Libri di Riccardo Castellana
Biografia e autobiografia. Scritture di vita dall'antichità a oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 300
Biografia e autobiografia sono nate da una concezione della vita individuale che ha iniziato a diffondersi in Europa soltanto tra Sei e Settecento, quando si è cominciato a riconoscere al mondo delle passioni piena autonomia rispetto a quello dell'etica e quando il sapere storiografico ha assunto un atteggiamento critico nei confronti del documento. Solo se siamo consapevoli di ciò, possiamo applicare queste due moderne categorie anche ad alcune opere dell'antichità e del medioevo, scritte con altri scopi e rivolte a lettori che vi cercavano cose diverse da quelle che attualmente riteniamo interessanti. Così facendo possiamo stabilire una linea di continuità tra le Vite parallele di Plutarco ed Eminent Victorians di Strachey, tra le Confessiones di sant'Agostino e le Confessions di Rousseau, fra le agiografie medievali e le autobiografie di Alfieri e Goldoni, oppure, oggi, quelle di Annie Ernaux e Vitaliano Trevisan. Senza nessuna pretesa di esaustività, il libro ripercorre agilmente gli snodi principali della storia delle scritture di vita dall'antichità ai nostri giorni, in una prospettiva interdisciplinare che intreccia letterature antiche, medievali e moderne, ma anche antropologia culturale e storia dell'arte, del cinema e dei mass media.
Parole cose persone. Il realismo modernista di Tozzi
Riccardo Castellana
Libro: Libro rilegato
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2009
pagine: 156
I narratori più rappresentativi del realismo modernista sono Pirandello, Tozzi e Svevo. A loro si devono innanzi tutto la ricostruzione e il rinnovamento di due generi - la novella e il romanzo - messi al bando dalle avanguardie primonovecentesche. Tozzi esordisce nel genere romanzo nel 1919 con "Con gli occhi chiusi" che, insieme alla "Coscienza di Zeno", è il grande capolavoro del realismo modernista. Nonostante le diverse formazioni culturali, tutti e tre gli autori sono impegnati nello stesso progetto: ridare senso alla forma-romanzo (e alla forma-novella), facendone lo strumento di rappresentazione dei conflitti della modernità, del nuovo rapporto tra io e mondo, delle angosce del presente. E l'autore senese è quello che incarna più pienamente lo spirito autentico del realismo modernista: lo incarna tanto come romanziere quanto come autore di novelle, un genere al quale, a partire anche in questo caso dagli anni della guerra, Tozzi ha dato un gran numero di piccoli capolavori ancora poco conosciuti; capolavori paragonabili per forza espressiva ai più celebrati racconti di Pirandello, ma di quelli tanto più amari e desolati.
La teoria letteraria di Erich Auerbach. Una introduzione a «Mimesis»
Riccardo Castellana
Libro
editore: Artemide
anno edizione: 2013
pagine: 200
"Mimesis" è considerato da molti il capolavoro della critica letteraria del Novecento. Scritto da Erich Auerbach a Istanbul negli anni della seconda guerra mondiale e pubblicato a Berna nel 1946, il libro affrontava questioni fondamentali, sulle quali ci interroghiamo ancora oggi: a partire da quando la letteratura ha cominciato a rappresentare problematicamente la vita quotidiana delle persone comuni? Ciò che chiamiamo realismo è una conquista del romanzo moderno oppure una possibilità sperimentata anche in passato? Quali condizioni ne hanno consentito l'attuazione e quali, invece, l'hanno ostacolata? E quanti sono i modi di "imitare" la realtà? Questo studio riassume in modo chiaro ed esaustivo le linee portanti della ricerca di Auerbach, ricostruendone in modo sistematico la teoria letteraria implicita. Sono analizzati sia le principali categorie di Mimesis (figura, mescolanza degli stili, realismo creaturale...) sia il metodo, con particolare attenzione tanto alla sua genesi quanto alla sua attualità. Chiude il volume un'ampia e aggiornata bibliografia degli scritti di Erich Auerbach.
Breve storia dell’amnesia. Un viaggio a ritroso nell’immaginario contemporaneo
Riccardo Castellana
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Università
anno edizione: 2024
pagine: X-126
Eroi ed eroine senza memoria compaiono nell’immaginario narrativo occidentale solo a partire dal periodo compreso tra le due guerre mondiali. Poi gli amnesici popoleranno anche la narrativa di genere, tanto che oggi li si incontra spesso al cinema, con i volti di attori e attrici celebri come Harrison Ford, Nicole Kidman e Matt Damon, in film tratti da celebri romanzi di spionaggio o di inchiesta. Di amnesici (e di amnesiche) è peraltro piena tanto la grande letteratura quanto il grande teatro, e basti fare il nome di Pirandello. È questo territorio, vasto e molto affollato, che viene affrontato nel libro, che cerca di rispondere ad alcune domande: com’è fatto un racconto d’amnesia e quali sono le sue costanti strutturali? Perché ha una genesi così tarda? E per quale motivo anche le storie artisticamente meno riuscite esercitano in noi una suggestione che va oltre il valore estetico e sembra toccare corde profonde della nostra sensibilità?
Storie di figli cambiati. Fate, demoni e sostituzioni magiche tra folklore e letteratura
Riccardo Castellana
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2014
pagine: 191
Perché le fate rapiscono i bambini? Che cos'è un changeling? Quale filo rosso unisce tante fiabe e leggende popolari ad alcuni capolavori della letteratura moderna, dal Rinascimento di Spenser e Shakespeare fino alla modernità di Hoffmann e Pirandello? Questo studio tematico e interdisciplinare si situa all'incrocio tra etnologia e storia, tra finzione artistica e letteraria, con uno scopo preciso: interpretare un "mito" folklorico arcaico e senza tempo attraverso la rilettura che, nei secoli, ne ha fatto la tradizione colta. Un percorso testuale che è insieme un'indagine nell'inconscio collettivo e la proposta di un nuovo modello di storiografia letteraria.
Federigo Tozzi in Europa. Influssi culturali e convergenze artistiche
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2017
pagine: 156
Unendo tradizione e talento individuale, Federigo Tozzi ha tratto dalla vita di provincia un'epica del quotidiano, moderna e internazionale. Questa è la ragione di un libro dedicato non solo alla multidisciplinare cultura europea dello scrittore senese, ma anche alle convergenze, talora sorprendenti, con le arti e i grandi autori modernisti, da Joyce a Virginia Woolf, da Musil a Kafka e a Roth. Il volume raccoglie contributi di Romano Luperini, Matteo Palumbo, Massimiliano Tortora, Riccardo Castellana, Giuseppe Episcopo, Valeria Taddei, Ilaria de Seta, Valeria Merola, Marco Menicacci, Federico Boccaccini.
Satura
Eugenio Montale
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori
anno edizione: 2018
pagine: 335
Quindici anni dopo "La bufera", "Satura" - il quarto libro di Eugenio Montale - contribuì nel 1971 a dare alla voce del grande poeta una sorprendente nuova fisionomia. Una novità costruita su due diversi movimenti: il primo, più breve, "Xenia I e II", si fonda sulle emozioni legate alla scomparsa della moglie; il secondo, "Satura I e II", si rifa alla "satura" latina, ed è articolato con caustica ironia nell'osservazione critica di una realtà in vistoso mutamento. Netta, quindi, la distanza dal precedente capolavoro; infatti, scrive Romano Luperini, qui l'ormai classica pronuncia di Montale «tende decisamente alla discesa, l'abbassamento è costante, la direzione prosastica e desublimante prevalente. Nel linguaggio, nel tono, nella metrica si riprende la linea prosastica già affiorante negli "Ossi". [...] L'allegorismo persiste, ma non è più propositivo, bensì apocalittico e giudicante: non canta il valore, ma prende atto del disvalore dilagante e attesta ormai solo un coraggio di vivere ridotto ad atto privato. Luci e barbagli del vecchio splendore s'illuminano solo a intermittenza, sempre più affievoliti». Su certi aspetti, essenziali in questo nuovo, e fortemente comunicativo percorso montaliano, insiste anche Franco Fortini, che sottolinea «il dimesso quotidiano» del tono che avvolge e coinvolge la figura della moglie, evidenzia la felice tendenza di Montale a creare personaggi, ma considera anche la sua necessità di farsi «poeta "comico" di un mondo» ormai «già toccato di senilità». Grazie all'ampio commento di Riccardo Castellana possiamo tornare ad apprezzare questa importante fase montaliana, fertile di ulteriori sviluppi nel successivo percorso diaristico. Con un saggio di Romano Luperini e uno scritto di Franco Fortini.
Finzione e memoria. Pirandello modernista
Riccardo Castellana
Libro: Libro in brossura
editore: Liguori
anno edizione: 2018
pagine: VI-164
Il libro propone una nuova interpretazione di Pirandello, che sfida i luoghi comuni del pirandellismo in un'ottica comparata e attenta alla concretezza dei testi. Ogni capitolo parte da un elemento estremamente concreto: un ricamo nascosto nella trama del Fu Mattia Pascal, un motivo libero che rivela, en abîme, aspetti centrali di un romanzo ancora poco letto come i Quaderni di Serafino Gubbio operatore, la genesi di un tema tipicamente novecentesco come quello dell'amnesia, oppure un procedimento formale (la narrazione simultanea) da un secolo in qua sotto gli occhi di tutti ma a cui nessuno aveva prestato attenzione, come la lettera rubata di Poe. È a partire da questi spunti, e dalla loro interpretazione, che si offre al lettore un'idea complessiva del modernismo pirandelliano: per comprendere meglio l'opera di questo grande scrittore nel quadro della letteratura europea della prima metà del Novecento, ma anche per mostrane l'attualità nel tempo presente.
Novelle romane
Federigo Tozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 116
Ben 114 sono le novelle composte da Federigo Tozzi nell’arco di dodici anni (1908-1920). «Novelle» e non racconti, perché si tratta di un genere ben codificato a inizio Novecento, caratterizzato non solo da brevità e narratività, ma anche dalla tendenza a concentrare tutta la carica narrativa nel finale. Romano Luperini le considera, insieme con le “Novelle per un anno” di Pirandello, il corpus novellistico più significativo della letteratura italiana del primo Novecento. Le novelle raccolte in queste volume hanno tutte in comune l’ambientazione romana, o comunque un riferimento significativo alla città dove Tozzi visse stabilmente dal 1914 al 1920. "Novelle romane" è il titolo scelto per una raccolta che d’autore non è né potrebbe essere stata. L’ordine in cui esse sono disposte nel libro ricalca quello della loro composizione, permettendo al lettore di misurare come Tozzi non nasce grande scrittore di novelle ma lo diventa. Testi tutt’altro che improntate alla retorica bellicista, che insistono soprattutto su riflessi del conflitto sulla vita quotidiana delle persone comuni.
Finzioni biografiche. Teoria e storia di un genere ibrido
Riccardo Castellana
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2019
pagine: 215
La biofiction è un genere moderno. Nata con le Vies imaginaires di Marcel Schwob alla fine dell'Ottocento, è letteralmente esplosa negli ultimi decenni, anche grazie all'idea (tipicamente postmoderna) secondo cui non sarebbe più possibile, oggi, una distinzione netta tra fact e fiction. Nella prima parte del libro viene delineata una teoria narratologica della finzione biografica che dimostra, tra l'altro, come la finzionalità di un testo narrativo non dipenda necessariamente dal dire cose non vere, ma piuttosto dall'adozione di particolari modalità enunciative o pragmatiche. La seconda parte, invece, traccia una breve storia comparata del genere, raccontandone la lenta emancipazione dal romanzo storico, valorizzando il carattere fondativo di alcuni modelli (Io, Claudio di Robert Graves, Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, La morte di Virgilio di Hermann Broch) e seguendo gli sviluppi più recenti nella letteratura francofona (Michon, Mertens, Carrère, Echenoz) e anglofona (Burgess, Coetzee). Un rilievo particolare viene dato, per la prima volta, alle scritture biofinzionali italiane, da Antonio Tabucchi e Claudio Magris a Michele Mari, Nanni Balestrini, Bruno Arpaia, Alessandro Zaccuri, Tommaso Pincio, Davide Orecchio, Antonio Scurati e altri.
«Volarono anni corti come giorni». Guida alla lettura di Ossi di seppia
Mario Ceroti
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 132
Il volume è una puntuale e aggiornata guida alla lettura di "Ossi di seppia", in cui si mettono in evidenza alcuni aspetti inediti o solo parzialmente messi in luce dai montalisti. I primi capitoli riepilogano la genesi compositiva della raccolta, mentre quelli centrali si occupano della metrica, nella dialettica tra tradizione innovazione, e delle influenze filosofiche e culturali, con riferimenti a Thomas Mann, Henri Bergson, Friedrich Hölderlin e Ronald David Laing. Il testo è corredato inoltre da un'utile rassegna della critica. Prefazione di Riccardo Castellana.
Fiction e non fiction. Storia, teorie e forme
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2021
pagine: 260
Che cos’è la finzione narrativa e che cosa la distingue da altri tipi di discorso? Ma soprattutto: in quali modi può convivere con le istanze di verità e di referenzialità presenti in un testo letterario? Il libro, rivolto in primo luogo agli studenti dei corsi di laurea in Lettere moderne e in Lingue e letterature straniere, fornisce alcune risposte a queste e altre domande, affrontandole da una prospettiva teorica oltre che storica. A un primo capitolo sullo statuto della fiction, dove sono prese in esame e discusse soprattutto le proposte della narratologia, ne seguono altri tre dedicati ai generi della modernità nei quali, storicamente, il problema della compresenza di fiction e non fiction si è posto con maggior forza: le factual fictions inglesi del Sei e del Settecento (e dunque le origini stesse del novel), il romanzo storico dell’Ottocento e il romanzo saggio. I quattro capitoli successivi si concentrano invece sulla commistione tra finzionalità e fattualità nei generi ibridi del secondo Novecento e degli anni Duemila: il nonfiction novel, la non fiction, la biofiction e infine l’autofiction, forse il genere più emblematico delle ambiguità e dei paradossi dell’estremo contemporaneo. Chiude il volume una riflessione interdisciplinare su analogie e differenze tra la finzione giuridica e la finzione letteraria.