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Libri di Grazia Pulvirenti

Streghe, stregoni, eretici e altri «cattivi soggetti»

Streghe, stregoni, eretici e altri «cattivi soggetti»

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 254

Di streghe, stregoni, eretici e “cattivi soggetti” esistono innumerevoli espressioni letterarie. Spesso le immagini di questi personaggi, tra fiction e realtà, rappresentano declinazioni inquietanti o rassicuranti dell’alterità (etnica, fisica, sociale, religiosa) che nelle narrazioni trovano canali di comunicazione, realizzano mediazioni culturali, suggeriscono modelli di comportamento o modi per gestire la paura dell’ignoto e del diverso. Questo libro raccoglie i risultati di un fecondo “incontro” fra studiose/i di storia (religioni) e studiose/i di lingue (europee ed extra europee) e linguaggi (del corpo, dei segni), le cui specifiche competenze e ricerche coprono un enorme ventaglio spazio-temporale e includono approcci metodologici assai diversificati e, forse proprio per questo, incontrano il pubblico curioso di oggi, stimolando altri e nuovi, fecondi incroci di riflessioni, che solo l’interdisciplinarità e la transdisciplinarità possono generare.
24,00

Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani

Non dipingerai i miei occhi. Storia intima di Jeanne Hébuterne e Amedeo Modigliani

Grazia Pulvirenti

Libro

editore: Editoriale Jouvence

anno edizione: 2020

pagine: 150

Jeanne, compagna e modella di Modigliani, suicida il giorno dopo la morte dell'amato, è stata una grande artista e una donna audace e disinibita, ribelle e anticonformista. La sua figura è però sbiadita fra le pagine delle biografie dedicate al pittore e delle storie che narrano la Parigi degli anni folli. Le sue opere sono state occultate per anni per volere della sua famiglia bigotta e solo di recente sono state esposte e pubblicate. Questa è un'opera di fantasia, che ha voluto restituire a Jeanne la sua voce, i suoi colori, le sue bizzarrie, reinventando, al di là del mito, la "vera storia" di donna scandalosa e artista, ricostruendo le vicende della sua vita su fonti documentarie, da cui sono tratte le citazioni riportate in corsivo nel testo. La narrazione, sincopata come la vita di Jeanne, è affidata alle voci che emergono da immagini di dipinti e disegni esistenti e d'invenzione, al fine di restituire, al di là della patina dell'arte, la fragilità dei corpi, la miseria e la povertà di esistenze sbilenche, la trama di sofferenze e passioni, giornate folli di ebbrezza e disperazione, alla ricerca della bellezza vissuta come missione e maledizione.
12,00

La mente narrativa di Henrich von Kleist

La mente narrativa di Henrich von Kleist

Grazia Pulvirenti, Renata Gambino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 158

La poetologia della conoscenza di Heinrich von Kleist si configura come un viaggio nella mente umana, nelle sue capacità conoscitive e immaginative, nelle sue labilità e nei suoi trascendimenti. La totalità romantica è infranta e il linguaggio è il materiale magmatico di attraversamento del reale e della mente: in ciò si esprime un progetto epistemico che, muovendo dall'orizzonte biologico della corporeità, si realizza, in virtù della forza poietica del linguaggio, nella narrazione. La totalità romantica è ormai infranta nel pensiero di Heinrich von Kleist, per il quale nel linguaggio collidono la coscienza del soggetto, l'atto del pensare e dell'agire tramite la parole. In ciò si esprime un progetto epistemico che riguarda un sapere acquisito tramite la forza poetica del linguaggio e della narrazione, e non grazie alla speculazione. L'indagine che caratterizza l'opera kleistiana può essere quindi considerata come una ricognizione della mente umana, caratterizzata da una processualità narrativa di sperimentazione con la realtà.
14,00

Storie menti mondi. Approccio neuroermeneutico alla letteratura

Storie menti mondi. Approccio neuroermeneutico alla letteratura

Grazia Pulvirenti, Renata Gambino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 148

Tramite la creazione di storie, l'uomo organizza l'esperienza di sé e del mondo, il proprio vissuto, biologico e immaginario, la propria identità. E, a volte, attinge alla bellezza, nella configurazione stilistico-simbolica del testo letterario e nella sua fruizione. In "Storie menti mondi", l'esperienza letteraria viene indagata come fenomeno dinamico, fisiologico, emotivo e cognitivo, in relazione ai processi mentali che generano il proprium di ogni creazione artistica e lo riconfigurano nell'atto della lettura. A partire dalle specificità linguistiche, formali, stilistiche e simboliche di un'opera, la neuroermeneutica consente di interpretare il testo come dispositivo di ricerca antropologica, in quanto spazio privilegiato per una riflessione sui processi di ordine fisico, emotivo e cognitivo implicati dall'immaginazione tanto nell'atto creativo che in quello della fruizione estetica. Alla luce di tale approccio, che tiene conto dell'interazione fra ermeneutica, antropologia letteraria, studi sulla cognizione, sulla simulazione incarnata, sull'empatia e sui correlati neurali dell'esperienza estetica, è possibile dischiudere nuove prospettive critiche in merito all'esegesi del testo, come anche in relazione alla cultura in cui ogni opera s'inscrive, e offrire nuovi spunti di riflessione sui processi della mente impegnata nell'immaginazione creativa e fruitiva di storie: infiniti mondi, che si condensano e riaffiorano dalle pagine, tramite cui l'essere umano tenta di costruire significati sempre nuovi per il suo essere nel mondo, in una esauribile tensione verso la bellezza.
12,00

Lettere del ritorno

Lettere del ritorno

Hugo von Hofmannsthal

Libro: Libro in brossura

editore: Villaggio Maori

anno edizione: 2016

pagine: 100

Attraverso l'esperienza del colore, Hugo von Hofmannsthal nelle Lettere del ritorno del 1907 compie il suo più spericolato esperimento di una scrittura estatica della visione quale figurazione della fantasia immaginativa: l'atto della visione viene introiettato e inscenato come processo cognitivo, immaginativo e poietico a un tempo. Ne deriva un panorama di forme in divenire, di immagini dinamiche e metamorfiche, sfocate e fluttuanti, generate dal principio energetico del colore colto e trasformato dalla parola. In tale scrittura si genera una forma di pensiero che, nell'abolizione dei vincoli logico-razionali dell'impianto gnoseologico occidentale, rende manifesta la trasformazione interiore, emotiva e psichica determinata dall'esperienza artistica. Si tratta di una esperienza in grado di afferrare la segreta e invisibile trama di sensi non manifesti, intrecciati nella dimensione dell'invisibile, inteso come sfera di latenza dell'essere, catturato dalla fantasia e dall'immaginazione.
14,00

I linguaggi dell'invisibile. Sulla poetica di Hugo Von Hofmannsthal

I linguaggi dell'invisibile. Sulla poetica di Hugo Von Hofmannsthal

Grazia Pulvirenti

Libro: Libro in brossura

editore: Bonanno

anno edizione: 2007

pagine: 212

Sulla linea liminare fra visibile e invisibile, la penna di Hofìnannsthal cattura immagini e visioni di realtà "altre", in una scrittura che si configura tramite una strategia di presentifìcazione dell'invisibile. La tensione della scrittura verso l'invisibile conduce, insieme ad altre strategie, a un immaginario, che, nella pregnanza visibile di corpi e immagini, e, per contro, nelle tracce sbiadite del palinsesto, nelle cancellazioni, nelle pieghe del silenzio, fa emergere l'irrapresentabile, l'indicibile, l'invisibile che si cela, ma che nell'assenza si manifesta per epifanie e frammenti.
15,00

Oltre la scrittura. Frammento e totalità nella letteratura austriaca moderna
19,00

La farfalla accecata. Strutture dell'immaginario dell'opera di Hugo Von Hofmannsthal

La farfalla accecata. Strutture dell'immaginario dell'opera di Hugo Von Hofmannsthal

Grazia Pulvirenti

Libro

editore: Mondadori Bruno

anno edizione: 2008

pagine: 208

La natura antinomica della scrittura di Hofmannsthal è strumento privilegiato dell'irruzione dell'immaginario: essa mette in atto un processo creativo in cui il reale assume i tratti del fantasmatico e l'immaginario si costituisce a partire dalla dissoluzione del fattuale, creando un nuovo orizzonte di senso popolato dai fantasmi dell'inconscio, del sogno, della memoria, della fantasia. Hofmannsthal, operando una trasformazione della visione, determina una estremizzazione del nesso aporetico di assenza e presenza, creando una poetica dell'immaginario a partire dalle Leerstellen, dalle cancellazioni e assenze in cui l'essere trapela, in virtù di un gioco di antitesi e rimandi, per epifanie e folgorazioni.
17,00

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