Libri di Rossella Bonito Oliva
Lavorare ai margini di Hegel. Intermezzi critici della soggettività
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 248
Il lavorio ininterrotto e l’ammissione da parte di Hegel, poco prima della morte, della difficoltà del filosofo dinanzi all’accelerazione e all’imprevedibilità dei cambiamenti prodotti dal lavoro dell’umano portano in primo piano il significato degli aggiustamenti, dei ripensamenti, delle sospensioni necessari a un sistema in equilibrio precario tra forze centrifughe e forze centripete. Richiamando l’“ancora” in qualche modo imitiamo il “gesto” hegeliano riconoscendolo come “passato che non passa”, facendosi materia della nostra immaginazione per cogliere il punto in cui il circolo si flette in una spirale nel movimento della corda – sotterranea o sopraelevata – in un processo dinamico e plastico, come sospesa tra l’inizio e la fine. Più che imitare, perciò, proviamo a ripetere, spostandoci rispetto a una mera operazione storiografica, focalizzando i passaggi o i nuclei in cui è più evidente la strategia hegeliana di compensazione.
Etica in figure
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 206
Il volume raccoglie una selezione di saggi di Rossella Bonito Oliva sulle figure dell’etica che definiscono i contorni del nostro tempo. Al centro delle sue analisi si trova la questione decisiva del rapporto con l’Altro, declinata come riflessione complessiva sui temi della cultura e dell’interculturalità, a partire dalle figure del “comune”, della “memoria”, della “dignità”, della “crisi”. In questi saggi, non si incontrano soltanto Kant e Hegel, Heidegger e Blumenberg, Freud e Wittgenstein, ma anche Dostoevskij e Levi, Leopardi e Camus, Caravaggio e Piranesi, perché, dinanzi a una realtà caratterizzata da opacità e sedimentazioni, soltanto l’intreccio tra filosofia, arte e mito apre all’analisi delle trasformazioni del presente e alla disponibilità verso il futuro. Il libro offre una visione d’insieme dell’impegno etico di Bonito Oliva che si concretizza in un’analisi della “crisi” e in un lavoro di “critica” della contemporaneità che non è mai puro e semplice reperimento di limiti epocali, ma è già sempre definizione di spazi per la costruzione di un mondo comune.
Vita ordinaria e senso del comune. Per un'etica dell'opacità
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: LED Edizioni Universitarie
anno edizione: 2016
pagine: 112
L’interrogativo e il profilo etico allargano l’esperienza teoretica e pratica in direzione di altri/e sullo sfondo dell’orizzonte più ampio che il più-che-vita mette in gioco. L’etica ha il suo terreno in questo gioco di rinvii tra sfera personale e sfera interpersonale, tra riflessione critica e costellazioni emotive in cui si configura il senso della vita umana. Un processo aperto che ha il suo punto di articolazione nel sentimento dell’autonomia e del rispetto per la vita in ogni sua forma e la sua linea di confine nella dignità. Come l’etica, la dignità non risponde a una virtù o ad un valore preciso rinviando sempre e comunque allo sfondo che mantiene la distanza tra affidamento e resistenza, senso comune e senso di sé. È la distanza che consente di mantenere aperto l’orizzonte come linea immaginaria di un altrimenti e di un altrove. Questo testo vuole essere un esercizio senza pretendere conclusioni o tentare meta discorsi nella convinzione che argomentare non richiede solo presentare e dare ragioni, ma risvegliare il senso comune, lasciar parlare la vita ordinaria sottraendosi al dispotismo della ragione.
Labirinti e costellazioni. un percorso ai margini di Hegel
Rossella Bonito Oliva
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2008
pagine: 179
Con questo testo non si intende entrare direttamente nel merito del pensiero hegeliano, o meglio non si vuole aggiungere ancora qualcosa alla sterminata letteratura su questo pensatore. Piuttosto l'intenzione è quella di usare i testi hegeliani per saggiarne i momenti di incertezza, di stasi o di opacità rispetto all'assetto sistematico che ha accompagnato questo percorso. Negli interstizi e negli slittamenti - più o meno riconosciuti dall'autore - così come nei passaggi meno lineari è possibile riconoscere una sorta di eredità, che, più che un lascito, è una testimonianza indiretta, potremmo dire preterintenzionale, dello scarto tra la volontà di sistema e la complessità della realtà con cui si è confrontato costantemente e radicalmente il pensiero hegeliano. Una forma qualsiasi di riabilitazione sarebbe anacronistica; più significativo è individuare i punti in cui il post-hegelismo - dal marxismo, al nichilismo, all'ermeneutica, alla psicanalisi - è stato riportato in maniera più o meno consapevole al confronto con Hegel, nel momento stesso in cui l'insistenza sulla fine della soggettività, dell'umanesimo, della storia, della metafisica ha ricondotto l'interrogazione filosofica alla domanda sulla possibilità e sui limiti de! pensare. In definitiva, il sistema hegeliano appare oggi, in positivo o in negativo, una sorta di monumento ai cui piedi ritornare per misurare le ragioni di una impasse del pensiero dinanzi al divaricarsi dei momenti dell'esperienza.

