Libri di Gianluca Campagnolo
Il clarinetto nella musica pop-rock
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Youcanprint
anno edizione: 2024
pagine: 126
L'approccio all'origine e alle caratteristiche di questo genere musicale dovrebbe avvenire già durante gli anni di studio, durante gli anni di conservatorio, dove invece si tende a privilegiare maggiormente un repertorio di tradizione. È indispensabile invece scardinare la consuetudine, purtroppo molto diffusa tra coloro che studiano musica, di dedicarsi solo ed esclusivamente a un determinato genere, a un solo linguaggio musicale. L'idea che ha dato vita a questo libro è principalmente quella di offrire agli studenti, ai professionisti che operano in vari settori e agli appassionati, qualche informazione utile sulle musiche pop-rock per clarinetto. Oggi nessun clarinettista dovrebbe ignorare la musica pop-rock, la musica da film, la musica klezmer o il jazz perchè il suo profilo professionale - nell'ottica di una formazione globale e soprattutto aggiornata - sarebbe povero e limitante.
Il clarinetto nel cinema
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro rilegato
editore: Musica Practica
anno edizione: 2023
pagine: 176
Come funziona la musica da film e come viene usato il clarinetto nelle colonne sonore. In quali film il clarinetto compare in scena suonato per finta da attori e suonato per davvero da musicisti famosi. I compositori che meglio hanno messo in evidenza il clarinetto nelle loro colonne sonore. E poi attori, registi, musicisti, compositori di 120 film che hanno fatto la storia del cinema dagli anni ‘30 ad oggi e in cui il clarinetto è protagonista della colonna sonora, con lo spartito dell’inizio di ogni melodia e numerose fotografie di alcune scene con clarinetto. Un libro per tutti gli amanti del cinema e della musica. Prefazione di Sergio Delmastro.
Il clarinetto dall'ancia alla campana. Analisi tecnica di tutti i componenti del clarinetto
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Dantone Edizioni e Musica
anno edizione: 2021
pagine: 64
Per un clarinettista, ed ancora di più per uno studente di clarinetto, comprendere come è fatto e come funziona dal punto di vista strutturale il proprio strumento, è molto importante. Non si tratta di capire in quante parti è formato lo strumento, né quante chiavi ha, ma rendersi conto che se si userà un tipo di bocchino o un’ancia selezionata in altro modo, o ancora un certo tipo di barilotto, ciò aiuterà nella ricerca del bel suono e nella produzione di musica quanto più naturalmente possibile. Quanti strumentisti si ostinano ad usare un bocchino solo perché tutti lo usano, o delle ance con numerazioni assurde senza sapere che è proprio nella parte alta dello strumento che va costruita la qualità del nostro suono: ancia, bocchino e barilotto sono le parti più importanti del nostro strumento. Il titolo del libro esemplifica un piccolo viaggio immaginario che inizia proprio dall’ancia e finisce alla campana. Attraverso analisi tecniche, acustiche e storiche sarete immersi nel meraviglioso mondo di questo fantastico strumento.
Il clarinetto nella mia mente
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Prometheus
anno edizione: 2021
pagine: 112
Quando ci esercitiamo con uno strumento musicale usiamo generalmente solo una parte del cervello, di solito la sinistra, mentre quando interpretiamo un brano musicale usiamo l’altra parte del cervello, di solito la destra. Spesso siamo così concentrati nell’esercizio che facciamo fatica a lasciarci andare, a chiudere gli occhi, a interpretare, a emozionare, a usare cioè il lato creativo del nostro cervello. Come potrà allora un musicista, impegnato a controllare dinamiche, intonazione, ritmo, a emozionare il suo pubblico se non riuscirà a “lasciarsi andare”? Tutto esiste, ma esiste nella mente dell’uomo. Il nostro Maestro è dentro di noi, nella parte inconscia del nostro cervello. Non è necessario andare alla ricerca di un grande insegnante perché ce l’abbiamo già dentro di noi. In questo libro, dedicato soprattutto a studenti di Conservatorio, docenti, appassionati e professionisti, si spiega l’importanza della mente nello studio e nell’esecuzione di un brano musicale, ma soprattutto si spiega come sfruttare le potenzialità dell’emisfero sinistro del nostro cervello per sommarlo all’emisfero destro così da sfruttare il 100% delle potenzialità del nostro cervello.
Il clarinetto jazz nella musica «colta»
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2021
pagine: 135
Dall'inizio del Novecento il clarinetto è stato uno strumento fondamentale nella fusione tra jazz e musica colta: nell'era dello swing Benny Goodman, Artie Shaw e Woody Herman sono diventati capo-orchestra e clarinettisti famosi da una sponda all'altra dell'Atlantico, facendo del clarinetto uno strumento sempre più solista. Il loro registro si è ampliato negli anni successivi e ha contribuito ad allargare il repertorio tradizionalmente proposto ancora oggi nella maggior parte dei conservatori. Sulla scia di tale consapevolezza, questo libro auspica che i musicisti studiando il clarinetto superino le soglie del Novecento, scardinino la consuetudine ed esplorino generi e linguaggi musicali diversi. Intende infatti aprire a studenti, appassionati e professionisti uno squarcio sulla storia del jazz e mettere in luce l'importanza del clarinetto nella sua evoluzione e diffusione, in una lettura che non rinuncia alla scorrevolezza e al gusto per il dettaglio. Nessun clarinettista che ambisce a una formazione globale e aggiornata dovrebbe infatti ignorare il jazz, il suo uso di tecniche inusuali quali ringhi, glissandi, nuovi modelli di scale, ritmi complessi e diversi colori tonali illustrati e approfonditi in questo volume. Per qualsiasi clarinettista completo che si vuole completo, il jazz rimane una sfida da raccogliere.
L'insegnante di clarinetto
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2019
pagine: 102
Il testo descrive le principali abilità che ogni insegnante di clarinetto dovrebbe possedere. Tra queste, la più importante è sicuramente la capacità di adattare il proprio stile di insegnamento alle caratteristiche specifiche degli allievi, come l’età, la fisicità e le modalità di apprendimento e memorizzazione. Quindi, l’insegnante di clarinetto non può riciclare vecchie lezioni preconfezionate, ma deve essere creativo e sperimentare continuamente nuove strategie di insegnamento. Solo così la sua azione educativa sarà significativa ed efficace.
Prassi esecutiva e repertorio per clarinetto
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2019
pagine: 210
Suonare un brano con la giusta prassi esecutiva significa interpretarlo con la consapevolezza di come il compositore avrebbe voluto fosse eseguito. La storia di questa consapevolezza inizia nel XX secolo, con la riscoperta della musica barocca: se da principio questa era eseguita come fosse musica del presente, grazie ad alcuni musicisti – ma anche attraverso la pubblicazione di partiture originali, nonché di registrazioni effettuate molto spesso su strumenti originali – si è cominciato a ricercare e a studiare le prassi esecutive corrette. Questo libro si rivolge ai clarinettisti e approfondisce le problematiche legate all'esecuzione di un repertorio che spazia dal Barocco al Jazz, dal Classicismo alla musica elettronica, dal folk alla musica da film.
Il clarinetto. Alla ricerca del «suono bellissimo»
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2019
pagine: 204
Mozart si ispirò al suono dello Stradivari per il suo quintetto d’archi, e al suono del clarinetto di Stadler, con poche chiavi e con un’intonazione approssimativa, per il suo quintetto K 581 e per il concerto K 622. Com’è possibile che Mozart, ma anche Weber o Spohr abbiano composto per simili strumenti? Probabilmente ad aver ispirato queste opere non è stato lo strumento ma lo strumentista; il modo di suonare di Stadler o di Baermann o di Hermsted ha colpito così profondamente i compositori che, anche senza il supporto di un buon strumento, con la propria bravura hanno trasformato il brano in un capolavoro. Molto probabilmente il compositore è stato colpito dal suono, dal timbro, dalla straordinaria bravura esecutiva del clarinettista. Attraverso la storia del clarinetto, con punti di vista assolutamente personali, come l’attribuzione dell’invenzione al figlio di Denner, o alla discendenza dal recorder, passando da alcune tra le innumerevoli opere più significative composte per lo strumento, dall’analisi del timbro e degli armonici, l’autore entra nel vivo di questo strumento e del suo bellissimo suono.
Il clarinetto. Pedagogia, metodologia e didattica
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: libreriauniversitaria.it
anno edizione: 2016
pagine: 200
Il volume descrive i primi approcci allo strumento: dalla postura corretta alla posizione delle mani e all'imboccatura, per proseguire con le tecniche di respirazione, articolazione, e con vere e proprie proposte didattiche. Pedagogia, metodologia e didattica dello strumento sono per la prima volta affrontati in un manuale pensato appositamente per i docenti di clarinetto delle scuole medie a indirizzo musicale, dei licei musicali, dei corsi pre-accademici e accademici dei conservatori, e per gli aspiranti docenti che vorranno prepararsi al concorso a cattedra.
Il clarinetto. Guida all'ascolto. Le sonate per clarinetto e pianoforte. Op. 120 n. 1 e n. 2 di Johannes Brahms
Gianluca Campagnolo
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2014
pagine: 88
Ciò che Brahms si era riproposto nel 1890, cioè interrompere definitivamente l'attività di compositore, ebbe breve durata. Nel gennaio del 1891, in occasione del viaggio a Meiningen per un festival delle arti, fu entusiasmato dalle esecuzioni dei quintetti per clarinetto e archi di Mozart e di Weber: clarinettista solista era Richard Muhlfeld che Brahms volle conoscere e con cui instaurò una solida amicizia. Fu grazie a questo incontro che Brahms volle regalare al mondo il Quintetto per clarinetto e archi, il Trio per Clarinetto, violoncello e pianoforte, oltre a due perle: le Sonate Op. 120 n. 1 e 2. Completate nel 1894, le due Sonate vennero eseguite in forma privata, nel settembre dello stesso anno, per il duca Georg II di Sassonia-Meiningen e la sua famiglia.