Libri di Mario Del Pero
«Per la pace del diritto». Woodrow Wilson e la sua eredità, dalla Grande Guerra allo shock della globalizzazione
Jacopo Perazzoli
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 208
Presidente degli Stati Uniti a partire dal 1912, sotto la sua guida gli USA entrarono nella Grande Guerra sulla base di un progetto liberaldemocratico che mirava al rinnovamento delle relazioni internazionali. Simbolo del wilsonismo fu l’idea di governare le tensioni tra gli Stati ricorrendo all’istituzione di una nuova organizzazione, la Società delle Nazioni. Dopo l’analisi delle sue origini culturali e delle sue peculiarità ideologiche e politiche, il libro ne propone una lettura differente. Disegno politico capace di influenzare il dibattito americano e quello europeo nel corso del primo conflitto mondiale, il wilsonismo tornò a essere oggetto di discussione e di scontro anche nel prosieguo del Novecento, dopo la Seconda guerra mondiale, durante la Guerra fredda e alla comparsa della globalizzazione. Si tratta infatti di un problema quanto mai attuale: quali sono le modalità per rendere stabile il quadro internazionale?
Four years of Trump. The US and the world
Libro: Libro in brossura
editore: Ledizioni
anno edizione: 2020
pagine: 192
Unprecedented and unpredictable: this is how US President Donald Trump's administration has repeatedly been labelled during its first term. Beyond the frequent tweets and bombastic rhetoric, however, lie a more conventional four years, as the United States navigated an ever-evolving international reality, compounded by a global pandemic and one of the deepest economic recessions in over a century. This Report analyses the continuity and changes that occurred during Trump's first term. Domestically, it investigates the growing political polarization, the country's pre-pandemic economic performance, Trump's approach towards regular and irregular migration, and the US' response to a healthcare emergency. At the international level, this volume looks at how the US stance has changed vis-à-vis China, the Middle East, and Europe. Which long-term trends has President Trump had to ride through? What was his trademark, and what might be his lasting legacy? ISPI. The Italian Institute for International Political Studies (ISPI) is an independent think tank dedicated to being a resource for government officials, business executives, journalists, civil servants students and the public at large wishing to better understand international issues. It monitors geopolitical areas as well as major trends in international affairs. Founded in Milan in 1934, ISPI is the only Italian Institute – and one of the few in Europe – to place research activities side by side to training, organization of international conferences, and the analysis of the international environment for businesses. Comprehensive interdisciplinary analysis is achieved through close collaboration with experts (academics and non-academics alike) in political, economic, legal, historical and strategic studies and through an evergrowing network of think tanks, research centers, and Universities in Europe and beyond.
Libertà e impero. Gli Stati Uniti e il mondo 1776-2016
Mario Del Pero
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2017
pagine: 579
«La storia della libertà statunitense e dell'impero edificato, e costantemente ridefinito, per proteggere questa libertà è una storia complessa e per nulla univoca, entro la quale sono coesistiti processi diversi e apparentemente non complementari: espansione democratica e rimozione violenta delle popolazioni native; imperialismo conquistatore e utopie modernizzatrici; sostegno all'autodeterminazione e razzismo; impegno per la preservazione della pace in Europa e interventi destabilizzanti in varie parti del mondo, America Latina su tutte.» Mario Del Pero racconta la storia degli Stati Uniti e dei suoi rapporti con il resto del mondo: dall'Indipendenza sino alla presidenza di Obama e all'elezione di Donald Trump.
Il XX secolo sul red carpet. Politica, economia e cultura nei festival internazionali del cinema (1932-1976)
Stefano Pisu
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 320
Lo studio dei festival cinematografici può contribuire a una conoscenza più approfondita della storia internazionale dell’età contemporanea? Il volume risponde a questa domanda analizzando le principali manifestazioni (Venezia, Cannes, Berlino, Karlovy Vary, Mosca fra le altre) nei loro aspetti politici, economici e culturali. I festival sono studiati in quanto forme di mobilitazione che hanno coinvolto periodicamente governi, produttori, imprenditori, registi e intellettuali, tutti accomunati dall'interesse per la promozione internazionale dei film. L’indagine si basa su una documentazione d’archivio variegata per provenienza nazionale e istituzionale, secondo un approccio che punta a considerare diverse prospettive, da quella locale all'internazionale, lungo un periodo che va dagli anni Trenta agli anni Settanta del XX secolo. I sette capitoli costituiscono le tessere di un mosaico da cui, attraverso i festival del cinema, affiora l’articolata trama delle relazioni culturali ed economiche del Novecento e il mutevole ruolo svolto in esse dalla politica internazionale e dalla diplomazia. Fra i temi più significativi emergono la complessità delle negoziazioni alla base dei festival, la loro diffusione globale lungo i decenni, nonché il passaggio dall'egemonia dei poteri economici e politici tradizionali al maggior peso esercitato in essi dai fattori propriamente culturali e artistici.
Era Obama. Dalla speranza del cambiamento all'elezione di Trump
Mario Del Pero
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 218
"4 novembre 2008: Barack Hussein Obama viene eletto presidente degli Stati Uniti d'America. Difficile immaginare un cammino più improbabile verso la Casa Bianca. Difficile pensare a uno spot migliore per una democrazia statunitense da anni in crisi di sostanza e d'immagine. Difficile, infine, trovare icona politica più globale del neo-presidente, nato quarantasette anni prima alle Hawaii - crocevia storico di meticciamenti e ibridazioni transpacifici - da una madre bianca, originaria del Kansas, e un padre nero e africano." L'elezione di Obama è apparsa come uno dei grandi eventi del nuovo millennio e il racconto è subito diventato leggenda, l'uomo un'icona globale. Oggi l'era Obama è finita: è giunto il momento di guardare alla sua figura e al suo operato al di fuori dello scalpore e della superficialità del news cycle 24/7. E, soprattutto, di valutare l'intero arco della presidenza a partire dalla sua conclusione: il clamoroso passaggio di consegne a Donald Trump. Mario Del Pero, uno dei maggiori americanisti europei, ricostruisce le contraddizioni e le complessità che fanno degli Stati Uniti il laboratorio politico dell'Occidente, mostrando tutti i segnali inquietanti che rischiano di minare la sostanza della prima democrazia del mondo. E ci guida alla scoperta di un'amministrazione di cui crediamo di sapere ogni cosa, ma che in realtà resta tutta da studiare e da interpretare.
La guerra fredda
Mario Del Pero
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2014
pagine: 127
L'antagonismo tra le potenze uscite vincitrici dalla Seconda guerra mondiale, Stati Uniti e Unione Sovietica, caratterizza gran parte del secolo appena concluso. Attraverso il confronto tra la politica estera di Washington e di Mosca, l'autore ripercorre le tappe che hanno scandito la competizione bipolare dalle origini ai momenti di massima tensione, fino alla dissoluzione dell'URSS. L'ultima parte del libro esamina il lascito della guerra fredda sul sistema internazionale contemporaneo.
Spiare e tradire. Dietro le quinte della guerra fredda
Philip Deery, Mario Del Pero
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2010
pagine: 254
Durante la Guerra fredda c'erano spie e traditori da una parte e dall'altra della Cortina di ferro. Era l'epoca del terrore della bomba atomica e del comunismo in Occidente, soprattutto negli Stati Uniti del maccartismo, l'epoca dell'ossessione per i segreti del blocco contrapposto. Gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica, con i rispettivi alleati, misero all'opera i servizi di intelligence. Alcuni interpretarono in modo eccessivo il loro compito storico, come Jim Angleton, altri invece preferirono passare al nemico, defezionando o facendo trapelare informazioni top secret. Le storie qui narrate sono comprese tra gli anni trenta, quando si formò il gruppo di Cambridge di Kim Philby, e gli anni ottanta, allorché si sgretolano le ragioni ideali e compaiono spie che tradiscono per ragioni economiche, come Aldrich Ames; ma riguardano soprattutto gli anni quaranta e cinquanta, quando lo spionaggio verteva sulle armi atomiche, sul Progetto Manhattan, e coinvolgeva anche scienziati, come il fisico Klaus Fuchs, o comuni cittadini, come i coniugi Rosenberg. Sullo sfondo di queste vicende tanto avvincenti quanto umane si profilano trasformazioni epocali: si passa dalla Seconda guerra mondiale alla Guerra fredda, quelli che prima erano alleati diventano nemici e in paesi come gli Stati Uniti le libertà costituzionali sono messe in pericolo in nome del superiore interesse nazionale.
Libertà e impero. Gli Stati Uniti e il mondo 1776-2011
Mario Del Pero
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2011
pagine: XIV-579
"La storia della libertà statunitense e dell'impero edificato, e costantemente ridefinito, per proteggere questa libertà è una storia complessa e per nulla univoca, entro la quale sono coesistiti processi diversi e apparentemente non complementari: espansione democratica e rimozione violenta delle popolazioni native; imperialismo conquistatore e utopie modernizzatrici; sostegno all'autodeterminazione e razzismo; impegno per la preservazione della pace in Europa e interventi destabilizzanti in varie parti del mondo, America Latina su tutte." Mario Del Pero racconta questa storia attraverso tre grandi fasi: la costruzione di un impero continentale mossa dall'ambizione di realizzare un unico Stato dalla costa atlantica a quella pacifica; l'affermazione, a cavallo tra Otto e Novecento, di un impero tra gli imperi; infine l'irresistibile ascesa dell'impero globale, interprete di una politica di potenza che dal secondo dopoguerra in avanti proietta nel mondo l'egemonia statunitense e fa degli Usa il garante degli equilibri geopolitici mondiali. Una iperpotenza unica per la sua superiorità assoluta e relativa, ma anche vulnerabile e spesso isolata. Capace, con l'elezione di Barack Obama - come sottolinea questa nuova edizione - di risollevarsi e rilanciare una volta ancora la propria immagine, ma non più in grado di imporre le proprie posizioni al resto del mondo.
Libertà e impero. Gli Stati Uniti e il mondo 1776-2006
Mario Del Pero
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2008
pagine: 559
Gli Stati Uniti hanno legato la propria esistenza a una vocazione imperialista fondata su un progetto di espansione considerato essenziale da un punto di vista strategico ed economico, giustificato con la missione di ampliare l'area della "libertà". Del Pero distingue tre fasi storiche: la costruzione di un Impero continentale, il consolidamento di un Impero tra gli imperi, l'affermazione di un impero globale. Il periodo fino alla Guerra civile e caratterizzato da una visione che mira a realizzare un unico Stato, dalla costa atlantica a quella pacifica, e sacrifica le comunità indiane assimilando i nuovi territori conquistati a ovest. In seguito gli Usa vivono un momento imperiale, che culmina nella guerra con la Spagna e l'acquisizione delle Filippine. Il fallimento del progetto wilsoniano e l'interludio isolazionista della seconda metà degli anni Trenta lascia poi spazio all'ascesa degli Stati Uniti a leader mondiale. Nel secondo dopoguerra gli Usa combinano elementi tradizionali della politica di potenza e forme nuove d'influenza economica, politica e culturale, riuscendo così a rispondere alla sfida dell'altro universalismo del XX secolo: quello dell'Urss comunista. L'espansionismo statunitense e le forme imperiali cui ha dato vita si sono sempre legate all'idea di libertà raggiunta all'interno dei confini americani, e alla volontà di esportarla per riuscire a difendere più efficacemente l'american way of life.
Henry Kissinger e l'ascesa dei neoconservatori. Alle origini della politica estera americana
Mario Del Pero
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2006
pagine: 197
L'attuale politica estera americana fonda le sue radici in un dibattito che si è svolto tra gli anni Sessanta e Settanta, quando le certezze della guerra fredda cominciarono a venir meno. Fu allora che Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale di Nixon e poi segretario di Stato, articolò una nuova strategia e un nuovo discorso di politica estera fondati sul rigetto delle crociate globali e su un approccio dichiaratamente realista. Questo saggio analizza l'ascesa e il declino della strategia di Kissinger divenuta nel corso degli anni sempre più oggetto di contestazione sia da parte della destra repubblicana sia da parte di alcuni esponenti del mondo politico e intellettuale democratico, che sarebbero divenuti noti come neoconservatori.
11 settembre due anni dopo. America/Europa: un alleato scomodo per un continente vecchio?
Mario Del Pero
Libro
editore: Guaraldi
anno edizione: 2003
pagine: 16
L'alleato scomodo. Gli Usa e la DC negli anni del centrismo (1948-1955)
Mario Del Pero
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2001
pagine: 324
I governi centristi hanno esasperato o smorzato l'asprezza della guerra fredda in Italia? In che modo si è dispiegata l'azione anticomunista degli USA nel nostro paese? Attraverso una ricerca basata su fonti documentarie nuove e in larga misura inedite, questo volume ricostruisce l'atteggiamento tenuto dagli Stati Uniti verso il loro principale interlocutore politico in Italia, la Democrazia Cristiana, nel periodo che va dalle elezioni del 1948 alla metà degli anni Cinquanta. Collocando i mutamenti dell'azione statunitense in Italia nel contesto più generale dell'evoluzione della politica estera americana e intrecciando l'analisi dell'azione internazionale degli USA con quella delle vicende italiane, l'autore evidenzia contraddizioni e ambiguità dell'alleanza tra Stati Uniti e DC, basata su di un comune denominatore - l'anticomunismo - dimostratosi debole e spesso non in grado di fornire contenuti politici positivi. Mettendo a fuoco l'operato degli Stati Uniti in Italia e le frequenti resistenze democristiane nei confronti dei progetti statunitensi, lo studio di Del Pero permette di comprendere l'effettivo impatto avuto dalla guerra fredda sul sistema politico dell'Italia repubblicana nel suo primo decennio di vita.