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Libri di Jean Soldini

Quaderno a righe

Quaderno a righe

Jean Soldini

Libro

editore: L'Arcolaio

anno edizione: 2023

14,00

Il cuore dell'essere, la grazia delle attrazioni. Tentativi di postantropocentrismo

Il cuore dell'essere, la grazia delle attrazioni. Tentativi di postantropocentrismo

Jean Soldini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 402

Viviamo da tempo un clima di ritorno all’ordine associato a un quadro d’insieme caratterizzato da una razionalità illusoria, che ha nel mondo del lavoro il suo campo d’elezione con conseguenze ambientali, economiche e sociali gravi. Lottare in filosofia per qualcosa di diverso richiede un realismo dell’attività, attenuando pazientemente l’antropocentrismo. L’uomo, che senza sosta pretende d’innalzarsi sul resto dell’esistente, continua a vedersi come componente attiva per eccellenza attraverso la coscienza di cui dimentica il suo essere prima di tutto un “luogo comune” (fatto in comune), prodotto dagli esistenti con chi apre gli occhi su di essi senza avere all’istante pensieri distinti. La coscienza non è subito “nostra”. Lo diventa nella “privatizzazione” in cui sorgono soggetto e oggetto; indispensabile, quest’ultima depotenzia però la rappresentazione viva di ciò che non preesiste a un farsi insieme di attrazioni, di intimità variabili, di quasi-uno in un incessante individuarsi che è “non possedere se stesso”. Il cuore dell’essere è così, in modo paradossale ma non contraddittorio, “non possedere l’essere”.
30,00

Schiave e minatori. Versi per una scena

Schiave e minatori. Versi per una scena

Jean Soldini

Libro: Copertina morbida

editore: Casagrande

anno edizione: 2021

pagine: 48

8,00

Alberto Giacometti Grafica al confine fra arte e pensiero-Graphics on the border between arts and thought

Alberto Giacometti Grafica al confine fra arte e pensiero-Graphics on the border between arts and thought

Libro: Libro in brossura

editore: Skira

anno edizione: 2020

pagine: 368

Alberto Giacometti nasce nel 1901 in Val Bregaglia, nella Svizzera di lingua italiana. Figlio del noto pittore Giovanni Giacometti, viene avviato fin da giovinetto agli studi artistici. Dopo la frequentazione della scuola d’arte di Ginevra e alcuni viaggi di studio in Italia, elegge Parigi quale sua città di riferimento senza mai dimenticare Stampa, il luogo degli affetti familiari dove mantiene sempre un atelier, oltre a quello più noto di Rue Hippolyte-Maindron, vicino a Montparnasse. Si iscrive all’Académie de la Grande Chaumière, che frequenta tra il 1922 e il 1925. In questo periodo entra in contatto con l’arte neosumera, egizia, africana, precolombiana, con l’opera di Constantin Brancusi, Raymond Duchamp-Villon, Henri Laurens, Jacques Lipchitz, André Masson. Subisce il fascino del Cubismo per aderire poi al movimento surrealista con le sue libere associazioni erotico-poetiche. Nel 1930 espone con Jean Arp e Joan Miró nella galleria di Pierre Loeb a Parigi. Conosce intellettuali come Louis Aragon, Georges Bataille, Michel Leiris, Isaku Yanaihara. Giacometti torna poi a dare preminenza alla figura umana e sviluppa una ricerca quanto mai originale, che ha il suo perno nel concetto di apparenza, intesa come “nocciolo”, come lui stesso afferma. L’esistente gli si manifesta con una violenza che trova nell’essere umano la sua espressione più chiara, determinando un rapporto inedito con spazio e tempo. Prossimo ma autonomo rispetto a personaggi di primo piano come Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir, Samuel Beckett, Giacometti continuerà incessantemente le sue ricerche, anche negli ultimi anni della vita. Nel 1962 otterrà il Gran Premio della Scultura alla Biennale di Venezia e tre anni dopo il Grand Prix des Arts a Parigi. Sempre nel 1965, il Museum of Modern Art di New York gli dedicherà una mostra antologica. L’anno successivo Giacometti verrà a mancare nella sua terra natia.
36,00

Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza

Alberto Giacometti. Lo spazio e la forza

Jean Soldini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 120

Il saggio si occupa del rapporto di Giacometti con la pratica dello spazio partendo da un'intuizione attestata da un disegno del 1930 circa - un disco con un foro al centro, diviso in sezioni - dove il tempo comincia a trasformarsi in spazio: "tutto sprofonda, [...] tutto torna, niente è passato", scrive l'artista su quel foglio. È un'idea che riafferma in modo più esplicito nel 1946: "Il tempo diventava orizzontale e circolare, era simultaneamente spazio". Lo ribadirà ancora negli anni Sessanta. Nella seconda parte della sua opera, dopo le esperienze postcubiste e surrealiste, giungerà a una coincidenza di spazio e tempo. Il pittore Jean Hélion, nel 1947, diceva che la figura giacomettiana è carica come una pila. Sono tuttavia le cose stesse che per l'artista sono, in primo luogo, cariche come pile. Di fronte a una testa non si preoccupa di aspetti del tipo: è quella di un giovane, di un vecchio, di un uomo, di una donna, di una persona o di un'altra. Sono aspetti molto importanti, ma in quanto spinti in avanti dalla forza che si manifesta nell'interazione tra quella carica e l'artista. Quest'ultimo contribuisce a generare un campo di forze insieme al suo modello, una distanza che è la profondità temporale e spaziale dell'andirivieni degli esseri, del loro apparire e sparire, della loro violenza che porta lo scompiglio in uno spazio geometrico, astratto.
12,00

A testa in giù. Per un'ontologia della vita in comune

A testa in giù. Per un'ontologia della vita in comune

Jean Soldini

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2012

pagine: 104

"A testa in giù. Per un'ontologia della vita in comune" ci offre un breve e serrato percorso filosofico. "La scienza - scrive René Schérer nella sua prefazione - vi costeggia il mito in una genesi del senso entro cui si profilano le primizie di un'Estetica generale". Al di là del sapere di una scena governata dal potere stabilizzante dei suoi punti di vista, Jean Soldini avvista il quantum di energia strutturante e destrutturante che è l'uomo potentia della persona. L'uomo con le sue risonanze entro complessi di sonorità generate da una moltitudine di enti, di corpi che non cessano di divenire ciò che sono in virtù di un conatus, di una forza orientante che è già interezza della forma e che, simultaneamente, è tendenza alla forma a partire da se stessa. Il saper essere uomo non deve comportare solo il saper fare una persona col suo pensiero determinante, individuante, ma anche il saper riattingere all'uomo anonimo come le nuvole, le montagne, i mari, gli animali, ripensando a una bella espressione di Jean Arp. Ragione a-personale e personale, indeterminatezza pensante e ragione determinante, individuante. Ci vogliono entrambe per deviare da una fisicità anestetizzata, interamente contratta nell'immediatezza mercantile tardocapitalista col suo edonismo indispensabile alla sopportazione di una vita comune.
12,00

Adriano Pitschen. Nel vivo
19,00

La pinacoteca Giovanni Zuest

La pinacoteca Giovanni Zuest

Jean Soldini

Libro

editore: Casagrande

anno edizione: 2000

pagine: 349

28,41

Tenere il passo

Tenere il passo

Jean Soldini

Libro: Libro in brossura

editore: LietoColle

anno edizione: 2014

13,00

Resistenza e ospitalità

Resistenza e ospitalità

Jean Soldini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2010

pagine: 226

L'opera di Jean Soldini delinea una metafisica alimentata da un'estetica dell'ospitalità come "filosofia quotidiana", resistenza all'arroganza mai debellata nei confronti dell'esistente concreto e meticcio. C'è il lavorìo speculativo e il continuo rilancio proprio dell'attività teoretica, nonché il controllo sui confini entro cui essa si muove, l'allerta sulle condizioni del proprio pensare. C'è ugualmente il proiettarsi con urgenza sulle questioni dell'oggi, aspetto che in quest'ultimo libro appare ancora più marcato. Il registro speculativo e quello attento alla realtà feriale s'intrecciano costantemente: è un calarsi della filosofia nei temi e nelle impellenze del nostro contesto attuale, un piegarsi verso il "basso" della ragione teoretica, una postura intellettuale volutamente spuria eppure rigorosa nel suo impianto concettuale. Bisogna lasciarsi guidare, dice Soldini, verso l'ineleganza di una filosofia che, senza nascondersi in modo parassitario dietro qualche grande tema, senza farsi assetata di giudizio, non sfugga al giudizio guardando all'uomo oltraggiato in questo stesso momento nella sua faccia personale e a-personale, all'uomo a cui compete la ricerca di ospitalità indispensabile alla stessa salvaguardia del pianeta, all'uomo la cui dignità è affermata in modo altisonante, ma troppo spesso svuotata di ogni significato preciso.
22,00

Il riposo dell'amato. Una metafisica per l'uomo nell'epoca del mercato come fine unico

Il riposo dell'amato. Una metafisica per l'uomo nell'epoca del mercato come fine unico

Jean Soldini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2005

pagine: 262

Il percorso che Jean Soldini ci invita a fare prende le mosse da una frase di Péguy: "quasi certamente, negare il cielo non è pericoloso. È un'eresia senza avvenire. È così evidentemente grossolano. Negare la terra, invece, è allettante. Prima di tutto è distinto. Ed è questo il peggio. È dunque questa l'eresia pericolosa, l'eresia con un avvenire". Il pensiero, confrontato dal '500 con un rapporto via via più problematico con la realtà, si è preoccupato di salvaguardare la propria sovranità. Ha sacrificato l'anello più debole, cioè l'impatto col corpo sensibile delle cose. Alla capitolazione della terra, della trascendenza orizzontale, è seguita facilmente l'espulsione della trascendenza verticale a essa intimamente unita nel Cristianesimo.
21,00

Ubaldo Monico. L'opera incisa

Ubaldo Monico. L'opera incisa

Jean Soldini

Libro

editore: Casagrande

anno edizione: 2000

pagine: 224

40,28

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