SAGEP
Girolamo Coltellini e la ritrovata Madonna Ranuzzi
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 32
Questo volume è dedicato al fortunato ritrovamento di un capolavoro della scultura bolognese della metà del Cinquecento: la Madonna con il Bambino di Girolamo Coltellini. L’opera ci ha subito affascinato. Da qui il desiderio di affidare ad Andrea Bacchi il compito di ricostruire la storia, sua e del suo artefice. Il busto in marmo – noto attraverso una incisione del 1844 – era destinato in origine a ornare il perduto monumento a Francesco Ranuzzi, ubicato nella chiesa di San Francesco a Bologna. L’attribuzione a Coltellini trova conferma grazie al confronto diretto con alcune sue opere, come il San Giovanni Battista collocato lungo il bordo posteriore dell’Arca di San Domenico, il Busto di Ludovico Bolognini, sempre in San Domenico e il Busto di Ludovico Boccadiferro in San Francesco. Opere tutte caratterizzate da un innegabile se pur moderato michelangiolismo, presente pure nel nostro busto. Ad Andrea Bacchi e a tutto il nostro staff il più sentito grazie per aver dato vita a questo prezioso contributo dedicato alla scultura del Cinquecento a Bologna.
Divisionismi. Un'altra modernità. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 104
Dal 18 ottobre al 30 novembre 2024 la Galleria Bottegantica presenta Divisionismi. Un’altra modernità, mostra nata con l’obiettivo di offrire una nuova prospettiva sul movimento divisionista, esplorandone le evoluzioni e le implicazioni artistiche dagli anni Novanta del XIX secolo sino agli anni Venti del Novecento. Accanto alle opere dei maestri e principali teorici della tecnica divisionista – come Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Vittore Grubicy de Dragon, Giovanni Segantini e Giuseppe Pellizza da Volpedo – sono presenti lavori di artisti legati ad ulteriori sviluppi della ricerca divisionista nella sua complessità estetica e concettuale. All’aprirsi del nuovo secolo, ecco emergere personalità nuove come Carlo Fornara, Benvenuto Benvenuti, Cesare Maggi, Plinio Nomellini e Sexto Canegallo. I singoli artisti, impegnati già dagli anni Novanta intorno alla ricerca sul colore diviso, avevano infatti elaborato delle maniere individuali, aprendo la strada ad un’interpretazione dell’assunto teorico e scientifico di partenza che andasse ben oltre la tecnica, per sondare le possibilità pittoriche in termini di espressione e forza evocatoria.
Sguardi sull’Ottocento. Arte italiana nelle collezioni marchigiane
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 128
Sguardi sull’Ottocento. Arte italiana nelle collezioni marchigiane, evento espositivo promosso dalla Regione Marche e realizzato dal Comune di Senigallia, è stato affidato alla cura della storica dell’arte M. Gabriella Mazzocchi e propone oltre sessanta dipinti provenienti da Enti Pubblici e collezioni private delle Marche. Protagonisti con preziose tele saranno, dunque, gli artisti italiani e marchigiani che hanno caratterizzato l’Ottocento italiano dal Romanticismo alla scoperta del paesaggio dal vero. Alcune opere provengono dalla Pinacoteca Civica F. Podesti di Ancona, da Palazzo Mosca – Musei Civici di Pesaro, da Palazzo Buonaccorsi di Macerata, dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno e dalla Pinacoteca del Comune di Montefortino, altre da collezioni private e alcune opere vengono esposte per la prima volta in questa occasione. La sequenza dei maestri in esposizione – come scrive la curatrice della mostra – “traccia un percorso che pone a confronto la nobile produzione della pittura di figura con la rivoluzione della pittura di paesaggio e con i ritratti di stampo macchiaiolo”.
Surrealismi. Da de Chirico a Gaetano Pesce
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 336
In occasione del centenario del Movimento surrealista il Mart dedica una rassegna all’arte fantastica italiana. Rimasta troppo a lungo nell’ombra, il surrealismo in Italia è finalmente al centro di recenti studi e riscoperte. L’Italia è estranea al movimento surrealista, la cui invenzione e maturazione avviene esattamente cento anni fa in Francia sotto la guida di André Breton e si deve allo stesso Breton l’individuazione di due preziosi antecedenti al movimento nell’opera di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio, inconsapevoli predecessori di una pittura rivolta ai luoghi più reconditi dell’anima, agli spazi dell’immaginazione e del sogno. 160 opere di oltre 70 artisti nati prevalentemente nella prima metà del XX secolo. Una compagine quanto mai completa che include Ugo La Pietra, Gaetano Pesce, Gaetano Pompa, Arturo Nathan, Gustavo Foppiani, Lorenzo Alessandri, Corrado Costa, Sergio Vacchi, Valerio Miroglio, Giordano Falzoni, Ugo Sterpini, Enrico Donati, Romano Parmeggiani. Un dialogo aperto sul passato che ha in de Chirico l’inquieto capostipite novecentesco, sino alle influenze che caratterizzano alcune espressioni del Futurismo, della scena Pop o post-informale.
Paolo Volponi collezionista-Paolo Volponi collector
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 48
Il centenario della nascita di Paolo Volponi (1924-2024) ha offerto l’interessante occasione di approfondire la figura del collezionista e alcuni aspetti della sua ricerca, in pittura e in letteratura, attraverso una selezione di tele ancora nella collezione degli eredi, allestite accanto ai suoi dipinti donati rispettivamente da lui nel 1991 e dalla moglie Giovina Iannello e dalla figlia Caterina nel 2003. Nella sala espositiva al secondo piano del Palazzo Ducale, che normalmente espone una selezione della migliore ritrattistica della collezione museale, l’omaggio che il museo ha reso a Volponi ha avuto come obiettivo l’indagine di alcuni temi centrali nella sua pratica collezionistica, ricomponendo idealmente un insieme visivo con gli altri dipinti esposti poco più avanti, per suggerirne nuovi intrecci e anche nuove suggestioni in rapporto alla sua produzione letteraria. Più che mettere l’accento sugli aspetti storico-artistici legati alla pratica della connoisseurship, che consentono di riconoscere in Volponi un occhio educatissimo da vero e proprio conoscitore, si è preferito mettere al centro del ragionamento la scelta dei soggetti da collezionare, per far emergere una volta di più la sua predilezione per la grande stagione del Seicento, tra naturalismo e virtuosismo pittorico. La passione per una pittura fatta di corpi veri e di umori, tesa in uno sforzo spirituale di sollevamento dai puri istinti carnali, definisce nella pittura gli aspetti più concreti e materici della scrittura volponiana, che trovano nel romanzo "Corporale" (1974) una prosa travolgente e totalizzante. Sono state perciò offerte ai visitatori alcune tele in cui riscoprire i temi del rapimento estatico e della penitenza fisica, del nudo, sia esso femminile o maschile, indagato nella verità epidermica del tempo edace...
Luzzati. Manifesti e grafica editoriale 1947-2007. Ediz. italiana e inglese
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 144
L’arte di realizzare manifesti per Emanuele Luzzari si snoda in un percorso molto articolato e ricco, diversificabile per temi e tecniche. Inizia negli anni ’40 e arriva al 2007 con il manifesto, l’ultimo, creato per il Festival di Sanremo. Oltre cento manifesti disegnati dal maestro Emanuele Luzzati per spettacoli teatrali, manifestazioni, città, giochi, esposizioni, eventi culturali, declinano il suo eclettismo compositivo della calligrafia e dell’immagine. Il lettering si fonde e diviene esso stesso figura, immagine. Presenti anche i manifesti della serie dedicata a Rodari, La storia di tutte le storie, i poster per il cinema d’animazione, lo Schiaccianoci di Amedeo Amodio, il Pulcinella per Aterballetto, Pollicino per il Teatro alla Scala, il Papageno per il Festival di Spoleto del ‘93 e molti altri capolavori della grafica di stupefacente suggestione e grande impatto visivo. Completano il volume i libretti di sala, gli inviti, i biglietti augurali, le principali copertine per riviste e libri, gadget aziendali, oggetti, premi e altri materiali anche inediti.
Rubaldo Merello. Paesaggio e figure
Matteo Fochessati, Francesca Serrati
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 64
Partendo dal fondamentale nucleo dei dipinti e dei disegni conservati nelle collezioni della Galleria d’Arte Moderna di Genova – integrati con alcune significative opere provenienti dalla Wolfsoniana–Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e con una selezione di prestiti da collezioni private – l’esposizione intende infatti offrire una rilettura sul suo originale percorso di ricerca, mettendone in risalto due peculiari attitudini estetiche e operative: da un lato la predilezione verso una natura non antropizzata su cui il pittore proiettava le proprie tensioni emotive e psicologiche, nel suo prolungato e introspettivo rapporto con le emergenze paesaggistiche di una delimitata area geografica (i boschi, i pendii, le scogliere e le insenature del territorio inquadrato tra la Ruta di Camogli, la baia di San Fruttuoso e Portofino); dall’altro la dimensione fantastica che anima invece, in campo grafico, i protagonisti delle sue raffigurazioni mitologiche e allegoriche. Mentre nel primo ambito di intervento, Merello, partendo dalla lezione divisionista di cui fu uno tra i principali interpreti...
Trulli di Alberobello
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 48
I trulli, tipiche abitazioni in pietra calcarea di Alberobello nel sud della Puglia, sono esempi straordinari di edilizia in pietra a secco a lastre, una tecnica risalente all’epoca preistorica e tuttora utilizzata in questa regione. Sebbene i trulli rurali siano diffusi in tutta la Valle d’Itria, la massima concentrazione di esemplari meglio conservati di questa forma architettonica si trova nella cittadina di Alberobello, con più di 1500 strutture nei rioni di Monti e Aja Piccola. I trulli generalmente servivano come ripari temporanei o come dimore permanenti dai piccoli proprietari terrieri o lavoratori agricoli. I trulli erano costruiti in pietra calcarea lavorata grossolanamente, estratta durante gli scavi per la realizzazione di cisterne sotterranee, pietre raccolte nella campagna e da affioramenti rocciosi circostanti. I tetti delle costruzioni recano spesso iscrizioni in cenere bianca dal significato mitologico o religioso, e terminano con un pinnacolo decorativo che aveva lo scopo di scacciare le influenze maligne o la sfortuna...
Anton Von Maron a Genova. Ritrattistica e cultura figurativa al tramonto della Repubblica
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 256
L’occasione del passaggio a Genova – nel 1792 – di uno straordinario pittore di gusto internazionale, Anton von Maron, consente di illuminare un momento storico del tutto particolare: quei pochi anni in cui, mentre in Francia già infuria la Rivoluzione, una società ricca e colta si rapporta alla cultura europea, in particolare a quella francese, con partecipazione ed entusiasmo. Si tratta di uno di quei rari momenti in cui si può osservare nella storia il crinale, la sottile lama di coltello che divide due epoche: convivono in quegli anni gli stucchi rococò e le prime sperimentazioni classiciste e poi compiutamente neoclassiche, gli argenti a fogliami settecenteschi e i biscuit di Sévres con medaglioni in stile Wedgwood, appaiono gli abiti e gli accessori di cui si ricostruisce ad annum il rapporto con la moda francese. Una società che è stata annoverata tra quelle di un “Settecento conservatore”, ma che pure aveva all’interno della sua aristocrazia molti uomini e donne colti e informati, pronti a ordinare libri all’estero, e a farsi ritrarre da Mengs, Maron, Angelika Kauffmann. Più che mai in bilico tra questi due mondi sta il ritratto di Lilla Cambiaso e della figlia Caterina, da poco riapparso e prontamente acquistato dal Ministero della Cultura per la Galleria Nazionale della Liguria, dalla qualità raffinatissima della rappresentazione dei materiali, degli incarnati, degli elementi naturali: dipinto realizzato a pendant ideale di quello del marito, il doge Michelangelo Cambiaso, nel 1792, anno del suo dogato. Cinque anni dopo l’ex doge sarà in ambasceria davanti a Napoleone e dieci anni dopo maire della città, ma in questo doppio ritratto splendono ancora la lievità dei merletti, i colori accesi e la luce cristallina del Settecento..
I tempi del bello. Tra mondo classico, Guido Reni e Magritte
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 144
Leopardi individua il "Tempo del Bello" nella Grecia del V secolo a.C., quando artisti come Fidia, Mirone e Policleto interpretavano il concetto di bellezza come frutto di un equilibrio di valori estetici ed etici, espresso dal termine kalokagathìa. Il catalogo prende in esame una serie di opere distribuite in un arco temporale che va dal mondo classico romano fino alla metà del XX secolo. Lo studio associa brani di scultura classica, provenienti da musei romani, a dipinti e a sculture di epoca moderna in un continuo rimando tra Antico e presente. Si tratta di una riflessione su come la cultura classica, a distanza di secoli, ritorni con citazioni, omaggi e riferimenti fino a coinvolgere gli artisti del XX secolo. Sono esaminate varie sculture rinascimentali di piccolo formato che documentano il gusto del collezionismo e la passione per l'Antico, sviluppatisi in particolare dopo le scoperte archeologiche di primo Cinquecento; queste opere dimostrano le tendenze figurative rinascimentali verso alcuni soggetti molto ricercati che rimandano alla Roma classica. Un capitolo approfondisce artisti che dal Seicento in poi, in maniera diversa, hanno subito il fascino della classicità. Sono quindi indagate e messe a confronto con il mondo antico opere di Ludovico Carracci, Guido Reni, Luca Giordano, Peter Paul Rubens fino al pittore del Grand Tour, Pompeo Batoni. L'ultima parte del volume si occupa di un gruppo di artisti del Novecento e delle loro opere, selezionate tra quelle più rappresentative di quel desiderio volto a riaffermare il perenne valore della classicità. Sono analizzate opere di Carrà, Funi, Campigli, Filocamo, Sironi, de Chirico e Magritte.
Ritratti di donna. Vesti e gioielli nella Firenze del '400
Libro: Libro in brossura
editore: SAGEP
anno edizione: 2024
pagine: 96
Uno straordinario corpus di dipinti, tutti di scuola toscana ed epoca quattrocentesca, realizzati da grandi maestri come Paolo Uccello, Domenico Ghirlandaio, Filippo Lippi, Sandro Botticelli, Piero Pollaiolo, per citarne solo alcuni, mostrano la fortuna del ritratto femminile, che aveva spesso il fine di commemorare il matrimonio. In questo genere le donne diventano protagoniste non più ritratte solo in forma ideale, ma in quanto persone valorizzate da preziose vesti e gioielli. Un team di studiose di diversa estrazione – coordinate da Federico Poletti e Arianna Sarti – hanno studiato in modo interdisciplinare questi dipinti, analizzandone gli abiti, le acconciature, i tessuti e i gioielli: elementi che spesso celano raffinati simbolismi e complesse implicazioni socio-culturali. Un libro ricco di spunti pensato non solo per esplorare l’arte di grandi maestri, ma anche per comprendere, attraverso la moda dell’epoca, i meccanismi di una società dinamica e concorrenziale, in cui le donne erano divenute veri e propri vessilli viventi di status familiari in continua tensione per la propria affermazione. La moda rinascimentale si pone quindi come un multiforme tessuto connettivo che lega insieme l’individuo, la società e la storia.