Uscito a puntate, nel 1865, sulla rivista "Epocha" (Epoca), "Ricordi dal sottosuolo", scritto sotto forma di un monologo-confessione, è uno dei più terribili e impietosi viaggi all'interno della coscienza umana della letteratura europea. Il protagonista è un ipocondriaco che vive ai margini della società, scrutandola (e scrutandosi) con odio e sospetto. È il romanzo della svolta artistica e filosofica dello scrittore russo. Come scrive Pacini nella sua Introduzione, in questo romanzo "Dostoevskij ha individuato e descritto il nemico da combattere: quel sottosuolo che è la quintessenza di ciò che chiude l'uomo nel cerchio dell'odio e della lotta, che lo fa arroccare su se stesso, condannandolo a macerarsi nella solitudine e nella disperazione. Da questo momento la sua via come romanziere è definitivamente segnata, ed egli la perseguirà convinto che sia l'unica via praticabile, quella che conduce verso l'amore e verso Cristo".
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Ricordi dal sottosuolo
| Titolo | Ricordi dal sottosuolo |
| Autore | Fëdor Dostoevskij |
| Curatore | Gianlorenzo Pacini |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | Universale economica. I classici, 22 |
| Editore | Feltrinelli |
| Formato |
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| Pagine | 144 |
| Pubblicazione | 06/2013 |
| Numero edizione | 9 |
| ISBN | 9788807900228 |

