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Libri di Massimo Lunardelli

È Gramsci, ragazzi. Breve storia dell'uomo che odiava gli indifferenti
15,00

Isidoro Azzario sulla terra e sulla luna. Storia del capostazione rosso che fondò il partito comunista d’Italia e che il fascismo rinchiuse in manicomio

Isidoro Azzario sulla terra e sulla luna. Storia del capostazione rosso che fondò il partito comunista d’Italia e che il fascismo rinchiuse in manicomio

Massimo Lunardelli, Alessandro Pellegatta

Libro

editore: Associazione Eguaglianza e Solidarietà

anno edizione: 2023

Isidoro Azzario (Pinerolo, 1884 - Luino, 1959) ha vissuto molte vite. Ferroviere fino al grado di capostazione, è stato dirigente dello SFI; ha contribuito a fondare il Partito Comunista d’Italia nel gennaio del ’21, un anno dopo è stato eletto nel suo CC e ha partecipato a Mosca al IV congresso dell’IC. È stato inoltre consigliere comunale a Cuneo, membro della locale Camera del Lavoro, redattore de «il Sindacato Rosso». Schedato come “elemento estremamente pericoloso”, è “oratore formidabile, freddo, preciso, impeccabile” secondo la definizione di Gramsci. Poi, nel 1927, la missione in Sud America per conto dell’Internazionale Sindacale Rossa. Lo arrestano il 21 giugno a Calì in Colombia in condizioni pietose. Estradato in Italia, i suoi stessi compagni che lo incontrano nel carcere di Regina Coeli stentano a riconoscerlo. Bollato dalle perizie psichiatriche come “individuo affetto da paranoia espansiva e delirio cronico progressivo”, inizia il suo calvario nei manicomi del regno. E dopo i manicomi, il confino a Ponza e alle Tremiti. Elabora complesse teorie astronomiche, si dichiara figlio illegittimo di Nietzsche. In questo libro per la prima volta tutta la sua storia.
14,00

Kemirruschi. La storia di Michele Schirru in 14 date

Kemirruschi. La storia di Michele Schirru in 14 date

Massimo Lunardelli

Libro: Copertina morbida

editore: Edizioni Abbà

anno edizione: 2021

pagine: 100

13,00

Gramsci il fascista. Storia di Mario, il fratello di Antonio

Gramsci il fascista. Storia di Mario, il fratello di Antonio

Massimo Lunardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Tra le righe libri

anno edizione: 2020

pagine: 184

Un saggio e una ricerca storica sul Gramsci Nero che riserva molte sorprese. Mario Gramsci (1893-1945), il fratello fascista di Antonio Gramsci, sul quale fino ad ora era calato un oblio, si dice per volontà dei comunisti che intendevano cancellarne la memoria, e al contempo mito del neofascismo, in realtà ebbe una vita ben diversa dalla narrazione di parte. Mario Gramsci del quale si racconta che sia stato il primo segretario del Fascio di Varese e che sia morto mussoliniano convinto, aderente alla Repubblica Sociale Italiana, nasconde un'altra verità. Volontario in Etiopia a costruire l'Impero, capitano del Regio esercito sul fronte dell'Africa settentrionale nella Seconda guerra mondiale, finì prigioniero per cinque anni degli inglesi in Australia. Nel campo si dichiarò monarchico e antifascista. Rimpatriato in Italia nel 1945 morì dopo qualche settimana dal suo arrivo a causa del tifo contratto sulla nave di ritorno. Da quel momento è stata raccontata una storia che fino ad ora non aiutava a capire chi era stato veramente Mario Gramsci, il fratello di Antonio Gramsci, uno dei fondatori del Partito Comunista d'Italia.
15,00

È Gramsci, ragazzi. Breve storia dell'uomo che odiava gli indifferenti

È Gramsci, ragazzi. Breve storia dell'uomo che odiava gli indifferenti

Massimo Lunardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Blu Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 92

Esistono centinaia di libri su Antonio Gramsci, ma nessuno ha ancora raccontato Gramsci ai ragazzi. Eppure è proprio ai giovani che ha senso destinare il suo insegnamento, più che mai attuale. La travagliata esistenza vissuta con coerenza, dignità e coraggio, sempre contraddistinta dall'ottimismo della volontà, costituisce un vero e proprio romanzo di formazione. Dall'adolescenza in Sardegna al periodo di studio e formazione politica a Torino, dall'attività giornalistica a quella di partito che lo condurrà in Russia, dove incontrerà l'amore, dall'elezione in parlamento fino ai tristi anni del carcere in cui scriverà le lettere e i quaderni, la vita di colui che odiava gli indifferenti è appassionante e densa di emozioni. E inevitabilmente, trattandosi di Gramsci, oltre alla storia di un uomo è la Storia stessa che scorre sulle pagine, quella Storia che Gramsci amava tantissimo perché, come spiegò in una lettera al figlio Delio, «riguarda gli uomini viventi, e tutto ciò che riguarda gli uomini, quanti più uomini è possibile, tutti gli uomini del mondo in quanto si uniscono tra loro in società e lavorano e lottano e migliorano se stessi, non può che piacerti più di ogni altra cosa».
10,00

Indagine sullo scudetto revocato al Torino nel 1927

Indagine sullo scudetto revocato al Torino nel 1927

Massimo Lunardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Blu Edizioni

anno edizione: 2014

pagine: IX-203

Campionato di calcio 1926-27. Il Torino del presidente Marone Cinzano conquista il suo primo scudetto grazie ai gol di Baloncieri, Rossetti e Libonatti, il Trio delle Meraviglie. Giusto il tempo di festeggiare, poi un giornale romano, Il Tifone, getta ombre sulla regolarità del derby disputato il 5 giugno 1927 e vinto dal Torino per 2 a 1. In un calcio che è sempre più fenomeno di massa ed è ormai completamente assoggettato al fascismo, conduce l'inchiesta il presidente della FIGC Leandro Arpinati. È uno degli uomini più potenti d'Italia, lo chiamano il duce del calcio, è podestà di Bologna, vicesegretario del partito, proprietario di un paio di giornali e in procinto di diventare sottosegretario agli Interni. Nella notte tra il 3 e il 4 novembre 1927 viene emessa la sentenza: la combine è stata provata e al Torino viene revocato lo scudetto. Il giocatore juventino che si è lasciato corrompere, per 25.000 lire, è Luigi Allemandi, e per lui scatta la squalifica a vita. Giustizia è fatta e il primo scandalo del calcio italiano viene frettolosamente archiviato. Ma che cosa accadde davvero intorno a quel derby? Massimo Lunardelli indaga sulla vicenda recuperandone le tracce sui giornali e nelle fonti dell'epoca, allargando il quadro per descrivere, oltre all'episodio incriminato, un sistema calcistico agli albori ma già privato dell'innocenza, soggetto ai venti del regime e a una stampa assai faziosa...
14,00

Dieci pericolosissime anarchiche

Dieci pericolosissime anarchiche

Massimo Lunardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Blu Edizioni

anno edizione: 2012

pagine: 255

Dieci anarchiche italiane vissute tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento, ritenute pericolosissime da ogni polizia e perciò costantemente controllate, in pubblico e in privato, in Italia come all'estero. I loro nomi sono ormai dimenticati, ma ricorrono nei documenti conservati presso il Casellario Politico dell'Archivio Centrale dello Stato. Si chiamavano Ersilia Cavedagni, Ernestina Cravello, Nella Giacomelli, Clotilde Peani, Virgilia D'Andrea, Leda Ratanelli. Fosca Corsinovi, Elena Melli, Maria Rygier e Maria Bibbi, e sono state per cinquant'anni, ognuna a modo suo, protagoniste dell'anarchismo. Le loro travagliate esistenze, qualcuna spezzata, raccontano - fra rivolte e prigioni, giornali, spie e cospiratori, amori e rancori, attentati veri o presunti - le storie non prive di contraddizioni dell'antimilitarismo, del sindacalismo rivoluzionario, degli esuli politici in giro per il mondo, della guerra civile di Spagna e dell'opposizione al fascismo. Con loro e intorno a loro altre donne e molti uomini. Un affresco umano e politico di chi ha attraversato la vita controcorrente.
16,00

Guardie e ladri. L'unità d'Italia e la lotta al brigantaggio

Guardie e ladri. L'unità d'Italia e la lotta al brigantaggio

Massimo Lunardelli

Libro: Libro in brossura

editore: Blu Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 199

Nella storia dell'Unità d'Italia il brigantaggio meridionale rappresenta una pagina ancora poco nota. È una vicenda di sanguinosa conquista, di speranze e disillusioni, istanze di rinnovamento e realtà immutabili. All'indomani dell'annessione del Regno delle Due Sicilie, soldati e carabinieri dell'esercito piemontese furono mandati al Sud a far rispettare il nuovo ordine: si ritrovarono in luoghi impervi e sconosciuti, stranieri in terra straniera a combattere contro un nemico sfuggente che sembrava invincibile. Gli oltre cento verbali raccolti in questo libro, redatti tra il 1861 e il 1867, raccontano la lotta al brigantaggio nella concitazione del tempo presente, ma soprattutto restituiscono ai protagonisti quella dimensione umana che spesso, nell'astrazione e nella lontananza delle ricostruzioni storiche, si tende a dimenticare. Ai documenti è anteposta un'accurata introduzione che riesce sinteticamente a delineare il contesto sociale e politico del periodo, nella consapevolezza che la realtà non è mai univoca: tutto dipende dalla prospettiva, soldati e briganti non sono che individui in balìa di una storia molto più grande di loro.
14,00

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