Medicina

LEGO®-Based Therapy nasce oltre 25 anni fa dall'osservazione clinica: bambini con difficoltà nell'area sociale trovavano nel gioco condiviso con i mattoncini un terreno naturale e motivante per sviluppare competenze comunicative, collaborative e relazionali. Da allora il metodo si è evoluto, ampliandosi a diversi contesti clinici, educativi e riabilitativi. Ora disponibile in edizione aggiornata, questo volume approfondisce l'approccio, le sue basi teoriche e le applicazioni pratiche per professionisti che lavorano con bambini e ragazzi nello spettro autistico e con bisogni sociali. Una risorsa completa e rigorosa per psicologi, educatori, terapisti e scuole.

La riserva funzionale dell'encefalo umano rappresenta un vero e proprio meccanismo di sicurezza biologico: un ammortizzatore naturale che permette di compensare piccoli danni senza manifestare conseguenze evidenti. Questo concetto affascinante, che intreccia biologia e potenziale umano, è esplorato in profondità in questo testo, rivolto a clinici ed a specialisti in medicina legale. Con un linguaggio chiaro e accessibile, arricchito da riflessioni e casi pratici, il testo offre uno strumento per professionisti e studiosi interessati al complesso rapporto tra cervello, resilienza biologica e salute.

L’arte può davvero curare? Qui l’arte si fa gesto di incontro, linguaggio del desiderio e via di cura. Questo libro collettivo risponde affermativamente, ma in un modo inatteso: la cura non è solo terapia, e l’arte non è solo espressione. Entrambe diventano incontro, ascolto e riconoscimento. L’arte che cura esplora la frontiera in cui la creatività incontra la psicoanalisi, la clinica, la pedagogia e la vita di comunità. Non si tratta di un’arte “terapeutica” in senso riduttivo, ma di un’arte che restituisce parola e dignità a chi, attraverso la fragilità, trova un modo nuovo di esistere. Nato dall’esperienza di Casa di Marina, luogo di vita e di ricerca nel campo delle disabilità e della salute mentale, il libro racconta un’avventura umana e simbolica in cui operatori, psicoanalisti, artisti, ospiti e familiari si incontrano nel territorio condiviso del gesto creativo. Ogni opera – un dipinto, una parola poetica, un atto scenico – diventa un varco: la possibilità di dire ciò che altrimenti resterebbe muto.

La cura delle ferite rappresenta una delle competenze fondamentali per ogni professionista sanitario. Un approccio corretto, basato su evidenze scientifiche e buone pratiche cliniche, può fare la differenza tra una guarigione efficace e complicazioni potenzialmente gravi. Ricco di casi esemplificativi e osservazioni tratte dall'esperienza quotidiana sul campo, questo manuale nasce con l'obiettivo di offrire una guida pratica, chiara, operativa, riflessiva e aggiornata sul Wound Care, e si rivolge a tutti coloro che quotidianamente si confrontano con la gestione delle ferite: infermieri; medici; fisioterapisti; OSS; studenti delle professioni sanitarie; formatori e responsabili clinici. Il testo è strutturato in modo da accompagnare il lettore attraverso le fasi fondamentali del processo di cura, integrando teoria e pratica clinica con il supporto di linee guida internazionali, casi clinici, schede tecniche e immagini esplicative, con lo scopo di collegare teoria e pratica in modo chiaro e utile per il lettore.

Partendo dall'assunzione dell'attuale crisi dell'assistenza sanitaria, l'autore espone la sua tesi. La crisi è stata generata dalla stasi ventennale delle politiche sanitarie e del loro finanziamento. Mercificazione delle prestazioni e mercantizzazione dell'assistenza sanitaria costituiscono le conseguenze attualmente sotto i nostri occhi.

La dissociazione è una delle conseguenze più comuni dei traumi, ma pochi medici hanno ricevuto una formazione specifica nella valutazione e nel trattamento basati su prove scientifiche della dissociazione correlata al trauma (TRD). Questo libro offre una panoramica concisa della dissociazione correlata al trauma, delle questioni relative alla diagnosi errata, dei metodi di valutazione e delle linee guida per la pianificazione del trattamento. I sintomi traumatici e dissociativi sono frequentemente sottovalutati o mal interpretati nella pratica clinica, con conseguenze significative sul piano individuale e sociale. Sebbene associati a forme gravi di psicopatologia, questi disturbi possono essere efficacemente trattati, a condizione che vengano riconosciuti e affrontati con interventi mirati. Bethany L. Brand affronta la mancanza di una formazione e di conoscenze adeguate sulla TRD, fornendo una panoramica sistematica dei metodi per valutarla e una discussione sull'utilizzo dei risultati della valutazione per guidare la pianificazione del trattamento, dei motivi per cui è spesso trascurata o diagnosticata erroneamente, delle teorie eziologiche della dissociazione, dell'applicazione dei dati di valutazione nella pianificazione del trattamento, delle questioni specifiche relative al trattamento dei bambini e degli adolescenti e di altri argomenti fondamentali per comprendere la dissociazione correlata al trauma.

Cosa hanno in comune l'oncologia e il basket? A distanza di sei anni torna una nuova edizione, completamente aggiornata, del libro di Porzio che fornisce pratici protocolli terapeutici per spiegare agli oncologi come affrontare il dolore con le regole del basket. Un modo nuovo per aiutare gli oncologi a vincere la partita contro il dolore.

Una guida all'identificazione di movimenti alterati e alle inferenze sulle cause dinamiche sottostanti: il tutto attraverso la sola osservazione visiva. Questa capacità diagnostica presuppone conoscenze di base di anatomia, fisiologia e patologia neurologica ed ortopedica ma si regge sul riconoscimento e ancor più sull'interpretazione causale delle alterazioni. Il volume si propone di dare ai lettori una guida per inquadrare il singolo caso nel corso di una breve osservazione e personalizzare le scelte terapeutiche, in particolare riabilitative. È indirizzato soprattutto a fisiatri, fisioterapisti, chirurghi ortopedici, neurologi, geriatri, tecnici ortopedici e naturalmente agli studenti delle rispettive discipline.

Nel volume ""Il personale sanitario. Spunti dalla storia", Alessandro Porro offre un'analisi approfondita del ruolo, dell'evoluzione e delle trasformazioni del personale sanitario nel corso dei secoli. Attraverso una prospettiva storica, l'autore mette in luce come le figure professionali che oggi chiamiamo medici, infermieri, operatori socio-sanitari, siano nate, si siano strutturate e abbiano contribuito al progresso delle pratiche di cura. Non si tratta solo di persone che curano: il libro mostra come il personale sanitario sia anche portatore di valori, agenti di cambiamento e testimoni delle tensioni tra etica, scienza e potere. Attraverso fonti storiche, documenti d'archivio e riflessioni storiografiche, Porro delinea le sfide affrontate dai professionisti della salute: la precarietà, il riconoscimento sociale, le responsabilità morali, e la tensione tra vocazione e istituzione. Il personale sanitario è un testo che invita a riflettere sulla dimensione umana della medicina: non solo l'atto di curare, ma anche il percorso (storico, sociale e culturale) che ha portato alla nascita di chi cura. È un'opera utile a storici della medicina, studenti delle professioni sanitarie, ma anche a tutti coloro che desiderano comprendere meglio il peso – e il valore – di chi si dedica al benessere degli altri.

Con la prefazione di Isabel Fernandez. Questo libro è la guida che ogni terapeuta EMDR vorrebbe a disposizione nei momenti di incertezza: uno strumento pratico, concreto e ironico dedicato a chi si avvicina ai primi passi nell’EMDR tra incertezze cliniche, dubbi sulla tecnica e mille domande che emergono tra teoria ed esperienza. Attraverso supervisioni, domande e risposte, aneddoti di percorso il volume accompagna lo psicologo dentro il modello AIP, nel mondo dei traumi e delle emozioni con grande autenticità, suggerendo come affrontare blocchi, paure o errori di percorso con mappe pratiche e spunti "da GPS". Luisa Fossati e Matteo Marini uniscono competenza, e leggerezza, restituendo alle nuove generazioni di terapeuti non solo strumenti e teoria ma una vera compagnia di viaggio, fatta di riflessioni condivise, humour e calore umano. Un invito a chiedere aiuto, a non sentirsi soli e a continuare a crescere nel lavoro con l’EMDR, per trasformare le ansie terapeutiche in occasioni di scoperta.