Il tempo non guarisce tutte le ferite. Anzi, se l'evento traumatico non viene adeguatamente rielaborato, il trascorrere del tempo ne 'congela' il ricordo nel cervello, generando reazioni automatiche di sofferenza e disagio. Lo sa bene chi, anche dopo molti anni, continua a provare la stessa rabbia, lo stesso identico dolore o rancore, come se il tempo non fosse mai passato. Secondo il modello EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) le esperienze traumatiche possono arrivare a sopraffare il sistema di elaborazione adattiva dell'informazione, non consentendogli di fare i collegamenti interni necessari per giungere a una risoluzione interna delle esperienze stesse. L'EMDR tiene dunque conto di tutti gli aspetti di un'esperienza stressante o traumatica, cognitivi, emotivi, comportamentali e neurofisiologici, utilizzando i movimenti oculari o altre forme di stimolazione bilaterale allo scopo di ristabilire l'equilibrio eccitatorio/inibitorio, migliorando così la comunicazione tra gli emisferi cerebrali. La patologia viene in questo approccio considerata come informazione immagazzinata in modo non funzionale, mentre la salute mentale è definita come un equilibrio tra ricordi positivi, da un lato, ed esperienze negative correttamente rielaborate, dall'altro. Prefazione di Isabel Fernandez.
Lasciare il passato nel passato. Tecniche di auto-aiuto nell'EMDR
| Titolo | Lasciare il passato nel passato. Tecniche di auto-aiuto nell'EMDR |
| Autore | Francine Shapiro |
| Curatore | B Maccarrone |
| Traduttore | Angelina Cunsolo |
| Argomento | Medicina Altre branche della medicina |
| Collana | Psiche e coscienza |
| Editore | Astrolabio Ubaldini |
| Formato |
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| Pagine | 296 |
| Pubblicazione | 11/2013 |
| ISBN | 9788834016565 |

