Libri di Johann Joachim Winckelmann
Storia dell'arte nell'antichità
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 368
Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), uno dei più grandi storici dell'arte di tutti i tempi, tende a vedere nell'arte non l'espressione dell'individuo, ma la ricerca dell'assoluto. L'arte aspira all'ideale, e l'ideale è l'oggettività dal punto di vista dell'eterno. A una storia dell'arte come catena di biografie, quale era stata sino ad allora condotta – da Plinio a Vasari –, Winckelmann sostituisce per la prima volta una storia dell'arte come sequenza di opere. E le opere sono indizi non tanto della personalità del loro autore, quanto del mistero senza nome della bellezza, e come indizi vanno considerate. All'arte come intimismo, come diario privato dell'artista, Winckelmann oppone l'arte come suprema impersonalità. Perché è solo oltrepassando la propria soggettività che ci si avvicina al divino. Con uno scritto di Elena Pontiggia.
Il bello nell'arte. La natura, gli antichi, la modernità
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Copertina morbida
editore: Einaudi
anno edizione: 2008
pagine: 280
Pochi studiosi hanno inciso sul pensiero e sulla cultura artistica del proprio tempo come Johann Joachim Winckelmann; ma il suo lascito va ben oltre il Settecento, se è vero che da allora e anche oggi lo si riconosce come fondatore dell'archeologia classica e della storia dell'arte. Proprio l'unanimità di questo riconoscimento ha portato spesso a guardare alla sua opera come a una sorta di monumento, ingessandone il contenuto in rigide formule, oppure identificandola completamente con l'esperienza neoclassica. In realtà i "Pensieri" del 1755 e i brevi scritti degli anni successivi, come poi le opere della maturità - la "Storia dell'arte nell'antichità" e i "Monumenti antichi inediti" - mostrano continuamente la ricchezza e la vivacità del suo pensiero, l'acutezza delle osservazioni sull'arte degli antichi e su quella dei moderni, la capacità di proporre ampie visioni storiche, ma anche di decifrare il minimo dettaglio. Nel frattempo la modernità viene posta di fronte al mondo classico e costretta a confrontarsi con quello, da una parte sul piano dell'arte, dall'altra secondo la prospettiva della vita culturale, dei comportamenti, delle strutture politiche. L'antologia di scritti, apparsa da Einaudi già nel 1943, viene ora riproposta con testi recuperati nella loro integrità, una nuova scelta di passi, una bibliografia aggiornata e un apparato di note di commento.
Pensieri sull'imitazione
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Aesthetica
anno edizione: 2024
pagine: 248
Nel giugno del 1755 un oscuro bibliotecario di provincia, Johann Joachim Winckelmann, pubblica a Dresda a proprie spese, in una tiratura di appena 50 esemplari, un anonimo libretto dal titolo Pensieri sull’imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura. Questo breve testo incontrò subito un’enorme fortuna, tanto da circolare addirittura in copie manoscritte, e diede impulso alle più potenti speculazioni dell’epoca: Mendelssohn, Lessing, Herder e Goethe lo considereranno un classico, e persino gli acerrimi nemici del Classicismo di Weimar, come Heinse o Hirt, non poterono fare a meno di confrontarsi con esso. Né si sottrassero a un doveroso omaggio i grandi del Romanticismo e dell’Idealismo filosofico, da Moritz a Schelling, da Schlegel a Hegel. Ma cosa rese – e rende tuttora – tanto ammaliante l’“opera prima” di Winckelmann? Il fatto che i Pensieri sull’imitazione sono il frutto di una complessa strategia retorica attraverso cui il filosofo impostava il modello di un’utopia estetica cui faranno riferimento intere generazioni, l’esperto d’arte importava in Germania la trattatistica italiana, francese e inglese inventando un nuovo modo di fare storia, e, infine, l’antiquario fondava la moderna archeologia. La presente edizione raccoglie i Pensieri sull’imitazione ma anche l’Epistola sui Pensieri e il Commento ai Pensieri, oltre ad alcuni frammenti di fondamentale importanza per comprendere tutte le potenzialità di una costellazione discorsiva che ha posto le basi per l’estetica moderna.
Le scoperte di Ercolano
Johann Joachim Winckelmann
Libro
editore: Liguori
anno edizione: 1993
pagine: 232
Il sentimento del bello. Testo tedesco a fronte
Johann Joachim Winckelmann
Libro
editore: Le Càriti Editore
anno edizione: 1999
pagine: 64
Lettere. Volume Vol. 3
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2016
pagine: 888
Lettere. Volume Vol. 2
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2016
pagine: 680
Lettere. Volume Vol. 1
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Libro in brossura
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2016
pagine: 912
Lettere
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Istituto Italiano di Studi Germanici
anno edizione: 2016
pagine: 2500
Monumenti antichi inediti (Roma 1821)
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2018
pagine: 860
Edizione celebrativa (2017-2018) in occasione dei 300 anni dalla nascita e i 250 dalla morte di Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), prefetto delle antichità di Roma, uno dei più raffinati studiosi della cultura classica, riproduzione dell'opera "Monumenti antichi inediti", con le 208 tavole dell'editio princeps del 1767. Nota biografica e bibliografia a cura di Laurentino García y García.
Il bello nell'arte. Scritti sull'arte antica
Johann Joachim Winckelmann
Libro
editore: Abscondita
anno edizione: 2019
pagine: 201
«Per noi, l'unica via per divenire grandi e, se possibile, inimitabili, è l'imitazione degli antichi, e ciò che si disse di Omero, che impara ad ammirarlo chi imparò a intenderlo, vale anche per le opere degli antichi, particolarmente dei Greci. Bisogna conoscerle come si conosce un amico, per poter trovare il Laocoonte inimitabile al pari di Omero. Una simile intima conoscenza condurrà al giudizio di Nicomaco sull'Elena di Zeusi: "Prendi i miei occhi" disse questi a un ignorante che voleva biasimare il quadro "ed essa ti sembrerà una dea"». Con uno scritto di David Irwin.
Storia dell'arte nell'antichità
Johann Joachim Winckelmann
Libro: Copertina morbida
editore: Abscondita
anno edizione: 2022
pagine: 368
Johann Joachim Winckelmann (1717-1768), uno dei più grandi storici dell'arte di tutti i tempi, tende a vedere nell'arte non l'espressione dell'individuo, ma la ricerca dell'assoluto. L'arte aspira all'ideale, e l'ideale è l'oggettività dal punto di vista dell'eterno. A una storia dell'arte come catena di biografie, quale era stata sino ad allora condotta - da Plinio a Vasari -, Winckelmann sostituisce per la prima volta una storia dell'arte come sequenza di opere. E le opere sono indizi non tanto della personalità del loro autore, quanto del mistero senza nome della bellezza, e come indizi vanno considerate. All'arte come intimismo, come diario privato dell'artista, Winckelmann oppone l'arte come suprema impersonalità. Perché è solo oltrepassando la propria soggettività che ci si avvicina al divino. Con uno scritto di Elena Pontiggia.