Libri di Leone Ginzburg
Scrittori russi
Leone Ginzburg
Libro: Copertina morbida
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 340
"Quando apparvero finalmente i romanzi, che avevano per sfondo il piano quinquennale, i critici russi segnalarono la nascita di una nuova corrente letteraria: dai così detti «compagni di strada» (popútciki) si erano staccati, e si avvicinavano alla posizione degli scrittori «proletari», romanzieri come Leonid Leonov e Marietta Sciaghinjan. Essi non si accontentavano più della propria imparzialità piccolo-borghese, e volevano contribuire, come «alleati», alla ricostruzione socialista dell'Unione. Sorse allora una polemica assai, vivace, in cui i contendenti si accordavano solo nell'affermare il carattere proletario, che la letteratura russa starebbe assumendo con ritmo sempre più veloce. E si potevano già temere conseguenze gravi, di scismi e di scandali, quando una deliberazione delle superiori gerarchie sciolse le organizzazioni dei «proletari», invitandole a fondersi con quelle dei «compagni di strada», prima che anche gli «alleati» avessero consistenza di gruppo. Adesso, secondo notizie che forse non sono ancora invecchiate, autorevoli rappresentanti di ogni tendenza, nominati per ispirazione di Gorkij, hanno avuto l'incarico di riorganizzare la vita letteraria russa su basi nuove, unitarie. A giudicare dai nomi, è difficile che ne derivi un'oppressiva egemonia dei più intransigenti tra i «proletari» su tutti gli altri: appunto perché la letteratura russa è ormai sulla via di diventare proletaria, nell'unico modo possibile, cioè dipingendo e interpretando la vita del proletario." (Leone Ginzburg) Prefazione di Dario Pontuale.
La donna di picche
Aleksandr Sergeevic Puškin
Libro: Libro in brossura
editore: Cento Autori
anno edizione: 2021
pagine: 128
Herman, un giovane ufficiale militare dal carattere deciso e per nulla incline ai travolgenti vizi umani, si ritrova ad assistere a una partita a carte tra alcuni ufficiali militari. Tomskij, suo commilitone e giocatore al tavolo, sconvolge Herman con un racconto in cui si narra il passato della nonna di Herman: la vita segreta di una nobildonna ormai anziana. Stando al racconto, l’anziana un tempo giocatrice accanita, dopo aver perso a un tavolo da gioco parigino una spropositata somma di denaro, chiede al conte di Saint-Germain un prestito utile a saldare il debito contratto. Il conte replica alla richiesta della donna spiegando che prestarle quei soldi avrebbe significato alimentare la sua difficile situazione debitoria; così pur di aiutarla le confessa un trucco utile a vincere al tavolo delle carte in ogni partita. La donna, facendo suo quello stratagemma, diventa la custode di un prezioso consiglio per vincere al gioco; un segreto che conserva con estrema gelosia.
Guerra e pace
Lev Tolstoj
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Einaudi
anno edizione: 2019
pagine: 1560
«'Guerra' è il mondo storico, 'pace' il mondo umano. Il mondo umano interessa ed attrae particolarmente Tolstoj soprattutto perché egli è convinto che ogni uomo - di ieri, di oggi, di domani - valga un altro uomo...» (Leone Ginzburg). La più autentica epopea narrativa della letteratura moderna. Sullo sfondo della crisi europea degli inizi dell'Ottocento, si intrecciano le vicende dei membri di due famiglie dell'alta nobiltà russa, i Bolkonskij e i Rostov, fra i quali emergono le figure di Natasa Rostova, Andrej Bolkonskij e Pierre Bezuchov. Tolstoj accompagna i tre protagonisti, simboli dell'armonia del mondo, attraverso balli, battaglie, matrimoni, morti, partecipando direttamente alle loro inquietudini e dando voce ai moti interiori del cuore.
Garibaldi e Herzen
Leone Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2015
pagine: 56
In questo breve saggio scritto nel 1932, pochi anni prima del suo arresto per attività antifascista, Leone Ginzburg racconta il rapporto affettuoso e sincero che legò, nel corso di molti anni, due tra le figure più rilevanti e peculiari dell'Ottocento europeo, Giuseppe Garibaldi e Aleksandr Herzen. Attraverso la descrizione dei rari ma significativi incontri tra due protagonisti dei moti rivoluzionari che sconvolsero l'equilibrio creato dal Congresso di Vienna, e la discussione di alcuni documenti e lettere dell'epoca, Ginzburg riesce a restituire tutta la vivacità intellettuale e morale del periodo in cui si andavano formando le coscienze nazionali. Il giudizio su Mazzini, i rapporti con l'Inghilterra, le speranze del Risorgimento, il futuro dell'Italia: nelle parole e nelle riflessioni di queste due grandi personalità del passato, il giovane storico rintraccia le passioni e i sentimenti che hanno segnato alcuni dei momenti più alti della storia d'Europa e in seguito hanno caratterizzato la tradizione democratica e liberale a cui lo stesso Ginzburg sacrificò la propria vita.
La sonata a Kreutzer
Lev Tolstoj
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 144
Tolstoj compone il tema dell'amore e del matrimonio, che allora lo inquietava anche come momento della sua propria vita privata, nelle forme di una narrazione in cui la voce amara del protagonista si fa nitida rappresentazione drammatica. Lungi dall'essere tragedia della gelosia, è il dramma di un insaziabile odio-amore carnale che si svolge tra due egoismi che tendono accanitamente a sottomettersi l'un l'altro nel soddisfacimento della loro brama. E solo la morte, così assurdamente e lucidamente deliberata e inferta dal protagonista, pone fine al conflitto di due carni che non diventano mai una.
Lettere dal confino 1940-1943
Leone Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2004
pagine: XXII-377
Si tratta della raccolta di lettere che Ginzburg inviò dal confino di Pizzoli, in Abruzzo, a vari protagonisti della scena culturale ed editoriale italiana, continuando così a svolgere il suo "mestiere" editoriale, con consigli, traduzioni e critiche. Il carteggio dà conto di molti aspetti del Ginzburg "suscitatore di cultura", ma anche dell'uomo. Innanzitutto l'antifascismo intransigente vissuto come fatto morale e valore culturale prima che politico; l'amicizia che lo legò a Benedetto Croce, a Santorre Debenedetti, a Bobbio. Molte lettere segnalano il rapporto vivace che ebbe con il mondo dei libri e dell'editoria, in particolare il suo ruolo nella fondazione e nella direzione della casa editrice Einaudi tra il 1933 e il 1944, nonostante il confino.
Scrittori russi
Leone Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Readerforblind
anno edizione: 2022
pagine: 340
Quando apparvero finalmente i romanzi, che avevano per sfondo il piano quinquennale, i critici russi segnalarono la nascita di una nuova corrente letteraria: dai così detti «compagni di strada» (popútciki) si erano staccati, e si avvicinavano alla posizione degli scrittori «proletari», romanzieri come Leonid Leonov e Marietta Sciaghinjan. Essi non si accontentavano più della propria imparzialità piccolo-borghese, e volevano contribuire, come «alleati», alla ricostruzione socialista dell’Unione. Sorse allora una polemica assai, vivace, in cui i contendenti si accordavano solo nell’affermare il carattere proletario, che la letteratura russa starebbe assumendo con ritmo sempre più veloce. E si potevano già temere conseguenze gravi, di scismi e di scandali, quando una deliberazione delle superiori gerarchie sciolse le organizzazioni dei «proletari», invitandole a fondersi con quelle dei «compagni di strada», prima che anche gli «alleati» avessero consistenza di gruppo. Adesso, secondo notizie che forse non sono ancora invecchiate, autorevoli rappresentanti di ogni tendenza, nominati per ispirazione di Gorkij, hanno avuto l’incarico di riorganizzare la vita letteraria russa su basi nuove, unitarie. A giudicare dai nomi, è difficile che ne derivi un’oppressiva egemonia dei più intransigenti tra i «proletari» su tutti gli altri: appunto perché la letteratura russa è ormai sulla via di diventare proletaria, nell’unico modo possibile, cioè dipingendo e interpretando la vita del proletario.
Un nido di nobili
Ivan Turgenev
Libro: Libro in brossura
editore: Elliot
anno edizione: 2015
pagine: 190
Fjodor Ivanyc Lavrètskij appartiene a un'antica e blasonata famiglia. Viene cresciuto da un padre distante, che non si è mai curato di lui, e da una zia intransigente e crudele. A ventitré anni si trasferisce a Mosca per studiare. Una sera, a teatro, vede la giovane Varvara Pàvlovna. Lavrètskij ne resta ammaliato e riesce successivamente a conquistarla e sposarla. I due si trasferiscono a Parigi, dove Varvara diventa molto popolare nei salotti della buona società. Dopo qualche anno di felicità, Lavrètskij scopre però un tradimento da parte della moglie. L'uomo torna allora in Russia, dove conosce Liza, ragazza pia e di buon carattere, la cui indole contrasta con quella irrequieta e indomita di Varvara. Tra i due inizia una tenera amicizia, ma l'ombra della moglie non accenna ad abbandonare Lavrètskij. Un romanzo incentrato sulle scelte e le contraddizioni della vita, che sa indagare tutta la ferocia e la crudeltà dell'amore, da uno dei grandi maestri della narrativa russa nella traduzione d'autore di Leone Ginzburg.
La tradizione del Risorgimento
Leone Ginzburg
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2014
pagine: 59
"Ginzburg capì il Risorgimento perché ne condivise il sentimento morale", scrive Maurizio Viroli nella prefazione a questo breve saggio del 1943, redatto dall'autore mentre si trovava al confino in provincia de L'Aquila. Per Ginzburg, che avverte con chiarezza lo sgretolarsi del regime fascista, non si tratta di ripercorrere un periodo storico, ma di affermarne la "tradizione viva", alla quale si torna per ricavare "norme di giudizio e incentivi all'azione". In pagine dove l'urgenza delle scelte affila il rigore critico, viene rivalutato il ruolo politico di Mazzini e mostrata la distanza tra i moderni nazionalismi e l'amore per la patria che muoveva le insurrezioni ottocentesche, ponendo così le basi per quella filiazione diretta tra Risorgimento e Resistenza che avrebbe dovuto portare non solo alla liberazione del Paese, ma alla nascita di una società nuova. Rimasto incompiuto al momento dell'adesione da parte dello studioso alla lotta clandestina, "La tradizione del Risorgimento" venne pubblicato postumo nel 1945. Rimane oggi la testimonianza estrema di una tensione ideale lucida e rigorosa, che mantiene inalterata la sua attualità.
Scritti
Leone Ginzburg
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 2000
pagine: LXXVI-489
Nella sua prefazione al volume, che costituisce una biografia del suo compagno e amico, Norberto Bobbio ricostruisce le diverse matrici politiche e culturali presenti nella formazione di Leone Ginzburg. In particolare, Bobbio sottolinea tutta la fecondità del rapporto di Ginzburg con Gobetti. Il libro è diviso in due ampie sezioni di scritti politici e letterari. Se nella prima le esigenze autonomistiche e libertarie di Gobetti acquistano in Ginzburg una prospettiva matura, la presenza gobettiana diviene nella seconda una trama ricca che unisce ricerche letterarie di valore.