Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Libri di Stefano Boni

A San Lorenzo si scioglie la neve

A San Lorenzo si scioglie la neve

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: 0111edizioni

anno edizione: 2015

pagine: 170

Matilde è la nuova maestra di San Lorenzo, un piccolo paese che d'inverno rimane isolato a causa della neve. Dopo un lungo periodo di adattamento alla vita di montagna, quando tutto va per il meglio, nuovi arrivi minacciano la tranquillità degli abitanti facendo affiorare antichi rancori. Fra bufere di neve, duelli all'arma bianca, amori contrastati e lotte di potere, dal passato riemerge la figura di Facciarossa, cavaliere e brigante. Tutti in paese dovranno fare i conti con le proprie convinzioni e Matilde, rimasta affascinata dalla tradizione di canto popolare del Maggio Drammatico, dovrà prendere decisioni importanti.
15,00

Culture e poteri. Un approccio antropologico

Culture e poteri. Un approccio antropologico

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2010

pagine: 221

In questa ricerca a tutto tondo, Boni esamina la distribuzione e l'invadenza del potere a partire dalle innovazioni teoriche elaborate dalle scienze umane nel corso degli ultimi decenni. Cosi, il suo sguardo antropologico ci conduce attraverso tutti i passaggi essenziali, dalle culture egualitarie all'accentramento di potere dei moderni Stati nazionali. Di fronte alla progressiva spoliazione dei cittadini del loro potere decisionale, l'autore ci invita a diffondere sempre più in tutto il tessuto sociale il sociopotere, quel potere, esaminato a fondo nel testo, che si esprime nel condizionamento culturale ordinario. Se si parte dal proprio vissuto quotidiano, è infatti possibile sottrarsi a un dominio tanto invisibile quanto opprimente, istituito nell'ordine della normalità, e affermare creativamente saperi, prassi e valori sovversivi.
15,00

Mary Celeste

Mary Celeste

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: 0111edizioni

anno edizione: 2014

pagine: 138

Dicembre 1872. Al largo delle Azzorre viene avvistato un brigantino alla deriva. L'equipaggio è misteriosamente scomparso, tutto è stato abbandonato all'improvviso. Chi sono gli uomini e le donne le cui vicende si intersecano intorno a questo strano fatto di cronaca? Quali sono i dubbi, gli affanni e le decisioni dei protagonisti di uno dei più grandi misteri del mare? Gli investigatori riusciranno a far luce su quanto accaduto o la nave segnerà indelebilmente le loro vite?
14,00

Il Poder Popular nel Venezuela socialista del ventunesimo secolo. Politici, mediatori, assemblee e cittadini

Il Poder Popular nel Venezuela socialista del ventunesimo secolo. Politici, mediatori, assemblee e cittadini

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: editpress

anno edizione: 2018

pagine: 300

Chávez ha tenuto le redini del Venezuela per quasi due decenni promettendo l’inizio del socialismo del ventunesimo secolo, fondato su una riforma dell’architettura statale che prevedeva la cessione di sovranità alle comunità organizzate attraverso il decollo del poder popular. Questo testo indaga le dinamiche effettive nei quartieri di una città caraibica. La minuta e prolungata indagine etnografica illustra le ragioni dell’ennesimo fallimento del socialismo di Stato: il progressivo svuotamento delle assemblee cittadine, il controllo della rappresentanza delle comunità da parte di funzionari del partito, la diffusione di dinamiche clientelari. Nel testo si scorgono con chiarezza le ragioni di un fallimento annunciato e l’indisponibilità degli Stati, anche di quelli autoproclamati socialisti e rivoluzionari, a lasciare spazi di autonomia alla cittadinanza.
20,00

Critica della democrazia occidentale

Critica della democrazia occidentale

David Graeber

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2024

pagine: 128

Benché la civiltà occidentale ne rivendichi l'invenzione, Graeber ci mostra come forme democratiche basate sull'autoorganizzazione siano emerse, nel tempo e nello spazio, in una pluralità di società «altre», diverse tra loro ma tutte estranee alla concezione statuale propria dell'Occidente. E sta qui la contraddizione insita nell'ideale democratico occidentale, che si regge sul sogno impossibile di coniugare le pratiche democratiche con i meccanismi coercitivi dello Stato. Una contraddizione che impedisce la creazione di democrazie nel senso pieno del termine, consentendo piuttosto la nascita di «repubbliche» dotate di pochi elementi democratici. Il che spiega come mai in Occidente ci siano sempre state sperimentazioni sociali volte a riaccendere le istanze più autentiche della pratica democratica. E se in passato i modelli di democrazia scaturiti dalle rivoluzioni americana e francese si sono ispirati, più che all'Atene classica, alle navi pirata, ai nativi americani o alle comunità di frontiera popolate da liberti, prostitute e rinnegati, oggi sono i movimenti di critica radicale dell'esistente, fondati su pratiche orizzontali e modalità di condivisione, a mettere in discussione le basi della nostra democrazia incompiuta. E il futuro della democrazia sta proprio lì. Prefazione di Stefano Boni.
14,00

Lo sguardo dello Stato

Lo sguardo dello Stato

James C. Scott

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2019

pagine: 496

L’ottica con cui lo Stato guarda alla società e alla natura è intenzionalmente ultra-semplificatrice perché, per tutto comprendere (e controllare), deve inevitabilmente comprimere la diversità del territorio e della sua popolazione all'interno di griglie standardizzate più facili da gestire. Ricostruire il passaggio epocale che ha portato all'attuale configurazione di potere - tramite l'istituzione di mappe, censimenti, cognomi fissi, elenchi catastali, pesi e misure unificati ... - è essenziale per cogliere l'arte di governo moderna, con la sua pretesa di razionalità - sconfessata dai disastri provocati dall'ingegneria sociale ultra-modernista nel ventesimo secolo - e l'invasività dei suoi dispositivi di controllo, sempre più capillari. Queste semplificazioni della natura, della società e persino dell'animo umano sono state fatte a scapito delle pratiche vernacolari, informali e non codificabili, che Scott definisce ‘mètis’. Ovvero quelle forme di conoscenza radicate nell'esperienza che proprio per la loro complessità rimangono incompatibili con le esigenze di schematizzazione proprie di qualsiasi ordine sociale pianificato e centralizzato, confermandosi cosi come le forme di resilienza più efficaci per sottrarsi allo sguardo omologatore dello Stato.
22,00

Homo comfort

Homo comfort

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2019

pagine: 264

La vita comoda piace a tutti, ma è proprio questa accettazione generale e acritica che va investigata per comprendere i cambiamenti epocali indotti dall'imperante ipertecnologia. Prepotentemente entrata nella nostra routine quotidiana, la comodità è diventata non solo uno stile di vita ma anche un modo di conoscere che ha plasmato la cultura materiale, i processi cognitivi e gli stessi modelli valutativi. Si configura dunque come un fatto sociale totale che ci consente di indagare la cesura antropologica che ha dato vita - quanto meno nel mondo occidentale e occidentalizzato - a una forma inedita di umanità: l'Homo comfort. Un'umanità che va liberandosi della fatica e del dolore, ma che al contempo accetta in contropartita un malessere esistenziale sempre più diffuso, insieme alla perdita di facoltà sensoriali e abilità conoscitive, costruite nel corso dei secoli, che la rendono sempre più dipendente da una tecnologia onnipresente di cui ha scarsa o nulla cognizione.
17,00

Etnografie militanti. Prospettive e dilemmi

Etnografie militanti. Prospettive e dilemmi

Stefano Boni, Alexander Koensler, Amalia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Meltemi

anno edizione: 2020

pagine: 256

Com'è possibile coniugare l'impegno politico con la ricerca sul campo? Offrendo una rassegna ragionata, il testo illustra le radici profonde nell'antropologia italiana, ma evidenzia soprattutto la politicizzazione dell'etnografia, tornata prepotentemente alla ribalta nell'ultimo decennio con lo studio dei movimenti sociali. Viene scandagliata la letteratura internazionale ma soprattutto gli studi di etnografi militanti italiani emergenti, per perlustrare diverse opzioni politiche, teoriche e metodologiche su come fare ricerca qualitativa e su come comprendere le forme dell'attivismo contemporaneo con un esplicito intento di trasformare l'esistente. Il taglio è autoriflessivo, centrato su potenziali tensioni e dilemmi che si creano nelle relazioni con il contesto studiato, nella conduzione della ricerca e in fase di restituzione. Distinguendo l'etnografia militante da altre forme di coinvolgimento pubblico della ricerca – quali l'antropologia applicata, la ricerca-azione e l'antropologia pubblica –, si chiarisce la continuità e la discontinuità delle etnografie militanti contemporanee rispetto alla celebre presentazione gramsciana dell'"intellettuale organico". Infine, i tre autori ripercorrono la loro esperienza politica ed etnografica per mostrare come fare ricerca possa sia contribuire al sapere scientifico sia rafforzare contesti politici.
18,00

Orizzontale e verticale. Le figure del potere

Orizzontale e verticale. Le figure del potere

Stefano Boni

Libro: Copertina morbida

editore: Elèuthera

anno edizione: 2021

pagine: 280

Lo spazio è una dimensione cognitiva imprescindibile. Non è dunque casuale che le raffigurazioni spaziali siano quelle che rendono immediatamente leggibile la soggiacente struttura di potere. Come testimonia una vastissima iconografia, la disposizione dei corpi nello spazio - al centro o ai margini, in alto o in basso, in grande o in piccolo - permette infatti di cogliere in tutta la loro evidenza le relazioni sociali proprie di un dato contesto. Ed è grazie al suo sguardo di antropologo che Boni ha potuto costruire questo originale percorso visivo che individua, nel tempo e nello spazio, le multiformi figure assunte da un potere a vocazione gerarchica e da un principio egualitario propenso invece alla circolarità. Così, attraverso un'analisi delle posture corporali, delle coreografie rituali, delle strutture architettoniche e dei tanti dispositivi associati alle posizioni apicali, si delinea un'inedita storia di quella contrapposizione tra alto e basso che attraversa tanto la modernità quanto l'etnografia classica, per riproporsi intatta oggi nell'inesausta tensione tra l'orizzontalità sperimentata dai nuovi movimenti sociali e l'iper-verticalità che connota i poteri globali, finanza in testa.
18,00

Dialoghi sull'anarchia

Dialoghi sull'anarchia

David Graeber

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2022

pagine: 248

In queste conversazioni, avvenute poco prima della sua prematura scomparsa, Graeber ci lascia un ultimo geniale mosaico del mondo contemporaneo, in cui miscela sapientemente riflessioni politiche, sapere antropologico ed esperienze militanti. In un fitto dialogo attento a ridisegnare una genealogia anarchica che non si esaurisce nella «cultura atlantica», i tre interlocutori interrogano Graeber non tanto sulla storia o i fondamenti del pensiero libertario quanto sull'importanza di uno sguardo anarchico per interpretare il mondo. Ne esce, come sottolinea Stefano Boni, una visione originale – elaborata sul campo da un pensiero-azione in continua trasformazione – che impedisce il formarsi di una teoria «forte» dell'anarchia intesa come destino o identità. Ed è precisamente la forma dialogica, rivendicata da tutti gli interlocutori, la modalità che consente di costruire questa visione non autoriale ma collettiva, l'unica in grado di far emergere pensieri che nessun individuo da solo potrebbe mai avere. E in definitiva, ci dice Graeber, l'anarchia è proprio questo. Prefazione di Stefano Boni.
18,00

Culture e poteri. Un approccio antropologico

Culture e poteri. Un approccio antropologico

Stefano Boni

Libro: Libro in brossura

editore: Elèuthera

anno edizione: 2022

pagine: 248

In questo saggio che esplora i rapporti tra il potere (nelle sue varie declinazioni), le culture (ovvero le forme standardizzate di condotta e pensiero) e le antropologie (i discorsi sull'umanità), Boni analizza la distribuzione e l'invadenza del potere coercitivo a partire dalle innovazioni teoriche elaborate dalle scienze umane nel corso degli ultimi decenni. Così, il suo sguardo antropologico ci conduce attraverso i passaggi essenziali che hanno portato dalle culture egualitarie all'accentramento di potere dello Stato moderno. Di fronte alla progressiva spoliazione dei cittadini del loro potere decisionale, l'autore ci invita a diffondere sempre più in tutto il tessuto sociale quel sociopotere che si esprime nel condizionamento culturale ordinario. Se si parte dal proprio vissuto quotidiano, è infatti possibile sottrarsi a un dominio tanto invisibile quanto opprimente, istituito nell'ordine della normalità, e affermare creativamente saperi, prassi e valori autonomi e non eterodiretti.
18,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.