture e le installazioni Cells, le sue iconiche strutture-involucro, metafore dello spazio e della nostra stessa esistenza, in bilico tra il “dentro” e il “fuori”, visibili alla Galleria Borghese e parte dell’ultima produzione di Bourgeois – riflettono la continua esplorazione di complesse questioni personali e collettive. Il catalogo è dedicato ad alcune tra le sue Cells più emblematiche: elementi architettonici che Bourgeois realizza a partire dal 1991, capaci di coniugare le dimensioni monumentali con il microcosmo individuale. L’artista crea grandi gabbie metalliche che custodiscono sculture e oggetti tratti dalla vita quotidiana e manufatti realizzati appositamente: le Cells divengono in tal modo dispositivi di una memoria individuale e collettiva, dove sfera privata e dimensione sociale s’intrecciano. Le sculture di Bourgeois entrano in relazione con i capolavori della Galleria Borghese, instaurando un legame profondo e suscitando una possibilità per un confronto tra arte antica e contemporanea. Il catalogo, arricchito da un corposo inserto di installation view scattate da Agostino Osio, include i saggi delle curatrici Leardi e Perrone, insieme a quelli di Ester Coen e di Emilie Bouvard, un’intervista di Carolina Sprovieri a Jerry Gorovoy e la cronologia dell’artista curata da Anastasia Diaz della Vittoria Pallavicini.
55,00

I Borghese e la musica-The Borghese family and music

I Borghese e la musica-The Borghese family and music

Geraldine Leardi, Riccardo Martinini

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2022

pagine: 192

Gli archivi di famiglia riferiscono della presenza del giovane Mozart, nella settimana Santa del 1770, nella dimora "a dimostrare ancor più, che i Principi Borghese si servivano della loro Villa per loro ricreamento, per dar feste e trattenimenti a' loro amici e a illustri forastieri". La Galleria, oggi museo, "prima della sua vendita allo Stato italiano da parte della famiglia Borghese nel 1902 fu la palazzina fuori dalla Porta Pinciana che splendidamente accoglieva la collezione archeologica e di opere d'arte, formata dal cardinale Scipione nel Seicento e conservata quasi intatta dai successori, goduta privatamente o in occasioni diplomatiche, di rappresentanza, ricreative, legate agli altissimi uffici ricoperti dai principi e cardinali della famiglia. La musica era parte integrante e quotidiana di questo godimento, e anche se Mozart non dovesse aver mai messo piede nella Villa Pinciana è comunque indubbio che suonare, concertare, cantare, commissionare musiche, mantenere compositori siano stati impegni e occupazioni propri alla vita e alla funzione di questo luogo, tra Seicento e Settecento soprattutto…". I Borghese e la musica è il primo risultato editoriale di "un progetto di ricerca sulle musiche legate a Casa Borghese, dedicate, commissionate, scritte ed eseguite sotto la sua protezione, è un lavoro sui valori immateriali della ricchezza culturale che la famiglia ha elargito nel tempo e che rimane nella nostra eredità, a patto che sia trovata e rivitalizzata". [dal saggio di Geraldine Leardi]
25,00

Galleria Borghese. Capolavori dell'antico-Masterpieces of antiquity

Galleria Borghese. Capolavori dell'antico-Masterpieces of antiquity

Libro: Libro rilegato

editore: De Luca Editori d'Arte

anno edizione: 2021

pagine: 180

Questo libro è dedicato alla mostra "I Borghese e l'Antico". Furono giorni straordinari e forse irripetibili quelli in cui marmi antichi di assoluta magnificenza come l'Ermafrodito dormiente, il Centauro cavalcato da Amore o il Sileno con Bacco bambino, sono tornati a occupare il loro posto nella collezione Borghese e nella palazzina Pinciana. Acquisiti dal cardinal nepote Scipione Borghese nel Seicento quindi venduti a Napoleone dal principe Camillo nel 1807 assieme a centinaia di altre sculture, sono confluiti nel cuore delle raccolte archeologiche del Louvre, dove oggi sono goduti da milioni di visitatori. Nel 2011 parte di questo stupefacente insieme ha percorso la strada a ritroso, da Parigi a Roma, e permesso di riconfigurare, per pochi mesi ma in una visione inedita per il mondo contemporaneo, il cuore di quella volontà collezionistica, di attualizzarne la bellezza e il valore.
60,00

Bernini. Galleria Borghese in mostra-On exhibition

Bernini. Galleria Borghese in mostra-On exhibition

Libro: Libro in brossura

editore: Galleria Borghese

anno edizione: 2020

25,00

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