Libri di Patrizia Tosini
L'Europa della porpora. Arte e politica dei principi della Chiesa (1564-1605)
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2025
pagine: 408
Con la chiusura del Concilio di Trento, nel 1563, per la Chiesa di Roma si apre una nuova stagione sul piano politico e culturale. Le risoluzioni adottate dai padri conciliari in materia giuridica, amministrativa e cultuale segnano una svolta epocale nella storia moderna della cristianità. A essere toccati dal progetto di riforma sono per primi i vescovi e i cardinali, e cioè i vertici della macchina ecclesiastica a cui ora si chiede dedizione e risorse per tradurre in concreto le disposizioni tridentine. Si trattò di un’operazione complessa che, come le ricerche degli ultimi tempi hanno chiarito in maniera evidente, procedette nell’Europa cattolica con declinazioni, tempi e modalità spesso assai differenti se non, in alcuni casi, contrastanti. Sullo sfondo di un simile scenario e nella prospettiva di un approccio allargato ai contesti storici e storico-artistici, questo volume vuole aprire una nuova finestra di discussione sul ruolo giocato da presuli e porporati nella faticosa e controversa costruzione della Nova Ecclesia post-tridentina. Confrontandosi con un’epoca attraversata da forti tensioni socio-religiose, l’insieme dei saggi qui raccolti, esito di un convegno internazionale svoltosi nel 2023 presso l’Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con la Fondazione Camillo Caetani di Roma, vuole mettere a fuoco nuovi percorsi tra arte, politica, propaganda e devozione, facendo risaltare la sfaccettata parte giocata dagli uomini che presiedettero le più alte gerarchie della Chiesa.
Poesia e pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la «meravigliosa» passione
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 296
Dopo la stagione dei grandi pittori del Rinascimento, il prestigio delle arti figurative cresce come mai prima nella storia. Nel corso del Cinquecento l’artista passa dall’essere un comune artigiano a ricoprire uno status pari a quello dei maggiori intellettuali del suo tempo. L’inscindibile rapporto tra poesia e pittura si consolida nel Seicento, e diviene stretto, vicendevole, persino competitivo quando artisti e letterati si confrontano con i medesimi temi sull’agone delle arti. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la poesia di Giovan Battista Marino (1569-1625), i cui componimenti vivono di scambi continui con la pittura e la scultura contemporanei. La sua produzione poetica è ricca di suggestioni visive, derivate tanto dal contatto diretto con le collezioni d’arte visitate nel corso della sua vita itinerante, quanto dalla memoria delle immagini dei grandi artisti del passato, a partire dalla Galeria (1620), che proietta sulle pareti di un’immaginaria galleria i nomi degli artisti e le opere d’arte che hanno segnato l’esperienza cortigiana del poeta, pur non tralasciando i numerosi rapporti figurativi dell'Adone (1623) e della Strage de gl'innocenti (1632). Seguendo la traccia offerta dai testi di Marino (1569-1625), la mostra e il catalogo disegnano in cinque sezioni tematiche un percorso attraverso la grande arte da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura grazie a prestiti provenienti dai principali musei di tutto il mondo. Il volume è arricchito anche da un'antologia di testi mariniani in dialogo con le opere in mostra, oltre che da numerose tavole a colori.
Poetry and painting in the 17th century. Giovan Battista Marino and the «marvelous» passion
Libro: Libro rilegato
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 296
Dopo la stagione dei grandi pittori del Rinascimento, il prestigio delle arti figurative cresce come mai prima nella storia. Nel corso del Cinquecento l’artista passa dall’essere un comune artigiano a ricoprire uno status pari a quello dei maggiori intellettuali del suo tempo. L’inscindibile rapporto tra poesia e pittura si consolida nel Seicento, e diviene stretto, vicendevole, persino competitivo quando artisti e letterati si confrontano con i medesimi temi sull’agone delle arti. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la poesia di Giovan Battista Marino (1569-1625), i cui componimenti vivono di scambi continui con la pittura e la scultura contemporanei. La sua produzione poetica è ricca di suggestioni visive, derivate tanto dal contatto diretto con le collezioni d’arte visitate nel corso della sua vita itinerante, quanto dalla memoria delle immagini dei grandi artisti del passato, a partire dalla Galeria (1620), che proietta sulle pareti di un’immaginaria galleria i nomi degli artisti e le opere d’arte che hanno segnato l’esperienza cortigiana del poeta, pur non tralasciando i numerosi rapporti figurativi dell'Adone (1623) e della Strage de gl'innocenti (1632). Seguendo la traccia offerta dai testi di Marino (1569-1625), la mostra e il catalogo disegnano in cinque sezioni tematiche un percorso attraverso la grande arte da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura grazie a prestiti provenienti dai principali musei di tutto il mondo. Il volume è arricchito anche da un'antologia di testi mariniani in dialogo con le opere in mostra, oltre che da numerose tavole a colori.
Le vite de’ pittori, scultori et architetti (Roma 1642). Con commento e apparati critici
Giovanni Baglione
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2024
pagine: 1206
Le "Vite" degli artisti pubblicate dal pittore romano Giovanni Baglione nel 1642 raccolgono oltre duecento biografie di pittori, scultori, architetti, decoratori e incisori attivi a Roma tra Cinquecento e Seicento. Il libro, scandito per pontificati – da quello di Gregorio XIII Boncompagni (1572-1585) a quello di Urbano VIII Barberini (1623-1644) – dà conto dello straordinario patrimonio artistico e monumentale di Roma, accompagnando le grandiose trasformazioni della città durante la fase cruciale della transizione dal manierismo al barocco, e fornendo un catalogo ricchissimo di opere che comprende chiese, palazzi, fontane, sculture, arredi marmorei e bronzei, cicli di affreschi, pale d'altare, e prodotti delle più raffinate arti decorative. A partire dalla specificità del contesto romano, universale in quanto sede della Chiesa, il libro illumina dunque una stagione cruciale della intera cultura artistica italiana ed europea, includendo, per esempio, le prime biografie a stampa di grandi maestri come Annibale Carracci e Caravaggio, che Baglione come pittore ebbe a modello e con cui si scontrò e rivaleggiò, ma anche del fiammingo Rubens o degli architetti e scultori come Domenico Fontana, Giacomo Della Porta e Pietro Bernini. Questa prima edizione commentata dell'intero testo, finalizzata a garantire nel suo insieme la massima accessibilità e facilità di consultazione e realizzata grazie al contributo di decine di specialisti, pone le premesse concrete per una nuova stagione di studi sul Seicento.
Lo stucco nell'età della maniera: cantieri, maestranze, modelli
Libro
editore: L'Erma di Bretschneider
anno edizione: 2023
pagine: 348
Le «invenzioni di tante opere». Domenico Fontana e i suoi cantieri
Nicola Navone, Letizia Tedeschi, Patrizia Tosini
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2022
pagine: 346
Il volume indaga l'opera dell'architetto Domenico Fontana (Melide, 1543-Napoli, 1607), puntando l'attenzione sui suoi cantieri, caratterizzati dal dialogo tra artisti e maestranze che collaborano alla realizzazione delle fabbriche da lui progettate e dirette. Nei cantieri di committenza papale e reale (a Roma, palazzo Lateranense, la Scala Santa, l'obelisco Vaticano in piazza San Pietro e il palazzo Apostolico ecc.; a Napoli, il palazzo Reale, a Salerno e Amalfi, le cripte delle cattedrali, ecc.) al lavoro di muratori, vetrai, stagnai e fabbri si sovrappone l'opera delle botteghe artistiche di pittori, scultori, bronzisti, stuccatori, indoratori, incisori: di questa straordinaria coralità, che unisce le più diverse competenze, il volume offre un'approfondita e sfaccettata disamina. Dagli esordi romani di Domenico Fontana e dell'impresa familiare, dalla sua affermazione durante il pontificato di Sisto V (1585-1590) e all'opera compiuta a Napoli per Filippo III (1598-1621), re di Spagna, e i viceré suoi rappresentanti, una lettura in parallelo delle opere romane e di quelle napoletane, mai prima svolta in questi termini lascia emergere con evidenza la complessità e la modernità che caratterizza i cantieri del Fontana sia in termini di risorse (economiche, materiali, umane) sia di competenze professionali. I saggi dipanano il complesso intreccio che si crea tra architettura e decorazione, tanto a livello di progetto, quanto nel processo di messa in opera, aggiornando e arricchendo le conoscenze sull'architetto.
Chapels in roman churches of the Cinquecento and Seicento. Form, function, meaning
Libro: Libro in brossura
editore: Officina Libraria
anno edizione: 2020
pagine: 256
Fin dal primo Rinascimento le cappelle delle chiese di Roma furono decorate con ricchi corredi. Ma fu nel Cinquecento e nel Seicento che le cappelle diventarono gli spazi dove le grandi famiglie patrizie e l’alta borghesia romana poterono dimostrare il proprio prestigio sociale. Nella ricchezza degli apparati trionfò l’autorappresentazione di compagnie, casate e grandi uomini. Spesso le cappelle venivano concepite come parti di un sistema più complesso, allargato alla navata e alle altre cappelle, in un dialogo tra le arti e i committenti dei diversi ambienti. La «voce» individuale di ogni cappella (i suoi fini e significati) rispondeva in questo modo al più vasto «discorso» corale delle arti all’interno della chiesa, con esiti sempre più articolati e spettacolari negli anni del Barocco. Il volume indaga questo fenomeno – così rilevante, ed esclusivo della capitale pontificia – nell’esame di diversi casi tra XVI e XVII secolo. Diversi anche i tagli e gli approcci dei contributi, dai riflessi storici, filologici, iconografici, che aprono ad uno sguardo nuovo i penetrali delle chiese più venerate di Roma.
Girolamo Muziano: The Saint Jerome in the Wilderness rediscovered. With new additions to the Catalogue Raisonné (2008-2018)
Patrizia Tosini
Libro: Libro rilegato
editore: Ugo Bozzi Editore
anno edizione: 2019
pagine: 56
L'Ospedale del SS. Salvatore ad Sancta Sanctorum tra medioevo ed età moderna. Tra Campidoglio e Curia
Philine Helas, Patrizia Tosini
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2018
pagine: 216
L’Ospedale del SS. Salvatore ad Sancta Sanctorum fu uno dei più importanti istituti assistenziali di Roma sin dal Trecento e per tutta l’età moderna. Gestito dalla Confraternita dei Raccomandati, la sua fondazione è legata a un luogo di culto eccezionale, la cappella di San Lorenzo presso il Patriarchio lateranense, con il suo straordinario tesoro di reliquie, tra cui la veneratissima icona acheropita del Salvatore, protagonista di una celebre processione di Ferragosto. La storia dell’ospedale si intreccia dunque inevitabilmente con gli avvenimenti politici e sociali dell’Urbe e del papato dopo il ritorno da Avignone, sino a diventare protagonista della vita cittadina tra Quattro e Seicento, con la sua attività di nosocomio e di ospizio, ma anche attraverso il suo cospicuo patrimonio immobiliare e l’appartenenza dei suoi amministratori alle élites capitoline. La sua centralità nella città di Roma è ancora oggi ben testimoniata dall’impegnativa committenza edilizia e artistica messa in campo dai Guardiani della confraternita, orientata alla promozione delle proprie attività benefiche anche attraverso la produzione di opere d’arte. L’icona, il suo culto, la Societas dei Raccomandati e l’ospedale sono stati in passato oggetto di studi specifici, ma sino a oggi mancava una pubblicazione sistematica sulla storia dell’istituzione che mettesse assieme in maniera dialogante le ricerche di storici e storici dell’arte. Questo libro nasce dunque con l’intento di offrire una prima lettura approfondita di questo importante tassello della storia di Roma e di valorizzarne il rilevante patrimonio culturale e artistico pervenuto sino a noi.
Dopo il 1564. L'eredità di Michelangelo a Roma nel tardo Cinquecento. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro rilegato
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2016
pagine: 264
Questo volume si propone di ripercorrere il destino dell'eredità di Michelangelo a Roma dopo la sua morte, fino agli inizi del Seicento, attraverso affondi monografici e spaccati trasversali dedicati alla letteratura artistica, alla pittura, alla scultura e alla grafica romana del periodo. S'illuminano così le vicende personali di Giovanni De' Vecchi, Cavalier d'Arpino, Nicolas Cordier, Giacomo del Duca, Camillo Mariani, i fratelli Giovanni e Cherubino Alberti e Antonio Lafréry, che con la loro opera garantirono nella Roma di secondo Cinquecento una sponda di continuità e sopravvivenza al lascito di Michelangelo, prima del suo pieno recupero nel Seicento da parte di Annibale Carracci e Gian Lorenzo Bernini.
I cardinali della Serenissima. Arte e committenza tra Venezia e Roma (1523-1605)
Libro: Libro rilegato
editore: Silvana
anno edizione: 2015
pagine: 640
Incentrato sui cardinali veneziani del Cinquecento, il volume intende mettere in luce il ruolo fondamentale rivestito da questi prelati nella promozione di interscambi tra la cultura figurativa veneziana e quella romana. Lo studio abbraccia un periodo compreso tra i pontificati di Clemente VII e di Clemente VIII (1523-1605), di certo il più significativo per la storia delle relazioni artistiche tra le due città e la sua evoluzione in senso moderno. Il libro è articolato in tre sezioni tematiche: la prima imperniata sulle personalità di maggior rilievo appartenenti alle più eminenti famiglie veneziane di orientamento "papalista", tra cui i Corner, i Grimani e i Pisani; la seconda dedicata al contesto lagunare, indagato attraverso le residenze, le tombe, le medaglie e le volontà testamentarie dei porporati; la terza focalizzata sull'ambiente romano. Ne emerge un quadro che, forte di una capillare ricerca documentaria, contribuisce a ridefinire il tema della committenza e del collezionismo a Venezia e a Roma e le interferenze tra queste due cruciali culture figurative nel Cinquecento.
Immagini ritrovate decorazione a Villa Peretti Montalto tra Cinque e Seicento
Patrizia Tosini
Libro: Copertina morbida
editore: De Luca Editori d'Arte
anno edizione: 2015
pagine: 192
Distrutta per la realizzazione di Roma Capitale, Villa Montalto Peretti alle Terme, viene riscoperta grazie al recupero di un inedito album fotografico fatto realizzare nel 1888 dall'Istituto Massimiliano Massimo. Nonostante la sua tragica distruzione, grazie a queste immagini, abbiamo ora la possibilità di studiare la decorazione pittorica del Palazzo in tutti i suoi aspetti filologici e iconografici. Questo libro, nato da una fortunata scoperta dell'autrice, vuole essere un importante risarcimento per gli studi storico-artistici sui tesori perduti di Roma.