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Quodlibet: Quodlibet studio. Città e paesaggio

Città e lavoro. Spazi, attori e pratiche della transizione tra Mestre e Marghera

Città e lavoro. Spazi, attori e pratiche della transizione tra Mestre e Marghera

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 229

Quali lavori la città sarà capace di attrarre e ospitare nei prossimi anni? Come il lavoro abita la città e di quali spazi si appropria? In che modo il lavoro, sempre più intersecato con un insieme vario e articolato di altre attività, può contribuire a risignificare spazi e a generare benessere alimentando altre economie? Posti al centro di molti studi sulla città e il territorio contemporaneo, questi interrogativi stanno alimentando una rinnovata attenzione nei confronti delle condizioni materiali e spaziali del lavoro, e verso i modi in cui il lavoro abita gli spazi urbani innescando processi di risignificazione e riattivazione. Mobilitando uno sguardo plurale e itinerante attraverso diversi campi del sapere, e oscillando tra l'indagine e l'esplorazione progettuale.
30,00

Riabitare il mondo

Riabitare il mondo

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 120

La crisi del mondo interamente mappato e digitalizzato cambia il modo in cui ogni giorno «precipitiamo sulla Terra». L'accelerazione e la dislocazione hanno reso il tempo la misura di tutto, riducendo l'aspettativa di partecipare al farsi dei luoghi. Le consuetudini legate all'orientamento, un tempo necessarie, sembrano ora perdute. Ma se il sentimento da cui si parte è l'essere sopraffatti da ciò che abbiamo messo al mondo come esseri umani, «le cose» tuttavia continuano ostinatamente ad attivare una sapienza dimenticata e modi nuovi per leggere e interpretare la città. La città che verrà si nasconde nella città che è già stata prodotta e costruita: sta a noi scoprirla. Anche da qui passa la riappropriazione: dalle cose e dal modo in cui riescono ancora a meravigliarci. Il libro consta di due saggi introduttivi e di dieci testi di studiosi di varie discipline (filosofia, sociologia, urbanistica, arte, fisica, economia agraria), protagonisti dei seminari Alterità, mondo, crisi (marzo-giugno 2019, Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre), in cui si è dialogato sulle opportunità e sulle faglie aperte dall'attuale condizione urbana. Ciò che si propone è un percorso di spaesamento e di ritrovamento: accettare un iniziale turbamento, del resto, è l'approccio di chi è capace di riabitare il mondo. Un testo dopo l'altro, trattando temi complessi in maniera sintetica e diretta, si ritessono i fili tra divenire individuale e divenire collettivo: la possibilità di partecipare alla vita pubblica, l'allenamento dello sguardo, la percezione di sé e degli altri, le rappresentazioni geografiche e psico-geografiche che permettono di ricollocarsi nel mondo e di pensare la propria trasformazione insieme al movimento di rifondazione dei luoghi. Contributi di Alberonero, Elena Battaglini, Giovanni Caudo, Aurora Cavallo, Laura Centemeri, Roberto D'Autilia, Lidia Decandia, Maura Gancitano, Martina Pietropaoli, Silvano Tagliagambe, Sarantis Thanopulos, Paolo Virno.
16,00

L'architettura civile di Paola Salmoni

L'architettura civile di Paola Salmoni

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 156

Paola Salmoni, fondatrice dello Studio Salmoni di Ancona insieme con il fratello ingegnere Claudio, ha senza dubbio segnato il dibattito architettonico e politico nelle Marche della seconda metà del Novecento. I progetti degli anni della ricostruzione e i piani Ina-Casa rappresentarono il primo banco di prova dello studio, e in seguito altre opere di asciuttezza grafica, composta geometria e razionale impiego dei materiali si guadagnarono il plauso, fra gli altri, di Bruno Zevi. Appartenente alla schiera degli ottimi professionisti poco indagati, perché estranei all'accademia universitaria e attivi fuori dai grandi centri, Paola Salmoni è stata in grado di traghettare lo studio nelle mani dei nipoti Giovanna e Vittorio, e dunque nel nuovo secolo, senza rinunciare a una sostanziale coerenza ideale, ancor prima che formale, iniziata con il Monumento alla Resistenza e culminata con l'attento recupero dell'antico cimitero ebraico del Cardeto. Sono inoltre significative le sue collaborazioni con Ludovico Quaroni, Giovanni Astengo e Danilo Guerri, fra gli altri. Il volume restituisce per la prima volta la lunga e sfaccettata esperienza fra architettura, urbanistica e impegno civile dello Studio Salmoni, grazie anche al contributo di una nuova generazione di studiosi e di alcune testimonianze d'autore.
26,00

Grammatiche metropolitane. Piano di Governo del Territorio di Milano 2030 e altri racconti di città

Grammatiche metropolitane. Piano di Governo del Territorio di Milano 2030 e altri racconti di città

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 176

"Grammatiche metropolitane" è il punto di vista di Metrogramma sulle dinamiche di trasformazione della città e dei nuovi paesaggi del XXI secolo. Uno sguardo analitico ed esplorativo filtrato da tre esperienze – il progetto dei quattro scenari di densificazione per Bolzano, il piano Darsena per la città di Ravenna e il Piano di Governo del Territorio di Milano – che costituiscono le tappe obbligate di un viaggio retroattivo. Così, intorno alla questione cruciale della rigenerazione urbana, emerge una nuova visione che individua i Nuclei d'identità locale e, secondo Andrea Boschetti e Nicola Russi, è tesa a «rafforzare la rete di centralità esistenti con sistemi adeguati di spazio pubblico, a rivitalizzare i nuclei “deboli” attraverso l'introduzione di nuovi servizi, a progettare nuove connessioni interne ai quartieri e tra di essi». Analogamente alla grammatica delle arti figurative di Alois Riegl, il volume ambisce a essere un «saggio, che tende alla concisione di un manuale grammaticale», a uso non di chi l'arte la fa (l'architetto), né di chi dell'arte gode (l'abitante) – non ne hanno alcun bisogno –, ma di chi l'arte la vuole comprendere.
26,00

L'eternità immutabile. Studi su Juan Rodolfo Wilcock

L'eternità immutabile. Studi su Juan Rodolfo Wilcock

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 148

Nella Valle dei Calanchi, a Lubriano (Viterbo), lo scrittore argentino Juan Rodolfo Wilcock – che scelse l'Italia come seconda patria e l'italiano come lingua d'adozione – trascorse gli ultimi anni della sua vita. Proprio a Lubriano, nel 2019, si è tenuto un importante convegno per il centenario della sua nascita, i cui atti sono pubblicati in questo volume dedicato alle varie anime della sua opera in prosa e in versi. Attraverso punti di vista e approcci metodologici diversi, i contributi qui raccolti propongono nuovi sguardi critici su un autore senz'altro anomalo nella storia culturale italiana, mostrando i numerosi livelli di lettura che si nascondono nei suoi libri così moderni, paradossali e misteriosi.
16,00

La rovina come pretesto. Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti

La rovina come pretesto. Continuità e metamorfosi in tre musei ricostruiti

Antonio Acocella

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2021

pagine: 240

Il libro prende le mosse dalla "vita degli edifici" valutati come opere dell'uomo e testimoni, dunque, di vicende plurime: fondazioni, usi, abbandoni, trasformazioni, distruzioni, ricostruzioni. Si riflette sulla metamorfosi delle architetture al fine di conoscere, insieme alle fasi ideative, i momenti di crisi connessi alla perdita d'immagine e d'uso, che hanno investito manufatti del passato riducendoli in rovina e la cui sorte ha poi fortunatamente assegnato una rinascita. All'interno di tale casistica, si è circoscritto il campo d'indagine a interventi esemplari di ricostruzione, testimoni di un felice rapporto fra antico e nuovo. Si tratta di architetture storiche distrutte nella Seconda Guerra Mondiale – l'Alte Pinakothek, il Palazzo Abatellis, il Neues Museum – su cui sono intervenuti noti architetti contemporanei (Hans Döllgast, Carlo Scarpa e David Chipperfield) per riconferire funzionalità e immagine. La destinazione museale comune alle tre opere non è indifferente alla tematica antico/nuovo: il museo nasce infatti come luogo basato sulla raccolta spaziale di artefatti di tempi molteplici. I progetti intervengono tutti su edifici "morti" per restituirgli una nuova vitalità. Tale vitalità è il risultato della tensione generata da calcolati scarti linguistici, formali e materici, che danno un'idea di architettura come opera aperta.
22,00

Civita. Senza aggettivi e senza altre specificazioni

Civita. Senza aggettivi e senza altre specificazioni

Giovanni Attili

Libro: Libro rilegato

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 400

La storia di Civita di Bagnoregio pulsa nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi. È la natura della sua terra martoriata: crolli e ricostruzioni, abbandoni e ripopolamenti, legami vitali che si strappano e nuove relazioni che si annodano. Quando la resa sembra inevitabile, il borgo trova ogni volta un nuovo respiro. Una nuova capacità di abitare. Civita si offre, dunque, come luogo del tempo circolare: un tempo in cui la morte prelude a una periodica rifondazione dell’esistente. È questa concezione ciclica che consente alla terra civitonica di significare la morte. A farne compagna di strada. In fondo, la storia di Civita è sempre stata la capacità di trasformare la morte in un luogo abitato. Ma la storia conosce lacerazioni improvvise. Oggi che, nel borgo, la mercificazione ha fagocitato ogni ambito del vivere, la morte si è spogliata della sua sacralità per ridursi a icona spettacolarizzata. In questa nuova tragica frontiera dell’irrimediabile, Civita ha espulso la vita e la sua capacità di rigenerazione. Quell’abitare, un tempo cucito saldamente alla terra, si sta sfaldando nell’assenza di azioni capaci di gettare avanti, nel futuro, l’esistente. Prefazione di Giorgio Agamben.
32,00

Urbs urbis. Una spontanea e inevitabile alleanza tra idea e realtà

Urbs urbis. Una spontanea e inevitabile alleanza tra idea e realtà

Luca Porqueddu

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 176

Esiste una città nella quale convivono la pianificazione utopico-progressista e la complessità di accadimenti disorganizzati, in cui il concatenarsi di progetti ed eventi produce tracce antropiche sconnesse e apparentemente prive di valore. Tale città appartiene da sempre alla cultura umana, tuttavia fatichiamo a riconoscerla e a darle un nome. Si tratta della città che nasce e trova sviluppo dal confronto dialettico tra realtà e idea, nella quale i bisogni stimolano la costruzione del pensiero pianificatore e il progetto è chiamato a adattarsi alla storia di un territorio reso più o meno fecondo dall’economia, dalle dinamiche sociali, dai vincoli normativi. «La successione delle città ideali – sostiene l’autore – trascrive la storia umana, saturando come un calcolo spazio potenziale trascurato dalla realtà. La loro forma testimonia la necessità di evasione che ogni cultura e ogni tempo maturano nei confronti della propria condizione».
20,00

Giancarlo De Carlo. Visione e valori

Giancarlo De Carlo. Visione e valori

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 336

Il centenario di Giancarlo De Carlo (Genova, 1919 - Milano, 2005) ha visto tutte le maggiori città italiane (Genova, Milano, Pavia, Venezia, Roma, Ancona, Pescara, Napoli, Palermo) organizzare convegni e cerimonie in suo onore, quasi a restituirgli un’attenzione che, specialmente nei suoi ultimi anni di vita, gli era stata troppo avaramente concessa. Eppure questo fiorire di riflessioni rimarca quanto la sua opera fosse ben presente anche agli occhi di chi dissentiva da lui al punto da ignorarlo volutamente: il rapporto dialettico sia verso il ceto politico sia verso le aspettative dell’uomo della strada, quello distaccato verso l’università (che lo spinse a testare nuove forme di insegnamento itinerante come l’ILAUD), il lavoro di fredda interrogazione della storia e di ridefinizione del ruolo dell’architetto, la sua visione al contempo cosmopolita e vernacolare, la fede nell’unità progettuale tra architettura e urbanistica, ovvero tra città e territorio – tutto ciò è oggi un patrimonio comune della cultura architettonica non solo italiana. Questo volume lo testimonia, chiudendo il cerchio delle celebrazioni proprio in quella Sicilia in cui la famiglia di De Carlo affonda le proprie radici. Introdotto da una riflessione di Antonietta Iolanda Lima, il libro affronta le ragioni dell’autorevolezza e dell’attualità del lascito intellettuale e materiale dell’architetto genovese, con un approfondimento sul contesto etneo, ed è per questo diviso in due parti. La prima, “Perché una architettura sia credibile”, è di carattere più generale, mentre la seconda è dedicata alla città in cui De Carlo ha vissuto un’esperienza analoga a quella di Urbino: Catania. “Come ridare coerenza e senso agli spazi della vita”.
24,00

L'innocenza del muro

L'innocenza del muro

Simone Gobbo

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2020

pagine: 214

Questo saggio analizza in modo sistematico le possibili funzioni materiali e immateriali del muro architettonico: la divisione dei corpi attraverso dei limiti fisici, il controllo dello spazio, l'organizzazione di un territorio attraverso i suoi confini, la misurazione del vuoto attraverso i suoi bordi, il contenimento delle spinte, la costruzione di un riparo. Vengono dunque passate in rassegna le principali esperienze e riflessioni sul tema — specie in campo architettonico e filosofico — dal dopoguerra a oggi: si va dalle teorie di Peter Eisenman sul muro come «indicatore testuale» all'interpretazione scarpiana dell'elemento continuo come insieme di «frammenti significanti», dalle considerazioni di Rem Koolhaas sul muro di Berlino alle indagini politiche di Bernard Tschumi sulla disgiunzione tra il programma e lo spazio architettonico, fino al caso estremo di Peter Màrkli, che fa «assorbire» il muro nel paesaggio. Nell'epoca in cui i muri tornano a essere protagonisti dell'agenda geopolitica internazionale, il volume invita dunque a valutare le conseguenze concettuali e simboliche che una struttura così primordiale e legata all'inconscio può scatenare. Come scrive l'autore: «L'innocenza primigenia è l'antitesi citata ripetutamente in questo lavoro e fa riferimento alla neutralità degli elementi prima di subire il processo di significazione indotto dalle istanze esterne all'architettura. Questa lettura mette in evidenza come gli elementi del confine subiscano e vengano resi strumentali dalle azioni proiettate su di essi».
20,00

La fase ideativa del progetto. Un'analisi introspettiva. Lettera agli studenti di architettura

La fase ideativa del progetto. Un'analisi introspettiva. Lettera agli studenti di architettura

Giuseppe Rebecchini

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 104

Questa "lettera", scritta e disegnata, si rivolge alle studentesse e agli studenti universitari d'architettura e a chi ha interesse a comprendere la nascita e lo sviluppo di un progetto architettonico. Basandosi sulle proprie esperienze professionali e d'insegnamento svolte nell'arco di cinquant'anni, Giuseppe Rebecchini analizza, attraverso una introspezione personale, le ragioni profonde da cui scaturisce l'idea iniziale di un progetto. Creatività e razionalità strettamente connesse tra loro, conoscenze della storia dell'architettura e delle altre arti, cultura umanistica generale e cultura tecnica specialistica, attenzione all'ambiente fisico e sociale sono le principali condizioni preliminari per la nascita di un buon progetto di architettura. Il momento ideativo iniziale viene considerato fondamentale al fine di guidare il lungo processo dello sviluppo progettuale. Tale momento richiede forte concentrazione e grande capacità di portare a sintesi fin dall'inizio le principali e diverse questioni che entrano in gioco in ogni tema di architettura. La ricerca di una "idea-base", insieme alla successiva definizione della "struttura configurativa", portano a individuare il nucleo centrale del progetto. Questo conterrà in sé — come il seme di una pianta il suo dna — la "logica formale" specifica che guiderà la progettazione durante il suo sviluppo fin nei minimi dettagli.
16,00

Contro il metodo in architettura. Episodi e temi dell'Architectural Association 1968-1982

Contro il metodo in architettura. Episodi e temi dell'Architectural Association 1968-1982

Manfredo Di Robilant

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2019

pagine: 232

Indubbiamente, l’Architectural Association degli anni Settanta ha segnato un passaggio di paradigma per le scuole di architettura, ricoprendo per le ultime avanguardie del Novecento il ruolo svolto dalla Bauhaus per le avanguardie moderne. Come tutte le Facoltà di Architettura, anche l’Architectural Association degli anni qui trattati – che vanno dalla grande rivolta studentesca fino all’inizio del thatcherismo – ha dovuto creare una fictio, un racconto sulla realtà fuori dalle proprie mura, che col passare degli anni si sarebbe inverato nel futuro dei suoi studenti. Mentre nello stesso periodo la simulazione degli scenari futuri nelle scuole di architettura scommetteva per lo più su una palingenesi che avrebbe portato al socialismo, la narrazione dell’Architectural Association è risultata – volontariamente o meno – quella storicamente più realistica, prevedendo l’affermazione del neoliberismo globale e l’urbanizzazione del mondo. Il volume espone una “storia per temi” della scuola londinese, diretta dal 1971 da Alvin Boyarsky.
22,00

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