Può sembrare strano che Enrico Berlinguer, il segretario del Partito Comunista, fosse circondato da un gruppo di “angeli”. Eppure è vero. Erano gli uomini della sua scorta, a lui fedelissimi e legati da un vincolo quasi parentale, che assicurarono la sua incolumità in anni difficilissimi e spesso tragici. Roberto Bertuzzi, l’autore di questa autobiografia, era uno di questi. Assunto nel Servizio di Sicurezza del PCI, trova nel partito una ragione di crescita e di riscatto totale. Diventa il responsabile della sicurezza di leader come Giorgio Napolitano e Alessandro Natta. Ed è soprattutto l’angelo custode di Enrico Berlinguer. Sarà la sua “ombra” fedele e rassicurante. Sino a quel 7 giugno del 1984 a Padova, quando Berlinguer si accasciò sul palco del suo ultimo comizio per il malore che lo porterà via quattro giorni dopo. Bertuzzi era lì, come sempre: e visse in diretta e in prima persona l’epilogo prematuro di uno degli uomini politici più amati di tutta la storia d’Italia. Prefazione di Luca Telese.
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Io, guardia del corpo di Berlinguer
Titolo | Io, guardia del corpo di Berlinguer |
Autore | Roberto Bertuzzi |
Prefazione | Luca Telese |
Argomento | Società, scienze sociali e politica Politica e governo |
Collana | I libri della Salamandra |
Editore | Compagnia Editoriale Aliberti |
Formato |
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Pagine | 288 |
Pubblicazione | 05/2024 |
ISBN | 9788893236355 |
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