Storie vere
A Gaza dove la morte non assomiglia più a nulla
Alaa Mattar
Libro: Libro rilegato
editore: Poiesis (Alberobello)
anno edizione: 2025
pagine: 104
Questo libro è un grido. Un grido che nasce dalla disperazione e dalla speranza. La disperazione è per Gaza, la patria del giornalista e scrittore Alaa Mattar. Gaza massacrata e distrutta davanti al mondo. Gaza diventata ormai una piccola Hiroshima dove gli uomini sopravvissuti continuano a vagare braccati dalle bombe israeliane. Dove la guerra polverizza le case, le strade, gli ulivi già ridotti in polvere. Dove i profughi come animali cui dare la caccia sono inseguiti e uccisi senza pietà. E sono vecchi, donne e bambini. Mentre chi è sopravvissuto non ha più acqua, né cibo, né assistenza di alcune genere; mentre gli occupanti bloccano i camion di viveri e medicine al valico di Rafah; mentre la gente con i loro miseri bagagli e stracci, nel deserto e nella desolazione, è costretta a spostarsi da una parte e all'altra di un territorio ridotto a un lager. Un territorio in cui è stato cancellato ogni ospedale o luogo di cura; ogni chiesa, moschea, o altare per pregare; ogni scuola, università, municipio, o edificio di rappresentanza istituzionale. Alaa Matar, esule in Belgio per curarsi, trasforma la sua testimonianza per Gaza in un canto malinconico e straziante in cui racconta del suo essere tornato dalla vita alla morte in un bombardamento a Gaza del 2008, e poi della perdita irreparabile, nella guerra del giugno del 2024, della moglie Nida, e di sua figlia, Sarà. Matar racconta della crudeltà e ferocia degli occupanti, ma al tempo stesso non tace della corruzione e del cinismo dei leader e dei funzionari di Hamas, prima e dopo il 7 ottobre. Alaa Matar attraverso il suo dolore attraversa il dolore e lo strazio di un intero popolo.
La belva di San Gregorio. Il caso Rina Fort. 1946
Marta Barattia
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 192
Il 29 novembre 1946, qualcuno bussa alla porta di un appartamento al primo piano di via San Gregorio, a Milano. È una fredda sera qualunque del Dopoguerra. Franca Pappalardo apre: attendeva quella visita. Con lei, in casa, ci sono i suoi bambini. Quella sera, però, nessuno richiuderà la porta. Il giorno dopo, la polizia irrompe nell'appartamento per trovare le terribili conseguenze di una strage: Franca è stata brutalmente uccisa a sprangate insieme ai suoi figli. I sospetti si concentrano subito su Rina Fort, l'amante del marito di Franca, Pippo Ricciardi – che, ai conoscenti, presentava Rina come consorte: almeno fino a che Franca, insospettitasi, non era salita con tutta la famiglia a Milano da Catania. Le promesse di lasciare la moglie legittima erano cadute nel nulla, e Rina non lo aveva sopportato. Si tratta, quindi, un delitto passionale? O c'è qualcosa di più? Rina sostiene di non aver agito da sola, e le versioni che fornisce differiscono. Cosa è davvero accaduto, quella notte? E chi è, veramente, Rina Fort? Una belva con una sciarpa color canarino e guanti di filo nero, vendicativa e senza scrupoli? O una donna dal passato sventurato, che aveva cercato malamente, ma con fermezza, una propria errata felicità? Con sguardo evocativo e penetrante, Marta Barattia ricostruisce la vicenda di un delitto e, insieme, la storia di una donna sullo sfondo di una Milano viva e livida, che porta ancora tutti i segni della guerra.
Una domenica senza fine
Paolo Maggioni
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 208
Milano, domenica 29 aprile 1945. Mentre i cadaveri di Benito Mussolini, Claretta Petacci e di alcuni gerarchi vengono esposti in piazzale Loreto, un gruppo di anarchici guidati dallo spagnolo Agustino Barajas detto “Carnera” attraversa la città in direzione opposta. Nelle ore in cui l’Italia festeggia la caduta del fascismo, Carnera ha qualcosa da fare. Cresciuto nella Barcellona rebelde dei primi anni Venti, vuole rovesciare il regime del generalissimo Francisco Franco che opprime il suo paese. Le armi, però, non fanno per lui. Idealista, cultore di un’eleganza impeccabile, tra i migliori falsari d’Europa, Carnera intende approfittare di una Milano in preda alla frenesia, alle rappresaglie e ai regolamenti di conti per compiere un’azione impensabile. Solo la più pura fantasia sovversiva può concepire un progetto tanto temerario, i cui effetti avranno ricadute sconvolgenti a mille chilometri di distanza: nella Madrid nera della dittatura falangista. Non esiste nessun dopoguerra e il conflitto di ieri lascia già il posto a nuove battaglie. La storia di Carnera si intreccia a quelle del giornalista Daniele Colpani, un tempo speaker della fascistissima Radio Marte, e di Marta Ripoldi, vedova, tranviera e staffetta partigiana. Nel tempo sospeso di questa domenica senza fine, tutti e tre cercano di dare un senso al dolore patito e di trovare una speranza a cui aggrapparsi per il futuro. Così, i destini dei singoli si sfiorano, si intrecciano e si confondono nel compiersi della Storia. Ispirandosi alla vita vera dell’anarchico Laureano Cerrada Santos, Paolo Maggioni racconta di un piano inaudito in stile La casa di carta, esplora le mille vie di un sogno chiamato rivoluzione, distilla l’odio insopprimibile che ha diviso l’Italia repubblicana fino a oggi.
Rosso profondo
Antonio Paolacci, Paola Ronco
Libro: Libro in brossura
editore: Ubagu Press
anno edizione: 2025
pagine: 420
Il 15 settembre 1991, sotto un viadotto della tangenziale torinese, viene ritrovato il corpo senza vita di una donna vestita con un abito rosso in chiffon di seta. I giornali la chiamano subito la «signora in rosso», citando il titolo di un film di qualche anno prima, e così ancora oggi è ricordata. Il suo nome vero è Franca Demichela, ha 48 anni, è figlia di un dirigente Fiat ed è sempre stata considerata una persona stravagante. Il caso, rimasto irrisolto, vede tra i principali sospettati il marito Giorgio Capra, 49 anni, impiegato Fiat, e un gruppo di tre «slavi» che Franca ha incontrato la sera prima della morte. Inquirenti e opinione pubblica si dividono presto in due fazioni opposte, simboleggiate dalla rivalità accesissima tra polizia e carabinieri, che si ritrovano entrambe a indagare con convinzioni molto diverse. Trent’anni dopo, scavando fra testimonianze e archivi, una coppia di scrittori inizia a raccontare quel caso proprio quando la procura decide di riaprirlo. Ne nasce un’indagine su un omicidio (o forse un femminicidio) che va oltre la sola ricerca di un colpevole e diventa uno straordinario romanzo dal vero. Partendo dagli anni in cui tutto iniziava a cambiare e dal cuore oscuro di Torino, città simbolo del sistema economico italiano, nonché capitale dell’esoterismo e dell’occulto, Rosso profondo racconta una storia oltre il prisma distorto dei luoghi comuni e degli stereotipi, una storia misteriosa come ogni delitto e impietosa come un’inchiesta sull’anima inquieta di questo paese.
L'uomo dai mille volti. Inchiesta su un'impostura sentimentale
Sonia Kronlund
Libro: Libro in brossura
editore: Minimum Fax
anno edizione: 2025
pagine: 139
Si fa chiamare Ricardo, Alexandre, Daniel o Richard; è argentino, brasiliano, portoghese. Fa il chirurgo, l’ingegnere, il fotografo. Ha donne, mogli, forse figli sparsi per diversi continenti. Contattata da una delle numerose vittime di questo bugiardo seriale, la documentarista Sonia Kronlund si lancia in un’inchiesta che la porterà a trovarsi faccia a faccia proprio con lui, Ricardo, l’impostore totale. Ma chi è veramente Ricardo? Cosa lo spinge a ingannare tutte queste donne, a inventarsi identità sempre diverse senza fermarsi mai, nemmeno quando le sue bugie vengono svelate? Chi c’è dietro le sue molteplici facciate: uno psicopatico, un pericoloso manipolatore o semplicemente un seduttore compulsivo? "L’uomo dai mille volti" è un’inchiesta appassionante che si legge come un thriller, ma anche una riflessione vertiginosa su cosa accade quando arriviamo a scorgere il sottilissimo confine che separa realtà e mistificazione. Come il Jean-Claude Romand di L’avversario e il Frank Abagnale di Prova a prendermi, Ricardo ci sconvolge perché apre uno squarcio su un sentimento oscuro: quel misto di orrore e fascinazione che si prova di fronte a personaggi la cui vita è già letteratura.
La parola ai morti. Indagini di un medico legale
Philippe Boxho
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2025
pagine: 240
Quella del medico legale è una professione affascinante, che richiede rigore ma anche una sensibilità fuori dal comune, perché spesso un corpo senza vita è l'unico testimone di una verità che non può essere conosciuta altrimenti. Con il bisturi in mano, chi effettua un'autopsia esegue un'indagine vera e propria, portando alla luce i misteri che i morti nascondono. Ogni livido, ogni frattura, ogni segno sulla pelle racconta una storia: un omicidio, un suicidio, una morte naturale. E ogni caso è diverso, ogni corpo è un puzzle da ricomporre, una narrazione da riscrivere. In questo libro, Philippe Boxho, medico legale da oltre trent'anni, ci racconta di un mestiere che richiede pazienza, precisione e determinazione, perché ogni piccolo dettaglio può fare la differenza. Attraverso esempi concreti, tratti dalla sua esperienza tra la scena del crimine e la sala autoptica, l'autore riesce a trasformare ogni storia professionale in un racconto avvincente. "La parola ai morti" ci svela in che modo i cadaveri possano ancora parlarci. Basta solo saperli ascoltare.
Il mandante. Il caso Nardi
Paola Mora Sabatino
Libro: Libro in brossura
editore: la Bussola
anno edizione: 2025
pagine: 528
Il Mandante è una ricostruzione del noto processo all'ex-magistrato Michele Nardi (condannato al carcere per vari reati presumibilmente commessi a Trani con dei complici, ma rilasciato dopo fatti eclatanti emersi nelle udienze svoltesi a Lecce, in Puglia) resa possibile attraverso un'intervista che Nardi stesso ha concesso a dicembre del 2023 a una scrittrice italiana, in un'incontro avvenuto a Roma. Sullo sfondo delle accuse un'indagine piena di equivoci, forse non casuali, e la strumentalizzazione del "pentito" o "collaboratore di giustizia". Michele Nardi racconta la sua innocenza e, nei dettagli, l'esperienza carceraria che lo ha duramente segnato, la quale avvia alla comprensione della condizione degradante cui sono sottoposti i detenuti in Italia. Nell'intervista davanti a un caffè, che cavalca le scene tragicomiche del processo e i segreti del "sistema Trani", una luce è accesa alla ricerca dei motivi dell'accanimento giudiziario e dell'identità del "mandante" che ha ordinato la sua distruzione per via giudiziaria.
Domanda di grazia
Gabriele Romagnoli
Libro: Libro in brossura
editore: SEM
anno edizione: 2025
pagine: 176
L’uomo al banco degli imputati è alto quasi due metri, ha occhi azzurri e modi gentili. Si chiama Andrea Rossi, è padre di sei figli, fa il commercialista e ha ereditato un prestigioso studio. È l’ultima persona che ci si aspetterebbe di vedere sotto processo. E invece, proprio così lo vede Gabriele Romagnoli. Non lo incontra da tempo, ma lo conosce bene, perché da ragazzi erano compagni di scuola, e amici. Monarchico nella rossa Bologna, devoto alla famiglia, patito di un formalismo che scivola spesso nel sussiego, titolare di un eloquio forbito e di mille, stravaganti manie, Rossi è la quintessenza dell’abisso che divide l’apparire dall’essere. Già, perché dietro la cortina di una rispettabilità borghese, con aspirazioni aristocratiche, si agita un inferno di bugie, investimenti sbagliati e debiti che si accumulano. E ora è sotto processo per omicidio. L’accusa: aver ucciso in un torrido pomeriggio d’estate del 2006 Vitalina Balani, settantenne, ex infermiera, moglie di un ricco imprenditore immobiliare. In poco tempo, la Balani aveva prestato ad Andrea due milioni di euro. Ci sarebbe un movente, quindi. E ci sono molti indizi. Nessuna prova inconfutabile, però. Ma tanto basta perché la Procura imbocchi una sola pista e Andrea Rossi venga condannato all’ergastolo. Romagnoli torna nella città in cui è cresciuto a prendere “il grande freddo” che accompagna l’ora dei bilanci, quando si misura la distanza che separa quello che volevamo essere da quello che siamo diventati. Con la lucidità del reporter, la profondità dello scrittore e l’umanità dell’amico ricostruisce una vicenda giudiziaria dagli incredibili risvolti, solleva il “ragionevole dubbio”, smonta il teorema celato per definizione in ogni processo indiziario e si appella alla migliore lezione del garantismo, perché peggio di un colpevole in libertà c’è solo un innocente in galera. "Domanda di grazia" è "L’Avversario" di Emmanuel Carrère quando ancora vale la presunzione di innocenza. Andrea Rossi ha avuto l’ergastolo. Per comminarlo occorre essere convinti (oltre il ragionevole dubbio) che abbia ucciso con premeditazione. Su questo, gli indizi hanno lasciato più di un’ombra. E le ombre non vanno in carcere. Ci vanno le persone.
I rintocchi sommersi. Gli omicidi di Alleghe
Mattia Majerna
Libro: Libro in brossura
editore: Giunti Editore
anno edizione: 2025
pagine: 208
Il 9 maggio 1933, il corpo senza vita di una giovane cameriera viene ritrovato nella stanza numero 6 dell'albergo Centrale di Alleghe, pittoresco paesino incastonato tra le Dolomiti e affacciato sulle acque scure dell'omonimo lago. Emma De Ventura ha la gola recisa da un rasoio, e non lontano da sé una boccetta di tintura di iodio. Il caso viene archiviato come suicidio: ma qualcosa non torna. Passano pochi mesi e il 4 dicembre il lago restituisce il corpo della giovane moglie di Aldo Da Tos, figlio del proprietario del Centrale, tornata solo il giorno prima dal viaggio di nozze. Secondo le autorità, un altro suicidio. L'annegata però non ha bevuto neanche una goccia d'acqua. E infatti, c'è chi non si rassegna alla versione ufficiale: Sergio Saviane, animoso e caustico giornalista, frequentatore di Alleghe sin dagli anni dell' adolescenza, è determinato a risolvere il caso. Soprattutto perché, la notte del 18 novembre del 1946, sono due suoi cari amici a venire misteriosamente freddati a colpi di rivoltella. Con una prosa fluida e appassionata, Mattia Majerna ci guida tra i misteri di un paese che nelle acque del lago ha seppellito i suoi segreti più profondi: lo specchio d'acqua, formatosi a seguito di un'antica frana, nasconde infatti i resti del primo campanile. E le leggende del luogo vogliono che, se si presta attenzione, si possano sentire le campane sommerse rintoccare a ogni nuovo, misterioso omicidio…
Donato Bilancia. Il serial killer che terrorizzò l'Italia
Roberto Grenna
Libro: Libro in brossura
editore: La Torretta
anno edizione: 2025
pagine: 124
La scia di sangue che porta a Donato Bilancia si spande dal 6 ottobre 1997 al 6 maggio 1998, lasciando dietro di sé i corpi senza vita di diciassette persone. Conosciuto come “il serial killer delle prostitute” e “il serial killer dei treni”, l’assenza di obbiettivi precisi e di moventi per la gran parte dei delitti lo hanno reso uno degli assassini più discussi d’Italia. Roberto Grenna ne ricostruisce la storia attraverso un’accurata selezione delle numerose dichiarazioni che lo stesso Bilancia ha rilasciato durante gli interrogatori e il processo.
Il diario segreto di Unabomber. Le memorie del serial killer più ricercato d'America
Albina Perri
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2025
pagine: 304
Ted Kaczynski, alias Unabomber, è stato il serial killer più ricercato d’America. Professore di matematica alla prestigiosa università di Berkeley, California, nel 1969 ha lasciato la carriera per vivere come un selvaggio nei boschi del Montana, chiuso in un capanno senza luce e gas. Lì preparava pacchi bomba e terrorizzava il Paese. E intanto scriveva. Un’autobiografia, tante lettere e un diario segreto dove annotò i suoi pensieri più crudi. Cattivissimi, e puri. Ma anche pensieri d’amore, di sofferenza e di disperazione. Albina Perri ha ritrovato i suoi scritti sepolti in un mucchio di vecchie carte dell’FBI. Una straordinaria fessura per entrare nella mente del serial killer più geniale della storia. Un viaggio oscuro nella sua mente disturbata e disturbante, sì, ma anche un po’ nelle nostre menti «sane», così diverse, ma poi così dannatamente simili.
ACAB. All cops are bastards
Carlo Bonini
Libro: Libro in brossura
editore: Feltrinelli
anno edizione: 2025
pagine: 224
Sono trascorsi quindici anni dall’uscita di questo libro e dalle vicende che racconta. Figlie di quell’anno zero che fu il luglio del 2001, quando il vertice del G8 di Genova si trasformò in un sabba di violenze e abusi da parte delle forze dell’ordine nelle piazze in cui si erano radunati migliaia di manifestanti contro la globalizzazione. Vicende figlie, soprattutto, di una sfida che, allora come oggi, sembrò necessaria raccontare capovolgendone il punto di vista. Sistemandosi dietro la visiera di plexiglass di un casco azzurro, attraverso gli occhi dei poliziotti. Quindici anni sono un tempo molto lungo. Alcuni dei protagonisti di questo libro hanno lasciato la polizia per “raggiunti limiti di età” e “senza alcuna nostalgia”. Altri, come “Drago” o “lo Sciatto”, vestono ancora la tuta da ordine pubblico. Con l’acume dell’inchiesta giornalistica e la forza di una scrittura coinvolgente, Carlo Bonini ci porta dietro le quinte dei reparti mobili, tra le vite di uomini che ogni giorno si trovano a incarnare lo Stato nelle piazze: di fronte agli studenti, ai lavoratori in sciopero, ai migranti, a chiunque esprima un dissenso. In un’Italia dove il rancore e la paura sembrano diventati lingua comune, ACAB si rivela non solo il resoconto di un’indagine sul passato prossimo del nostro paese, ma una riflessione necessaria su chi siamo e su cosa stiamo diventando.