artem: Storia e civiltà
The battle of Pavia. The tapestries of Capodimonte
Chiara Macor, Fabiana Fiengo
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 56
"From ancient Egypt to imperial Rome, illustrations of stories were used to decorate domestic and public spaces … And then came pictorial tapestries of silk and wool, which were hung in palaces in northern Europe, but also in Italy. These tapestries expressed the wealth and luxury of the Flemish Renaissance … One of the great theaters of these conflicts was the Battle of Pavia, which entered into political legend and military history thanks to the use of the newest technical inventions of the time, thereby transforming the art of warfare". [Eike Schmidt] "The comic strip is grounded in the imagery of film, the sequence, and that's why this format is so appropriate for a reimagining of the seven tapestries known as the d'Avalos tapestry series. It recounts one of the most important military and political events of European history: the Battle of Pavia, when the two greatest kings of the time, Charles V and François I, engaged in battle". [Sylvain Bellenger] sales notes The volume has been created in collaboration with the Italian school of Comix, in occasion of the exhibition "Art & War in the Renaissance. The Battle of Pavia Tapestries" curated by Sylvain Bellenger, Carmine Romano e Antonio Tosini.
Monumenti del culto segreto delle dame romane ovvero Venere e Priapo come si osservano nelle gemme antiche
Pierre-François Hugues d'Hancarville
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 112
"Il libretto che segue è la traduzione, la prima in italiano, di un testo piuttosto famoso tra chi studia le gemme incise antiche e moderne, e, al tempo stesso, un punto di riferimento obbligatorio della letteratura "libertina" del Settecento, con tutte le sue implicazioni filosofiche, artistiche, politiche. Un tempo si riteneva che la quasi totalità delle immagini che corredano questo testo fossero di totale invenzione di d'Hancarville, anche perché, pur presentandole come pietre reali di cui cita i dati gemmologici, solo molto raramente egli riporta la sua fonte. Oggi, col progresso degli studi e le ricerche nelle dattilioteche sette e ottocentesche, si comincia invece a pensare che molte di esse possano essere disegni di gemme reali, antiche o moderne, che d'Hancarville aveva avuto modo di disegnare. Le gemme di tema erotico, ora rinominate "spintrie", costituivano da alcuni secoli la parte più consistente di molte collezioni". (Stefano de Caro)
Return of the Centaurs. A field guide
Paul Carter
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 112
Il mito dei centauri affascina da sempre l'immaginario di poeti, artisti, antropologi, uomini comuni. L'estinzione presunta di queste creature fantastiche è una conseguenza dei nuovi paradigmi di una civiltà contemporanea, più orientata al calcolo seriale arido che alla costruzione di nuovi orizzonti di comunità creativa. Paul Carter fa rivivere i centauri negli occhi di chi guarda, in una sorta di zoo della fantasia che spalanca i cancelli e libera la fauna dei sogni. Prendono forma costellazioni che possono essere percepite solo dai mistici visionari, dai giovanissimi, dagli innamorati. Quando i centauri ci osservano, vedono l'aura della vita recondita, la zoë greca, il repertorio di giochi di parole visivi... il futuro del passato affidato alle mani (e alle menti) di comunità capaci di inventare nuovi miti di convivenza ecocentrica.
La chiesa e cappella di Santa Maria dei Pignatelli a Napoli
Pierluigi Leone De Castris
Libro: Libro rilegato
editore: artem
anno edizione: 2024
pagine: 200
"La Cappella Pignatelli, e gli studi qui raccolti, racchiudono in sé e possono dispiegare per il lettore e il visitatore attento un piccolo stratificato nucleo di storie che vanno ben al di là non solo di Napoli ma della stessa Europa […] La sua presenza viva nello spazio da secoli definito cuorpo 'e Napule, il corpo di Napoli, assume la forza di una metafora che rappresenta una città non solo ricca di storia (capitale di un Regno, sede di famiglie "glocali" come i Pignatelli) ma capace di inscriversi nei flussi relazionali e comunicativi della modernità in virtù di un sistema di segni che tutto il mondo riconosce immediatamente nella loro peculiare unicità: dalla musica alle arti, dalla gastronomia allo spettacolo, dalle istituzioni accademiche all'artigianato." (dalla introduzione di Lucio d'Alessandro, Rettore dell'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, Presidente della Fondazione Pagliara)
Plinio il Vecchio. Il mistero del cranio ritrovato
Carlo Avvisati
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 124
Un teschio, i resti di uno scheletro e di un gladio, trovati alla fine del 1800, in uno scavo archeologico, a Bottaro, allora territorio di Torre Annunziata, sotto il lapillo e la cenere del 79 dopo Cristo, hanno intrigato sin da allora fior d'esperti e studiosi. a mare. Lo scavo restituì, ancora: collane, armille d'oro, anelli impreziositi da gemme e perle, e suppellettili interessanti. Tra queste ultime, una lanterna di bronzo a forma di testa di cavallo e quanto restava di una portantina... È sempre un merito se un autore sceglie di affrontare un rinvenimento di questo genere sottraendolo a quella forma di mummificazione e di oblio che spesso è il risultato del suo essere "scomodo". Con la consueta perizia narrativa che unisce cronaca e scienza, Carlo Avvisati ci accompagna in un singolare viaggio nella storia dell'archeologia vesuviana così come alla fine dell'Ottocento e nei primissimi anni del Novecento veniva manifestandosi.
Napoli Nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 88
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola… - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Alessandra Avagliano, Pierluigi Leone de Castris, Gabriella Tassinari, Nadia Barrella e Oronzo Brunetti.
Zeusi. Linguaggi contemporanei di sempre. Volume Vol. 16-17
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 196
"Le passeggiate di Zeusi... nella terra delle arti e dei molti pensieri che l'avvolgono, oggi incappano in una triplice titolazione, in uno schema a scorrimento veloce, Flusso Forma Fabbrica, che per noi equivale all'identificazione di tre fondamentali parole-chiave della tensione creativa attuale... è sempre lì, l'invito ad accettare con coraggio l'idea che ogni cosa scorre e cambia e apparentemente si disperde, a meno che quel disperdersi non voglia dire il ricongiungimento con una forza che ogni pur infimo fenomeno, apparso anche solo per un attimo, alla fine è spiegato e compreso... Noi stiamo sul pezzo: Zeusi, flusso di pensieri, immagini, parole; forma quasi perfetta; piccola fabbrica". (Dall'editoriale di Marco Di Capua, direttore di Zeusi)
La flora del MANN. Raffigurazioni vegetali nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 168
Il ruolo cruciale che le piante assumono da sempre nella vita dell'uomo, sia come fonte di alimenti e materie prime, che per le valenze culturali e simboliche, emerge con chiarezza nell'immaginario artistico della civiltà greca e romana, dalla citazione diffusa di elementi decorativi al racconto del rapporto complesso uomo-natura e dei legami profondi con l'universo divino. Il Museo archeologico nazionale rappresenta per questi aspetti una autentica miniera "naturalistica", per le iscrizioni archeologiche e storico-artistiche, per le declinazioni botaniche e vegetali tout court, per le problematiche legate alla sfera religiosa - a divinità quali Demetra, Atena, Dioniso -, all'agricoltura, all'alimentazione, alle rotte dei semi e delle piante provenienti da terre lontane, al paesaggio dell'antichità: una selezione di settantaquattro opere, frutto della ricognizione dei motivi vegetali che compaiono su più di ottocentocinquanta oggetti delle collezioni del MANN, ricostruisce in questa guida speciale quarantasette specie arboree diverse, le implicazioni semantiche e simboliche correlate alla tipologia dei reperti, alla destinazione d'uso, all'ambito cronologico e culturale di riferimento.
Antonio Niccolini. Scenografo dei Reali Teatri di Napoli
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 368
L'idea di una mostra sulla produzione scenica di Antonio Niccolini (1772-1850) nasce, oltre che dalla ricorrenza, nel 2022, dei duecentocinquanta anni della nascita, dalla volontà di sondare nuovamente - dopo la monografia seminale di Franco Mancini (1980) e le esposizioni a Napoli e Firenze in occasione di Civiltà dell'Ottocento a Napoli (1997) - l'attività del Maestro toscano sia nel contesto dei palcoscenici napoletani che in una più ampia prospettiva italiana ed europea. Dalla prima attività a Napoli durante il Decennio francese, ai contributi pedagogici originali alla Reale Scuola di Scenografia napoletana, da lui diretta, agli intrecci tra attività didattica ed esercizio della professione nei Reali Teatri, Niccolini contribuisce in prima persona al dibattito antiquario contemporaneo, protagonista nei grandi cantieri di Pompei, del Real Museo Borbonico e dei centri archeologici campani di maggior rilievo. La revisione del corpus di disegni scenici, grazie all'apparato inventariale, cronologico e iconografico redatto da Paola De Simone, arricchisce di inediti e nuove attribuzioni l'intero repertorio scenico riconducibile alla mano del maestro.
Napoli Nobilissima. Rivista di arti, filologia e storia. Settima serie. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 80
Fondata da Benedetto Croce nel 1892 - insieme a letterati e storici del calibro di Riccardo Carafa d'Andria, Michelangelo Schipa, Giuseppe Ceci, Luigi Conforti, Salvatore Di Giacomo, Luigi Spinazzola… - con l'obiettivo di 'scrivere' la storia artistica e topografica di Napoli, di invitare con l'esempio e la ricerca sul campo al rispetto e alla valorizzazione consapevole del patrimonio culturale e artistico della città, Napoli nobilissima prosegue e rinnova la propria missione sotto l'egida della Fondazione Pagliara e dell'Istituto Universitario Suor Orsola Benincasa. Saggi di Giuseppe D'Avanzo, Pierluigi Leone de Castris, Italo Iasiello, Immacolata Salvatore, Gianluca Forgione, Francesco Lofano e note e discussioni di Christian Bonaventura.
Università degli Studi di Napoli Parthenope. La storia in occasione del Centenario (1920-2020)
Rosalba Ragosta
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 248
Una ricostruzione articolata delle metamorfosi che hanno segnato un secolo di storia della Università degli Studi di Napoli "Parthenope". "Sorta nel 1920, con la denominazione di Regio Istituto Superiore Navale, in una prospettiva sperimentale, quale laboratorio finalizzato ad elaborare soluzioni per il sostegno del settore marittimo, che prometteva ampi orizzonti di sviluppo, l'Università degli Studi di Napoli "Parthenope" ha attraversato un secolo di storia conservando le sue originarie finalità formative sino alla metà degli anni Ottanta. Il volume ripercorre l'iter di questa prima lunga fase di esistenza della "Parthenope" mettendone in luce la sua preziosa identità originaria, scaturita da un contesto locale e nazionale di grande e sapiente attenzione ai temi della formazione, come anche dalla sua grande capacità di adeguamento alle nuove frontiere del sapere". (Dalla presentazione del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi)
L'amato di Iside. Nerone, la Domus Aurea e l'Egitto
Libro: Libro in brossura
editore: artem
anno edizione: 2023
pagine: 264
Cosa lega Nerone all'antico Egitto? Il Paese dei Faraoni aveva per i Romani un fascino irresistibile: per la sua storia millenaria, per la grandiosità dei monumenti pubblici, per il culto tributato ai re divinizzati e le peculiarità del pensiero religioso. Sfumato il sogno di Antonio, avo di Nerone per parte di madre, di essere incoronato re-dio al fianco di Cleopatra, l'Egitto diventa terra di conquista per la gens giulio-claudia, da Augusto a Nerone, un luogo da cui gli imperatori, senza interferenze del Senato, possono ricavare enormi ricchezze e consacrazione simbolica del proprio potere assoluto. Nerone, nato secondo Svetonio al primo sorgere del sole, con l'Oriente e l'Egitto avrà per tutta la vita un rapporto particolare. Affidato a precettori che conoscevano a fondo Alessandria, cuore dell'ellenismo, respira dalla prima infanzia la 'fusione' tra due grandi civiltà secolari, la Grecia e l'Egitto, che diventerà il filo conduttore, culturale e politico, del suo regno. Se, dunque, il progetto monumentale della Domus Aurea prende ispirazione dal palazzo alessandrino dei Tolomei, è nel Grande Criptoportico del padiglione di Colle Oppio che un restauro recente ha svelato la profonda incidenza dell'immaginario egizio: gli dei Anubi e Arpocrate ne sono protagonisti indiscussi. La presentazione al pubblico di questo racconto affascinante è la trama articolata della mostra, dalla passione di Nerone per l'Oriente, di cui Iside incarna l'essenza, fino alla penetrazione capillare dei culti isiaci nella Roma del I secolo d.C.: un Egitto spesso più immaginato e desiderato che realmente compreso, ripercorso nelle sue dimore evocative, nei templi egiziani di File e Dendera - dove Nerone appare come faraone devoto a Iside -, nella celebrazione egiziana del suo "anno sacro" - ovvero il primo libero dai condizionamenti materni -, nella curiosità che lo spinge a organizzare una spedizione alla ricerca delle fonti del Nilo fin nell'Africa sub-sahariana… A conferma che la fortuna dei culti orientali, radicati a Roma fin dall'età repubblicana (ma spesso osteggiati per le minacce ai mores maiorum), prende consistenza fino a diventare una componente organica del linguaggio imperiale nell'età di Domiziano.