Libri di R. Bodei
Primi scritti critici
Friedrich Hegel
Libro
editore: Mursia
anno edizione: 2022
pagine: 292
La Differenza fra il sistema filosofico di Fichte e quello di Schelling (1801) e Fede e sapere (1802) costituiscono l'esordio di Hegel nel dibattito speculativo del suo tempo. Egli è giunto alla filosofia dopo anni di studio su problemi storici, religiosi, politici ed economici, e viene a trovarsi a Jena, accanto a Schelling, nel momento in cui le polemiche sulla natura dell'idealismo hanno raggiunto il livello più alto. Schelling pensa dapprima di integrare la filosofia trascendentale fichtiana con la sua filosofia della natura, e in un secondo tempo, in seguito al carteggio con Fichte e alla presenza critica di Hegel, procede verso un'autonoma "filosofia dell'identità". Hegel invece, pur ponendo l'esigenza di un sistema, nei suoi scritti destinati al pubblico traccia la propria posizione speculativa attraverso la contrapposizione polemica. Hegel appoggia con incisività e vigore l'idealismo oggettivo di Schelling - da lui significativamente interpretato come sintesi dell'idealismo soggettivo tedesco e del materialismo settecentesco francese -, ma presenta anche degli autonomi punti di distacco dal pensiero schellinghiano.
Sul tragico
Friedrich Hölderlin
Libro: Copertina morbida
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2017
pagine: 109
Preceduti da un ampio e illuminato saggio di Remo Bodei, sono qui presentati i più importanti testi hölderliniani sulla filosofia e l'essenza del tragico. Composti tra il 1795 e il 1804, essi offrono l'immagine di un pensatore originale, la cui opera teorica non è inferiore a quella poetica. Hölderlin, infatti, pur nel costante dialogo con i grandi contemporanei, si pone alla confluenza di antiche tradizioni filosofiche. Con produttiva inattualità rivendica così al presente, a un'epoca segnata dalle lacerazioni di un "caos" politico rigeneratore, l'eredità di Empedocle e dei "presocratici", accanto a quella del panteismo eretico di Vanini e Spinoza. Egli scopre in tal modo per primo un mondo ellenico oscuro, ctonio, "orientale" e panico - come è rivelato dalla tragedia -, specularmente opposto alle figure solari della Grecia di Winckelmann e di Schiller.
Roberto Ciaccio. Lucematrice
Libro: Copertina morbida
editore: SAGEP
anno edizione: 2013
pagine: 160
L'esposizione monografica di Roberto Ciaccio coinvolge quattro realtà genovesi - Palazzo Ducale, Palazzo Nicolosio Lomellino, Museo di Palazzo Reale, Museo d'Arte Contemporanea Villa Croce - messe in rete dal lavoro dell'artista milanese, in un progetto studiato con Anna Orlando, storico e critico d'arte genovese, e supportato dal pensiero di Remo Bodei, filosofo di fama internazionale. Il lavoro di Ciaccio, attraverso la selezione delle opere e con specifiche installazioni legate ai siti, diviene elemento collettore tra i diversi luoghi storici e al contempo tra passato e presente, tra arte di ieri e arte di oggi. Il tema che collega il percorso espositivo è incentrato sulla poetica della luce, della memoria e della traccia. La dimensione "tempo" è centrale nella ricerca di Ciaccio, dove il ritorno fantasmatico del tempo è inteso come traccia e memoria. Questo itinerario all'interno di architetture storiche fa seguito alle precedenti installazioni di Roberto Ciaccio alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale a Milano nel 2011 e a Palazzo della Fontana di Trevi a Roma nel 2008. Il catalogo è arricchito da saggi critici e da un'ampia selezione di opere e di edizioni originali.
Inter/vallum. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2011
pagine: 288
Il lavoro di Ciaccio ha ridefinito le modalità tradizionali degli strumenti e delle processualità della stampa originale, così come il concetto di matrice, di serialità e di riproducibilità tecnica. Le lastre matrici, origine di monoprints e monotipi, divengono nel corso del processo operativo opere a se stanti dotate di una assoluta autonomia ed espressività. Le grandi lastre di metalli diversi (ferro, rame, ottone, zinco) e le grandi opere su carta, così come la serie dei piccoli fogli di papier japon, aprono spazi illusori tridimensionali al proprio interno attraverso le molteplici stratificazioni dei piani e dei valori cromatici. Dalla sottile modulazione delle velature dei colori dal timbro oscuro (dai viola ai blu, ai rossastri, ai bruni) scaturiscono figure come presenze fantasmatiche, i Revenants, in un continuo apparire e dissolversi dell'immagine, in un suo divenire nella trasparenza stessa dell'opera. Se il rigore delle serie, il loro ritmo, la scelta dei materiali freddi come i metalli e taluni procedimenti analitici sembrano aderire a una accezione minimalista dell'opera, una dimensione più intensamente lirica ne pervade tuttavia la poetica. I caratteri timbrici, cromatici delle opere e il ritmo delle loro variazioni sequenziali inducono un pensiero visivo intensamente musicale in cui la tensione intervallare e il riverbero del suono assumono particolare rilevanza.
La leggibilità del mondo. Il libro come metafora della natura
Hans Blumenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2009
pagine: XXV-436
Oggetto del volume, che si presenta come un'elegante scorribanda all'interno di qualche millennio della cultura occidentale, è la storia di una famiglia di metafore connesse all'idea del mondo naturale come cosa da leggere, che Blumenberg traccia per episodi salienti a partire dal biblico "libro della natura" scritto da Dio per arrivare all'interpretazione dei sogni freudiana e al DNA come codice da decifrare. Raccontata letteralmente per immagini, per emblemi, quella che si disegna in questo libro è la storia della conoscenza e del rapporto fra l'uomo e il mondo.
De profundis
Salvatore Satta
Libro: Libro rilegato
editore: Ilisso
anno edizione: 2003
pagine: 180
"Con il "De profundis" Salvatore Satta istruisce un solitario processo sull'ultimo quarto di secolo della storia italiana e, in particolare, sul suo quinquennio conclusivo. Il volume - dichiaratamente non politico e dal tono dolorosamente meditativo - offre una prospettiva diversa e antagonista rispetto a quella "giustificazionista", cui siamo abituati, nell'analisi del fascismo e della seconda guerra mondiale. Obbliga a un estraniante sguardo dall'alto, a una resa dei conti di ciascuno con la propria coscienza, con le responsabilità individuali e le vicende collettive di quegli anni." (dalla Prefazione di Remo Bodei)
Diario di viaggio sulle Alpi bernesi
Friedrich Hegel
Libro
editore: Ibis
anno edizione: 2000
pagine: 94
Sul tragico
Friedrich Hölderlin
Libro
editore: Feltrinelli
anno edizione: 1994
pagine: 112
Vengono qui presentati i più importanti testi di Holderlin sulla filosofia e sull'essenza del tragico. Composti tra il 1795 e il 1804, offrono l'immagine di un pensatore originale. Holderlin si pone, pur nel costante dialogo coi contemporanei, alla confluenza di antiche tradizioni filosofiche. Egli scopre in tal modo un mondo ellenico oscuro, ctonio, "orientale" e panico, specularmente opposto alle figure solari della Grecia di Winckelmann e di Schiller. Ma anche il mondo moderno, sorto dalla Rivoluzione francese, il mondo nuovo, deve passare attraverso il dolore, le contraddizioni e le dissonanze in cui il vecchio si dissolve.