Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Günther Anders

La battaglia delle ciliegie. La mia storia d'amore con Hannah Arendt

La battaglia delle ciliegie. La mia storia d'amore con Hannah Arendt

Günther Anders

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2012

pagine: 80

Ogni tanto nella storia si combinano strane costellazioni di eventi e incontri. A guardare indietro, con gli occhi smaliziati di chi sa com'è andata a finire, sembrano quasi impossibili. Così nel 1925, in quella Germania che è ancora il cuore della cultura europea, ma sta rapidamente correndo verso il baratro della catastrofe nazista, Günther Anders, fresco della sua dissertazione con Edmund Husserl, e la giovane studentessa di filosofia Hannah Arendt si conoscono a Marburgo, dove seguono entrambi il seminario di Martin Heidegger sulla Critica della ragion pura. Si incontrano di nuovo solo nel 1929, questa volta a Berlino, in occasione di un ballo in maschera. Si sposeranno subito dopo, precipitosamente, per separarsi poi già nel 1937. Lei avrebbe in seguito ricordato il matrimonio con Günther come la fuga dal grande e impossibile amore della sua giovinezza, quello per Martin Heidegger. Per Günther, invece, Hannah sarebbe sempre rimasta il primo, forse l'unico vero amore di tutta una vita. Nel Natale del 1975, all'indomani della morte di Hannah, Günther riprende in mano gli appunti degli anni berlinesi trascorsi con lei; è soltanto tra il 1984 e il 1985 che prende la sua forma definitiva questo testo. Scritto sull'onda del dolore per una perdita che la lunga separazione non ha reso meno amara, e rimasto da allora nel segreto delle carte andersiane, questo piccolo, unico gioiello è qui pubblicato per la prima volta in edizione italiana, pressoché in contemporanea con l'uscita tedesca.
16,00

Noi figli di Eichmann

Noi figli di Eichmann

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Giuntina

anno edizione: 1995

pagine: 108

«Si accorge di qualcosa, Klaus Eichmann? Si accorge che il cosiddetto "problema Eichmann" non è un problema di ieri? Che esso non appartiene al passato? Che non abbiamo alcun motivo - e le eccezioni sono veramente molto poche - di essere presuntuosi nei confronti del passato? Si accorge che noi tutti, proprio come Lei, abbiamo a che fare con qualcosa che è troppo grande per noi? Che tutti noi accantoniamo il pensiero del troppo grande e della nostra non-libertà nei confronti del troppo grande? Che tutti noi quindi siamo ugualmente figli di Eichmann! O perlomeno figli del mondo eichmanniano?», così scriveva nel 1964 Günther Anders al figlio di Adolf Eichmann, il principale responsabile del trasporto degli ebrei nei campi di sterminio nazisti, sviscerando il problema sempre tragicamente attuale della responsabilità individuale nel mondo delle macchine. Günther Anders nacque nel 1902 a Breslavia. Nel 1923 si laureò con Edmund Husserl, nel 1933 fuggì a Parigi e nel 1936, separatosi dalla moglie Hannah Arendt, andò in esilio negli Stati Uniti. Nel 1950 tornò in Europa e si stabilì a Vienna, dove visse fino al 1992, anno della sua morte.
14,00

L'uomo è antiquato. Volume Vol. 2

L'uomo è antiquato. Volume Vol. 2

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 448

Se la prima rivoluzione industriale è consistita nell'introduzione del macchinismo, se la seconda si riferisce alla produzione dei bisogni, la terza rivoluzione industriale è per Anders quella che produce l'alterazione irreversibile dell'ambiente e compromette la sopravvivenza stessa dell'umanità. In un mondo in cui la macchina è diventata soggetto della storia, l'uomo risulta superato, "antiquato", appunto. In venticinque saggi su temi che vanno da L'apparenza a Il male, passando per La massa, Il lavoro, Le macchine, L'individuo, Le ideologie, Il conformismo, Il privato, La morte, La realtà, La libertà, La storia, La fantasia, Lo spazio e il tempo, Anders pratica un filosofare senza sistema precostituito. Eppure la sua "filosofia di occasione" o, come pure egli dice, en plein air, ha saputo cogliere per tempo i prodromi della trasformazione che sarà detta impropriamente postmoderna e che per Anders altro non è che il frutto della riduzione di tutto, del mondo e dell'uomo, a "materia prima" indefinitamente manipolata da una tecnica sfuggita a ogni controllo.
23,00

L'uomo è antiquato. Volume Vol. 1

L'uomo è antiquato. Volume Vol. 1

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2007

pagine: 336

In questo libro del 1956, Günther Anders muove dalla diagnosi della "vergogna prometeica", cioè dalla diagnosi della subalternità dell'uomo, novello Prometeo, al mondo delle macchine da lui stesso create, per affrontare il tremendo paradosso cui la bomba atomica ha posto di fronte l'umanità, costringendola fra angoscia e soggezione. La vergogna prometeica è legata anche a un senso di "dislivello", di non sincronicità, tra l'uomo e i suoi prodotti meccanici che, sempre più nuovi ed efficienti, lo oltrepassano, facendo sì che egli si senta "antiquato". Oltre che perfetta la macchina è ripetibile, standardizzata, riproducibile in esemplari sempre identici; quindi possiede una specie di eternità che all'individuo umano è negata. Di qui, una rivalità, una impari gara dell'uomo, una inversione dei mezzi con i fini, di cui Anders analizza con grande anticipazione tutta la portata. In particolare, là dove tratta delle tecniche di persuasione, soprattutto televisive e radiofoniche, che ci assediano con immagini-fantasma, irreali, di fronte alle quali l'individuo diventa passivo, maniaco, incapace di pensare e comportarsi liberamente.
23,00

La catacomba molussica

La catacomba molussica

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Lupetti

anno edizione: 2008

pagine: 319

La catacomba molussiana si inscrive nel genere letterario della distopia, ossia la prefigurazione di un mondo futuro, invivibile e opprimente, e venne composta da Gunther Anders nella stessa vena della sua opera filosofica principale, "L'uomo è antiquato". In questo saggio infatti Anders cita stralci di questo suo lavoro ancora inedito. L'importanza di questa proposta risiede nella possibilità di vedere una riflessione filosofica assumere le vesti di una scrittura narrativa, ma al di là di questo si intende presentare uno dei documenti più inquieti e inquietanti dell'analisi del mondo tecnologico e dell'equilibrio del terrore. La catacomba molussica è la buia prigione di un immaginario paese (Molussia) alla vigilia della rivoluzione. Nel silenzio di questi tenebroso "mondo dei morti" i carcerieri mettono per iscritto i dialoghi di due condannati, Olo e Yegussa, unici detentori di una segreta verità del sottosuolo, contrapposta alla fallace e menzognera propaganda del superno "mondo dei vivi". Da questo controcanto di fantasmi indefiniti e tuttavia recitanti, emerge la parabola della vera storia di Molussia e della ricerca di un senso che si vuole perduto e inattingibile, sepolto sotto le macerie della ragione, della politica e persino della rivoluzione.
18,00

Diario di Hiroshima e Nagasaki. Un racconto, un testamento intellettuale

Diario di Hiroshima e Nagasaki. Un racconto, un testamento intellettuale

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Ghibli

anno edizione: 2014

pagine: 209

Günther Anders è stato uno dei fondatori più di spessore del movimento antinucleare mondiale. In questo libro, mentre racconta l'orrore degli effetti delle due bombe, Anders dà anche la profondità della sua posizione. L'atomica è l'abominio dell'uomo che usa la tecnica per annullare il futuro d'intere nazioni. Contro questo strapotere usato male, la via di salvezza non è un naturalismo naïf, ma la capacità di restare umani. Per questo ieri, come oggi, ci vuole intelligenza e sapere e lo scatto di libertà che ci fa sentire parte di un'umanità.
16,00

Dopo «Holocaust» 1979

Dopo «Holocaust» 1979

Günther Anders

Libro: Copertina morbida

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2014

pagine: 91

Nel gennaio 1979 un fremito di orrore e vergogna sconvolse venti milioni di tedeschi. A innescare un tale sussulto morale collettivo, di una radicalità mai registrata dalla fine della guerra, fu una miniserie televisiva di produzione americana, "Holocaust", con James Woods e Meryl Streep. Una narrazione cinematografica piuttosto convenzionale aveva trovato il varco emotivo per raggiungere una zona opaca della coscienza nazionale, rimasta inerte per decenni, inaccessibile nonostante la schiacciante massa documentale sulla Shoah. Tra le innumerevoli prese di posizione, gli interventi, le riflessioni che dilagarono nel discorso pubblico si segnalano come vere folgorazioni queste note diaristiche di Günther Anders. I suoi lampi di pensiero rischiarano ciò che allora nessuno realizzò con altrettanta acutezza: per entrare nel campo visivo di un intero popolo, la rappresentazione dello sterminio andò "rimpicciolita" a misura percettiva umana. Solo cosi, attraverso i protagonisti di un modesto film, riacquistarono fattezze di individui le vittime di un crimine oscurato dalla propria smisurata contabilità. E solo così per i tedeschi fu possibile spezzare quel paradigma della non-colpa che li aveva esonerati dal rimorso.
13,00

Le Elegie duinesi di R. M. Rilke. Ediz. italiana e tedesca

Le Elegie duinesi di R. M. Rilke. Ediz. italiana e tedesca

Hannah Arendt, Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2015

pagine: 76

In questo scritto del 1930 Arendt e Anders rilevano una tensione teorica irrisolta nelle elegie rilkiane. Da una parte l'esistenza è ritenuta autentica solo se non è legata a un destino personale, se si dipana libera nel puro corso del presente priva di ogni coscienza dei propri limiti, come avviene nell'animale, nel bambino, nel morente, nell'amante e nell'eroe. D'altra parte il destino è condizione per essere poeta perché per "dire" le cose - e così salvarle dal nulla - occorre porsi di fronte a esse. Trasformando il percepibile in impercepibile nello spazio interiore dell'anima, la parola poetica dona alle cose un senso, per quanto fragile. In questa tensione si svolge drammaticamente la vicenda dell'umano.
12,00

Patologia della libertà. Saggio sulla non-identificazione

Patologia della libertà. Saggio sulla non-identificazione

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Orthotes

anno edizione: 2015

pagine: 148

«L’uomo fa esperienza di sé come qualcosa di contingente, come qualunque, come “proprio io” (che non si è scelto); come uomo che è precisamente così come è (per quanto possa essere tutt’altro); come proveniente da un’origine di cui non risponde e con la quale deve tuttavia identificarsi; come “qui” e come “ora”. Questo paradosso fondamentale dell’appartenenza reciproca della libertà e della contingenza, questo paradosso che è un’impostura, il dono fatale della libertà, si chiarisce come segue. Essere libero significa: essere straniero; non essere legato a niente di preciso, non essere tagliato per niente di preciso; trovarsi nell’orizzonte del qualunque; in una postura tale per cui il qualunque può anche essere incontrato in altri qualunque. Nel qualunque, che posso trovare grazie alla mia libertà, è anche il mio proprio io che incontro; questo, pur appartenendo al mondo, è straniero a se stesso. Incontrato come contingente, l’io è per così dire vittima della propria libertà».
13,00

L'ultima vittima di Hiroshima. Il carteggio con Claude Eatherly, il pilota della bomba atomica

L'ultima vittima di Hiroshima. Il carteggio con Claude Eatherly, il pilota della bomba atomica

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 256

Claude Eatherly, pilota e meteorologo, era un ragazzo texano di 27 anni quando ordinò lo sgancio della prima bomba atomica della storia, Little Boy, che colpì Hiroshima il 6 agosto 1945. Nonostante la giovane età, non era certo un dilettante: per quella missione vennero scelti i migliori piloti della U.S. Army Air Force, ed Eatherly aveva già dato prova del suo valore militare, abbattendo, nel corso della sua fulminante carriera, più di trenta aerei nemici. Dopo lo sgancio della bomba, tuttavia, lasciò l'esercito e rifiutò qualsiasi riconoscimento al valore da parte degli Stati Uniti. Compì anche maldestre rapine e altri piccoli crimini, con la speranza di trovare sollievo nel biasimo collettivo. Ma ciò non bastò a placare i suoi dilanianti sensi di colpa ed Eatherly venne internato in un ospedale psichiatrico. Fu in questo momento, quattordici anni dopo Hiroshima, che iniziò un carteggio con Günther Anders, il filosofo tedesco autore de "L'uomo è antiquato". Il risultato è questo libro: un commovente scambio epistolare tra Anders e un'anima persa, in cerca di un'espiazione tanto impossibile quanto necessaria. Dopo anni di assenza dalle librerie, torna disponibile una delle testimonianze più toccanti sul disastro che cambiò per sempre la coscienza collettiva. Introduzione di Robert Jungk, prefazione di Bertrand Russell.
20,00

Brevi scritti sulla fine dell'uomo. Testo tedesco a fronte

Brevi scritti sulla fine dell'uomo. Testo tedesco a fronte

Günther Anders

Libro: Libro in brossura

editore: Asterios

anno edizione: 2016

pagine: 80

In questi brevi frammenti con testo originale a fronte, Günther Anders riflette con un tono a metà tra la gaiezza e il pessimismo sul futuro destino dell'uomo e dell'umanità, a partire dalla loro odierna condizione morale ed emozionale. In essi giungono a massima espressione tanto il suo profondo acume filosofico quanto la sua notevole virtù letteraria che avevano indotto Cesare Cases a parlare di Anders come dell'"unico sopravvissuto di quella generazione di ottimi fabbri tedeschi del parlar materno che va da Simmel a Bloch". Prefazione di Michele Sisto.
12,00

Scrivimi qualcosa di te. Lettere e documenti

Scrivimi qualcosa di te. Lettere e documenti

Hannah Arendt, Günther Anders

Libro: Libro rilegato

editore: Carocci

anno edizione: 2017

pagine: XV-193

Il volume presenta per la prima volta lo scambio epistolare che Hannah Arendt e Gtinther Anders ebbero tra il 1989 e il 1975» insieme ad alcuni testi che i due pensatori redassero insieme o in cui trattarono tematiche comuni. Sia le lettere sia i testi fanno emergere la relazione personale e intellettuale dell'ex coppia di sposi e gettano una luce su alcuni illustri contemporanei come Walter Benjamin, Theodor W. Adorno e Martin Heidegger. Il libro è anche una preziosa testimonianza del processo di espulsione, fuga ed emigrazione degli intellettuali ebrei dalla Germania nazista.
24,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.