Libri di Giacomo Samek Lodovici
La conoscenza che salva. Nella disputa del tempo presente
Clemente Sparaco
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 476
La gnosi, che cerca la salvezza nella conoscenza, non designa solo un antico movimento eretico, ma un modello teologico con ricadute sull'antropologia e sulla filosofia della storia metamorfizzante in forme diverse, come hanno sottolineato Samek Lodovici, Del Noce, Voegelin e Ratzinger. Alla gnosi si contrappone la fede che ritrova la salvezza in una Persona. La contrapposizione riguarda la prima era cristiana, ma anche la modernità, nella misura in cui i movimenti di liberazione di massa presentano un'analoga pretesa di autoliberazione. Né va esente la scienza, laddove creda di offrire un orientamento morale. Con questa chiave interpretativa l'autore tenta un'ermeneutica del presente.
Il tuo lavoro ha un senso? Un percorso terapeutico per migliorare la vita lavorativa
Stefano Parenti
Libro: Libro in brossura
editore: SugarCo
anno edizione: 2020
pagine: 128
«L'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro». «Il lavoro nobilita l'uomo». «Il lavoro è il modo migliore per far passare la vita». Il mondo ci invita a lavorare e lavorare sodo. Ma perché? E soprattutto, come poterlo fare quando sembra sia una prigione? Questo libro vuole favorire il recupero di un sano senso del lavoro, per chi l'ha perduto e per chi desidera riscoprirlo. Vuole aiutare chi è in difficoltà a trovare il giusto equilibrio tra le dimensioni della vita. Vuole promuovere un sano amore per se stessi, per il mondo e, quindi, anche per il proprio lavoro. Perché si può lavorare bene, con gusto, solo se si ha un valido motivo per farlo. Con un invito alla lettura di Giacomo Samek Lodovici.
La coscienza del bene. La voce etica interiore, le sue deroghe alle norme, l'imputabilità morale, l'obiezione alle leggi
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 204
Che cos’è la coscienza morale? È un prodotto, nell’essere umano, dell’educazione o ha una sua autonomia? È creatrice del bene o lo decifra? È repressiva verso il soggetto o può essere una guida perfettiva? Produce solo conflitti interiori o può essere principio di unificazione del sé? Qual è il suo rapporto con le emozioni? Qual è la genesi della conoscenza morale di cui si avvale? La coscienza e le norme morali sono due poli contrapposti? Può la coscienza stabilire delle eccezioni alle norme? E l’obiezione di coscienza è un istituto legittimo o un arbitrio anarchico? A queste e ad altre domande cerca di rispondere il presente libro che (confrontandosi con Marx, Nietzsche, Freud, Tommaso, Kant, Rosmini, Smith, Arendt, Ricoeur e vari altri autori) focalizza alcune delle dinamiche e dimensioni dell’interiorità umana, dell’io al centro dell’io e della sua stupefacente e misteriosa profondità.
Cristianesimo. Ti siamo tutti debitori
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Il Timone
anno edizione: 2019
pagine: 68
Il cristianesimo è spesso accusato di avere prodotto oscurantismo, arretratezza culturale, civile e scientifica, discriminazioni, violenze e guerre. Al contrario, anche in confronto col mondo pagano e con quello contemporaneo, questo Quaderno mostra come l’intero genere umano, compresi i non credenti, abbia un debito inestimabile verso il Cristianesimo. Che ha promosso la libertà e la dignità di ogni essere umano, comprese le donne (in precedenza disprezzate) e i bambini (in precedenza spesso uccisi, venduti, abusati), che ha promosso il progresso, la vittoria della ragione e la sua applicazione in tutti i campi dello scibile e dell’agire, che ha incentivato la scienza, la sensibilità ecologica, la laicità, la dignità di ogni lavoro, l’arte, la cultura e l’economia.
Critica della ragione generativa. Seminario virtuale con Francesco Botturi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2018
pagine: 322
La cultura moderna ha spesso stornato la generazione dalle categorie ontologiche, antropologiche ed etiche fondamentali, o l'ha mantenuta, ma nel senso dell'autoproduzione idealista. Sennonché la stessa identità soggettiva e, di seguito, l'umana capacità di fare esperienza feconda, richiedono la generazione da parte di altri per essere attivate: grazie alle relazioni benefico-virtuose guadagniamo le nostre capacità fondamentali (cognitive, riflessive, deliberative, espressive, dialogiche, tecniche, ecc.). Insomma, la generatività è la dimensione antropologicamente sintetica, a partire dalla quale è possibile giudicare le relazioni umane, che sono sempre generative o de-generative, sempre istituenti o destituenti altri. A dispetto della sentenza secondo cui «la mia libertà finisce dove comincia la tua», si può invece dire che «la mia libertà esiste perché c'è la tua, e se la tua è benefica, inoltre ha senso anche, e principalmente in vista della relazione generativa benefica reciprocante con la tua». Il presente volume ha focalizzato la categoria della generazione, prefissandosi il compito di conseguire un incremento di riflessione critica su questa categoria ontologica, antropologica ed etica cruciale. Postfazione di Francesco Botturi.
La socialità del bene. Riflessioni di etica fondamentale e politica su bene comune, diritti umani e virtù civili
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 337
Per far fronte a una società di soggetti autointeressati, un certo liberalismo ha cercato dei meccanismi giuridici che consentano di fare a meno delle virtù dei singoli. Ma questa concezione non pare risolvere vari problemi che attanagliano diverse società: per esempio garantire più libertà, ma anche più controlli (per contrastare terrorismo e criminalità); favorire la coesione e la solidarietà fra le persone, ma anche rispondere alle esigenze non di rado confliggenti dei singoli, che a volte rivendicano insaziabilmente diritti nei confronti degli altri e dello stato. La crisi delle democrazie deriva dalla mancanza di un ethos in grado di sorreggerle e dal dilagante individualismo. Risulta oggi imprescindibile promuovere le virtù civili e la diffusione di motivazioni a perseguire il bene comune anche quando contrasti con il proprio vantaggio. La principale sorgente di fioritura umana e sociale e di virtù civili sono le comunità umanizzatrici, e il loro inestimabile vivaio, nonché il fondamento cruciale della società, è la famiglia (come già sottolineavano Aristotele, Cicerone, Locke, Hegel e tanti altri). E dunque interesse intrascendibile dello stato (anche per il liberale Rawls) promuovere questo istituto, che è una componente decisiva del bene comune politico. E va rilanciata un'antropologia relazionale (Tommaso d'Aquino): la vita associata è un elemento cruciale del bene di ciascuno.
L'emozione del bene. Alcune idee sulla virtù
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2010
pagine: XX-311
"Il cuore ha sempre ragione, libera le tue emozioni". È spesso questo il motto dell'uomo contemporaneo, che non di rado è un homo sentiens che cerca di vivere delle emozioni continue e sempre più intense. Perciò le virtù sono oggetto di un pesante discredito: la persona virtuosa - si dice - è remissiva, è spenta, vive in modo rigidamente ascetico, e la virtù è ritenuta un freno alle passioni. Perché mai riparlare di virtù come fa il presente testo? Il punto è che (come argomenta l'autore) l'homo sentiens non è felice. Inoltre l'etica moderna ha palesato diverse lacune ed insufficienze, che hanno sospinto diversi autori, soprattutto dell'anglofona Virtue Ethics, a rilanciare i temi del carattere e della virtù. Questo testo argomenta, per esempio, le seguenti tesi: l'uomo ha bisogno di un fine per poter dare senso alle norme; ha bisogno di essere amato e la moralità consiste in un qualche esercizio dell'amore, in un ordo amoris; ha bisogno di virtù e di coltivare delle emozioni appropriate. In particolare, questo lavoro tematizza le emozioni e promuove non già la loro repressione, bensì l'assunzione della loro energia, investigandone la natura ed illustrando alcune attività che consentono di gestirle e di non essere da loro dominati. L'autore mostra come le emozioni possano diventare alleate della ragione e costitutive della virtù, come possano darci slancio e supportare positivamente la ragione. È vero che a volte possono fuorviarci, tuttavia non bisogna contrapporle alla ragione...
Il ritorno delle Virtù. temi salienti della Virtue Ethics
Giacomo Samek Lodovici
Libro
editore: ESD-Edizioni Studio Domenicano
anno edizione: 2009
pagine: 128
Virtus significa forza, eccellenza. Essa, difficile da acquisire, è indispensabile all'uomo per compiere il bene. Il tema è centrale per la filosofia morale, eppure è stato minimizzato o perfino trascurato dall'etica moderna, che è invece incardinata sull'idea del dovere. Alcuni autori contemporanei di area anglofona hanno rilanciato la virtù elaborando la cosiddetta Virtue Ethics. Questo saggio ripercorre i temi salienti di quella letteratura (poco conosciuta in Italia)come, ad esempio: necessità di non enfatizzare il dovere; preservare il ruolo dell'amore; impossibilità di affidarsi alle sole norme per dirimere le questioni morali; importanza delle emozioni e della comunità di appartenenza; esigenza di elaborare l'etica a partire dal soggetto che agisce; funzione dell'arte e dell'imitazione; valenza cruciale della phronesis; virtù come espressione dell'amore.
L'esistenza di Dio
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Art
anno edizione: 2006
pagine: 64
Questo Quaderno propone una rigorosa rivisitazionedi una classica dimostrazione razionale dell'esistenza di Dio, la "quinta via" di san Tommaso d'Aquino.
L'utilità del bene. Jeremy Bentham, l'utilitarismo e il consequenzialismo
Giacomo Samek Lodovici
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XVIII-324
È giusto torturare una persona per scoprire un attentato? Fare esperimenti letali su un uomo per salvare le generazioni future? O clonare una persona per curarne altre? Uccidere un innocente per risparmiarne cento? A simili problemi l’utilitarismo consequenzialista risponde affermativamente, mentre il deontologismo e l’etica delle virtù danno una risposta negativa perché considerano tali atti intrinsecamente malvagi. In questa prospettiva, se è giusto considerare Kant e Aristotele come i numi tutelari dell’etica contemporanea, non bisognerebbe dimenticare il ‘fondatore-sistematore’ dell’utilitarismo classico, Jeremy Bentham, in quanto, nel panorama filosofico e nel senso comune, utilitarismo e consequenzialismo sono molto diffusi. Il saggio di Giacomo Samek Lodovici propone una disamina dell’utilitarismo, di quello benthamiano in particolare, e sviluppa un dialogo-confronto con l’altro grande modello teleologico alternativo, quello dell’etica delle virtù di Aristotele, di Tommaso d’Aquino e degli autori che ad essi si ispirano. L’autore analizza le articolazioni fondamentali dell’etica di Bentham, la cui rigorosità e coerenza sono state ancora recentemente apprezzate: i temi del fine, del bene, della felicità e della virtù, e le revisioni dei successori di Bentham. Assodato che tali revisioni difettano spesso della coerenza del paradigma benthamiano, quest’ultimo viene vagliato come una sorta di banco di prova complessivo della validità dell’etica utilitarista: esso è in grado di respingere buona parte delle critiche dei deontologi, che non colpiscono il suo nucleo fondamentale, cioè il consequenzialismo; risultano invece più efficaci alcune critiche dell’etica delle virtù, che consentono di riaffermare l’esistenza di atti intrinsecamente malvagi.
La felicità del bene. Una rilettura di Tommaso d'Aquino
Giacomo Samek Lodovici
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 210
C'è un'obiezione che si rivolge sovente all'etica: la vita morale è un apparato di norme vincolanti che soffocano la spontaneità e opprimono la libertà? È vero, come già diceva Platone, che i giusti vivono meglio e sono più felici degli ingiusti, oppure è più assennato vivere immoralmente ma felicemente? L'ineludibilità di tali domande sottolinea l'attualità di una riconsiderazione dell'etica filosofica di Tommaso d'Aquino, culmine e sintesi di una tradizione morale, quella classica, che asserisce la relazione strutturale, e non l'antinomia, tra moralità e felicità, fino a dimostrare che solo l'uomo virtuoso è un uomo felice, ancorché di una felicità imperfetta.