Vita e Pensiero: Ricerche. Storia
Federalismo e autonomia nelle Elleniche di Senofonte
Cinzia Bearzot
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: 180
Il ruolo di Senofonte come testimone del federalismo, e del suo scontro con le autonomie cittadine nel corso del IV secolo, è stato spesso misconosciuto. In realtà, lo storico non solo è un buon conoscitore delle vicende degli stati federali e delle loro strutture istituzionali, ma rivela anche attenta sensibilità per la terminologia specifica del federalismo, in particolare quella che esprime la contrapposizione tra sympoliteia federale e politeia cittadina, e per temi significativi dell''ideologia' federale, come la condivisione di diritti e doveri tra realtà paritarie. Uomo della polis, Senofonte offre tuttavia una adeguata valorizzazione dello stato federale e delle sue potenzialità, che ne rivelano il carattere alternativo rispetto alla città e ad alcuni suoi storici limiti: la forza demografica e, di conseguenza, militare, la potenza economica, la tendenza all'unificazione collegata con il reciproco scambio di diritti. Lungi dall'avere un carattere poleocentrico, le Elleniche di Senofonte offrono un notevole contributo, secondo solo a quello di Polibio, alla comprensione del federalismo greco e dei diversi fenomeni di aggregazione tendenti al superamento del frazionamento poleico.
San Luigi Orione: da Tortona al mondo. Atti del Convegno di studi (Tortona, 14-16 marzo 2003)
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XII-293
Un prete dall'inconfondibile fisionomia umana e cristiana, limpidamente ancorato in una profonda spiritualità e totalmente speso in un insonne attivismo, sostenuto dalla vena pulsante di una grande carità: è questa la figura di don Luigi Orione, il sacerdote torinese proclamato Santo da Giovanni Paolo II. Questo libro pubblica gli Atti del Convegno tenutosi a Tortona dal 14 al 16 marzo 2003. Il taglio privilegia, mediante accurate ricerche in una copiosa messe di fonti archivistiche, la ricostruzione del radicamento e del rapporto di don Orione sia con la realtà locale tortonese sia con la società e la Chiesa italiana e universale.
Milano, papato e impero in età medievale. Raccolta di studi
Annamaria Ambrosioni
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: LXVII-611
Gli scritti raccolti in questo volume rappresentano una parte rilevante della produzione scientifica di Annamaria Ambrosioni, che si distende nell'arco di poco più di un trentennio, dai primi articoli risalenti agli anni Settanta del XX secolo fino ai due contributi postumi editi nel 2003. La selezione dei saggi qui presentati, organizzati in due sezioni e corredati di indici, ha inteso privilegiare alcuni dei nuclei di interesse attorno ai quali si è maggiormente concentrato l'impegno scientifico di Annamaria Ambrosioni. In "Medioevo santambrosiano" compaiono quasi tutti i contributi dedicati alla basilica di S. Ambrogio di Milano e ai due collegi che la officiavano, quello dei canonici e quello dei monaci. L'universo santambrosiano, nel quale si riflettono scelte, tendenze, tensioni dell'intera società cittadina milanese, è finemente indagato nei personaggi che lo costituiscono, oltre che ricostruito nei dettagli degli aspetti architettonico-urbanistici e nei particolari della vita quotidiana e della prassi liturgica. Nella sezione "Papato e impero" il punto di osservazione si sposta nell'intento di cogliere l'interazione dei poteri universali con le forze locali. Le vicende dell'Italia settentrionale nel XII secolo, in particolare di Milano e dell'intero territorio su cui si estendeva la vasta provincia ecclesiastica ambrosiana, sono studiate nei loro rapporti con i pontefici e gli imperatori.
Meridionalismo cattolico (1945-1955)
Diomede Ivone
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: IX-226
In questo studio, Diomede Ivone, storico economico di interessi meridionalistici, compie una rilevante operazione culturale, oltre che storiografica, rispetto alla tanto dibattuta 'questione meridionale', riproponendo le testimonianze di una stagione di grande vitalità e importanza nella storia del nostro Paese, e in particolare del Sud. Egli ricostruisce infatti le iniziative e i contenuti di quel meridionalismo definito 'cattolico', con riferimento a una ispirazione ideale e morale, che si espresse in maniera assai significativa tra la fine del secondo conflitto mondiale e la seconda metà degli anni Cinquanta del secolo appena trascorso. Esso, oltre a chiedere una nuova conoscenza della realtà, mediante lo studio delle statistiche e attraverso indagini che arrivavano al cuore dei problemi, insisteva sull'urgenza di elevare le condizioni civili ed economiche delle popolazioni, sulla necessità di miglioramenti nell'agricoltura e sull'importanza di mutamenti nella mentalità. Fattori distinti, ma tutti orientati a un unico e ben chiaro obiettivo: far assumere al Mezzogiorno un ruolo attivo e dinamico nello sviluppo del Paese, fino ad allora condizionato dalla persistenza di un rigido schema dualistico con scarso margine di complementarietà tra Nord e Sud. La cultura meridionalistica dei cattolici italiani che l'indagine di Ivone riporta alla luce costituisce così un interessante stimolo per la ricostruzione storica.
Fonti per la storia dell'agricoltura italiana (1800-1849)
Gianpiero Fumi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: LXIV-550
La cura degli animali e delle piante, il ripristino della fertilità del suolo, il controllo delle acque, la difesa dalle avversità e la manipolazione dei prodotti agricoli hanno dato vita a un prezioso patrimonio di conoscenze tecnico-pratiche che negli ultimi secoli si sono trasfuse in un grande numero di opere a stampa. Nell'Ottocento la rifondazione dei saperi e delle pratiche agricole trasse ulteriore impulso dallo sviluppo di istituzioni come le accademie e le società agrarie, l'istruzione tecnica e la stampa specializzata. Questo volume, che è parte di un'iniziativa volta al censimento della letteratura agronomica italiana, presenta i risultati di una ricognizione sistematica delle opere apparse nella prima metà del diciannovesimo secolo nella penisola italiana, individuando oltre cinquemila titoli e mettendo in luce alcuni tratti complessivi dell'editoria agraria dell'epoca, rispetto alla distribuzione temporale e geografica delle pubblicazioni, alla frequenza dei singoli autori e stampatori e alla suddivisione degli scritti tra i diversi ambiti tematici.
Educazione e retorica nell'età delle «Querelles». Charles François Houbigant e il «De la manière d'etudier et d'enseigner»
Filippo Sani
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XIV-274
Viene qui proposto, in un'edizione critica curata da Filippo Sani e introdotta dalla Presentazione di Dominique Julia, il trattato dell'oratoriano Charles-François Houbigant, mai pubblicato fino ad ora. Esso rivestì un'importanza notevole nell'ambito delle discussioni pedagogiche che tra il Seicento e il Settecento avrebbero condotto alla revisione dell'insegnamento degli studi letterari. Nonostante la circolazione manoscritta, l'opera ebbe grande diffusione nella Francia settecentesca e influì in maniera significativa sui mutamenti riguardanti la didattica delle lingue classiche e l'utilizzo dei manuali di storia, nonché sull'insegnamento della lingua e della letteratura nazionale. A sua volta, il testo risente del clima culturale della Querelle des Anciens et des Modernes e della Querelle omerica dell'inizio del secolo XVIII, rispetto alle quali Houbigant manifestò un atteggiamento eclettico. La concezione estetica dell'oratoriano si richiamò infatti esplicitamente ad autori tra loro diversi, il cui orientamento critico aveva assunto nel singolo genere letterario l'altezza di autorità riconosciuta.Dal suo trattato emerge dunque l'intento di adeguare l'insegnamento delle umanità dei collegi oratoriani ai principali orientamenti estetici della cultura del tempo e, più in generale, la volontà di riconoscere il valore della tradizione letteraria nazionale.
Il lavoro come fattore produttivo e come risorsa nella storia economica italiana
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: XL-748
Preceduti da un'articolata riflessione di Antimo Negri sul concetto di lavoro nella cultura storica ed economica dell'Occidente, i contributi sono raggruppati attorno a cinque nuclei tematici - mercato del lavoro e avviamento al lavoro; occupazione, salari e sviluppo economico; tecnologia, competenze e lavoro; impresa e organizzazione del lavoro; istituzioni del lavoro - scelti per proporre cinque chiavi di accesso e cinque percorsi di lettura rispetto a un tema fra i più importanti nell'odierna riflessione storico-economica. I saggi qui contenuti presentano ampie visioni d'insieme e dettagliate ricostruzioni di singole realtà produttive e si estendono su un arco di tre secoli, dal tramonto dell'ancien régime, nel corso del Settecento, fino al primo scorcio del XXI secolo, restituendo così un quadro complessivo a volte frammentario, ma certamente vivido, per una materia tanto vasta quanto suscettibile di approcci molteplici e variegati.
Guerra e diritto nel mondo greco e romano
Marta Sordi
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: VIII-384
Il problema dei rapporti fra la guerra e il diritto, teorizzato dai Romani nella concezione del bellum iustum, affonda le sue radici, prima che nella propaganda degli stati, nella coscienza religiosa dei popoli: l'uccisione dell'uomo da parte dell'uomo è sempre oggetto di orrore presso i Greci e i Romani, ma diventa necessaria, e perciò giustificabile, quando lo esige la difesa propria e degli altri. Solo la necessità di respingere un'aggressione rende legittima l'uccisione di altri uomini e la guerra, ma, anche in questo caso, il sangue versato va in qualche modo espiato davanti alla divinità.
Economia, lavoro e istituzioni nell'Italia del Novecento. Scritti di storia economica
Alberto Cova
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: VI-952
"Con la pubblicazione di alcuni tra gli scritti di storia economica, già editi e inediti, che costituiscono la copiosa produzione scientifica di Alberto Cova - e significativamente con i caratteri dell'Editrice dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - l'Istituto di storia economica e sociale 'Mario Romani' intende manifestare gratitudine e rendere onore alla sua fatica di studioso e di docente nella ricorrenza del suo settantesimo compleanno. Ed è parimenti significativo che la pubblicazione avvenga per iniziativa di quell'Istituto in cui Alberto Cova ha lavorato nel corso di tutta la sua carriera accademica, Istituto che si intitola a Mario Romani, in virtù del cui insegnamento quella carriera ha potuto - come quella di chi scrive - compiere i primi decisivi passi di una scelta professionale che si sarebbe poi rivelata carica di risultati positivi e meritati." (dalla Prefazione di Sergio Zaninelli)
Una crisi annunciata? L'inchiesta sulla produzione del Bureau international du travail (1920-1925)
Mario Taccolini
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: XIV-390
A partire dal 1920 il Bureau international du travail di Ginevra promosse un'ingente ricerca sulla produzione, articolata a livello internazionale. I risultati di questa indagine e l'eco dell'intenso dibattito che l'accompagnò furono pubblicati in cinque volumi con il titolo di Enquête sur la production. La cospicua mole di materiali documentari, raccolti per l'occasione e custoditi presso l'Archivio storico del Bureau, costituisce un'importante risorsa, un giacimento di documentazione, in parte edita e in gran parte inedita, rimasta per lo più inesplorata, soprattutto da parte degli studiosi italiani. Mario Taccolini ha analizzato questa fonte con l'obiettivo, quanto mai auspicabile nell'odierna congiuntura storica, di contribuire alla realizzazione di una storia economica e sociale d'Europa. Ciò ha consentito di gettare nuova luce sulle condizioni di vita, i comportamenti, le scelte e le dinamiche d'azione dei soggetti istituzionali, e in particolare dei lavoratori, delle loro associazioni, degli enti costituiti per il miglioramento e la tutela della loro partecipazione al processo produttivo. Ne risulta una migliore valutazione complessiva della struttura e dell'evoluzione dell'economia europea e mondiale, in cui si evidenzia il progressivo sorgere di 'crisi parallele' nei diversi ambiti della produzione, preludio all'ormai imminente crisi, che dal 1929 avrebbe stravolto gli equilibri economici mondiali. Particolare attenzione è rivolta alle problematiche del lavoro.
Libri, biblioteche e cultura nell'Italia del Cinque e Seicento
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: X-464
La fioritura della cultura italiana si è arrestata con il Rinascimento? Ciò che segue fu a lungo solo una cultura clericale riducibile alla formula della "Controriforma"? Come accostarsi a tale ambito di studi, al di là dei luoghi comuni più schematici? Le ricerche riunite in questo volume, frutto dell'opera di un gruppo di esperti in diversi settori e discipline (dalla storia istituzionale a quella culturale, dalla letteratura alla linguistica, dalla bibliografia alla storia delle biblioteche), tentano di rispondere a interrogativi che restano cruciali per la comprensione della nostra identità 'italiana'. I libri sono stati, infatti, un veicolo potente per la circolazione delle idee e delle conoscenze all'inizio dell'età moderna. Non solo i libri in quanto prodotto di una scelta intellettuale, esito di operazioni tecnologiche e di una impresa economica, in ambito di divulgazione editoriale, ma proprio in quanto deposito privilegiato della memoria. Come tali, li vediamo raccogliersi nelle biblioteche, nelle collezioni di testi, piccole e grandi, di singoli individui e di istituzioni prestigiose. Prima ancora, i libri hanno suscitato domande, stimolato la ricerca; si sono incontrati con gli interessi e le curiosità dei loro autori e di fruitori sempre diversi. In questo dinamismo, la capacità dei libri di edificare cultura non si è bloccata con la fine della stagione rinascimentale...
Novo, grande, coverto e ferrato. Gli inventari di biblioteca e la cultura a Milano nel Quattrocento
Monica Pedralli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: LVI-756
Testamenti, inventari, registri contabili, memoriali: circa 360 documenti datati tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XVI costituiscono il primo corpus unitario dedicato alle biblioteche umanistiche milanesi. I documenti raccolti provengono dai ricchissimi e solo parzialmente esplorati fondi dei principali archivi storici di Milano, soprattutto l'Archivio di Stato.