Libri di Marco Lanterna
La bilancia inquieta. Saggiatura dei moralisti
Marco Lanterna
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2025
pagine: 96
Dopo la morte di Dio, si annunzia a gran voce quella dell’Uomo. Forse suicidatosi da sé oppure estinto spicciativamente dalla Vita o ancora rottamato con fenomenale upgrade dall’Intelligenza Artificiale. Di questa fine squallida e priva di nostalgia, i Moralisti – che tutto degli uomini seppero e almanaccarono con smalto opaco – sono ancora i giudici migliori. Sicché vengono qui convocati per saggiare un’ultima volta l’Uomo, giunto ormai alla fine dei suoi giorni. Una Bilancia inquieta dunque (quella dei Moralisti e dell’autore) colta nell’atto in cui il giogo, un tempo perfettamente orizzontale, oscilla sopra il coltello un attimo prima d’indicare il proprio verdetto di sangue. Le prose filosofiche e gli aforismi di La bussola dei moralisti; Fricassea di moralisti italiani; Taschenweltgeschichte; Scorie della civiltà perfezionata, pur nella loro diversità prodigiosa di stili, riescono a orchestrare filosofia classica e βίος, Ancien Régime e futurologia, psicostasia e machine learning, collasso dell’antropocene e cosmolatria, in vista di una filosofia nova (final commiato e/o lieto evento) per cui il ritorno della Terra in seno alla Luna abiotica appare l’unico possibile exit plan.
Metafisica cancerosa e altre leggi di filosofia abiotica
Marco Lanterna
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2024
pagine: 120
Forse non esiste in nessuna letteratura, di nessun tempo, un saggio filosofico sul cancro come quello che dà il titolo al volume. Di fatto colma una lacuna nello spirito umano. Per la prima volta la filosofia abiotica impersonifica il cancro, male del secolo, il quale rende finalmente conto dei propri fatti e misfatti. Questa Metafisica cancerosa e altre leggi di filosofia abiotica - opera classica e insieme modernissima - è erede della nostra migliore tradizione pessimista (quella per intenderci che dal De Remediis di Petrarca, attraverso Guicciardini e Leopardi, giunge sino al Gadda della Meditazione), ma riesce al contempo una cosa nuova, unica, mai vista. Insomma se esiste un Italian thought, si svolge proprio nello stile fluorescente di questa anomala e singolare Metafisica al neon. Le altre "leggi" del volume (L'Epimeteo; Nietzsche patafisico; Irresilienza; Pensieri del colibrì nero) trattano da un'angolazione insolito-inusitata ovvero ridanciano-mortifera temi quali l'AI, la resilienza, il multiverso, l'ecologia, il collasso della civiltà e last and least l'estinzione a venire della specie umana.
Storia confidenziale del «Polifilo». Il libro più bello del Rinascimento
Giovanni Pozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 64
L’Hypnerotomachia Poliphili – ovvero la “lotta onirico-amorosa di Polifilo”, e meglio conosciuto semplicemente come il Polifilo – è universalmente considerato il più bel libro del Rinascimento e insieme il Sacro Graal dei bibliofili. La ricerca sapienziale dell’eroe Polifilo, ammaliato dalla purezza incarnata dalla ninfa Polia, diviene un’esaltazione estetica del Rinascimento eternato in minute e sontuose descrizioni di palazzi, giardini, dipinti, sculture, emblemi. Il Polifilo venne pubblicato da Aldo Manuzio il Vecchio sul finire del mese di dicembre nel 1499, ed è considerato il capolavoro inarrivabile della sua officina, un gioiello dell’arte tipografica soprattutto per le splendide xilografie nate dalla mano di un maestro ancora oggi rimasto anonimo, ma paragonabili, per la potenza del tratto, a quelle del Mantegna. L’autore del testo è stato rivelato in Francesco Colonna, un dotto e turbolento frate domenicano inventore di una lingua che mescola italiano-latino- greco. Queste e molte altre scoperte si devono a Giovanni Pozzi che al Polifilo, ai suoi molti misteri, come alle sue indecifrabili allegorie, ha dedicato molti anni di studi eruditi e di ricerche filologiche. In questa Storia confidenziale del Polifilo egli riesce a raccogliere tutta la magia del Polifilo, a rifarne in breve la storia e il mito. Aiutato dalle xilografie, qui copiosamente riprodotte, Pozzi compie un viaggio iniziatico e al contempo intimo, promettendo ai propri lettori un insperato premio finale: “i venticinque volonterosi che sapranno percorrere a fianco di Polifilo e Polia l’estenuante viaggio, vi scopriranno non solo dei mirabilia architettonici e linguistici, ma un libro essenziale al contesto della cultura veneta del Quattrocento”.
L'invenzione del dizionario
Émile Littré
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 112
“Davvero quando vidi l’ammasso di materiale del mio dizionario così imponente davanti a me, lo rimirai estaticamente, perché in quel mucchio di foglietti possedevo il meglio delle autorità in fatto di lingua classica e tutta la storia della lingua francese”. Così Émile Littré ricorda la prima apparizione del suo Dizionario della lingua francese, il leggendario Littré. Universalmente considerato il miglior lessico francese di sempre, fu un’immane impresa lessicografica che L’invenzione del mio dizionario narra come un’avventura. Nel 1841 l’editore Louis Hachette affidava a Littré la realizzazione di un nuovo dizionario di cui l’ultimo volume sarà impresso solo nel 1872. Nel lungo intervallo di tempo Littré compose più di quattrocentomila pagine, mentre imperversava la Guerra franco-prussiana e la Comune. Al di là del taglio memorialistico, L’invenzione del mio dizionario non è il piedistallo eretto da Littré alla propria gloria di lessicografo, ma il resoconto di un lavoro titanico, a tratti eroico, e insieme una sorta di ricetta dello scrivere, utile a chiunque usi la penna. Composta nel 1880, anni dopo il celebre dizionario, L’invenzione è anche un’importante chiave di accesso all’uomo Littré; non a caso gli editori moderni la ricompresero subito entro quell’imponente forziere di parole quasi ne fosse il segreto passepartout. Essendo oggi il Littré uno dei pochi lessici autenticamente classici, in quanto fissa ed eterna il francese del Grand Siècle, L’invenzione è stata tradotta in tutte le maggiori lingue europee e viene qui presentata per la prima volta in italiano. Per meglio illustrare l’autore e la sua opera si offre anche un Glossario Littré che è una raccolta di notizie, giudizi, aneddoti, curiosità dalla “A alla Z”.
Patatrac. Dizionario onomatopeico-rumorista della lingua italiana
Marco Lanterna
Libro: Libro in brossura
editore: Luni Editrice
anno edizione: 2023
pagine: 256
L’onomatopea è massicciamente utilizzata nel fumetto, nella pubblicità, nella canzone, nel linguaggio giovanile e graffitaro e anche nell’arte, ma fino a questo momento non aveva ancora in italiano un “proprio” dizionario. Questo è avvenuto perché l’imitazione dei rumori mediante il linguaggio è una specie di cenerentola della lingua italiana: nei grandi dizionari si perde tra le migliaia di voci, i grandi scrittori l’aborrono, per le persone comuni è una “bambinata”, mentre la scrittura tecnica nemmeno sospetta che esista. Eppure non fu sempre così: l’onomatopea ebbe una breve, ma intensa, stagione letteraria ai primi del Novecento, con Pascoli, Palazzeschi, Marinetti e il Futurismo. Filosofi e linguisti da sempre la guardano come una delle possibili matrici del linguaggio, nonché fonte di arricchimento delle lingue, mentre l’imitazione onomatopeica dei versi animali ne fa forse l’ultima lingua di Re Salomone. Per traslato l’onomatopea accomuna tutti i popoli, è trasversale alla comprensione del linguaggio e insieme ai gesti è forse l’unica vera lingua che permette un dialogo universale. Questo dizionario enciclopedico – il primo della lingua italiana interamente dedicato all’onomatopea – registra circa 1000 voci (oltre a nomi, idee, curiosità) nel tentativo di mapparne il vasto impero: dell’onomatopea esalta la qualità letteraria attraverso citazioni d’autore, e la ricchezza fonetica spesso inavvertita, serbando vero brio nelle definizioni, mai accademiche o pedanti, ma illuminanti per i continui parallelismi e collegamenti tra pensiero, azione e parola. Mentre nelle altre nazioni esistono dizionari onomatopeici, l’Italia – che è stata un modello con il Vocabolario della Crusca – vi giunge ultima. Un divario che PATATRAC vuole colmare, facendo finalmente calzare a quella riottosa cenerentola la sua scarpetta di regina.
Il mago del Sud. Ritratti di Sossio Giametta
Libro: Libro in brossura
editore: Olio Officina
anno edizione: 2022
pagine: 232
Il titolo s’ispira, con un’inversione di polarità, al mago del Nord - Johann Georg Hamann - autore misteriosofico assai ammirato da Giametta, sennonché qui al posto della nebbia fa capolino il sole, al grugno la risata, alla fraktur la corsiva italica. Questo Mago del Sud vuol esser il primo libro di critica integrale sui molteplici talenti di Sossio Giametta: aforista, conferenziere, divulgatore, epistolografo, ermeneuta, filologo, filosofo, freddurista, giornalista, memorialista, moralista, novelliere, oratore, poeta, romanziere, saggista, storico, traduttore. Un maestro elevato all’interno d’un volume eccentrico e sui generis; giacché, per render conto d’una mente tanto proteiforme, occorreva, come in un ritratto cubista, riuscire a moltiplicare le prospettive e le loro sequenze, per poi farle convergere con un sol gesto in un sol punto. Contributi di M. Lanterna, C. Muccio, S. Apollonio, I. Basso, F. Baucia, A. Camprincoli, M. Carparelli, F. Ciracì, D. M. Fazio, A. Frigo, C. Santini, P. Giametta, G. Girgenti, F. Iannello, F. Leonardi, A. Novembre, A. Nutricati, E. Orlandini, A. Presicce, P. Quadrelli, N. Rapetti Koslov, V. Ronchi, A. Rotunno, G. Ruozzi, E. Violo, L. Caricato.
Peisithanatos. Trattato della buona estinzione
Marco Lanterna
Libro: Copertina morbida
editore: Liberilibri
anno edizione: 2021
pagine: 152
Il Peisithanatos s'innesta con stile novo-classico nella storia di pessimismo e nichilismo. Concepito prima della pandemia, ne trae l'ultimo conforto. Ora è lecito dire che la scienza non sa, l'economia non salva, l'infosfera non informa; che le nazioni, affratellate a parole, permangono in una guerra silente; che lo Stato, nel nome ipocrita della sopravvivenza collettiva, legifera il sacrificio dei singoli; che il prossimo è bava agli angoli della bocca d'un arruffapopolo; che il futuro è fosco e il buon Dio o non esiste o è pessimo. Occorre prendere atto una volta per sempre che l'uomo non ha compiuto alcun passo etico dagli ominidi suoi avi, è un catastrofico flop. Sarebbe dunque meglio per lui - meno importuno - finire presto assieme alla vita, la nostra gran burattinaia: intombarli ben bene qui sulla Terra, anziché desiderare un Cosmo di suprema perfezione abiotica.
Consigli a un giovane. E altri scritti sull'essere uomo
Vauvenargues
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 91
Di Vauvenargues – «tra i moralisti di Francia il più simile a un masso erratico» – si presentano per la prima volta in lingua italiana i Consigli a un giovane che coi Discorsi sulla gloria rivolti a un amico e il Discorso sui piaceri rivolto allo stesso compongono un manuel de civilité nel senso più alto e rarefatto. Qui Vauvenargues rinverdisce alla sua maniera un genere antico: quello dell’institutio, sorta di pedagogia magna per uomini magni. Meno pomposamente, queste operette sono un atto d’amicizia, un dono intellettuale, che della gioventù ha tutti i pregi e nessun difetto. Assieme all’Elogio di Paul de Seytres, vengono composte proprio per quest’ultimo: il grande e sventurato amico di Vauvenargues, morto di fatiche – appena diciottenne – durante la guerra di Boemia. In quanto affini tematicamente, si offrono anche alcuni scritti presi dagli inediti Caratteri e dai Dialoghi che sono tra i testi vauvenarghiani più autobiografici. Il saggio d’apertura di Marco Lanterna – per densità e stile un unicum nella bibliografia del moralista – ne coglie il maestoso isolamento nella pur ricca tradizione della moralistica francese.
Capricci napoletani. Pagine di diario
Sossio Giametta
Libro: Libro in brossura
editore: Olio Officina
anno edizione: 2018
pagine: 80
I "Capricci napoletani" sprizzano una naturalezza quasi stendhaliana, ne hanno lo stesso beau désordre; li si legge rapiti, felici, leggermente attoniti, sorpresi d’incontrare fulminanti aforismi inframmezzati a ricordi e gags. Insomma, nonostante il filo rosso di Partenope che li annoda, o forse proprio grazie a esso, la loro scrittura ariosa autobiografica contenta di sé li pone tra le cose migliori del filosofo Sossio Giametta, di certo tra le più intime. Tanta bravura rinchiusa nel breve giro d’una prosa di colore, addirittura domestica, ci dà lo stesso senso di stupefazione e capogiro della saliera di Cellini: riesce a volgere l’ordinario in straordinario.
Il mastino del Parnaso. Elzeviri e polemiche
Anacleto Verrecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Clinamen
anno edizione: 2017
pagine: 194
Oggi che la critica tende a morire dissolta nei blog o negli improvvisati commenti di acquirenti e follower, quale migliore "contravveleno" degli elzeviri di Verrecchia? Apparsi su "La Stampa" e ormai introvabili, contengono in nuce l'idea dei suoi libri più belli e di libri a venire che egli non volle o non poté mai realizzare; sono dunque una miniera di notizie, citazioni, modi stilistici smaltati oppure polemici. A Bruno, Schopenhauer, Nietzsche, Prezzolini, seguono filosofi, scrittori, artisti d'ogni tempo e paese. Di tutti Verrecchia dà giudizi nuovi, spesso spiazzanti. Tale raccolta chiude anche la lunga stagione dei critici-scrittori; Verrecchia stesso ne era consapevole, tanto che immaginava questo suo giudizio universale come l'ultima opera: perfetto coronamento d'una vita consacrata alle lettere e alla filosofia.
Il caleidoscopio infelice. Note sulla letteratura di fine libro
Marco Lanterna
Libro: Copertina morbida
editore: Clinamen
anno edizione: 2015
pagine: 86
Il volume raccoglie - notevolmente arricchite - le critiche dell'autore apparse su "Pulp Libri": indimenticata rivista "di pochi plausi e molte botte". Animate da una grande varietà di temi (letterari, editoriali, filosofici, politici, eruditi), senza che ciò ne intacchi mai l'intima coerenza di stile, queste pagine sono una girandola di prose brevi che per dirittura morale e tensione polemica bagnano il naso a molta dell'ondivaga critica odierna. Per ascendenze spirituali, lo scritto di Lanterna intende rifarsi alla critica puntuta e antiaccademica, giovane e irregolare, scettica e barricadiera di Prezzolini e Papini; riuscendo insieme come uno spaccato culturale di certa Italia: assumere cioè valore documentario per epoche lontane e curiose, oppure di compendio, utile persino a quegli stranieri che intendano capire qualcosa del nostro tribolato paese.