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Libri di Giacomo Marramao

Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione

Passaggio a Occidente. Filosofia e globalizzazione

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2009

pagine: 165

Secondo Giacomo Marramao, che affronta in questo libro lo straordinario "mutamento di scala" che accompagna i fenomeni politici della nostra epoca, il ricorso alle categorie di "mondializzazione" o "globalizzazione" non ha solo un significato tecno-economico. Siamo di fronte a un passaggio destinato a trasformare tutte le culture, che chiama in causa una riconversione di concetti fondamentali come identità e differenza, contingenza e necessità, nonché, per cominciare, locale e globale. Rispetto a diagnosi apparentemente antitetiche come quelle di Fukuyama (omologazione universale) e Huntington (conflitto delle civiltà), per Marramao è necessario demistificare due false opposizioni: Stato-mercato e Oriente-Occidente. A tale scopo, il libro, tenendo costantemente sullo sfondo la grande discussione sull'"èra globale" avviata fra le due guerre da autori come Spengler, Jünger, Schmitt e Heidegger, sviluppa la sua proposta muovendo dal disincanto della categoria di mercato operato da Polanyi e da una profonda revisione della comparatistica i delle civiltà operata da Weber. L'esigenza - avanzata in conclusione attraverso un serrato confronto con le posizioni di Habermas e di Derrida - di una "politica universalista della differenza" viene formulata in base a un radicale riesame critico delle pretese di universalità delle stesse categorie, tipicamente occidentali, di democrazia e filosofia.
22,00

Sulla sindrome populista. La delegittimazione come strategia politica

Sulla sindrome populista. La delegittimazione come strategia politica

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 47

La delegittimazione è una costante del conflitto politico. Questa categoria consente di leggere, in modo unitario, le molteplici fisionomie assunte dal fenomeno che Giacomo Marramao definisce "sindrome populista". Il populismo rappresenta oggi una delle anime della democrazia. Al suo interno, però, occorre distinguere tra il populismo politico teorizzato da Ernesto Laclau e Chantal Mouffe e il neopopulismo mediatico, neutralizzante e spoliticizzante. La rinascita del politico non passa dunque attraverso il lessico populista, ma per quello dell'autorità: di una auctoritas intesa, secondo la sua etimologia, come un augmentum, un incremento simbolico della democrazia radicato – al di là di ogni feticcio identitario – nell'agire individuale e collettivo.
6,00

Per un nuovo Rinascimento

Per un nuovo Rinascimento

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2020

pagine: 45

"Nel mondo globale il futuro non è più affidato a fondamenti e certezze, ma a un sentimento di instabilità analogo a quello che l’umanità europea aveva vissuto a cavallo tra XV e XVI secolo, nella fase di passaggio rappresentata dall’Umanesimo e dal Rinascimento. Da quello straordinario laboratorio di sperimentazioni, segnato da un intreccio fecondo di arte e scienza, invenzione tecnica e mondi della vita, macrocosmo e microcosmo, fa irruzione – da Leonardo a Machiavelli – un’immagine della natura umana sradicata da ogni essenza e affidata alla dimensione del possibile e del contingente. Uno scenario splendido e drammatico che, proiettandosi oltre i paradigmi scientifici e politici della modernità, si presenta oggi ai nostri occhi come un preludio del nostro presente: fin dentro le sfide del digitale e della biorobotica." (Giacomo Marramao)
6,00

Infinito confine. Plotino e il pensiero dell'Uno

Infinito confine. Plotino e il pensiero dell'Uno

Giuseppe Armogida

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 350

Un percorso affascinante quanto difficile quello proposto da Giuseppe Armogida in questo volume, che già nel titolo dichiara la volontà di comprendere il significato, teoretico oltre che mistico, dell’Uno-Bene di Platone e di analizzarne gli sviluppi nel pensiero di Plotino, del quale ricostruisce sistematicamente l’intera architettura ed evidenzia la portata teoretica nell’ambito della speculazione contemporanea. La prospettiva plotiniana, infatti, se indagata a fondo, invita a cercare e scoprire, all’interno delle origini della tradizione di pensiero platonico-aristotelica, la presenza concreta di una dimensione che non solo è riduttivo definire onto-teologica, ma che, se coerentemente condotta alle sue estreme conseguenze, finisce addirittura per mettere radicalmente in questione la pertinenza della ricostruzione della metafisica occidentale fornita da Heidegger, facendola apparire come una sorta di pregiudiziale liquidazione e chiusura del pensiero greco entro schemi rigidi e astratti. Prefazione di Giacomo Marramao.
26,00

L'esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell'arte di Fabio Mauri

L'esperimento del mondo. Mistica e filosofia nell'arte di Fabio Mauri

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2018

pagine: 127

«Non si può essere incolti al punto di amare solo cose di alta qualità». Come una saetta, l’arguzia di Fabio Mauri fulmina qualsiasi proposito di ridurre l’arte alla pura dimensione estetica. A lui, tra i massimi esponenti dell’avanguardia italiana degli ultimi cinquant’anni, il titolo stesso di «artista» suonava enfatico e fuorviante. Forse eccessivo per difetto. Preferiva considerarsi uno sperimentatore di atti linguistici espressi con tecniche diverse, dai dipinti ai collage, dal teatro alle installazioni agli scritti teorici: quadri che si scoprono attivi, diagnosi che diventano performative, corpi che passano all’azione. Ed è infatti l’«azione», «la forma del fare», il carattere distintivo della ricerca di Mauri, secondo Giacomo Marramao, che qui testimonia l’amicizia di una vita attraverso le riflessioni che l’hanno accompagnata. Ciascuno è stato interprete dell’altro, in un conversare mai interrotto che tocca il senso stesso dell’arte e del pensiero. Per Marramao, «l’arte al di là dell’arte» di Mauri allestisce una strabiliante officina di incessante smontaggio-rimontaggio della macchina scenica del mondo, tenendo alto così il proprio «coefficiente di radicalità», innanzitutto filosofico. Per Mauri, l’amico filosofo – a cui affida un ruolo-chiave nella sua performance più celebre – possiede un modo «quasi fisico» di comunicare i «contorni» di un’idea, e sa tenere a freno l’«euforia della teoria». Entrambi coinvolti sino in fondo, su fronti che si sono spesso incrociati, nell’esperimento del mondo.
15,00

Prendi e leggi. Il pensiero dell'Occidente tra ragione e follia

Prendi e leggi. Il pensiero dell'Occidente tra ragione e follia

Francesca Campana Comparini

Libro: Libro in brossura

editore: Castelvecchi

anno edizione: 2014

pagine: 283

Seguendo le due categorie della ragione e della follia, l'autrice rilegge la storia del pensiero occidentale, mettendo in luce il processo attraverso il quale l'una si rovescia nell'altra. Percorrere la filosofia come un itinerario di potenziamento e de-potenziamento della ragione mette in luce come la follia ne costituisca l'eccesso, che comincia quando la ragione cessa di essere il mezzo esplorativo per diventare logos costitutivo, non più strumento del sapere, ma suo oggetto. L'ampio orizzonte del libro si apre allora su diversi momenti-chiave di questa alternanza, da Aristotele a Nietzsche, da Machiavelli a Hannah Arendt, fino ad addentrarsi nei territori oscuri dove si radicano le fondamenta filosofiche del nazismo. Dalla ciclica impasse dell'oscillazione tra ragione e follia nasce infine la necessità di introdurre una terza categoria: l'agostiniana follia della croce, la proposta di una fede che non esclude la razionalità, ma ne ridimensiona l'aspetto fondante e la logica dominatoria. "Prendi e leggi!", la voce interiore che l'ancora neoplatonico Agostino sente dentro di sé quando è alle prese con le Lettere di san Paolo, rappresenta allora l'invito a riconfigurare la relazione tra fede e sapere nel segno di una follia salvifica che apre nuovi orizzonti.
25,00

Dopo il Leviatano. Individuo e comunità

Dopo il Leviatano. Individuo e comunità

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 443

L'indole predittiva è piuttosto rara tra i filosofi. E quando si manifesta, è ancor più inconsueto che sappia allungare il vettore concettuale al medio periodo, da sempre opaco e refrattario a una decifrazione lungimirante. Un saggio di tale eccezionalità è offerto dal pensiero di Giacomo Marramao, uno dei pochissimi a saper trarre conseguenze teoretico-politiche di rilievo dalla grande soglia che stiamo oltrepassando. Se tredici anni fa, nell'edizione precedente di questo libro sulle sorti della megamacchina statuale, annunciava l'imminenza di un cambio di paradigma, adesso ragiona sugli effetti che l'inveramento di quel pronostico ha ingenerato a livello globale, e acumina lo sguardo su ciò che ci aspetta. Con la nostra ipermodernità mondializzata si è esaurita l'efficacia - anche simbolica - dello Stato, organismo d'artificio per il quale Hobbes aveva scelto l'emblema «mostruoso» del Leviatano biblico. La rottura del monoteismo politico che lo eleggeva a massima potenza terrena, fonte esclusiva di sovranità e diritto, ha ridato forza a potestà indirette di tipo economico e religioso, e ha portato al diapason l'antinomia moderna tra i due principi di identità e differenza. Il dopo che Marramao ha visto distintamente profilarsi all'avvento del nuovo millennio sostituisce ora al proprio contrassegno temporale una marca spaziale. Solo un pensiero dello spazio, della contiguità eterogenea e incomprimibile, è infatti all'altezza del nostro presente e delle sue urgenze: congedarsi da una logica identitaria e restituire alla politica la capacità di conferire senso all'agire collettivo.
28,00

La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo

La passione del presente. Breve lessico della modernità-mondo

Giacomo Marramao

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2008

pagine: 291

Una celebre sentenza di Hegel assegnava alla filosofia il compito di comprendere il proprio tempo con il pensiero. Secondo Marramao questa responsabilità, caratteristica dell'epoca moderna, non è demandabile oggi ad altri saperi, e tanto meno cedibile a chi si proclama depositario delle risorse di senso. Ma il precetto hegeliano va rideclinato al di fuori di statuti privilegiati e logiche di supremazia: se responsabilità - lo ha insegnato l'ultimo Derrida - significa rispondere a piuttosto che rispondere di, allora lasciarsi interpellare dal presente comporta intensificare il tenore dialogico della riflessione e dislocarsi altrimenti come interrogante. Ed è da un nuovo, e destabilizzante, vertice ottico che Marramao guarda ai transiti accidentati e ai fraintendimenti della mondializzazione, alle sue rigidità identitarie e alle sue patologie temporali, alle sue false alternative (universalismo o particolarismo, normativismo o relativismo) e alle sue polarità immobili (prima fra tutte, Oriente/Occidente). Al contempo irrinunciabili e inadeguate, le categorie universalistiche del diritto e dell'humanitas riacquistano forza solo quando vengano messe in tensione con le esperienze emozionali del valore e le retoriche all'opera nel racconto di sé, cui va restituito uno statuto concettuale. Dalla singolarità con quanto ha di irriducibile, e non dall'identità nelle sue diverse configurazioni comunitarie, statuali, etniche o linguistiche, occorre partire per delineare una sfera pubblica globale che si riconosca nell'unico universalismo non omologante, l'universalismo della differenza.
10,00

Kairos. Apologia del tempo debito

Kairos. Apologia del tempo debito

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2020

pagine: 128

In una celebre allegoria, Lisippo raffigura il Kairós - il dio del tempo debito - come un fanciullo alato che si posa su una sfera, mentre regge un rasoio su cui oscilla una bilancia. La sua contrazione muscolare tradisce lo sforzo di un equilibrio precario, prima di ripartire in volo. Kairós è infatti la contingenza propizia, il momento giusto eppure volatile, da cui origina ogni identità e fenomeno, inclusa la Mente e la Coscienza. Tale immagine introduce alla necessità non solo di ripensare il tempo, ma di accogliere nella nostra quotidianità una pluralità di tempi. Questo saggio ormai classico, pubblicato per la prima volta nel 1992, vanta numerose edizioni, anche in inglese e spagnolo, e viene ora presentato in una veste ampliata. Giacomo Marramao interroga un'intera tradizione di pensiero, dal tempo «icona dell'eternità» in Platone alla relatività di Einstein, dall'indeterminazione quantistica alla temporalità heideggeriana. Argomentazioni sofisticate ma cristalline criticano il gergo filosofico che oppone «autentico» a «inautentico», l'incommensurabilità della durata interiore alle misure standard del tempo spazializzato. La nuova domanda ontologica non è più quella dell'essere dell'ente, ma: come si situa il nostro tempo di vita nell'eternità di uno «straniante» cosmologico in cui, come affermano gli stessi fisici, «il tempo non esiste»? Una delle tesi dirompenti qui presentate è che il corrispettivo greco di Tempus è proprio Kairós, e non Chronos: il che comporta conseguenze filosofiche che si riflettono anche nel nostro vivere quotidiano. Questo pamphlet aiuta a comprendere i paradossi del tempo e la sindrome della fretta che funesta la nostra epoca, indicandoci possibili vie d'uscita. Non da ultimo esorta a metterci alla ricerca di una tempestività senza esitazione né precipitazione, che ci faccia cogliere e vivere appieno l'attimo.
16,00

Il contributo. Volume Vol. 3

Il contributo. Volume Vol. 3

Giacomo Marramao, Stefano Orofino, Claudio D'Errico

Libro: Libro in brossura

editore: Aracne

anno edizione: 2006

pagine: 100

Questo volume è curato ed edito dal Centro per la Filosofia Italiana, un ente associativo giuridicamente costituito. Il Centro raccoglie docenti di filosofia (universitari e della scuola secondaria superiore), laureati in filosofia e cultori. Ha per scopo la promozione, in Italia e all'estero, dell'operosità speculativa (teoretica e storica) italiana. Attuale presidente del Centro è il prof. Pietro Ciaravolo, vice presidente la prof.ssa Teresa Serra e segretario il prof. Giuseppe Cantarano.
10,00

Potere e secolarizzazione. Le categorie del tempo

Potere e secolarizzazione. Le categorie del tempo

Giacomo Marramao

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2005

pagine: 292

«Una storicità profonda penetra il cuore delle cose, le isola e le definisce nella loro coerenza, impone ad esse ordini formali implicati dalla continuità del tempo». Nella prospettiva teorica delineata da Giacomo Marramao la «continuità del tempo», che Michel Foucault indica qui come contrassegno del moderno, non è semplice vettore, bensì forma transpolitica per eccellenza, che involve la fitta trama delle categorie filosofiche fondamentali della costellazione moderna. Senza il tempo-storia cumulativo e irreversibile – senza la temporalizzazione della storia – non si darebbe il processo di secolarizzazione nel significato più esteso che è venuto assumendo: ossia di passaggio della società occidentale dalla spazialità rituale degli ordini gerarchici alla fase dinamica della piena autodeterminazione del soggetto. Con questo libro fondativo, da cui ha preso avvio la sua riflessione ventennale intorno all'«impensato» dell'idea di secolarizzazione, Marramao ha anche aperto la saggistica filosofica italiana agli esiti della Begriffsgeschichte tedesca: la storia concettuale che indaga sia la genesi e le trasformazioni del grande lemmario teoretico-politico, sia gli elementi figurali e i complessi metaforici che intervengono nella costituzione dell'«immagine del mondo» lungo la linea di confine tra metafisica e politica, scienza e multiverso delle pratiche.
24,00

Frammento e sistema. Il conflitto-mondo da Sarajevo a Manhattan

Frammento e sistema. Il conflitto-mondo da Sarajevo a Manhattan

Angelo Bolaffi, Giacomo Marramao

Libro

editore: Donzelli

anno edizione: 2001

pagine: 172

La tragedia di Manhattan ha aperto una nuova epoca, allo stesso modo in cui l'attentato di Sarajevo aveva inaugurato la lunga "guerra civile mondiale" del Novecento. Il crollo delle Twin Towers segna il passaggio dal sistema-mondo al conflitto-mondo e rappresenta un evento non solo storico e politico, ma anche eminentemente filosofico. Sul limite della nuova epoca globale, caratterizzata dal dominio tecnologico e dall'eclissi delle certezze dell'etica tradizionale, due filosofi tentano di rispondere alla sfida, mettendo a confronto la condivisa tensione verso un nuovo inizio.
9,30

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