Libri di Umberto Margiotta
Difesa della pedagogia
Sergej Hessen
Libro: Libro in brossura
editore: Armando Editore
anno edizione: 2019
pagine: 96
Quest'opera intende indagare su cosa "implichi l'essere pedagogista. Non dunque educatore o maestro, ma proprio pedagogista e, cioè, uno i cui studi universitari abbracciano le scienze pedagogiche nel senso più vasto della parola". Siamo a qualche anno dalla fine della guerra. L'Italia è in pieno fermento di ricostruzione e dì cambiamento. È la prima volta che si pubblica nell'Italia repubblicana un'opera che mette a fuoco identità, natura e articolazione della Pedagogia come disciplina scientifica. Ma la vera questione da rilevare è perché Luigi Volpicelli decide di intitolare l'operetta di Hessen alla Difesa della pedagogia? Perché sceglie un titolo che ha il valore di una freccia lanciata nello spazio del dibattito pedagogico e politico che stava infiammando i primissimi passi della vita repubblicana nel nostro Paese? Hessen sostiene una precisa idea di Pedagogia come Teoria della cultura (Bildung), ne sottolinea il radicamento nella filosofia e, parimenti, ne rivendica l'autonomia come scienza. Nella Introduzione alla ristampa dell'opera, Umberto Margiotta ricostruisce il dibattito che segnò, tra il 1945 e il 1953, la genesi della epistemologia pedagogica nel nostro Paese in diretto confronto con i primi passi delle politiche scolastiche democratiche e repubblicane. Codignola, Borghi, Flores D'Arcais, De Bartolomeis, Bertin, Marchesi, Banfi, l'Università Cattolica di Milano e i primi passi di Scholé dialogano, a distanza, con Hessen e Luigi Volpicelli segnando i termini di un confronto che ha accompagnato la storia della ricerca pedagogica italiana fino ad oggi. Per concludere che, a dispetto delle contrapposizioni e dei distinguo, la lezione di Hessen ci si presenta come un ritorno al futuro. Stagliandosi infatti l'orizzonte formazione come inevitabile rilancio di un nuovo Umanesimo.
La formazione dei talenti. Tutti i bambini sono un dono, il talento non è un dono
Umberto Margiotta
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 292
Tutti i bambini sono un dono, ma il talento non è un dono. Questa idea ci libera, con una sola mossa, dalle speculazioni dottrinali o commerciali sui giften chilfren e ci difende dalle derive di egoismo sociale della teoria del capitale umano. In realtà essa travalica le aule scolastiche e interpella la coscienza dell’Occidente nel momento stesso in cui la crisi del Welfare obbliga a ripensare i fondamentali dell’economia e della società future. Dopo aver richiamato le basi neurofisiologiche del talento secondo la ricerca internazionale, e aver ricondotto anche la plusdotazione a combinazioni disposizionali del potenziale cognitivo ed emotivo di ciascuno di noi, il volume procede a delineare possibili scenari di soluzione ai problemi urgenti che interrogano la qualità dei sistemi di relazione e di qualificazione dell’umano nel XXI secolo. In che modo coniugare insieme, nella formazione dei nostri giovani, i fondamentali dei saperi con modelli e sistemi di padronanza della vita e dell’esperienza che risultino trasversali e generativi? Come assicurare agli sviluppi del potenziale cognitivo ed emotivo di ciascuno non solo il successo formativo ma anche il riconoscimento dovuto da parte delle istituzioni e dei sistemi di accreditamento professionale e sociale? Come coniugare dimensione generalista della formazione e specialismo delle padronanze di area o di indirizzo rispetto alle varie forme di conoscenza, di lavoro e di vita? Che significherà dunque costruire un profilo formativo orientato allo sviluppo dei talenti? Come matura lo sviluppo dei talenti in ciascuno di noi, così si compie il procedere dei saperi e delle forme di vita, che per strutturarsi danno forma ad un vero e proprio "sistema di menti" entro cui trascorre la narrazione, la ricerca e la stessa dialettica tra insegnamento e apprendimento. Ne consegue la proposta di un nuovo asse formativo per la scuola di questo secolo, che trova nel Capability Approach e nella Teoria dello Sviluppo Umano il suo riferimento ispiratore. E che ispira, in conclusione, la richiesta di riprendere il progetto mai attuato della "riforma dei cicli" per assicurare alla scuola un orizzonte strategico e condiviso di qualità e di innovazione.
La formazione oltre l'aula: lo stage. L'organizzazione e la gestione delle esperienze di tirocinio in azienda e in altri contesti
Renato D. Di Nubila, Donata Fabbri Montesano, Umberto Margiotta
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1999
pagine: XXII-402
Longlife-longwide learning. Per un trattato europeo della formazione
Massimo Baldacci, Franco Frabboni, Umberto Margiotta
Libro: Libro in brossura
editore: Mondadori Bruno
anno edizione: 2012
pagine: 164
Il contesto internazionale sta mutando profondamente, e con esso il modo in cui la formazione può contribuire allo sviluppo economico e sociale dei Paesi europei. Per le istituzioni, le università, gli insegnanti, i cittadini, emerge sempre più forte la necessità di ripensare il paradigma educativo, in modo da armonizzarlo con la natura dinamica e complessa dell'attuale società della conoscenza. Il volume presenta la prospettiva sistematica di alcuni dei maggiori pedagogisti italiani sui cambiamenti, in atto e all'orizzonte, del sistema formativo europeo: dalle nuove realtà sorte in seguito alla crisi del welfare state - segnate dal lifelong learning e dall'interazione tra la formazione formale e quella informale - ai percorsi diretti verso un learnfare efficace ed equo, che renda universale, oltreché centrale e permanente, l'accesso alle conoscenze e il loro apprendimento.
Teorie dell'istruzione. Finalità e modelli
Umberto Margiotta
Libro
editore: Anicia (Roma)
anno edizione: 2014
pagine: 326
Teorie della formazione. Nuovi orizzonti della pedagogia
Umberto Margiotta
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2015
pagine: 280
Definita la problematica di riferimento dei nostri tempi, la formazione va oltre il principio di educabilità e l’enfasi sugli apprendimenti e si impone, invece, come pratica intersoggettiva di generazione di valore. Essa concerne l’essere e il divenire dell’uomo in maniera più profonda e radicale di qualsiasi altro campo d’azione di cui si faccia esperienza. Ma, affinché diventi riconoscibile il valore aggiunto che la conoscenza pedagogica apporta al pensiero e all’azione degli educatori nella società globale della conoscenza, è necessario che la formazione ridiventi il principio di individuazione proprio della conoscenza pedagogica. Da questa consapevolezza nasce la proposta, nel volume, di ricostruire la pedagogia creando e sviluppando una teoria standard del discorso pedagogico. A partire da un’analisi delle evidenze della pedagogia, si utilizza la metodologia dei programmi di ricerca come dispositivo per riordinare il campo delle conoscenze pedagogiche, per intendere l’universo della conoscenza pedagogica come teoria della formazione e la formazione come logica della vita.