Libri di Marianna Esposito
Norme, governo, soggettività. Un percorso tra filosofia e politica
Anna Cavaliere, Marianna Esposito, Borja Garcia Ferrer, Daniel J. Garcia Lopez, Valeria Giordano, Sandro Luce, Carmelo Nigro, Antonio Tucci, Luisa Winter Pereira
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2024
pagine: 240
Articolato intorno a tre assi concettuali – governo, norme, soggettività – questo volume introduce a una riflessione filosofica sulle sfide e sulle trasformazioni generate dai processi che attraversano il nostro presente. A partire da diverse prospettive, i contributi di questo libro collettivo procedono in uno scavo storico e critico dei concetti e, al tempo stesso, evidenziano lo slittamento di senso impresso alle categorie del pensiero moderno da un insieme di processi che, all’altezza della congiuntura attuale, comportano la messa in crisi e la risignificazione delle nozioni di soggetto, di umanità e di politica stessa: dalla globalizzazione neoliberale ai processi di governance, dalle trasformazioni giuridiche e tecnologiche alle soggettivazioni su scala globale. L’impianto metodologico non si articola secondo scansioni cronologiche, ma si basa su approfondimenti tematici e connette tempi diversi in modo da evidenziare le continuità e le fratture emergenti nella definizione dei problemi all’interno della filosofia politica.
Shift. International journal of philosophical studies. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 236
Politiche di salvezza. Teologia economica e secolarizzazione nel governo del sociale
Marianna Esposito
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2015
pagine: 152
Un nesso profondo tra economia e religione emerge dall'analisi delle politiche sociali in Europa che acquistano una densa dimensione concettuale se lette nella prospettiva di una forma di governo genealogicamente risalente alla provvidenza pastorale. Il saggio analizza la genesi del Welfare State e l'ambivalenza delle politiche assistenziali fino alla loro crisi che sembra irreversibile; si concentra poi sull'apparato concettuale dei dispositivi neoliberali di auto-governo del capitale umano, sottolineando il repentino passaggio dall'immaginario imprenditoriale alle attuali politiche di austerità. Da questi passaggi, ricostruiti nei nessi di discontinuità e nelle fratture, emerge la persistenza di una logica economica che si afferma come una logica di governo funzionale a una "economia di salvezza", secondo la definizione utilizzata dai Padri della Chiesa per indicare il governo provvidenziale delle vite. Viene alla luce una logica paradossale che si rivela una forma di bio-potere inscritta nel principio assicurativo del vivente.