Libri di Paolo Vernaglione
Filosofia del comune
Paolo Vernaglione
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2013
pagine: 186
Esiste un pensiero del comune? In capo a quale facoltà umana? Oggi la riflessione sulle alternative al capitalismo deve indagare la natura umana, messa a profitto. In essa scopriamo le condizioni di possibilità per riappropriarsi i beni comuni, qualora siano sottratti al potere dello Stato e al dominio dei mercati. Adoperando strumenti concettuali delle scienze naturali, della filosofia del linguaggio e della genealogia dei saperi, ricavati da Marx, dall'opera di Michel Foucault e dalla teoria psicoanalitica di Jacques Lacan, il libro affronta con piglio materialista quel groviglio di urgenti questioni del presente in cui si dà l'attuale modo di produzione. In esso sono scanditi due tempi tra loro intrecciati: uno in cui l'appropriazione del comune da parte del capitale mobilita l'insieme delle facoltà umane; l'altro in cui soggetti che resistono scrivono la storia dei conflitti e dispongono con gioia pratiche di liberazione. Questa storia può solo raccontarla una scienza del vivente che è immediata prassi innovativa.
Dopo l'umanesimo. Sfera pubblica e natura umana nel ventunesimo secolo
Paolo Vernaglione
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2009
pagine: 280
Le trasformazioni globali del mondo ridisegnano i confini tra etica e sfera pubblica, mostrando una profonda differenza rispetto alla modernità: mentre infatti agli inizi del ventesimo secolo le rispettive sfere della morale e della politica risultavano ben differenziate, nell'era delle tecnologie informatiche e della costituzione biotecnica di spazio e tempo, etica e politica smarginano i loro confini in una terra vaga in cui vivono in una caratteristica indistinzione. D'altra parte la considerazione dell'essere umano come "animale razionale" sta anch'essa rapidamente mutando, sia a causa delle accelerazioni tecnologiche che investono la corporeità e il rapporto tra psiche e corpo, sia a causa di una nuova concettualizzazione della natura umana che proviene dalla scienza.Dunque lo spazio pubblico, dopo aver attraversato diverse epoche storiche, si ridisegna nel passaggio al "post-umanesimo", in un orizzonte inedito e imprevedibile, già intuito da Marx e da Nietzsche; poi da Bataille, Benjamin e Lacan, quindi da Deleuze e dai teorici della rete, che prefigurano un salto quantico dell'evoluzione in cui niente è più come prima.
Un'idea di democrazia. Sfera pubblica, Europa, cooperazione
Paolo Vernaglione
Libro: Copertina morbida
editore: Elabora
anno edizione: 2006
pagine: 128
Il libro affronta la crisi dello spazio pubblico tradizionale e del sistema della delega e sviluppa un'idea diversa di democrazia, che proviene dal confronto con l'Europa istituzionale ed è fondata sulla cooperazione e le pratiche di partecipazione "dal basso" costruite in questi anni dai movimenti sociali.
Rainer Werner Fassbinder
Paolo Vernaglione
Libro
editore: Gremese Editore
anno edizione: 1999
pagine: 128
Francis Ford Coppola
Paolo Vernaglione
Libro
editore: Gremese Editore
anno edizione: 1998
pagine: 128
Il sovrano, l'altro, la storia
Paolo Vernaglione
Libro: Copertina morbida
editore: Manifestolibri
anno edizione: 2006
pagine: 183
L'età della globalizzazione non cambia solo le forme economiche e i modi di vita, ma anche i concetti cardine della filosofia politica, a partire dalla sua nozione più classica, quella di sovranità. Quali sono le principali trasformazioni che valori e simboli tradizionali subiscono a contatto con gli scambi e i rapidi flussi di comunicazione e di informazione? Molto si è detto in questi anni della globalizzazione economica, ma poco di come sono mutate le forme della teoria politica. In questo libro il liberismo economico, la guerra globale, il degrado ambientale, il senso sempre rimandato di un'apocalisse incombente, vengono messi a confronto con il pensiero dei grandi autori che hanno diversamente interpretato le problematiche della modernità e della sua crisi: da Kant a Nietzsche, da Foucault a Arendt, da Derrida a Habermas.
David Cronenberg
Paolo Vernaglione
Libro
editore: Edizioni Scientifiche Italiane
anno edizione: 1995
I film di Cronenberg (Rabid, Videodrome, La zona morta, La mosca, Inseparabili, Il pasto nudo) compiono davvero una svolta di 180 gradi e si mettono in condizione di poter far vedere l'interno del corpo, le sue ferite, i suoi demoni. E' per quello che mostrano e per il modo in cui lo mostrano che i film di Cronenberg si pongono in una terra estrema e di difficile percorribilità. Non ci sono mai allusioni nei suoi film ma sempre fatti compiuti, atti decisi e messe in scena integrali della realtà. La finzione arriva al massimo livello e arriva a coincidere con un altro stato delle immagini, più prossimo all'incubo o al sogno demolitore di fantasmi.