Sport e vita all'aperto

Un'eccellenza del Made in Italy riconosciuta in tutto il mondo. Due parole, un nome: Luna Rossa rappresenta oggi uno dei più stimati e riconosciuti team sportivi su scala globale. Un marchio (diventato identità) che, sin dalla sua nascita avvenuta nel 1997 da un'idea di Patrizio Bertelli, risuona nelle voci e nei racconti di chi la vela la vive, la ama e la ammira tutti i giorni e anche di tanti altri. Forse è proprio questo – tra i tanti ottenuti in poco più di 25 anni di vento, mare, vele, regate e incroci – il più prestigioso successo del team con sede a Cagliari: dal ruggente esordio ad Auckland nel 2000, passando per la delusione del 2003, tornando in Europa a Valencia nel 2007 e reinventandosi con i multiscafi e la vela a foil delle edizioni successive, Luna Rossa è riuscita ad avvicinare a questo bellissimo sport una platea ampia, variegata e forse poco abituata a parlare di virate, abbattute e giri di boa. Oggi la squadra, che vanta un team composto da più di 100 persone tra velisti, shore team, design team e service team, è pronta a lanciare la sua sesta sfida alla Coppa America con una barca splendida, varata il 13 aprile 2024. Luna Rossa scende in acqua nella più antica competizione sportiva internazionale ancora attiva nelle acque di Barcellona tra agosto e settembre. E noi con Lei.

Il testo comprende "pezzi" giornalistici, qualcuno citato o riportato in altri scritti, qualcuno completamente inedito, che nascono dall'esigenza di raccontare il football. Faccio riferimento a fatti o personaggi degli anni settanta o ottanta: e di quegli anni il racconto è uno spaccato visto da una particolarissima visuale. Da questo contesto voglio estrapolare, per quanto possibile, il meglio. Perché valori ed emozioni non ne mancavano, con riferimento in primis alla vittoria italiana ai mondiali spagnoli, nonché ad alcuni titoli nazionali conseguiti da parte di alcuni club in Italia.

Il libro su Scirea è un attestato di lode al grande uomo innanzitutto e inevitabilmente al grande sportivo che, nella sua breve esistenza, Gaetano Scirea è stato. Lungi dall'essere un necrologio, la biografia si integra con svariate interviste che rappresentano una testimonianza prospettica interessante di chi lo ha preceduto alla Juventus (come Sandro Salvadore) e di chi, come altri, ha avuto il piacere e l'onore di giocare in squadra con lui oppure (come Franco Baresi) lo ha sfidato per un posto come titolare in Nazionale e per ovvi interessi di club di appartenenza. Per chi lo ha conosciuto attraverso gli schermi di un televisore, o tramite la cronaca radiofonica di Ameri, Ciotti e compagnia cantante, ovvero grazie ai resoconti della carta stampata, o ancora per coloro i quali (e Andrea Randighieri è uno di questi) è stato possibile avvicinarlo e parlargli a quattr'occhi era inevitabile notarne e sottolinearne la grande statura umana e atletica. Silente ma fattivo, Scirea deteneva uno speciale magnetismo e in virtù di esso catalizzava fatalmente le attenzioni di tutti, giornalisti e addetti ai lavori inclusi. In un mondo ormai scevro di valori come il contegno, la compostezza e la sobrietà, Gaetano Scirea costituisce una ferma ancora a cui aggrapparsi nei momenti di tormenta e di abulia etica e valoriale. A 35 anni esatti dalla sua scomparsa, quest'opera intende essere un giusto tributo a chi, come lui, ha saputo coniugare impegno, correttezza e successo, senza deviare da nessuno di questi ingredienti che a Scirea sono valsi la ricetta vincente per imprimersi stabilmente nella memoria di molti, anzi moltissimi appassionati di pallone, a prescindere da ovvie partigianerie e triti campanilismi.

Come la meditazione, l'Aikido è un modo di vivere per le persone che vogliono la pace della mente e la pace nel mondo. Questo libro descrive in dettaglio come la pratica dell'Aikido possa insegnare un modo per smettere di combattere e impedire i conflitti. In questo secondo libro si completa lo studio dell'Aikido iniziato nel primo volume del 2012. Vengono descritte le tecniche in coppia o Kumiwaza. In questa parte l'autore illustra alcuni concetti importanti per conoscere il significato delle tecniche di Aikido e il metodo per apprenderle. Il manuale successivamente illustra come affrontare un attacco armato: tantodori, jodori, bokkendori e illustra poi come comportarsi di fronte a un attacco di più persone (Tanizukake). Un ampio spazio è dedicato allo studio del Bukiwaza, tecniche con armi: Bo, bastone lungo; Jo, bastone corto; e Bokken, spada di legno. Nella parte finale offre una descrizione di un settore di questa disciplina dedicato alla purificazione del corpo e della mente (Misogi) e al Kenkodo.

Un pesce selvatico è troppo prezioso per essere catturato una sola volta… Cit. Lee Wulf Ancor di più se si tratta di un Temolo! Cit. Marino Varetto

Karatedo akai-ito. Il filo rosso del destino nasce da un lungo processo di pratica individuale, che alla fine ha unito quattro maestri. Competenze e metodi di insegnamento, apparentemente distanti tra loro, in questo libro sono legati dallo stesso filo rosso. Insieme si può fare la differenza, nella vita come nel karatedo. Contro ogni dojo votato al solipsismo, in cui la pratica è più semplice ma parziale, i maestri e scrittori si propongono di scendere in profondità, mostrando al lettore le infinite possibilità che il karatedo può offrire a tutti i praticanti che scelgano il percorso più completo. È una questione di sport, ma non di gare, e soprattutto di spiritualità.