Libri di Quinto S. Tertulliano
Alla consorte. L'unicità delle nozze
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1996
pagine: 208
Esortazione alla castità. Testo latino a fronte
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: La Vita Felice
anno edizione: 1995
pagine: 80
La prescrizione contro gli eretici
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Borla
anno edizione: 1991
pagine: 144
La resurrezione dei morti
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1990
pagine: 224
Il matrimonio nel cristianesimo preniceno. Ad uxorem-De exortatione castitatis-De monogamia
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Borla
anno edizione: 1988
pagine: 528
Il padre nostro
Quinto S. Tertulliano, Cipriano di Cartagine (san), Agostino (sant')
Libro
editore: Borla
anno edizione: 1983
pagine: 194
Gli ornamenti delle donne. Testo latino a fronte
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 1998
Polemica con i giudei
Quinto S. Tertulliano
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 1998
pagine: 176
Tra le numerose opere di Tertulliano, questa si inserisce in una tradizione di polemica con i giudei. Tale polemica affonda le sue radici negli scritti neotestamentari e nella oggettiva difficoltà da parte di alcuni strati della società ebraica ad accettare la novità del messaggio evangelico. Composta intorno al 201, l'opera tocca tutti i principali temi della polemica ebraico-cristiana, come l'attesa del Messia, la validità della legge mosaica rispetto al messaggio cristiano, le profezie, il precetto della circoncisione, l'osservanza del sabato.
L'eleganza delle donne. De cultu feminarum
Quinto S. Tertulliano
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 1999
pagine: 224
Quinto Settimio Florente Tertulliano (155-220 d.C. ca.) è una delle voci più incisive e mordaci dell'Africa romana dei primi secoli. La lingua latina, da lui impreziosita e vivacizzata grazie al conio di un altissimo numero di neologismi, alcuni dei quali destinati a grande fortuna, viene forgiata sino a divenire uno strumento quanto mai idoneo a esprimere un pensiero complesso e sfaccettato, dalle mille sfumature. Con "L'eleganza delle donne" egli si rivolge alla donna cristiana, invitandola a evitare di adornarsi con eccessiva cura, per non divenire strumento del demonio, che persevera nella sua opera di rovina seduttiva trascinando nel peccato l'uomo e pregiudicandone la salvezza eterna. Rispetto alla prima edizione (1986), il volume viene riproposto con una nuova introduzione, che tiene conto dei più recenti studi, e un aggiornamento della bibliografia.
Alla sposa
Quinto S. Tertulliano
Libro: Libro in brossura
editore: ESD-Edizioni Studio Domenicano
anno edizione: 2012
pagine: 288
L'"Ad uxorem" è il primo di tre trattati scritti da Tertulliano sul matrimonio, e appartiene al periodo cattolico. L'opera, che consta di due libri, è come un testamento spirituale lasciato alla propria sposa, vivamente esortata - qualora fosse rimasta vedova - a non passare a nuove nozze, ma a vivere in perfetta continenza. Mosso da ragioni spirituali, l'autore motiva il suo desiderio sulla base della Sacra Scrittura: il matrimonio è un bene lecito ma la continenza è preferibile al matrimonio; ora, nella scelta dei beni, va sempre preferito il bene maggiore. Consapevole però che la continenza è un ideale elevato ma difficile, egli invita a superare gli ostacoli legati alla propria naturale debolezza e alle suggestioni della concupiscenza. Il desiderio di una perfetta intimità con Dio e dei beni celesti dovrebbe prevalere su ogni altra attrattiva terrena. La continenza è testimonianza di fede, segno della futura incorruttibilità, mezzo privilegiato di santificazione. Decisa poi è la condanna dei matrimoni misti basata su indicazioni apostoliche. L'opera termina con una pagina di grande lirismo in cui esalta la felicità del matrimonio cristiano: comunione di vita e di amore nella grazia e nella pace di Cristo. Introduzione di Attilio Carpin. Testo critico a cura di Aem Kroymann.
Il digiuno
Quinto S. Tertulliano
Libro: Libro rilegato
editore: Paoline Editoriale Libri
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il digiuno rappresenta una delle opere della maturità di Tertulliano. Tra i manifesti del suo radicalismo religioso, questo breve trattato indirizza con nettezza verso la prassi ascetica tanto la vocazione martirologica della Chiesa tanto le aspettative escatologiche correlate alla professione di fede del credente. Questo scritto rivela anche una forte carica polemica, indirizzata dall’autore verso gli «psichici» – quei cristiani che, sulla scorta di 1Cor 2,14, erano incapaci di comprendere le cose spirituali. Sin dall’esordio dell’opera, Tertulliano richiama l’integralità della fede cristiana. Non vi può essere una professione di fede disincarnata: il rigore della prassi religiosa non si distingue dalla fermezza nel credere; credere è insieme professare la fede e comportarsi di conseguenza. Il testo, è il più antico trattato sul digiuno pervenutoci. L’edizione ha testo originale a fronte e un impianto interpretativo totalmente rinnovato.