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Libri di Luigi Compagna

Su Roma capitale. Due discorsi alla Camera dei Deputati in risposta all’interpellanza del deputato Rodolfo Audinot

Su Roma capitale. Due discorsi alla Camera dei Deputati in risposta all’interpellanza del deputato Rodolfo Audinot

Camillo Cavour

Libro

editore: Edizioni Il Papavero

anno edizione: 2021

A 150 anni dalla legge che istituì Roma capitale d'Italia, i due discorsi di Cavour sulla questione romana, pronunciati dieci anni prima, nel nuovo Parlamento del Regno d'Italia, appena costituito, delineano un passaggio arduo e delicatissimo della vicenda risorgimentale, che ha segnato molti momenti determinanti della storia dell'Italia contemporanea.
14,00

Una certa idea di Repubblica. Da Gambetta a Clemenceau

Una certa idea di Repubblica. Da Gambetta a Clemenceau

Luigi Compagna

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2019

pagine: 234

Nata da un compromesso provvisorio, la Terza Repubblica fu in Francia stagione di lunghissima durata. La nazione parve rinascere e ritrovarsi attorno a valori di parlamentarismo, più forti di ogni vecchio notabilato. Certo, ci fu pure chi in Francia si sarebbe mostrato ostile ai parlamentari, giudicati dediti al professionismo della politica. Ben più complessa la vicenda, anch'essa qui ricostruita, di come la "repubblica" di Clemenceau abbia anticipato, in qualche punto, la "monarchia repubblicana" di De Gaulle. Prefazione di gaetano Quagliarello.
14,00

Italia 1915: in guerra contro Giolitti

Italia 1915: in guerra contro Giolitti

Luigi Compagna

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2015

pagine: 192

Giolittismo e antigiolittismo si fronteggiarono a lungo. Qualche riflesso della loro contrapposizione si riproporrà nel secondo dopoguerra: fra Croce e Parri alla Consulta; fra Valiani e Togliatti qualche anno dopo. Per qualche verso, la stessa decisione di partecipare nel 1915 alla Grande Guerra apparve un "piccolo" colpo di Stato, realizzato grazie al potere estero (non certo al potere neutro) della monarchia. In questa storia, con l'eccezione di Croce (il cui pensiero politico, come ebbe a documentare Galasso, risale soprattutto alla sua storiografia), l'atteggiamento del liberalismo italiano - da Salvemini a Einaudi, da Mosca a Gobetti, da Albertini a De Viti De Marco parve sempre ansioso di andare ben oltre Giolitti. Anche tale atteggiamento, talora non privo di pregiudizi, viene qui rievocato accanto alle assai più giolittiane memorie di Bacchelli e di von Bülow. Riferimento continuo la vicenda del "maggio radioso", quando i biglietti da visita dei parlamentari giolittiani furono di fatto una resa alla piazza e quando nazionalisti, interventisti democratici, conservatori salandrini, fuori del Parlamento videro riconoscersi prerogative ben più forti del loro peso, della loro storia, del loro stesso futuro. Da quando era nato, lo Stato nazionale era sempre riuscito a prevalere sull'antiparlamentarismo; allora proprio non fu così.
14,00

Theodor Herzl. Il Mazzini d'Israele

Theodor Herzl. Il Mazzini d'Israele

Luigi Compagna

Libro: Copertina morbida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 249

Con l'istituzione del Congresso Sionista nel 1897 Thwxlor Herzl diede voce e forma alle molteplici anime dell'ebraismo, traghettando l'antica questione ebraica dalla sfera social-religiosa alla più appropriata dimensione giuridico-diplomatica internazionale. Egli riuscì così a imporsi all'attenzione dei grandi della terra e a far sì che dall'ottocentesca idea di nazione gli ebrei non fossero esclusi. Dando vita al "Parlamento della nazione ebraica", che avrebbe ininterrottamente presieduto fino alla morte (1904) e, quindi, attraverso sei congressi, Herzl avrebbe anticipato così la successiva fondazione dello Stato e la legittimazione del territorio sul quale Israele sarebbe poi effettivamente nato. Come già intuito all'indomani della Prima guerra mondiale da Francesco Ruf-fini, il ruolo di Herzl nel risveglio nazionale ebraico può esser paragonato a quello svolto da Giuseppe Mazzini nella storia italiana: entrambi si fecero promotori di una sfida alla realtà e al realismo dei loro tempi, entrambi seppero esprimere straordinaria dedizione alla cosiddetta politica dell'irrealtà. Prefazione di Francesco Cossiga.
15,00

La democrazia dei liberali

La democrazia dei liberali

Luigi Compagna, Ettore Cuomo

Libro

editore: Giappichelli

anno edizione: 2000

pagine: XXII-258

19,63

Dal costituzionalismo liberale alla democrazia politica

Dal costituzionalismo liberale alla democrazia politica

Luigi Compagna

Libro

editore: Giuffrè

anno edizione: 1988

pagine: VIII-238

9,81

L'idea dei partiti da Hobbes a Burke

L'idea dei partiti da Hobbes a Burke

Luigi Compagna

Libro: Copertina morbida

editore: Città Nuova

anno edizione: 2008

pagine: 288

La distinzione consapevole ed esplicita tra fazioni e partiti, e con essa la moderna idea dei partiti, risale al costituzionalismo inglese del XVIII secolo, segnatamente a Edmund Burke e alla sua rivendicazione di "onorevoli connessioni" per il buon funzionamento del sistema politico. Un'idea, quindi, legata alla storia, alle istituzioni, alle procedure di quel governo rappresentativo e responsabile che, come nuova prassi costituzionale, aveva segnato l'esperienza dell'Inghilterra di Walpole. Invece in Francia si considerarono i partiti "parti" contro il "tutto": alla cultura politica dell'illuminismo francese il modello inglese parve fondamentalmente legato alla court, lontano dal country, ristretto a un'oligarchia imperniata sulla corruzione parlamentare, povero di tensione ideologica. Di qui uno dei più irriducibili motivi di antitesi fra "evoluzione" inglese e "rivoluzione" francese: da un lato l'esigenza dei partiti, dall'altro lato l'avversione a essi. In questo libro si cerca di ricostruire i diversi aspetti, anche alla luce di ciò che ha significato la riflessione sui partiti nella storia del liberalismo e della democrazia.
16,00

La politica possibile dalle pagine de «Il Mattino» (1987-1992)
13,00

Il principe indisciplinato: l'Italia dei partiti

Il principe indisciplinato: l'Italia dei partiti

Antonio Del Pennino, Luigi Compagna

Libro

editore: Rubbettino

anno edizione: 2006

pagine: 172

Servono ancora i partiti politici? E qual è il loro ruolo all'interno dell'Italia attuale? Su questi temi si interrogano i due autori di questo pamphlet: ne deriva un'appassionata discussione di diritto, politica e filosofia che investe il tema della connessione tra regolamentazione e finanziamenti, tra statuti e bilanci, tra controlli e primarie...
10,00

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