Libri di Giuse Lazzari
Il diario di Anna Raimondi e altri racconti
Giuse Lazzari
Libro: Libro in brossura
editore: Scatole Parlanti
anno edizione: 2024
pagine: 114
Otto racconti in cui amore e suspense si intrecciano, trascinando il lettore in una scoperta inquieta, curiosa, appassionante. Con componenti fuori dall’ordinario, le storie di questa raccolta scandagliano le sfaccettature dei sentimenti umani tramite personaggi a tutto tondo e indagano i risvolti che il coinvolgimento amoroso può comportare: non sempre prevedibili, non sempre facili, non sempre felici, ma ugualmente travolgenti.
Qualcosa di luminoso
Giuse Lazzari
Libro: Libro rilegato
editore: Campanotto
anno edizione: 2021
pagine: 144
Che cosa sarà questo "qualcosa di luminoso"? Una sfera, una scia, un punto, un disco volante che appare nel cielo sopra le acque del lago grande di una cittadina del Piemonte che, pur essendo città di provincia è, invece, città del mondo? È una sera d'inizio estate e l'oggetto scompare velocemente. Alcuni dei personaggi dei racconti qui presenti vedranno questo oggetto misterioso, altri non se ne accorgeranno neppure. È, comunque, qualcosa che sembra offrire alle vite di questi uomini e di queste donne che vivono attorno al lago, e le cui vicende in qualche modo si intrecciano, dalle possibili soluzioni.
Il silenzio dell'elleboro
Giuse Lazzari
Libro
editore: Campanotto
anno edizione: 2017
pagine: 208
Durante una torrida estate un'antiquaria viene chiamata da un importante collezionista in una sontuosa villa della provincia friulana per catalogare e acquistare un insieme di oggetti di grande valore. Nella villa, sperduta nella campagna, l'uomo vive assieme alla moglie paralizzata, a una governante, a un'infermiera e ad alcuni altri aiutanti. Ma perché un collezionista così importante ha chiamato proprio lei, giovane antiquaria di provincia, per venderle oggetti così preziosi? si chiede la donna. Ma i giorni passati nella villa le riveleranno ben altri segreti.
Il grido della catalpa
Giuse Lazzari
Libro: Libro in brossura
editore: Passigli
anno edizione: 2004
pagine: 214
Che ci fa Jos Asad, affermato scrittore giamaicano non ancora cinquantenne a Borgo San Giustino, piccola borgata del Canavese, a pochi passi da Ivrea? Perché un intellettuale impegnato, che si sentiva soffocare nella natia Giamaica, ha deciso di rintanarsi in un angolo immoto del 'verde Canavese'? Perché si ostina, contro il parere di tutti, a voler comprare e restaurare il Mulinet, che sarà pure un vecchio rudere, ma è caro alla memoria degli indigeni? Jos è andato a misurarsi con una colettività che è vissuta per anni nell'illusione di essere, grazie all'utopia olivettiana, la Silicon Valley italiana e che ancora non si è riavuta dal brusco risveglio, sta elaborando il lutto per la repentina scomparsa financo del marchio Olivetti.
Di là dall'acqua
Giuse Lazzari
Libro
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 144
L'educazione sentimentale di una ragazzina, crudele e disincantata quanto basta, dolorosa com'è inevitabile, in quel mondo del Nord-Est italiano situato tra Udine e Trieste alla fine degli anni '50. La semplicità del linguaggio non ne esclude la duttilità, che produce, di volta in volta, toni dolenti o sognanti o nostalgicamente ironici.
In viaggio con Tolstoj. Da Mosca alla Valle D'Aosta
Giuse Lazzari
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 228
II ritrovamento di un diario molto personale è l'originale pretesto narrativo per raccontare il viaggio che il grande scrittore russo Lev Tolstoj fece in Piemonte e in Valle d'Aosta nel 1857, in compagnia di un giovane amico. Passato e presente si intrecciano, quando la protagonista si reca a San Pietroburgo per gettare nuova luce sul passato della nonna, che alla fine dell'Ottocento aveva soggiornato nella Russia zarista, ormai vicina al declino. Il cammino effettuato dalla giovane donna alla fine dell'Ottocento desta curiosità e domande le cui risposte si intrecciano con quelle del tour del grande scrittore, fedelmente riportate da brani dei suoi diari. Il romanzo permette di rivivere luoghi, paesaggi e atmosfere di regioni miracolosamente intatte: un vero e proprio ecomuseo vivente e non artificioso e una notazione ai margini del lavoro di ricerca che è la parte più significativa del Museo della montagna di Bard.