Le basta vederlo una volta sola, quel bambino ricco, ben vestito, dai riccioli bruni, dai grandi occhi splendenti, che abita nella meravigliosa villa sulla collina e di cui dicono sia un suo lontano cugino, per essere certa che lo amerà per sempre, di un amore assoluto e immedicabile. A Kiev, la famiglia di Ada abita nella città bassa, quella degli ebrei poveri, e suo padre appartiene alla congrega dei maklers, gli intermediari, quegli umili e tenaci individui che si guadagnano da vivere comprando e vendendo di tutto, la seta come il carbone, il tè come le barbabietole. Fra le due città sembra non esserci nessun rapporto, se non il disprezzo degli uni e l'invidia degli altri. Eppure, quando il ragazzine Harry si troverà di fronte la bambina Ada, ne sarà al tempo stesso inorridito e attratto: "come un cagnolino ben nutrito e curato che senta nella foresta l'ululato famelico dei lupi, i suoi fratelli selvaggi". Molti anni dopo il destino li farà rincontrare a Parigi: e Harry cederà a quella misteriosa attrazione del sangue che Ada esercita su di lui.
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I cani e i lupi
| Titolo | I cani e i lupi |
| Autore | Irène Némirovsky |
| Traduttore | Marina Di Leo |
| Argomento | Narrativa Narrativa classica (prima del 1945) |
| Collana | BIBLIOTECA ADELPHI, 521 |
| Editore | Adelphi |
| Formato |
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| Pagine | 240 |
| Pubblicazione | 03/2008 |
| ISBN | 9788845922541 |

