Libri di Tamar Pitch
Legalità, giustizia, disuguaglianze. Una crisi contemporanea
Tamar Pitch, Stefano Anastasia
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 121
Il conflitto fra Antigone e Creonte, fra le idee di giustizia e la legalità vigente, si ripresenta oggi in tutta la sua tragicità. Nelle Costituzioni del secondo Novecento, principi di giustizia sono stati incorporati negli ordinamenti, fungendo da limiti e vincoli all'onnipotenza dei legislatori, ma – in ragione della crisi degli ordinamenti giuridici nazionali – oggi i diritti fondamentali cercano sempre più spesso protezione nelle Corti internazionali. Questa è sia una crisi della giustizia sia una crisi della legalità, prodotte, tra altri fattori, dall'odierna subalternità della politica alla logica dei mercati, ossia a una lex mercatoria presentata come inevitabile e “naturale”. Nel volume queste due crisi contemporanee sono analizzate tanto dal punto di vista teorico quanto rispetto ad alcune delle loro cause e conseguenze sociali e culturali, in particolare l'ipertrofia del penale e la moltiplicazione delle disuguaglianze e delle discriminazioni nei confronti di chi viene presentato come “diverso” e “deviante”. Vengono inoltre messe in luce le resistenze nonché il continuo risorgere di istanze di giustizia (le Antigoni contemporanee) rispetto a Creonti incarnati ora da giganti economici e finanziari, ora da governi illiberali, pur se formalmente “democratici”.
Il malinteso della vittima. Una lettura femminista della cultura punitiva
Tamar Pitch
Libro: Libro in brossura
editore: EGA-Edizioni Gruppo Abele
anno edizione: 2022
pagine: 111
Il termine «sicurezza» si è spogliato, ormai da parecchi anni, delle caratteristiche sociali cui era legato (lavoro, salute, diritti): oggi ci si sente al sicuro con condizioni che ci proteggono individualmente dal rischio di diventare «vittime» di comportamenti dannosi. Da qui l’assunto che tutte e tutti siamo vittime potenziali; quindi fenomeni sociali complessi vengono governati con il codice penale e, di fatto, si criminalizza la povertà, la marginalità sociale, l’immigrazione. Ma com’è successo tutto questo? E soprattutto, com’è successo che a questa deriva securitaria aderiscano «movimenti politici il cui obiettivo è la libertà dallo sfruttamento, dall’oppressione, dalla violenza dei gruppi di cui si fanno portavoce? Perché, in particolare, questo succede in un movimento come quello femminista, che è ri-nato (in Italia, ma non solo) contro la rappresentanza (ognuna parla per sé, a partire da sé), nel contesto delle spinte antiautoritarie degli anni Sessanta?».
Devianza e questione criminale. Temi, problemi e prospettive
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2022
pagine: 307
Il volume è un’opera collettiva, maturata nell’ambito della rivista “Studi sulla questione criminale”, ed è rivolto agli studiosi e agli studenti universitari interessati alla tematica. Il testo restituisce alla questione criminale quella complessità che spesso sembra trascurata nei resoconti giornalistici ma anche in molti studi. I contributi del libro – corredati di un’ampia e aggiornata bibliografia di riferimento – muovono da un’analisi dello stato dell’arte e toccano gli aspetti principali su cui si concentra il contemporaneo dibattito culturale e politico, nonché scientifico, attorno a ciò che si definisce “questione criminale”, locuzione con cui si intende che criminalità e devianza non sono considerate oggetti indipendenti dalle procedure che le definiscono come tali, dagli strumenti adoperati per gestirle e/o combatterle, dalle politiche penali, dell’ordine pubblico e del controllo sociale, nonché dai dibattiti che le concernono.
La prigione delle donne. Idee e pratiche per i diritti
Susanna Ronconi, Grazia Zuffa
Libro: Libro in brossura
editore: Futura Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 206
Il libro prende spunto da un progetto di ricerca azione (Women in Transition - WIT) nelle sezioni femminili di due carceri della Toscana. Si è scelto di dare voce alle donne detenute, lavorando sui vissuti sì da ricostruire il filo dell'identità dentro/fuori del carcere. Sono stati individuati i meccanismi di inutile «sofferenza aggiuntiva» della quotidianità del carcere che più colpiscono le donne, oltre il dettato istituzionale della pena come sola privazione della libertà: cercando di scoprire le strategie per contrastarli, attraverso un confronto che ha coinvolto anche le operatrici e gli operatori. Da questa esplorazione della soggettività femminile hanno preso avvio i «laboratori» di self empowerment, mirati a valorizzare gli elementi di «forza» che le donne possono trovare in sé per fronteggiare lo scacco della detenzione; e chiamando il contesto sociale a «fare la sua parte» e mettere in campo risorse per poter guardare oltre il carcere. Il progetto WIT ha suggerito piste di approfondimento che il libro raccoglie: la questione della sessualità e dell'affettività dentro le mura, dall'ottica della differenza femminile; la riformabilità o meno del carcere, vista dal «paradosso» delle pratiche di empowerment in una istituzione totale. Per arrivare al quesito ultimo: quale carcere e quale pena per le donne? Prefazione di Tamar Pitch.
Contro il decoro. L'uso politico della pubblica decenza
Tamar Pitch
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2013
pagine: 84
Decoro è termine che viene utilizzato per significare cose diverse. Un comportamento è "decoroso" quando è adeguato al tipo di persona e al contesto in cui si dispiega: una casa è "decorosa" quando è pulita e in ordine. Il sostantivo "decoro" e l'aggettivo "decoroso" non si applicano a tutte le posizioni sociali: i ricchi e i potenti non hanno bisogno di imporsi regole di decoro. Anzi, il loro valore si manifesta nell'ostentazione non solo di beni costosi, ma di uno stile di vita che a sua volta esibisce l'assoluta noncuranza verso i limiti imposti a tutti gli altri. Dove l'"indecenza" è ciò che conviene ai molto ricchi, il decoro è ciò che viene proposto e imposto a un ceto medio impoverito e impaurito e a tutti coloro i cui desideri e passioni non sono facilmente incanalabili verso il consumo di merci. Il decoro giustifica politiche nazionali e locali volte a tenere a bada i giovani, le donne, i migranti, e a indirizzare paure e scontento. Il decoro distingue tra perbene e permale: mediante questa divisione il governo ottiene consenso nel contesto di una situazione in cui il ceto medio vede minate alle radici le sue basi economiche e culturali. Il richiamo al decoro ne è parte integrante.
La società della prevenzione
Tamar Pitch
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2008
pagine: 192
"Società della prevenzione" è una definizione che ne riassume altre: società dell'informazione, del rischio, della sorveglianza, dell'insicurezza. Il libro ne illustra connessioni e divergenze, fornendo al tempo stesso una chiave di lettura sessuata dei modi in cui, attraverso la prevenzione, si dispiega il controllo sociale. L'imperativo alla prevenzione, oggi diffuso e pervasivo, si configura insieme come una disciplina autoimposta e come giustificazione di modalità di repressione, segregazione, esclusione. Dai corpi e dalla vita quotidiana alla guerra preventiva, il libro indaga gli effetti di controllo sociale di questo imperativo, la sua connessione con l'ideologia neoliberista egemone, e la centralità in esso e nelle sue pratiche delle donne e del femminile.
La società della prevenzione
Tamar Pitch
Libro: Copertina morbida
editore: Carocci
anno edizione: 2006
pagine: 191
Correre rischi e prevenirli sono due imperativi correnti e apparentemente contraddittori oggi dominanti nelle nostre società, le quali sono state variamente chiamate "società del rischio" "dell'incertezza" "della paura". In questo volume si indaga come l'imperativo alla prevenzione, caratterizzante tutta l'epoca moderna, si sia oggi privatizzato e individualizzato, connotando ogni aspetto della vita quotidiana, e in particolare segnando le modalità del controllo sociale. Rischio e sicurezza si presentano come intrecciati nella retorica dominante. Il testo cerca di metterne in luce precisamente gli aspetti che producono politiche di controllo sociale, ai vari livelli, e di leggerli tenendo presente la differenza di genere.
I diritti fondamentali: differenze culturali, disuguaglianze sociali, differenza sessuale
Tamar Pitch
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2005
pagine: VIII-248
Che genere di sicurezza. Donne e uomini in città
Tamar Pitch, Carmine Ventimiglia
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2001
pagine: 240
Un diritto per due
Tamar Pitch
Libro
editore: Il Saggiatore
anno edizione: 1998
pagine: 281
L'autrice si addentra nella delicata e complessa sfera della legislazione che riguarda la donna, il corpo femminile, la sessualità, le scelte e le pratiche politiche legate a questi temi. Ne emerge una sintesi che, partendo dall'informazione circostanziata sulle norme vigenti, si muove su un doppio registro: filosofico, quando approfondisce il rapporto tra diritto e giustizia e i valori che il diritto moderno rappresenta; sociologico, quando si interroga sulla ragion d'essere delle leggi rispetto all'evoluzione delle pratiche di vita (dal rapporto tra libertà femminile e nuove tecnologie riprodutive alla legge sull'aborto, dalla riflessione sul diritto di famiglia alla violenza sessuale).