Guantánamo, Abu Ghraib, Bagram: sono nomi sinistri, che evocano scenari di umiliazioni, vessazioni e sevizie usate nei confronti di detenuti. Sull'onda di queste e altre analoghe vicende venute alla luce negli ultimi dieci anni, si è acceso un dibattito che risulta sorprendente per ampiezza e vigore, ma anche scandaloso per la domanda intorno alla quale ruota: è legittima e auspicabile la legalizzazione della tortura? Una questione scabrosa, che gli autori affrontano in modo diretto, mostrando la necessità morale e giuridica di una risposta a tale interrogativo. Una risposta che è, senza eccezioni, negativa. Ripercorrendo la storia e la dottrina della tortura, e vagliando lucidamente la fitta rete di argomentazioni, principi e teorie impiegate a sostenerla o a condannarla, gli autori fanno definitivamente il punto su un tema che a partire dall'età dei Lumi sembrava destinato a restare bandito una volta per sempre, e che invece è tornato inatteso alla ribalta nel nostro tempo.
Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto
Titolo | Legalizzare la tortura? Ascesa e declino dello Stato di diritto |
Autori | Marina Lalatta Costerbosa, Massimo La Torre |
Collana | Saggi, 783 |
Editore | Il Mulino |
Formato |
![]() |
Pagine | 208 |
Pubblicazione | 01/2013 |
ISBN | 9788815241436 |
Libri dello stesso autore
Günther Anders. Atomica. Vergogna. Totalitarismo tecnologico. Discrepanza. Mostruoso
Marina Lalatta Costerbosa
DeriveApprodi
€10,00
Norme, giudici, Stato costituzionale. Frammenti di un modello giuridico
Francisco Javier Ansuátegui Roig
Giappichelli
€22,00
Orgoglio e genocidio. L'etica dello sterminio nella Germania nazista
Alberto Burgio, Marina Lalatta Costerbosa
DeriveApprodi
€20,00
€22,00