Libri di Luciano Sesta
Il ritorno di Ares. Una prospettiva etico-politica su guerra e pace in Ucraina
Luciano Sesta
Libro: Libro rilegato
editore: Inschibboleth
anno edizione: 2024
pagine: 162
Dopo la fine della Guerra Fredda, non soltanto la Russia di Putin ma anche l'Occidente pacifista e democratico non ha mai smesso di ricorrere alle armi ogni qualvolta lo ha ritenuto necessario. Per capire la crisi ucraina non ci si può dunque limitare all'accertamento delle responsabilità di chi l'avrebbe provocata (Putin, la Nato o le politiche di Kiev verso le minoranze russofone), ma occorre spingersi oltre, rimettendo in discussione l'idea che gli attuali belligeranti invocano a comune sostegno delle loro opposte ragioni, ossia la tradizionale dottrina dello ius ad bellum. È alla luce di questa dottrina, infatti, che è possibile giustificare il ricorso alla violenza militare: o per sanare una situazione che si ritiene iniqua (così Mosca) o come legittima difesa nei confronti di un ingiusto aggressore (così l'Occidente). Dopo aver offerto una breve ricostruzione geo-politica del conflitto in corso e attingendo al dibattito filosofico-morale sui conflitti armati, l'autore propone una prospettiva di disarmo ideologico, in cui l'idea di "guerra giusta" venga sottoposta a una radicale decostruzione, nell'auspicio che sulle ragioni delle armi prevalgano, infine, le armi della ragione.
Aidòs. Percorsi di etica del limite
Luciano Sesta
Libro
editore: Palermo University Press
anno edizione: 2022
pagine: 392
Meglio morti che sposati? Piccolo elogio dell'amore (per sempre)
Luciano Sesta
Libro
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2021
pagine: 192
Inaugurando il clima culturale in cui ancora oggi ci muoviamo quando parliamo di sentimenti, Jean-Jacques Rousseau ha scritto che l'immagine dell'amore spento spaventa più di quella dell'amore infelice, e che il disgusto di quanto si possiede è cento volte peggiore del rimpianto di quanto s'è perduto. Meglio dunque la sofferenza di un amore mai appagato - ma proprio per questo vivo e bruciante - che la pacata routine di un possesso soddisfatto. Insomma, come insegna l'eterna vicenda di Romeo e Giulietta, meglio morti che sposati. Ma è davvero così? Quale inganno si nasconde dietro l'idea che il matrimonio sia solo un inganno? E se il matrimonio, più che la tomba dell'amore, fosse la sua culla? Un elogio dell'amore per sempre, che non si nasconde i suoi drammi e le sue fatiche, misterioso contraltare delle sue più esaltanti gioie.
L'amore è pericoloso? L'eros cristiano fra astinenza e matrimonio
Luciano Sesta
Libro
editore: Il Pozzo di Giacobbe
anno edizione: 2020
pagine: 128
Se ci si lega per tutta la vita a una sola persona, si potranno ancora gustare le più intense gioie dell’amore? Il vero amore non è forse per definizione "extraconiugale"? Queste domande, che potremmo attribuire a un libertino impertinente o a una lettrice di romanzi rosa, esprimono una perplessità originariamente cristiana. A vedere nell'amore matrimoniale un ripiego che sarebbe preferibile evitare è infatti non solo chi si abbandona ai piaceri di Venere nella promiscuità sessuale, ma anche chi si dedica esclusivamente a Dio nel celibato e nella verginità. Nella convinzione che l’amore casto per Dio sia la forma più elevata di amore, il primo teologo del cristianesimo, Paolo di Tarso, raccomanda non a caso di "non sposarsi", rivelando le insospettabili radici cristiane della concezione romantica del matrimonio inteso come "tomba dell’amore". Si spiega così come mai la tradizione cristiana abbia sempre considerato l’eros una forma doppiamente "pericolosa" di amore, che minaccia non solo la castità abbracciata da celibi e vergini, ma anche la fedeltà richiesta agli sposi. Proponendo un ripensamento di questo assunto, l’Autore restituisce all'amore umano la centralità che tutti spontaneamente gli riconosciamo, liberando la sua componente erotica da quell'evidente svalutazione che, nella storia della Chiesa, ha indotto a presentare la decisione di rinunciarvi come più meritoria di quella di sposarsi.
Filosofia dell'amore
Luciano Sesta
Libro
editore: Diogene Multimedia
anno edizione: 2019
pagine: 416
Il volume racconta le diverse interpretazioni che filosofi e poeti hanno dato dellamore: inganno o dipendenza, illusione o nostalgia, pura gioia del vivere o addirittura via che ci porta a comprendere il verosenso della vita... Raramente teorie filosofiche e analisi poetiche hanno dato interpretazioni tanto diverse di una stessa realtà, tratto caratteristico dello spirito umano. Il volume racconta cosa c'è dietro, quali trame d'esperienza e quali teorie si celano dietro queste diverse interpretazioni. Tutte, è il caso di sottolinearlo, ben fondate su esperienza e dottrina, eppure contraddittorie.
L'imperativo gentile. Un contributo al dibattito su «Amoris laetitia»
Luciano Sesta
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2018
pagine: 112
Nel vivace dibattito suscitato dall'"Amoris laetitia", i più severi critici «conservatori» di papa Francesco finiscono per trovarsi d’accordo con i suoi più entusiasti sostenitori «progressisti»: entrambi, da punti di vista opposti, considerano infatti il papa argentino un rivoluzionario che ha modificato la dottrina tradizionale della Chiesa, introducendo la dirompente novità del primato della coscienza individuale sulle norme morali oggettive insegnate dal magistero ecclesiastico. Attraverso un’analisi teologico-morale dei passaggi più importanti del capitolo VIII del documento pontificio e delle principali interpretazioni che ne sono state date, questo saggio dimostra che non è così. L'"Amoris laetitia" è in piena continuità con il magistero dei papi precedenti, anche là dove apre la possibilità, «in certi casi», di ammettere i divorziati risposati ai sacramenti della riconciliazione e dell’eucaristia. Lo scopo di questo libro è dunque di mostrare che il pluralismo pastorale non sfocia, necessariamente, nel relativismo dottrinale e che la decisione di concedere i sacramenti a chi si trova in una situazione «oggettiva» di peccato non esclude che, in altri casi, si possa altrettanto legittimamente decidere di non concederli.
Philosophical essays on language, ontology and science
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 168
La città di Antigone. Etica, diritto naturale e persona in Robert Spaemann
Luciano Sesta
Libro: Libro in brossura
editore: Orthotes
anno edizione: 2015
pagine: 600
L'idea di "diritto naturale" evoca ancora lo spettro di un'entità metafisica indipendente, incompatibile sia con il più fondamentale diritto di autodeterminazione della persona, sia con la "modernità" di una ragione ormai emancipata da ogni arcaico riferimento alla "natura". In un simile quadro, la proposta di Robert Spaemann spicca per l'originalità del modo in cui coniuga l'istanza classica del diritto naturale con la sensibilità moderna per il primato della persona sulla natura e della ragion pratica sulla ragione speculativa. Ne emerge una prospettiva in cui il significato più autentico del "diritto naturale", si lascia apprezzare solo nel paradosso espresso dal tradizionale concetto di recta ratio: la ratio, infatti, è detta recta in riferimento a una natura che non è però accessibile naturalisticamente, e dunque a prescindere da quella stessa ratio che vi si conforma quando è recta. Delineando le implicazioni di questo paradosso in ambito etico, giuridico-politico e antropologico, Spaemann prende le distanze tanto dal naturalismo quanto dal personalismo, per imboccare la terza via di una prospettiva in cui l'idea aristotelica di natura richiede quella kantiana di persona.
Ars curandi. Prospettive di filosofia della medicina
Luciano Sesta
Libro
editore: Aracne
anno edizione: 2011
pagine: 184
Costretta a oscillare fra una stanca retorica dell'umanizzazione e un'astratta logica del ragionamento clinico, la filosofia della medicina stenta a guadagnarsi il proprio prestigio di disciplina autonoma, soprattutto nei confronti di branche ben più accreditate come la bioetica e la filosofia della scienza. Sulla scorta di alcuni scritti di Hans-Georg Gadamer, Hans Jonas e Robert Spaemann, nel presente saggio si propone di sciogliere questo imbarazzo epistemologico ricorrendo a una concezione "neoippocratica" dell'atto medico, in cui le istanze di umanizzazione e le esigenze di rigore scientifico sembrano riconciliate nel celebre detto "medicus curat, natura sanat". Al di là di ogni indebita medicalizzazione dell'esistenza, infatti, l'arte medica saprà mostrare il suo volto umano nella misura in cui, orientandosi non alla manipolazione dell'organismo ma alla sua cura e alla sua guarigione, riscoprirà, nel cuore dell'antica nozione di physis, quell'"armonia nascosta" che, ancora oggi, rappresenta lo scopo e al tempo stesso il limite del suo esercizio.
Il Dio esistante. Percorsi di ontologia del limite
Luciano Sesta
Libro: Copertina morbida
editore: Phronesis
anno edizione: 2010
I saggi raccolti nel presente volume sono guidati dall'idea, di matrice kantiana, secondo cui i limiti della ragione, lungi dal costituire un ostacolo che impedisce alla ragione stessa il suo più radicale esercizio, rappresentano l'unica condizione che le consente di cogliere la peculiare trascendenza del suo oggetto. In quest'ottica, da prospettive pur apparentemente distanti come quelle di Aristotele, dello stesso Kant, di Kierkegaard e di Levinas, emergono alcuni nodi teorici che possono essere ripensati, ciascuno a suo modo, come ideali tappe di un percorso di ontologia del limite.
Verità e trascendenza. Problemi classici e prospettive contemporanee
Andrea Le Moli, Francesco Milano, Luciano Sesta
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2008
pagine: 232
"Verità" e "Trascendenza" sono due concetti che, nella loro più o meno esplicitata connessione, hanno da sempre occupato un posto centrale nell'ambito tematico della filosofia, e il loro legame ha visto versioni ora più forti ora più deboli. Nonostante i molteplici piani implicati dall'idea di verità (epistemologico, linguistico, ontologico, etico) e le varie interpretazioni e i diversi sviluppi di cui essa è suscettibile, come è risultato chiaro attraverso le stagioni della storia della filosofia, ancora oggi è possibile in forme spesso assai diverse vederne il rapporto con l'idea di trascendenza. I contributi di questo volume indagano appunto il modo in cui, nelle diverse varianti di quel pensiero contemporaneo che articola la propria matrice critica nel confronto con l'età classica (da Dilthey a Jaspers e Heidegger, da Levinas a Deleuze a Henry, fino a Gadamer, Popper, Apel e Rorty), il legame tra "Verità" e "Trascendenza" viene ripensato, decostruito o criticamente assunto. Contributi di: Simona Bertolini, Andrea Le Moli, Antonella Lo Sardo, Giancarlo Magnano San Lio, Fabio Mazzocchio, Francesco Miano, Pietro Palumbo, Daniela Paradiso, Luciano Sesta.