Mimesis: Wunderkammer. Caleidoscopi
Streghe, stregoni, eretici e altri «cattivi soggetti»
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 254
Di streghe, stregoni, eretici e “cattivi soggetti” esistono innumerevoli espressioni letterarie. Spesso le immagini di questi personaggi, tra fiction e realtà, rappresentano declinazioni inquietanti o rassicuranti dell’alterità (etnica, fisica, sociale, religiosa) che nelle narrazioni trovano canali di comunicazione, realizzano mediazioni culturali, suggeriscono modelli di comportamento o modi per gestire la paura dell’ignoto e del diverso. Questo libro raccoglie i risultati di un fecondo “incontro” fra studiose/i di storia (religioni) e studiose/i di lingue (europee ed extra europee) e linguaggi (del corpo, dei segni), le cui specifiche competenze e ricerche coprono un enorme ventaglio spazio-temporale e includono approcci metodologici assai diversificati e, forse proprio per questo, incontrano il pubblico curioso di oggi, stimolando altri e nuovi, fecondi incroci di riflessioni, che solo l’interdisciplinarità e la transdisciplinarità possono generare.
Il mondo nel piatto
Doris Dorrie
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2023
pagine: 118
Doris Dörrie affianca da sempre la carriera di regista all’attività di scrittrice. In Germania è apprezzata non solo per i suoi film, ma anche per i romanzi, divenuti best seller. Dörrie è un’instancabile viaggiatrice: Il mondo nel piatto rappresenta in qualche modo la quintessenza delle esperienze raccolte nella sua vita da nomade. In questi racconti, tutti incentrati attorno al tema del cibo e della cucina, i lettori fanno il giro del mondo assieme all’autrice: si va in Giappone, Cina, Vietnam, Messico, Bhutan, negli Stati Uniti, in Spagna, Svizzera e Canada. E noi ne approfittiamo, partecipando alle sue avventure, anche culinarie, in tutta tranquillità, sfogliando queste pagine. Doris Dörrie porta a casa nostra le tavole apparecchiate del mondo intero. Gustiamoci dunque i piatti e le storie qui raccolte. Buona lettura - o meglio, buon appetito!
Libussa. Tragedia in cinque atti
Franz Grillparzer
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2022
pagine: 130
Nella tragedia in cinque atti Libussa, composta fra il 1822 e il 1848, rappresentata e pubblicata postuma, Franz Grillparzer rivisita il mito della fondazione di Praga a opera di una delle tre figlie del principe Krokus, attingendo in originale autonomia alle fonti di Johann Karl August Musäus e Clemens Brentano. Libussa incarna il principio di un matriarcato rurale, statico e contemplativo. Innamoratasi del contadino Primislaus, la protagonista si rassegna alla sua concezione patriarcale mirante alla creazione di una moderna civiltà urbana, ai commerci e al progresso. In un’estrema visione palingenetica, fra l’apocalittico e l’utopico, preludio della sua fine purificatrice, Libussa profetizza in chiave antimoderna un futuro dell’umanità in cui il sapere e il profitto saranno riunificati dal sentimento. Il tragico e catartico epilogo rivela un singolare spirito dell’utopia da parte di un “rivoluzionario conservatore”, come Joseph Roth definì Grillparzer, preoccupato per gli sviluppi nefasti della modernità tecnologica e disumanizzante.
Dove comincia l'Europa e altri scritti
Yoko Tawada
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 120
Che cosa significa pensare l'Europa a partire dalla sua assenza originaria? E che cosa comporta raccontarla al di là delle definizioni di identità e di appartenenza? A queste domande rispondono con le loro provocazioni, e non senza ironia, i tre saggi narrativi di Yoko Tawada presentati in questo volume, nei quali l'Europa si rivela terra di Babele, ignara d'ogni frontiera linguistica e culturale. Con la sua scrittura sempre straniera, mossa dalla curiosità e dal desiderio, Tawada si mette alla ricerca delle tracce nascoste dell'Europa, ne interroga la fisionomia, persino l'inesistenza, la osserva ora con un paio di occhiali giapponesi, ora con lo sguardo trasognato della fiaba, e intanto compone il ritratto inedito di un continente assai più vasto e più libero di quanto i suoi presunti confini vogliano credere.
Jinnistan. Fiabe
Christoph M. Wieland
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 468
In questa edizione italiana integrale della celebre raccolta di fiabe curata dall’autore settecentesco Christoph Martin Wieland, si trovano per la prima volta anche i contributi di Friedrich H. Einsiedel e August J. Liebeskind. Il fantastico regno di Jinnistan appare in tutte le sue sfaccettature, palinsesto di molte altre opere successive, in particolare del Flauto magico mozartiano. In un regno di contaminazioni tra figure umane e fatate, tra Oriente e Occidente, sontuosi giardini e ricchi palazzi rococò ispirati alle corti europee, queste fiabe raccontano la storia della fine di un’epoca attraverso un caleidoscopio di immagini e motivi nei quali convivono spazi e tempi lontani, realtà e finzione, ironia e arabesco.
Nello specchio delle meraviglie. Il teatro di figura di Richard Teschner
Elisabetta Vinci
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 137
Il teatro di figura di Richard Teschner, artista boemo che ha operato nella prima metà del Novecento tra Praga e Vienna, è una forma espressiva molto diversa da ogni altro esempio di teatro di figura del tempo. Grazie a una commistione di tecniche e tematiche, che traggono linfa da Oriente e Occidente, e a una compresenza di tradizione e innovazione, Teschner riesce a creare un Gesamtkunstwerk altamente colto e raffinato. In un milieu, quello della Vienna di fine secolo capitale dell’Austria felix, che vive una radicale innovazione dei paradigmi conoscitivi e una fioritura del dialogo tra arte e scienza, Teschner realizza i suoi teatri e le sue figure ottenendo un duplice risultato: da un lato contribuisce alla elevazione del teatro di figura che diviene una forma d’arte colta; dall’altro risponde alla crisi del soggetto, disorientato dalla deflagrazione della modernità, costruendo una nuova utopica totalità mediante la confluenza dei linguaggi artistici e della tecnologia.
La mente narrativa di Henrich von Kleist
Grazia Pulvirenti, Renata Gambino
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 158
La poetologia della conoscenza di Heinrich von Kleist si configura come un viaggio nella mente umana, nelle sue capacità conoscitive e immaginative, nelle sue labilità e nei suoi trascendimenti. La totalità romantica è infranta e il linguaggio è il materiale magmatico di attraversamento del reale e della mente: in ciò si esprime un progetto epistemico che, muovendo dall'orizzonte biologico della corporeità, si realizza, in virtù della forza poietica del linguaggio, nella narrazione. La totalità romantica è ormai infranta nel pensiero di Heinrich von Kleist, per il quale nel linguaggio collidono la coscienza del soggetto, l'atto del pensare e dell'agire tramite la parole. In ciò si esprime un progetto epistemico che riguarda un sapere acquisito tramite la forza poetica del linguaggio e della narrazione, e non grazie alla speculazione. L'indagine che caratterizza l'opera kleistiana può essere quindi considerata come una ricognizione della mente umana, caratterizzata da una processualità narrativa di sperimentazione con la realtà.
Morte apparente, buio, sonno profondo. Tre fiabe dei Grimm
Paola Di Mauro
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 157
A differenza delle numerose illustrazioni della morte apparente di Biancaneve nella bara di cristallo, del sonno centenario della bella addormentata, quali immagini ci vengono in mente per la scena di Cappuccetto Rosso nella pancia del lupo? Le tre fiabe grimmiane ci consegnano dapprima la presenza di due assenze – morte apparente, sonno – e poi il buio, l'assenza di un'assenza: ognuna di esse avviene come dall'interno di una immaginaria crisalide, un rifugio intimo e protetto, che consente un passaggio alla successiva fase di sviluppo. Preceduto dai luoghi preparatori della casa e del bosco, in cui liberarsi della vecchia identità e rinascere come donne nuove, è nello spazio aprospettico della fiaba, riflesso di antichi riti di passaggio, che le metamorfosi fisiche ed esistenziali si compiono nei pressi di luoghi liminali tra vita e morte, essere umano e mondo, habitus e habitat, cultura e ambiente, finitezza costitutiva dell'essere umano e il necessario ampliarsi verso spazi originari.