Viella: I libri di Viella
Il banco Strozzi di Napoli. Credito, economia e società nel Quattrocento
Luciana Petracca
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 376
Realtà composita e complessa, il Mezzogiorno tardomedievale viene qui presentato attraverso il filtro delle scritture contabili di una grande banca fiorentina: l’istituto di intermediazione creditizia impiantato a Napoli dai fratelli Filippo e Lorenzo Strozzi. Partendo dalla loro attività di mercanti e banchieri, di cui i Libri Giornali superstiti del banco napoletano e le Ricordanze offrono ampia e puntuale testimonianza, si approfondisce il tema dei rapporti e degli scambi tra i principali spazi economici del Mediterraneo occidentale nella seconda metà del XV secolo. Lo sguardo sulla capitale partenopea, oltre ad ampliare il quadro delle conoscenze riguardo a questa importante piazza commerciale e finanziaria quattrocentesca, sugli operatori economici coinvolti e sui rispettivi raggi d’azione e d’influenza, ha consentito, attraverso un metodo induttivo, di rilevare e ricostruire diversi aspetti della vita economica e sociale del Regno di Napoli al tempo di Ferrante d’Aragona (1458-1494).
Le passioni della politica. Storia, storiografia ed emozioni a Firenze fra Quattro e Cinquecento
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 232
Invidia, ambizione, avidità, bramosia, lussuria, odio, paura, timore, spavento, speranza, desiderio, fede, amore: il vocabolario politico della Firenze quattro-cinquecentesca e la coeva interpretazione storica degli avvenimenti attingono ampiamente alle categorie che consentono di descrivere ed esprimere l’interiorità. Città divisa in fazioni e in contrapposte passioni, Firenze e la sua civiltà sono state segnate dal prorompere di emozioni individuali e collettive, dal tentativo di controllarle, da una costante riflessione sul loro potere di fare la storia. Da prospettive disciplinari diverse – storiche, filosofiche, linguistiche, letterarie ed artistiche – questo volume ripercorre vicende, autori, testi significativi della storia fiorentina fra Quattro e Cinquecento, ponendo loro inusuali domande sul valore, sulla storicità, sulle forme dell’emotività politica.
I beni dei migranti. Patrimoni e mobilità nel lungo Ottocento in Italia
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 240
Il libro intende far luce sugli effetti della mobilità, della migrazione e dell’esilio sulle proprietà dei soggetti coinvolti, tanto nel Paese di origine quanto in quello di arrivo. Si propone inoltre di delineare un quadro delle forme di gestione della ricchezza a distanza, comprendendo sia le proprietà rurali che quelle urbane, i piccoli patrimoni delle famiglie contadine e le grandi fortune bancarie e industriali. Il lungo periodo consente di studiare alcune pratiche di gestione patrimoniale – procure matrimoniali, nomina di uomini di fiducia, e via dicendo – senza limitare la prospettiva al periodo della grande emigrazione di fine secolo, tenendo così conto degli effetti patrimoniali della mobilità nell’Italia preunitaria. Attraverso punti di vista multipli, il volume vuole dare nuovo respiro allo studio degli strumenti di conservazione e amministrazione del patrimonio, interrogandosi su cosa implichi la mobilità in termini di adattamento e innovazione amministrativa e legale, nonché di pratiche e accordi sub-legali.
Le due repubbliche. Pensare la Rivoluzione nella Francia del 1848
Daniele Di Bartolomeo
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 252
Questo libro ricostruisce, per la prima volta, la storia di una generazione che ha creduto che la Rivoluzione francese potesse ripetersi e che, ad un certo punto, si trovò a riviverla sotto forma di una spettacolare duplicazione. È quello che accadde ai protagonisti della rivoluzione parigina del 1848, iniziata a febbraio con la caduta della monarchia e culminata, dopo una serie tumultuosa di giornate rivoluzionarie, a dicembre con l’elezione del principe Luigi Napoleone Bonaparte, il nipote dell’imperatore, alla carica di presidente della Repubblica. L’autore si interroga sull’influenza esercitata dalle previsioni storiche, formulate dai protagonisti tramite il raffronto tra passato e presente, sulle loro decisioni e sullo svolgimento dei fatti.
Il governo del popolo. Volume Vol. 4
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 600
Quarta e ultima tappa di una storia del discorso sul popolo, il volume ricostruisce i profondi mutamenti che hanno caratterizzato questa direttrice del dibattito politico occidentale nel traumatico periodo che va dalla fine della Prima guerra mondiale alla sconfitta del nazifascismo. È in questa fase storica che la «semantica del popolo» sperimenta un’inquietante torsione anti-individualistica e autoritaria, entrando a far parte a pieno titolo dell’apparato legittimatorio dei nascenti regimi totalitari. L’itinerario di lettura delineato si propone di dare conto di alcuni passaggi-chiave di questo tornante storico-concettuale, nel quale emerge anche quella ipertrofica e autoreferenziale forma di rappresentazione del «popolo» che oggi siamo abituati a classificare sotto la categoria di populismo; una chiave di accesso fondamentale per la comprensione di fenomeni politici che, come è noto, vanno ben oltre l’arco temporale preso in esame in questo volume.
Diritto allo studio e educazione degli adulti nell'Italia repubblicana. Nel cinquantesimo anniversario delle 150 ore
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 268
Il volume, nel cinquantesimo anniversario della conquista contrattuale delle 150 ore per il diritto allo studio, indaga la storia, la memoria e le prospettive nel presente di una straordinaria esperienza collettiva di emancipazione culturale e civile nell’Italia repubblicana. Dal ruolo fondamentale del sindacato per l’ottenimento della licenza media per i lavoratori negli anni Settanta-Ottanta, al passaggio ai Centri provinciali per l’istruzione degli adulti nel 2012, le 150 ore costituiscono un osservatorio per analizzare le relazioni tra lavoro, istruzione e società italiana nell’ottica dell’educazione permanente. I contributi dialogano in una prospettiva interdisciplinare, ricostruendo le origini dei corsi per studenti-lavoratori, le culture operaie, sindacali e politiche che resero possibile la nascita di questa sperimentazione didattica, il mondo del lavoro femminile, i cambiamenti nella scuola, la televisione pedagogica.
I disegni e i discorsi di Giovanni Antonio Nigrone. II «fontanaro e ingegniero de acqua» (1585-1609 ca.). Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 272
Il presente volume raccoglie i saggi di diversi autori sul manoscritto che Giovanni Antonio Nigrone, «fontanaro e ingegniero de acqua» attivo a Napoli tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, compose durante tutto l’arco della sua vita professionale. Esso costituisce un pendant dell’edizione critica del testo, da poco uscita per i tipi di Viella. Oltre alla trascrizione e all’interpretazione dello scritto, infatti, è stato necessario interrogare studiosi esperti di diversi argomenti – dalla storia dell’arte a quella del giardino, dell’astrologia e dei terremoti – per poter arrivare a una maggiore comprensione del significato di questo manoscritto e del valore che esso riveste come documento per la storia dell’acqua, della cultura tardo rinascimentale e della società napoletana dell’epoca.
L'Italia e Zwingli. Origine e sviluppi della Prima Riforma
Federico Zuliani
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 400
Il volume studia la fortuna di Huldrych Zwingli e il suo ruolo, centrale, per le vicende della Prima Riforma in Italia: è un periodo – suppergiù tra gli anni venti e quaranta del Cinquecento – scarsamente indagato, ma durante il quale non pochi furono convinti che pure al di qua delle Alpi fosse dato realizzare la Riforma della Chiesa e non vi erano ancora ragioni per ritenere che essa sarebbe invece fallita. L’opera è in due parti: una si concentra sugli anni in cui Zwingli era in vita, l’altra sui decenni successivi alla morte, allorché la sua eredità venne portata avanti da altri riformatori (Heinrich Bullinger su tutti). La ricerca tocca poi anche le perduranti ambizioni di vari zwingliani peninsulari che, riunitisi spesso in chiese, continuarono a credere che si potesse fare la rivoluzione, e farla ora, addirittura in Italia.
Servizio, lealtà, onore. I cavalieri «italiani» degli Ordini militari spagnoli (secoli XVI-XVII)
Davide Balestra
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 228
Gli abiti dei tre Ordini religioso-cavallereschi di Santiago, Calatrava e Alcántara furono una delle onorificenze a cui attinsero i sovrani spagnoli in Età moderna per premiare la fedeltà e i servizi delle élite dei domini su cui si estendeva la loro sovranità. Simboli di privilegio, strumenti di aggregazione delle aristocrazie suddite della Monarchia cattolica, veicolavano, alla pari di altre mercedes della Corona, valori e ideali che contribuirono a promuovere e rinsaldare il consenso di un’élite dal respiro imperiale. Il libro offre un inedito esame dei titolari di una croce militare castigliana tra XVI e XVII secolo nati nei reinos italiani della Corona di Castiglia, ripercorrendo, grazie a un’ampia gamma di esempi, l’iter di concessione di un abito cavalleresco, dalla richiesta presentata a Madrid alla solenne cerimonia di investitura e professione del neo cavaliere.
L'emporio delle parole. Costruire l'informazione nei porti franchi d'età moderna
Giulia Delogu
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 196
1590, la morsa della piccola era glaciale inizia a farsi sentire. Spaventata da una possibile carestia, Genova lancia l’idea del porto franco. A Firenze, i Medici rimuginano su come garantire sopravvivenza al Granducato e puntano su Livorno. È l’inizio di miti e immaginari, è lo stabilirsi di modelli destinati a sostanziarsi in istituzioni similari in tutto il mondo. Lungi dall’essere meri oggetti economici, i porti franchi d’età moderna sono luoghi di sperimentazione, empori in cui le parole si fanno preziosa merce di scambio. Il libro si concentra su quest’aspetto e analizza l’uso da parte degli attori d’età moderna, che popolavano tali spazi liminali tra terra e mare, dell’informazione e dei saperi per costruire progetti politici, economici e culturali con crescente consapevolezza tra Sei e Settecento.
Lotta al brigantaggio. Prevenzione e repressione tra norme e prassi (secoli XVIII-XIX)
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2024
pagine: 484
Questo volume offre una lettura integrata del fenomeno del brigantaggio scaturita dal confronto tra storici del diritto, delle istituzioni e storici tout court. I contributi, infatti, pur nella loro estrema varietà, pongono in evidenza alcune questioni comuni, a partire dalla centralità che il brigantaggio ha rappresentato nella storia italiana, dal periodo rivoluzionario francese al processo di unificazione nazionale, finendo con l’intrecciarsi tanto alla “questione meridionale” quanto alla “questione criminale” che avrebbero caratterizzato il dibattito pubblico e politico dei primi decenni post-unitari. Fa, poi, da corollario l’indagine sulla “costruzione” politica dell’avversario e l’analisi degli strumenti giuridici messi in atto per contrastare il dissenso, prevenendolo e/o reprimendolo.