Rubbettino: Storia politica
La Confintesa e il mancato «fronte padronale» (1956-1958). Ceti medi, agrari, industriali e l’apertura a sinistra
Luca Tedesco
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2023
pagine: 160
La letteratura in merito all’esperienza della Confintesa, organismo interconfederale fondato da Confindustria, Confagricoltura e Confcommercio, è indubbiamente avara. Le vicende relative alla Confintesa sono infatti state esaminate solo tangenzialmente all’interno di più ampi discorsi concernenti la storia delle associazioni datoriali. Eppure, una ricostruzione della genesi e dell’azione di questo organismo è a nostro avviso utile ai fini di una conoscenza più puntuale non solo degli orientamenti politici ma anche delle diverse rappresentazioni che i produttori diedero delle proprie funzioni. Più in generale, la storia della Confintesa assume un valore paradigmatico dei tentativi che il ceto imprenditoriale, o quanto meno una frazione significativa di esso, fece per legittimarsi come guida dello sviluppo economico del Paese.
Il progetto nucleare italiano (1952-1964). Conversazioni con Felice Ippolito
Barbara Curli
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2022
pagine: 272
La questione dell'energia nucleare, che ricorre periodicamente nel dibattito pubblico, è tornata in questi anni al centro dell'attenzione della storiografia internazionale, tanto da far parlare di un 'rinascimento' degli studi sul nucleare. Il cambiamento climatico e la transizione verso energie a bassa emissione di carbonio, la fine della guerra fredda e la ridefinizione degli scenari geopolitici, i piani di decommissioning dei vecchi impianti in Occidente e la costruzione di nuove centrali nei paesi emergenti hanno infatti suscitato nuovi interrogativi sulla dimensione sociale e ambientale del nucleare, sulla sua natura di veicolo di significati culturali e mediatici sulla modernità, sui rapporti giuridici e politici tra normativa europea, governance nazionale e poteri locali nella gestione di una "industria a rischio". Questo libro ripercorre la storia del programma nucleare italiano dalle origini alla metà degli anni Sessanta, quando, dopo essere stata all'avanguardia nel settore, l'Italia abbandonò sostanzialmente i grandi progetti di costruzione di centrali nucleari, che furono poi fermati alla fine degli anni Ottanta apparentemente sull'onda emotiva suscitata dal disastro di Chernobyl. Il volume è costituito da un saggio storico e da una lunga intervista a Felice Ippolito, che di quel programma nucleare fu animatore e figura simbolo e protagonista del cosiddetto 'caso Ippolito'. A più di venti anni dalla prima pubblicazione, il volume mantiene intatta la sua originalità interpretativa, discussa e attualizzata nella nuova Prefazione dell'autrice, che colloca quegli eventi nel quadro dell'attuale dibattito storiografico internazionale sul nucleare e sulle politiche energetiche dell'Unione europea, e in quello del 'declino' economico italiano, che in molte di quelle scelte negli anni del miracolo economico affonda le sue radici.
Le destre nell’Italia del secondo dopoguerra. Dal qualunquismo ad Alleanza nazionale
Giuseppe Parlato, Andrea Ungari
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 288
Il volume affronta analiticamente, nell’arco cronologico che va dal 1944 al 1994, le vicende di quei partiti, movimenti, politici e intellettuali che animarono l’azione politica della composita destra italiana. Partendo dall’esperienza dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini, gli autori, da sempre impegnati nell’analisi della destra politica italiana del secondo dopoguerra, hanno ripercorso l’attività del Movimento Sociale Italiano e del Partito Nazionale Monarchico, ricostruendone i tentativi di realizzare una Grande Destra nel corso degli anni Cinquanta. Non è mancata, poi, la riflessione sulle testate giornalistiche che animarono il dibattito in campo conservatore, il «Candido» di Giovanni Guareschi e «Il Borghese» di Mario Tedeschi, evidenziandone l’atteggiamento nei confronti della questione di Trieste e nella valutazione della stagione del centro-sinistra e del compromesso storico. Il volume si conclude con l’analisi del percorso che condusse il Msi a trasformarsi in Alleanza Nazionale e con una riflessione sul rapporto tra destra e neofascismo che costituisce uno degli elementi più caratterizzanti dell’esperienza della destra italiana nella Prima Repubblica.
Roma A.D. 1870. Dalla Roma pontificia alla Roma liberale
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 204
Roma capitale era una condizione necessaria del giovane Regno d'Italia o segnò da quel momento in poi i caratteri del percorso unitario italiano? L'evento di Porta Pia fu un momento di coesione nazionale o un elemento divisivo che pesò a lungo nella nostra storia nazionale? A tutte queste domande, e a molte altre, sei autori, di generazione diversa e di sensibilità storiografiche differenti, hanno cercato di rispondere in questo volume, che riflette sul 150° anniversario della presa di Roma. Analizzando le varie componenti del sistema politico, gli autori hanno cercato di evidenziare il percorso che condusse a Roma e i suoi riflessi nel prosieguo della storia d'Italia, in un contesto internazionale sempre più complesso e articolato. Si è cercato così di illustrare gli avvenimenti, compresi quelli militari, nella loro interezza, unica via per restituire la complessità degli avvenimenti storici e per facilitarne la comprensione.
Storia dell'Italia moderata. Destre, centro, anti-ideologia, antipolitica nel secondo dopoguerra
Eugenio Capozzi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2016
pagine: 300
In Italia non è mai esistita una stabile destra conservatrice o liberale. Al suo posto emerge volta a volta un'area magmatica e inquieta di resistenza a minacce di instabilità e sovversione, che in genere viene definita e si definisce "moderata". Nel secondo dopoguerra essa si aggrega in nome dell'anticomunismo, ma più in generale dell'avversione all'ideologizzazione della vita pubblica e all'egemonia dei partiti, manifestando aspirazioni sempre incompiute ad uno schieramento coeso di centrodestra ma anche un'insofferenza di fondo che concorre, tra l'altro, all'esplosione del fenomeno antipolitico. Questo volume cerca di ricostruire una storia del moderatismo di epoca repubblicana, soffermandosi su fenomeni significativi del suo tessuto politico e culturale lungo il tormentato percorso tra la prima e la seconda Repubblica e oltre, nel territorio ancora indefinito di una democrazia sempre più "liquida" e leaderistica.
Due Repubbliche. Politiche e istituzioni in Italia dal delitto Moro e Berlusconi
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 276
Aill'inizio degli anni Novanta del secolo scorso, l'Italia fu sottoposta a un processo senza eguali all'interno dei Paesi dell'Europa occidentale: la distruzione dei partiti che, dalla fine della guerra, avevano costruito la democrazia repubblicana. Una fine, però, che non portò con sé anche quella delle istituzioni repubblicane: se l'Italia restò una Repubblica parlamentare, il sistema politico era completamente cambiato e per alcuni aspetti in forte contrasto con le istituzioni, che non furono sottoposte ad alcuna modifica o rinnovamento sostanziale. Questo volume affronta le trasformazioni della vita politica italiana e delle sue istituzioni a cavallo tra la fine della Prima Repubblica (o Repubblica dei partiti) e l'inizio della Seconda Repubblica, grazie all'incontro di approcci disciplinari differenti, da quelli degli storici contemporaneisti a quelli dei politologi e dei costituzionalisti.
Storia delle destre nell'Italia repubblicana
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 285
Per molti decenni il settore destro del sistema politico repubblicano è stato sostanzialmente ignorato dagli storici. Sia perché non è facile da studiare, sia perché gli studiosi erano più interessati ad analizzare quegli sforzi progressisti di trasformazione del paese rispetto ai quali la destra rappresentava soprattutto un elemento di freno, un ostacolo da superare. Anche per questo gli studi sulla vicenda politica repubblicana hanno in genere trattato la destra come un unico soggetto, un insieme indifferenziato le cui articolazioni interne erano o inesistenti o irrilevanti. Negli ultimi due decenni, pure sulla spinta delle trasformazioni politiche avviatesi in Italia all'inizio degli anni Novanta, questo quadro è mutato in profondità. La galassia delle destre nell'Italia repubblicana è stata esaminata in maniera più approfondita e si è rivelata molto più articolata di quanto non si pensasse, tanto da rendere impossibile parlare di "destra" - "destre" piuttosto, al plurale, molto differenti l'una dall'altra e anzi spesso duramente contrapposte l'una all'altra. Questo libro raccoglie saggi di alcuni fra i principali esponenti della nuova stagione di studi e ha l'ambizione di dar pienamente conto, con scritti agili e interpretativi accompagnati da un apparato bibliografico essenziale, di come fossero formate e di come siano evolute nel tempo le destre italiane dal 1945 a oggi.
Raymond Aron e il gollismo (1940-1969)
Lucia Bonfreschi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 546
Raymond Aron (1905-1983) è stato uno dei principali intellettuali francesi del XX secolo e una figura centrale del liberalismo europeo. Nella Francia del secondo dopoguerra, questo epigono della scuola filo-inglese fu osservatore e partecipante della vita politica, e allo stesso tempo si trovò politicamente "orfano". Attraverso i suoi scritti e i suoi "engagement", è possibile analizzare il dialogo che il liberalismo ha intessuto con il gollismo sul piano politico, ma anche le divergenze e i contrasti con la visione della democrazia e delle relazioni internazionali di Charles de Gaulle. Questo percorso attraversa diverse fasi - dalla seconda guerra mondiale al periodo costituente, dalla IV alla V Repubblica, fino all'uscita di scena del Generale - attraverso le quali è possibile ricostruire il farsi del pensiero politico aroniano a contatto con la storia francese ed occidentale.
Le origini del conflitto. I partiti politici, la magistratura e il principio di legalità nella prima Repubblica (1974-1983)
Edoardo M. Fracanzani
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 322
Il rapporto, spesso conflittuale, tra partiti e magistratura è stato uno degli elementi maggiormente significativi nella polemica politica e nello sviluppo del dibattito pubblico sull'equilibrio dei poteri in Italia degli ultimi venti anni. Questo saggio, che propone una ricerca delle origini di questo scontro usando il metodo dell'analisi storica, individua nella metà degli anni Settanta il momento in cui l'azione della magistratura comincia ad avere un'influenza significativa sulle dinamiche politiche. In questo stesso decennio, secondo le interpretazioni prevalenti nella storiografia contemporanea, si manifesta una profonda crisi di rappresentanza che caratterizza il sistema dei partiti e che raggiungerà il suo culmine nel biennio 1992-1993, sullo sfondo di "Tangentopoli".
Al governo del cambiamento. L'Italia di Craxi tra rinnovamento e obiettivi mancati
Daniele Caviglia
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 232
Dopo la tormentata transizione degli anni Settanta il nuovo decennio si apriva all'insegna di rinnovate speranze e di forti timori. L'affermazione di nuovi valori, il ruolo crescente dei mass media, il fenomeno dei ceti emergenti e lo spostamento degli equilibri politici erano i segnali di una progressiva trasformazione della società italiana sempre più investita dal processo di globalizzazione. Sul piano internazionale, le rinnovate tensioni tra Est e Ovest, l'avvento dell'amministrazione Reagan intenzionata a ripristinare la leadership politica ed economica di Washington, i segnali di incipiente debolezza del colosso sovietico, il tentativo di rilancio del processo di integrazione europea e le turbolenze della regione mediterranea costituirono lo sfondo sul quale si misurò l'Italia di quegli anni. È in questo contesto che i governi guidati da Bettino Craxi (agosto 1983 - aprile 1987) si trovarono a fronteggiare un'epoca di sfide e al tempo stesso di opportunità per proiettare il paese verso una nuova fase di modernizzazione. Il volume, nell'affrontare alcuni temi talvolta trascurati dalla storiografia, tenta di elaborare un bilancio sull'esperienza governativa del leader socialista stretta tra l'ambizione di accompagnare il paese verso una fase di crescita e i limiti imposti dalla situazione interna e dal quadro internazionale.
Alla ricerca della democrazia. L'Africa sub-sahariana tra autoritarismo e sviluppo
Arrigo Pallotti
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 235
Nel corso degli ultimi due decenni i paesi dell'Africa sub-sahariana hanno registrato considerevoli passi avanti nel rafforzamento delle istituzioni democratiche. Tuttavia, il perpetuarsi di livelli significativi di povertà e l'approfondirsi delle disuguaglianze in un contesto di forte crescita economica costituiscono oggi una sfida alla tenuta delle democrazie africane. Ripercorrendo la storia dei modelli di costruzione dello stato-nazione a partire dalle indipendenze, il libro analizza gli ostacoli incontrati dai processi di democratizzazione e si interroga sui limiti e le contraddizioni delle politiche di sviluppo perseguite dai governi africani e sul loro rapporto con le trasformazioni politiche in atto nel continente.
I monarchici e la politica estera italiana nel secondo dopoguerra
Andrea Ungari, Luciano Monzali
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 249
Questo libro colma una lacuna nell'indagine storiografica sull'atteggiamento dei monarchici nei confronti delle scelte di politica estera dei governi italiani nel secondo dopoguerra. Attraverso un'attenta analisi della stampa legittimista e dei documenti archivistici, il volume ricostruisce la posizione che il movimento monarchico mantenne sulle vicende internazionali che coinvolsero il paese in quegli anni: il Trattato di pace, la questione delle colonie e del confine orientale, l'adesione all'Alleanza Atlantica e al processo di integrazione europea. Nel far ciò, l'analisi di uno dei più autorevoli rappresentanti del mondo legittimista, l'ambasciatore Raffaele Guariglia, permette di ben individuare l'influenza che la folta schiera di diplomatici ebbe nell'orientare le scelte di politica estera della dirigenza del Partito nazionale monarchico.