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Quodlibet: Quodlibet studio. Città e paesaggio

L'architettura è un gesto. Ludwig Wittgenstein architetto

L'architettura è un gesto. Ludwig Wittgenstein architetto

Daniele Pisani

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 262

Pubblicato il "Tractatus logico-philosopbicus" (1921), con il quale è convinto "d'aver definitivamente risolto nell'essenziale i problemi" della filosofia, Ludwig Wittgenstein si dedica all'insegnamento alle elementari e, conclusasi traumaticamente tale esperienza, lavora come giardiniere in un convento. È in questo momento - l'estate del 1926 - che la sorella Margaret lo coinvolge nella progettazione della sua casa d'abitazione a Vienna. Wittgenstein interviene per offrire una semplice consulenza all'architetto incaricato, l'amico Paul Engelmann; ben presto inizia però a imprimere la propria impronta al progetto, sino ad appropriarsene del tutto. Per due anni, Wittgenstein vi si dedicherà interamente; e solo a casa ultimata, nel 1929, farà ritorno a Cambridge e all'insegnamento della filosofia. A partire dagli anni settanta, la casa è stata oggetto di più di un'analisi. Quando non sia stata sottoposta a miopi letture disciplinari, è tuttavia stata interpretata come un puro epifenomeno della filosofia del suo autore. Si tratta dunque di evitare entrambi gli eccessi sottoponendo ad analisi la casa in primo luogo nella sua configurazione architettonica, senza tuttavia isolarla arbitrariamente dal percorso intellettuale del filosofo. Egli stesso evoca una "somiglianza di famiglia" fra filosofia e architettura allorché scrive "quando costruiamo case, parliamo e scriviamo", ma tale affinità non significa intercambiabilità.
28,00

La ricostruzione del Crystal Palace. Per un ripensamento del progetto urbano

La ricostruzione del Crystal Palace. Per un ripensamento del progetto urbano

Antonio Di Campli

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 160

Osservate dal punto di vista delle pratiche del progetto urbanistico, le trasformazioni della città europea degli "anni zero" possono essere viste come una particolare forma dei modi di produzione capitalistica dello spazio urbano, proseguimento, decantazione e precisazione di strategie e temi individuati negli anni '90, che possono essere descritti come un urbanesimo liberale segnato da una particolare attenzione alla dimensione culturale dello spazio e dalla ricerca di strategie di controllo spaziale attraverso i valori o l'identità del territorio. A partire dal confronto con queste condizioni, che soprattutto la ricerca sociologica e filosofica è stata meglio capace di cogliere, quello che qui si propone è l'avvio di una riflessione attorno ad alcuni termini, strategie e luoghi del progetto capaci di esprimere una posizione critica verso questi atteggiamenti progettuali e al contempo capaci di dar conto, di disvelare, le particolari condizioni conflittuali che connotano la condizione urbana contemporanea.
16,00

Il palinsesto paesaggio e la cultura progettuale

Il palinsesto paesaggio e la cultura progettuale

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 120

Il volume ospita contributi di cultori dell'urbanistica, dell'architettura, dell'arte, del paesaggio e delle discipline della rappresentazione. In un connubio cementato da un sentire che si oppone alla tendenza a guardare l'architettura, la città o il territorio secondo prevalenti istanze tecniciste e categorie puramente economiche o al contrario secondo formalismi estetizzanti, il volume si orienta verso quei fondamenti teorici e di pensiero nonché a quegli aspetti umanistici e fenomenologici che portano a concepire il paesaggio come un palinsesto. Dal momento che "l'ambigua duplicità del paesaggio, insita nel fatto di essere esterno al nostro corpo ma al tempo stesso di attivarne i sensi, ci costringe a riscoprire e sperimentare dispositivi altri rispetto a quelli della pianificazione funzionale, o della progettazione razionalista", il palinsesto paesaggio è continuamente soggetto a cancellature e riscritture: pertanto ci offre la possibilità di considerare il progetto in un'ottica proiettiva e trasformativa, relazionale, fuori da schemi canonici e dalla gabbia dell'oggettività, ma coinvolto nella dimensione del vissuto e del sentire individuale e collettivo.
17,00

Il parco dell'Ariosto e del Boiardo. Progetti di luoghi come esercizi di fantasia

Il parco dell'Ariosto e del Boiardo. Progetti di luoghi come esercizi di fantasia

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 160

Esiste un paesaggio, variamente intuibile tra il reale e l'immaginario, nei poemi quattro-cinquecenteschi di Matteo Maria Boiardo e Ludovico Ariosto, l'Orlando innamorato e l'Orlando furioso. Di questo paesaggio, avventurosamente abitato e percorso da Angelica e Orlando, si possono ancora oggi rintracciare i profili e scoprire suggestioni nelle caratteristiche delle terre natali dei due autori reggiani. La Provincia di Reggio Emilia ha così creato un progetto inserito fra le attività della Biennale del Paesaggio e ispirato da questo novero di suggestioni: il "PAB. Parco dell'Ariosto e del Boiardo". Il volume ha per oggetto l'esperienza didattica e di ricerca che la Biennale del Paesaggio ha commissionato all'Università Iuav di Venezia e svolta dagli studenti del Laboratorio Integrato di Paesaggio coordinato dai professori Renato Bocchi, Paolo Burgi ed Enrico Fontanari.
18,00

Il tempo del disimpegno. Riflessioni sull'architettura contemporanea

Il tempo del disimpegno. Riflessioni sull'architettura contemporanea

Michele Costanzo

Libro: Copertina morbida

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 131

Gli scritti che compongono questo libro non si propongono come un insieme organico di considerazioni critiche sull'architettura, ma piuttosto puntano ad assumere la modalità di un viaggio interiore attraverso la progettazione contemporanea, con alcune stazioni che sono dei momenti d'analisi e di riflessione intellettuale. I testi raccolti sono stati originalmente pubblicati fra il 2007 e il 2009. E pur nella loro natura eterogenea, sono legati fra loro da un filo rosso volto a delineare alcune sostanziali caratteristiche che contraddistinguono il carattere dell'architettura contemporanea: il minimalismo, il camouflage, il packaging, le relazioni arte-architettura. Leggere questo volume, dunque, per usare le parole dell'autore, "è un po' come osservare un paesaggio attraverso una macchina fotografica dotata di un obiettivo con lo zoom che ora focalizza dei dettagli in sé rassicuranti, ora immagini di più ampio respiro, complesse, ricche di presenze (forse) inquietanti che suscitano in parte curiosità e attrazione o, al contrario, perplessità e ripulsa, il che induce ad un impegno meditativo circa la loro intima ragion d'essere".
16,00

Norwegian talks. L'architettura di Kunt Hjeltnes, Carlo-Viggo Holmebakk e Jensen & Skodvin

Norwegian talks. L'architettura di Kunt Hjeltnes, Carlo-Viggo Holmebakk e Jensen & Skodvin

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2010

pagine: 204

Il volume presenta per la prima volta in Italia il lavoro di tre studi di architettura norvegesi: Knut Hjeltnes, Carl-Viggo Hølmebakk e Jensen&Skodvin, ancora poco noti in Italia ma tutti eredi, in modo diverso, della lezione di Sverre Fehn, il grande maestro recentemente scomparso. I tre studi di architettura, tutti con alle spalle una carriera piuttosto consolidata, sfruttano al meglio le difficili condizioni ambientali del loro paese, coperto dai ghiacci per lunghi mesi, dando vita ad architetture site specific, vale a dire accomunate dallo speciale genius loci norvegese. Ivo Pannaggi, pittore di formazione e poi architetto attivo per oltre un trentennio a Oslo, aveva già individuato molti anni or sono questo carattere peculiare nella "luce siderale che sviluppa i solidi in una successione di superfici piane, senza ombre e senza chiaroscuro, come nel più ortodosso dei quadri cubisti".
26,00

L'invisibile linea rossa. Osservatorio sull'architettura

L'invisibile linea rossa. Osservatorio sull'architettura

Libro

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 164

A partire dal 2004 l'Osservatorio sull'architettura della Fondazione Targetti ha invitato a Firenze progettisti del tutto eterogenei fra loro, da Yona Friedman a Thom Mayne, da Peter Eisenman a Vito Acconci, Bernard Tschumi, Elia Zenghelis, Greg Lynn, Diller e Scofidio. Nonostante le evidenti differenze tutti sono accomunati dall'essere dei "coltivatori di idee" utili per una più che mai necessaria trasformazione della città in generale e dello spazio pubblico in particolare. È questo infatti il tema unificante di tutti gli incontri fiorentini i cui esiti sono gli otto saggi inediti degli autori suddetti qui riuniti (più un'appendice di Antonio Negri su Rem Koolhaas) e introdotti da un variegato pool di critici preoccupati di portare il tema degli spazi comuni al centro dell'inaridita discussione architettonica (e politica) italiana. Il volume è dunque un ricettacolo di fonti e commenti dell'architettura contemporanea che, se pur molto diversi per linguaggio, ispirazione e ambizioni, sembrano tutti essere legati da una linea talmente sottile da risultare quasi invisibile, un filo rosso che riporta l'architettura alla sua essenza più profonda, quella che Edoardo Persico definiva "sostanza di cose sperate".
25,00

La periferia interiore. Visioni e racconti del territorio nord della città di Mantova

La periferia interiore. Visioni e racconti del territorio nord della città di Mantova

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 96

Se la parola "periferia" e il suo significato sembrano oggi obsoleti, questo libro intende mostrare la necessità di riportare l'attenzione su ciò che resta della periferia industriale costruita negli anni 60 e 70 e sulla sua rilevanza nel continuare a dare forma alla città, in particolar modo a una piccola città italiana. Il libro prende in considerazione il caso esemplare della Circoscrizione nord di Mantova caratterizzata, secondo Aldo Rossi, da una peculiare "condizione liminare" e qui assunta come una periferia interiore in senso lato. Il libro si compone di alcune sequenze di fotografi e una serie di testi che riflettono sul ruolo e la trasformazione della periferia della città contemporanea e sulla possibilità di raccontarla e rappresentarla. Le varie voci e i diversi modi di guardare il territorio che le fotografi e i testi assumono cercano un dialogo fra il sapere del fotografo e quello dell'urbanista.
20,00

Leonardo Ricci e l'idea di spazio comunitario

Leonardo Ricci e l'idea di spazio comunitario

Michele Costanzo

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 96

Leonardo Ricci non è stato tanto un esponente della "scuola toscana" di architettura - il migliore della sua generazione, secondo Bruno Zevi. È stato anzitutto un grande irregolare della cultura italiana del secondo '900. Formatosi durante la II guerra mondiale all'interno di una cultura minoritaria e per molti versi radicale come quella valdese (che a Firenze contava personalità come Franco Fortini o Giovanni Klaus Koenig), nel dopoguerra sarà l'animatore di alcune esperienze sociali uniche come la comunità di Agàpe costruita facendo spaccare e trasportare le pietre a giovani ex partigiani e fascisti perché anche loro imparassero a ricostruirsi insieme; o quella di Riesi, in cui la forma costruita - pur notevolissima - è del tutto secondaria rispetto alla forma sociale di queste due piccole utopie realizzate analoghe solo ai kibbutz, ma poste agli estremi confini italiani (il Piemonte e la Sicilia occidentali). Ed è questa la chiave di lettura del saggio controcorrente con il quale Michele Costanzo riporta con forza l'idea di spazio comunitario all'attenzione di una cultura architettonica italiana smarrita di fronte alle trasformazioni conformiste del mondo globalizzato.
14,00

Quaderni del dipartimento di studi urbani. Volume Vol. 1

Quaderni del dipartimento di studi urbani. Volume Vol. 1

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2009

pagine: 196

In genere dimentichiamo, o ne abbiamo una consapevolezza troppo limitata, che l'Europa è sempre meno il luogo paradigmatico dell'urbanizzazione contemporanea, mentre è altrove che la crescita e le mutazioni urbane si fanno più interessanti. È per questo motivo che l'attenzione degli studi qui contenuti è tutta rivolta alla città extra-europea, dalle ideologie urbane che la animano agli strumenti d'intervento sperimentali e no, di cui vengono messi in luce aspetti spesso poco noti e contraddittori. L'analisi investe dunque le aree metropolitane più rappresentative dei principali fenomeni in atto: dalla "sovra-urbanizzazione" dell'America Latina (Montevideo, Buenos Aires), ai modelli suburbani del Nord America (Baltimora, Brooklyn), fino all'"esplosione" delle città asiatiche (Hong Kong).
20,00

Territori dell'urbano. Storie e linguaggi dello spazio comune
23,00

Fermoimmagine. Studio sulla felicità urbana

Fermoimmagine. Studio sulla felicità urbana

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2008

pagine: 108

Attraverso il caso di Fermo, nuovo capoluogo di provincia delle Marche, l'equipe di studiosi coordinata da Giorgio Piccinato intende rispondere a una domanda sostanzialmente inedita per gli urbanisti: quali sono i motivi alla base di una generale soddisfazione degli abitanti di una città? Al contrario gli urbanisti, ma anche i sociologi, in genere sono abituati a studiare i problemi che causano lo scontento dei cittadini. L'analisi svolta in questo volume ha dunque come oggetto sia i caratteri materiali (fisici, demografici, economici, etc.) del territorio fermano, sia quelli immateriali generati dal sistema delle relazioni sociali, registrati per mezzo di interviste e focus group. Solo esaminando la città in quanto sintesi di questi due aspetti (territorio e organizzazione umana), la felicità urbana diventa infine ipotizzabile.
20,00

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