Petite Plaisance: Divergenze
Elementi di politicamente corretto. Studio preliminare su un fenomeno ideologico sempre più invasivo
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 64
Questi i temi discussi: La teoria marxiana dei modi produzione; Liberarsi dalle stupidaggini; Sulla fine della religione; Sulla fine dell’arte/Sulla fine della filosofia; Il regno delle ideologie e le sue forme; La forma ideologica del Politicamente Corretto; Nascita del Politicamente Corretto; I due momenti della genesi del Politicamente Corretto; Il fallimento della Vecchia Sinistra Americana; Dalla Vecchia Sinistra alla cosiddetta Nuova Sinistra; Un possibile grottesco equivoco; La principale caratteristica del Politicamente Corretto; Le diagnosi illusorie; Il Politicamente Corretto come illusione socialmente necessaria; Il Politicamente Corretto come formazione ideologica; L’Americanismo; La religione olocaustica; La teologia dei diritti umani; L’antifascismo cerimoniale; La dicotomia Destra-Sinistra; Quanto durerà ...?
Capitalismo senza classi e società neofeudale. Ipotesi a partire da una interpretazione originale della teoria di Marx
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 96
Questi i temi in discussione: Nuova teologia dell’economia/Riconsiderazione della teoria delle classi in Marx/Genesi sociale e storica della teoria marxiana delle classi/Il materialismo dialettico: indigesto pastone positivistico/Il materialismo storico/L’idealismo classico tedesco/A proposito delle classi in Marx/L’eredità del pensiero di Marx / Una teoria di media portata/Un modo di produzione comunitario/L’enigma del proletariato come classe rivoluzionaria inter-modale/La genesi teorica della funzione salvifica ed inter-modale del proletariato in Marx/Esiste in Marx una teoria dell’inevitabile crollo del capitalismo?/Un futuro possibile modo di produzione comunitario/I cosiddetti ceti medi/Centralità “reazionaria” dei ceti medi/La dicotomia Borghesia-Proletariato/L’enigma del capitale sta nella generalizzazione della forma di merce/Il capitalismo speculativo post-borghese/ Il capitalismo senza classi è più diseguale e barbarico di quello tradizionale/Il concetto di capitalismo speculativo senza classi è puramente logico/Un fenomeno appena iniziato ed in fieri/A destra in economia, al centro in politica ed a sinistra nella cultura/Relativismo, nichilismo e ossessione biopolitica.
Piccola storia dell'Irlanda
Giancarlo Paciello
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2020
pagine: 122
Questa Piccola storia dell’Irlanda nasce in parallelo alla stesura di un saggio che raccontava l’epopea della resistenza irlandese e il sacrificio di Bobby Sands e dei suoi compagni determinati fino alla morte in difesa dei loro diritti, e ne costituiva il naturale “antefatto”. Se dal punto di vista storico non era facile chiarire l’estraneità degli irlandesi (gaelici e cattolici) dai britannici invasori. Non si poteva dire la stessa cosa per il presente. Un excursus storico di più di 700 anni, dall’invasione dell’Irlanda da parte degli anglo-normanni alla proclamazione della repubblica indipendente d’Irlanda del 1916 e alla successiva spartizione, con le relative conseguenze discriminatorie, politiche e sociali, per la minoranza cattolica, nell’ultra-artificiale Irlanda del Nord. Il libro contiene anche il saggio originario, con una descrizione degli eventi più significativi, a partire dai disordini (i troubles) del 1969, per arrivare ai giorni nostri e un’analisi dell’Accordo del Venerdì santo, come evoluzione del processo di pace, avviato nel 1993.
Ideare il futuro comunitario per viverne l’essenza nel presente
Antonio Fiocco
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2019
pagine: 80
Il problema in discussione, la questione, consiste se concepire una progettualità in quanto tale. Sembra non ci siano problemi nell’accettarla in linea di principio, ma permane l’idea che occorra indirizzare le forze su obbiettivi pratici immediati. Questo punto di vista, in apparenza ragionevole, vanifica lo scopo principale di migliorare realmente il mondo in cui viviamo e, invece di una reale progettualità comunitaria, si preferisce l’immediatezza della contingenza. Dunque, a quel se, di fatto, si oppone un no. La post-modernità (cioè la fase flessibile a tutti i livelli della modernità) per l’autore non elabora spontaneamente una sua idea di comunismo, perciò si rende imprescindibile la progettualità. Per essere scoperte, utilizzate e verificate, le possibilità devono essere prima di tutto inventate. In questo senso, ogni uomo è progetto, creatore, poiché inventa ciò che è già a partire da ciò che non è ancora.
Gesù tra i dottori. Esperienza religiosa e pensiero filosofico nella costituzione del legame sociale capitalistico
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2019
pagine: 128
Ripubblichiamo in queste pagine la seconda parte del volume intitolato "Gesù: uomo nella storia, Dio nel pensiero", edito nel 1997 dalla editrice C.R.T., a firma sia di M.Bontempelli/C. Preve, i quali dello stesso anno avevano insieme licenziato anche "Nichilismo, verità, storia", un testo in cui Preve quasi preannunciava la sua successiva elaborazione qui riproposta; nel capitolo “Il miracolo di Gesù di Nazareth: l’unità di ontologia e di assiologia” Costanzo scriveva: «Il miracolo consisteva nel conoscere prima di tutto la verità [...]. La verità è unità di ontologia e di assiologia». Questo scritto propone al lettore una riflessione sui rapporti che intercorrono fra i due poli dell’esperienza religiosa e del pensiero filosofico nell’ambito unitario della costituzione del legame sociale capitalistico. La sua lettura richiederà probabilmente uno sforzo maggiore, rispetto alla lettura di una “Vita di Gesù”, anche da parte di chi dispone di una preparazione di base nella storia delle idee filosofiche. Tuttavia, si tratta di uno sforzo cui il lettore è invitato.
Elogio sì, ma di quale democrazia? La rivolta e forse la rivincita del demos
Giancarlo Paciello
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2018
pagine: 176
I risultati delle elezioni del 4 marzo hanno completamente modificato il quadro di riferimento politico italiano. Mai, da quando si vota, si era verificato un tale rivolgimento capace di ridurre all’angolo forze che per venticinque anni si sono alternate nel saccheggio del paese. Fine dell’oligarchia? Guai soltanto al pensarlo! Certamente però un’indicazione molto forte: è possibile riscattare la dignità dei cittadini se non ci si limita a criticare la società capitalistica, ma si ha il coraggio di tentare la ricostruzione di una comunità che è stata privata, per decenni, anche del senso da attribuire alle consultazioni elettorali. L’autore, “vergin di servo encomio e di codardo oltraggio”, a 81 anni, confessa di aver provato una grande gioia per quanto è avvenuto e, nella certezza di non aver mai, al pari di Cirano de Bergerac, piegato la piuma del suo cappello al volere dei potenti, intende far conoscere le effettive dimensioni del “terremoto”, sottolineando l’opportunità che si presenta alle persone di buona volontà per sostenere, nei modi possibili, chi si batte perché questa “rivincita del popolo”, meglio ancora del demos, possa trovare gambe (e testa) per non fermarsi.
L'alba del Sessantotto. Una interpretazione filosofica
Costanzo Preve
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2018
pagine: 64
Il Sessantotto è diventato un evento simbolico della storia del Novecento nei suoi due aspetti contraddittori. Un estremo tentativo di ringiovanimento delle rivoluzioni anticapitalistiche ottocentesche e novecentesche, e una riuscita modernizzazione del costume e delle forme di dominio sociali, rese più flessibili e informali. Come estremo tentativo di ringiovanimento delle rivoluzioni sociali della modernità, il Sessantotto ha dato luogo a filosofie di ottimo livello (da Althusser a Lukàcs), a pratiche politiche (dall’antifascismo all’operaismo), ed è stato il momento spartiacque fra la conclusione di un lungo dopoguerra e l’inizio di un’irresistibile mutamento di fase storica. Come momento di modernizzazione capitalistica è divenuto un mito di fondazione ideologica di una nuova classe dirigente “flessibile”. L’interpretazione proposta è quella del Sessantotto come passaggio (cioè come condensazione temporale esemplare) di un processo di modernizzazione capitalistica che ha assunto la forma di una rivolta antiborghese, sulla base di una falsa coscienza necessaria basata su di una ideologia del ritorno alle sorgenti rivoluzionarie originali dell’utopia comunista.
Il cacciatore globalizzato nel capitalismo assoluto
Antonio Salvatore Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2018
pagine: 160
Il cacciatore globalizzato nel capitalismo assoluto ha smarrito la strada del bene e del male, è solo interno al visibile, alla merce e alle sue immagini che ne colonizzano la. Vive nell’immediatezza, consuma ogni prodotto nell’irrilevanza critica ed etica: ha fatto dell’attimo consumante l’ontologia della consolazione. Il mercato è il fondamento ontologico del suo pensiero. È l’automa cartesiano realizzato. Insegue i flussi dell’economia diventandone parte fino a esserne parte indifferenziata, non pensa il suo tempo, lo insegue, lo annusa in cerca di selvaggina: la merce. La vita allora si disfa in una temporalità segnata dal tempo liturgico del consumo senza limiti, e la chiamata al consumo non conosce soste. Vive l’incontro solo come occasione per soddisfare i suoi biologici interessi, divora l’altro. Con questo saggio l’autore vuole contribuire a pensare l’epoca presente, a porre delle domande sul dominio del nulla sull’essere, sempre più incombente, sull’avanzare del deserto spirituale, nel dolore silenzioso dei tanti senza voce, senza destino. E chiama in causa la necessità di elaborare una filosofia capace di progettualità sociale e comunitaria.
L'epoca del PILinguaggio
Salvatore Antonio Bravo
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2017
pagine: 96
Il depotenziamento del linguaggio è attuato dal capitalismo nel suo allontanamento dalla persona e dalla comunità: povertà lessicale, manomissione dei significati, riduzione della parola a funzione calcolante, aggressione culturale imperialistica alle lingue nazionali. La povertà lessicale trova la sua ragion d’essere nel capitale globale: ogni riflessione eccedente i bisogni dell’economia è già un limite per le logiche mercantili. La lingua deve tracciare il suo senso nella produttività, nell’immediatezza della sua spendibilità, essere funzione dell’illimitatezza della valorizzazione. Ogni linguaggio non spendibile è stigmatizzato come inutile. Diviene così funzione, calcolo per previsioni consumistiche: oltre vi è il nulla. La neolingua si struttura nell’atomizzazione di pensieri che devono perdersi nell’emozione dell’immediato delle pseudo relazioni virtuali. Il nichilismo di massa è alimentato e vive attraverso l’incompetenza linguistica che derealizza la realtà in monconi fonetici. Il riduzionismo politico filosofico si sostanzializza attraverso un linguaggio la cui articolazione logica arretra per lasciare spazio unicamente alla naturalizzazione del solo presente.
No alla globalizzazione dell'indifferenza
Giancarlo Paciello
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2017
pagine: 448
Da un’intelligente considerazione della figlia – nel quadro degli avvenimenti che portarono all’assassinio di Gheddafi nel 2011 – muove la promessa paterna: esplicitare la propria concezione universalistica in opposizione all’uso strumentale della teoria dei “diritti umani”. Nell’excursus che va dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri si denuncia l’astratta concezione che vorrebbe un Occidente civile e un Oriente barbaro. La riflessione di M. Livi Bacci con "Il pianeta stretto" e l‘"Enciclica Laudato si’", lo ha sollecitato ad andare oltre. Fa così la comparsa l’ecologia, nel quadro della critica al capitalismo assoluto di oggi. Da Laudato si’, emerge «l’ecologia integrale» che denuncia lo strapotere delle tecnoscienze e del dio-denaro. Il titolo del libro ha raccolto e fatto suo l’urlo del papa a Lampedusa. L’insensatezza del mondo in cui viviamo, trova la sua ragione essenziale nel modo di produzione capitalistico: l’economia si è trasformata in crematistica.
Capitalismo: ascesa, declino, trasformazione. Tre dialoghi sull'evoluzione storica della società moderna
Dario Preti
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2016
pagine: 304
L’idea che la storia sia un processo dotato di senso è un prodotto originale del pensiero europeo moderno. L’evento che ha fatto sorgere e allevato questa nuova idea è la genesi e lo sviluppo della società europea moderna, vale a dire del capitalismo. Alla base di un tale sviluppo del pensiero sta il fatto che la società capitalistica sempre più chiaramente si presenta come una macchina sociale e dunque come qualcosa di simile ad un sistema oggettivo. Siamo nella necessità di evitare un esito infausto per l’umanità ricercando i possibili cambiamenti tecnici e sociali adatti a chiudere la presente epoca segnata da un capitalismo sempre più chiaramente distruttivo e aprire quella di una civiltà nuova capace di un rapporto armonico con la natura.
Il ritorno del represso. Verso una nuova teoria dell'emancipazione
Armando Marozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2016
pagine: 416
L'esperienza comunista si è definitivamente chiusa con il crollo del muro di Berlino? Alla sinistra non resta che genuflettersi al capitale e parlare con la lingua del neoliberismo meglio di quanto non faccia la destra? Il più grande e il più radicale dei progetti di emancipazione dei popoli della Terra è stato davvero sconfitto senza possibilità d'appello? Ad uno sguardo onesto, nel "paradiso" capitalista sembra sopravvivere più di un problema. La storia, anziché concludersi - come qualcuno avrebbe voluto -, continua a celebrare il sacrificio di intere popolazioni sull'altare del profitto. Da ciò sorge la legittimità di elaborare un nuovo concetto di emancipazione. Parlare oggi di comunismo non deve significare un piatto ritorno ad esperienze storiche passate: il comunismo novecentesco è morto, ma in esso vi era una scintilla che vale la pena salvare, non per ripetere il già-stato, ma per riprogettare ciò che non si riuscì a costruire. Questa opera propone un contributo neo-hegeliano alla causa dell'emancipazione: tentativo inedito e paradossale sia di rovesciamento materialistico del comunismo di Marx, sia di critica dei principali concetti marxisti.

