Libri di Letizia Tedeschi
I cantieri in Europa nel Cinquecento: architettura e decorazione. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 298
Nello sviluppo storico del cantiere cinquecentesco architettura e decorazione costituiscono un imprescindibile binomio, due aspetti complementari non soltanto dal punto di vista materiale. A Roma nel corso del XVI secolo tale interazione diventa dominante e assume caratteri nuovi: la pluralità di competenze, prevista fin dalle prime fasi progettuali, e la collaborazione tra i diversi artefici, la coesistenza di tradizioni tecniche e stilistiche di diversa provenienza geografica e una nuova organizzazione del lavoro, rendono il cantiere lo scenario principe nel quale misurare prima l’emergere, poi l’affermarsi, infine il declinare di nuovi linguaggi lungo il XVI secolo. "Il cantiere nel Cinquecento: architettura e decorazione. I. Roma" è concepito come prima tappa di un progetto che intende rileggere la storia del cantiere architettonico e artistico del XVI secolo. Attraverso casi di studio particolarmente eloquenti il volume mira a una rilettura delle imprese romane nella loro cornice storiografica e a una nuova raccolta ed elaborazione di dati su tecniche, soluzioni e materiali impiegati, con l’intento di avviare un’inedita riflessione sull’interazione tra questi aspetti. Oggetto della ricognizione è dunque lo studio delle dinamiche di funzionamento dei cantieri nei loro esiti tecnici e formali, al fine di riflettere sul processo con cui si affermarono modelli destinati a una diffusione europea.
Spazi astratti. Interferenze fra architettura e arti a Milano 1945-1970
Libro: Libro in brossura
editore: Electa
anno edizione: 2024
pagine: 208
A partire da affondi teorici sulle definizioni di "spazio" e di "arte astratta", la raccolta di saggi intende indagare le relazioni fra l'architettura e le arti nel periodo compreso fra la fine della Seconda guerra mondiale e l'inizio degli anni Settanta entro lo scenario storico della città di Milano. Le prerogative dell'astrattismo stimolano aperture progettuali e possibilità spaziali sia mediate dalla bidimensionalità della tela o dello schermo cinematografico, sia reali nel loro concretizzarsi in forme tangibili ed esperibili con il corpo. Nascono così spazialità inedite, che si affermano nella città, nell'interno domestico, nei luoghi della mobilità e della cultura come musei e gallerie, e che inducono nuovi modi di percepire ed esperire lo spazio architettonico e urbano. Sotto osservazione lenticolare sono posti la genesi costitutiva di alcune opere per discernere le molteplici forme dell'"arte di astrarre", la rete delle collaborazioni fra architetti, artisti, operatori visuali e designer oltre a quella geografia di traiettorie che ha coinvolto su più piani il "laboratorio" milanese.
Le «invenzioni di tante opere». Domenico Fontana e i suoi cantieri
Nicola Navone, Letizia Tedeschi, Patrizia Tosini
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2022
pagine: 346
Il volume indaga l'opera dell'architetto Domenico Fontana (Melide, 1543-Napoli, 1607), puntando l'attenzione sui suoi cantieri, caratterizzati dal dialogo tra artisti e maestranze che collaborano alla realizzazione delle fabbriche da lui progettate e dirette. Nei cantieri di committenza papale e reale (a Roma, palazzo Lateranense, la Scala Santa, l'obelisco Vaticano in piazza San Pietro e il palazzo Apostolico ecc.; a Napoli, il palazzo Reale, a Salerno e Amalfi, le cripte delle cattedrali, ecc.) al lavoro di muratori, vetrai, stagnai e fabbri si sovrappone l'opera delle botteghe artistiche di pittori, scultori, bronzisti, stuccatori, indoratori, incisori: di questa straordinaria coralità, che unisce le più diverse competenze, il volume offre un'approfondita e sfaccettata disamina. Dagli esordi romani di Domenico Fontana e dell'impresa familiare, dalla sua affermazione durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) e all'opera compiuta a Napoli per Filippo III (1598-1621), re di Spagna, e i viceré suoi rappresentanti, una lettura in parallelo delle opere romane e di quelle napoletane, mai prima svolta in questi termini lascia emergere con evidenza la complessità e la modernità che caratterizza i cantieri del Fontana sia in termini di risorse (economiche, materiali, umane) sia di competenze professionali. I saggi dipanano il complesso intreccio che si crea tra architettura e decorazione, tanto a livello di progetto, quanto nel processo di messa in opera, aggiornando e arricchendo le conoscenze sull'architetto.