Salerno Editrice: Piccoli saggi
Il sommo inquisitore. Giulio Antonio Santori tra autobiografia e storia (1532-1602)
Saverio Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2002
pagine: 448
Giulio Antonio Santori (1532-1602) fu uno dei maggiori esponenti del Santo Uffizio dell'Inquisizione e artefice dei più clamorosi processi per eresia contro personaggi illustri, tra cui si annoverano cardinali (Giovanni Morone), filosofi (Giordano Bruno, Tommaso Campanella), sovrani (Enrico IV di Francia). Le ricerche condotte su materiali in gran parte inediti o addirittura sconosciuti consentono di tratteggiare oggi la singolare biografia di Santori. Egli si formò negli uffici dell'Inquisizione di Napoli e Caserta in anni tragici e convulsi, diede la caccia a eretici di elevato rango sociale e alcuni di costoro lo contraccambiarono con avvertimenti minacciosi, ritorsioni e imboscate, fino al punto di coinvolgerlo in un complotto con Pio IV.
Le astuzie dei gesuiti. Le false istruzioni segrete della Compagnia di Gesù e la polemica antigesuitica nei secoli XVII e XVIII
Sabina Pavone
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2000
pagine: 316
Ragionare nel giardino. Boccaccio e i cicli pittorici del «Trionfo della morte»
Lucia Battaglia Ricci
Libro
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2000
pagine: 270
Akhenaton. La religione della luce nell'antico Egitto
Erik Hornung
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 1998
pagine: 144
La Biblioteca del patriarca. Fozio censurato nella Francia di Mazzarino
Luciano Canfora
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 1998
pagine: 264
La storia al contrario. Papesse e antipapi, nani e fantasmi
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 144
La donna dei giardini. Gertrude Jekyll e la libertà della natura
Mariella Zoppi
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 200
Gertrude Jekyll è la prima donna che, a cavallo fra Ottocento e Novecento, si applica in modo professionale al mondo dei giardini. Con le sue oltre 400 realizzazioni diventa un riferimento generazionale, è infatti tra le prime a fare dei propri interessi personali un mestiere autonomo e redditizio, tanto da diventare un'icona dell'emancipazione. Dopo di lei la figura del giardiniere “al femminile” si diffonde in Inghilterra e ha per protagoniste donne dotate di solida formazione artistica e buona istruzione, competenze botaniche specifiche e nozioni tecniche e pratiche ottenute con una costante applicazione sul campo.