Jaca Book: Dissidenze
Malgrado tutto. Percorsi di vita
Miguel Benasayag
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2023
pagine: 256
Miguel Benasayag, conosciuto in Italia per i suoi lavori clinici da psicanalista e la sua ricerca filosofico-scientifica, tra epistemologia e biologia, racconta qui la sua vita, dagli anni durissimi di prigionia sotto la dittatura militare argentina negli anni ’70, periodo in cui militava nella guerriglia guevarista, all’oggi. L’originalità di questa autobiografia, sta nell’avere ben poco di autoreferenziale. Come ama dire Benasayag «più la vita è "solo" personale, meno è vita». L’impegno e la ricerca di Benasayag ruotano attorno al concetto fondamentale di epoca: capirne le sfide, i processi e i meccanismi che la abitano, per liberare una potenza d’agire gioiosa e lontana da una visione teleologica del mondo, che ha nella conquista del potere il proprio obiettivo (illusorio). Ricercare quindi pratiche possibili «malgrado tutto», che è anche il nome del collettivo militante fondato da Benasayag, «Collectif Malgré Tout» composto da pensatori di vari Paesi del mondo, in dialogo fra le generazioni. Dialogo testimoniato anche in questo libro che si apre con una prefazione d Teodoro Cohen, giovane membro di «Malgré Tout».
La singolarità del vivente
Miguel Benasayag
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 184
Dal mondo del digitale e della biologia molecolare ci viene annunciato che tutti i meccanismi biologici potranno essere finalmente svelati, modellizzati, superati. Sarebbe cioè giunto il tempo di passare dal mondo reale e dal vivente stesso, ormai riducibile alle proprie componenti, a uno meccanico. Dietro queste promesse di vita aumentata si cela in realtà un vecchio progetto reazionario: quello di sbarazzarsi dei corpi per giungere finalmente alla «vera vita», che sarebbe quella dei dati e degli algoritmi. Ma affermando che «tutto è informazione», il mondo digitale non soltanto ignora, ma annienta le singolarità proprie del mondo del vivente e della cultura, mettendo a repentaglio la nostra stessa possibilità di agire, pensare, desiderare e amare… Contro questa minaccia, Miguel Benasayag ci invita a elaborare una modalità di ibridazione tra la tecnica e gli organismi che non si riduca a una brutale assimilazione. Ciò implica la creazione di un nuovo immaginario, di un nuovo paradigma in grado di aiutarci a studiare ciò che nell’ambito della complessità propria del vivente e della cultura non può essere ricondotto al modello informatico dominante. Prefazione di Jean-Michel Besnier. Postfazione di Giuseppe Longo.
Ai-work. La digitalizzazione del lavoro
Sergio Bellucci
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 312
Ci sono passaggi della storia in cui si aprono scenari che vanno oltre le generazioni in vita. L’invenzione della scrittura, la messa a punto del metodo scientifico, l’uso dell’elettricità, sono esempi di tali discontinuità che, pur «dirompenti», non furono percepite come «punti di non ritorno». Le tecnologie digitali rappresentano una sfida dal punto di vista della loro interpretazione teorica. L’umanità si trova di fronte a un passaggio storico o il quadro rappresenta l’«evoluzione» di una tendenza che non modifica il senso dei processi? Le trasformazioni nella produzione e nel lavoro rappresentano il luogo privilegiato per comprenderne il senso. Il libro affronta il nodo di questo dibattito con un vero e proprio confronto teorico tra letture diverse, e in parte divergenti, delle conseguenti necessità per la politica e l’agire umano. Bellucci descrive il passaggio come epocale da una formazione economico-sociale a un’altra, una Transizione. Per l’autore è in atto una vera e propria «rottura di civiltà e di senso», come quella che segnò il tragitto dall’era della società agricola a quella della società industriale. I contributi degli altri autori ingaggiano un confronto teorico che rimane aperto e darà al lettore strumenti per maturare la propria idea sul passaggio storico.
La Terra brucia. Per una critica ecologica al capitalismo
Giorgio Nebbia
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2020
pagine: 176
Questo libro è in primo luogo un doveroso tributo (ma anche un doveroso ringraziamento) a un grande dissidente come Giorgio Nebbia. Dissidente perché la sua critica ecologica al capitalismo smascherava impietosamente le contraddizioni del sistema. Essa torna oggi di grandissima attualità, noi convivendo con gli effetti sempre più pesanti prodotti da un riscaldamento climatico figlio di questo modello capitalistico e (paleo)tecnico; ma di grande attualità anche con la pandemia da coronavirus, per non dimenticare che, ben più grave della pandemia, è proprio il cambiamento climatico. Ma questo libro è anche – vorrebbe essere anche – un vademecum per i giovani che si impegnano da mesi per la difesa della Terra. Ricordando loro che l’ecologia non nasce oggi, che l’ambientalismo è una filosofia politica antica e che già più mezzo secolo fa si lanciavano allarmi sul futuro della Terra. Un libro, questo, che vuole dunque ricordarci come critica ecologica e critica politica e culturale – cioè dissidenza – debbano procedere insieme. Era (è) la grande lezione di Giorgio Nebbia.
Strumenti di cattura. Per una critica dell'immaginario tecno-capitalista
Stefania Consigliere, Paolo Bartolini
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2019
pagine: 188
La logica culturale del nostro tempo si avvita intorno al perno dell'accumulazione economica, del dominio tecnocratico e dello spirito di appropriazione. Essa reca un senso crescente di separazione dagli altri e da sé stessi che scatena reazioni psicologiche difficili da gestire e aggrava la percezione di un drammatico passaggio di fase in cui sono coinvolti tutti i popoli della Terra. Gli autori puntano a smascherare le incongruenze dell'immaginario tecno-capitalista, denunciarne l'insostenibilità nel breve, medio e lungo periodo e individuare alcuni dei meccanismi fondamentali che operano all'interfaccia tra soggettivazione e vita culturale. Per uscire vivi dal sortilegio che ci avvince, non si tratta di votare tutte le nostre energie a una pratica antagonista fine a sé stessa, quanto piuttosto di produrre alternative concrete di pensiero, relazione e immaginazione, partendo da alcune parole chiave capaci di tracciare, qui e ora, le coordinate di un possibile vivere-altrimenti.
La grande alienazione. Narciso, Pigmalione, Prometeo e il tecnocapitalismo
Lelio Demichelis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 283
L'alienazione sembra scomparsa dalla scena. La tecnica come apparato e il neoliberalismo come ideologia politica offrono una affascinante illusione di individualità, libertà e creatività. Se tutti sono "imprenditori di se stessi" e ognuno è illuso di poter essere creativo e innovativo grazie alla tecnica, nessuno sembra alienato e nessuno si percepisce tale. In realtà l'alienazione non è scomparsa, semmai è più pervasiva di ieri (dalla gig economy alla fabbrica 4.0 ai social media e social network), ma è ben mascherata dallo stesso sistema tecnocapitalista che la produce. L'autore evidenzia la forma più pericolosa di alienazione, tra le molte che compongono la grande alienazione, ossia la crescente delega conferita alla tecnica, dove sono gli algoritmi a decidere. La grande alienazione è una ulteriore tappa della riflessione che Lelio Demichelis svolge da tempo su tecnica e capitalismo. L'autore rilegge la teoria critica francofortese, il pensiero di Michel Foucault e le figure di Narciso, Pigmalione e Prometeo, in nome della riscoperta di un individuo capace di uscire dalla gabbia d'acciaio virtuale/caverna platonica del tecno-capitalismo, per costruire un noi che non sia solo un dover essere connessi in rete o un dover condividere sui social.
La vita lucida. Un dialogo su potere, pandemia e liberazione
Paolo Bartolini, Lelio Demichelis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2021
pagine: 208
Non è semplice mantenere la lucidità nei passaggi caotici della storia, compreso quello della pandemia. Paolo Bartolini (analista filosofo) e Lelio Demichelis (sociologo della tecnica e del capitalismo) prendono le mosse dal fenomeno del coronavirus per riconnettere le numerose istanze filosofiche, sociologiche e psicologiche oscurate da un’ipermodernità tragicamente unidimensionale. Il confronto tra gli autori – il libro è infatti un dialogo – vuole portare il lettore a identificare le coordinate principali degli odierni dispositivi di potere: da un lato l’estensione planetaria di una razionalità strumentale/calcolante e industriale che dis-anima il vivente, dall’altro una passione inconscia per la dismisura e per il godimento dissipativo. Osservando il proprio tempo con la lente di un nuovo pensiero critico, gli autori analizzano il nucleo del potere: quello che opera, al di là della violenza esplicita e della costrizione (il dominio), conquistando l’immaginario delle persone, plasmandolo (ingegnerizzandolo) e mettendolo al servizio dell’interesse di pochi (l’egemonia). La postfazione del libro è affidata a Miguel Bensayag.
Tempi (retro)moderni. Il lavoro nella fabbrica-rete
Francesca Re David, Lelio Demichelis
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2018
pagine: 94
Dire che il sindacato è in crisi sembra essere diventato un luogo comune e molti si spingono a immaginare addirittura una società post-sindacale. Sindacati, partiti politici, società civile (di cui il sindacato è un fattore importantissimo), bilanciamento dei poteri: ciò che costituiva la base della democrazia e dello Stato di diritto liberale e moderno viene oggi travolto dal neoliberalismo e dalla tecnica rappresentata dalla Silicon Valley quale luogo simbolico della nuova fase di una lunghissima rivoluzione industriale. Di ciò e di molto altro ancora ragiona Francesca Re David in questo libro, frutto di lunghe conversazioni con Lelio Demichelis, di cui conserva volutamente il carattere discorsivo e insieme narrativo. Non è solo una analisi dettagliatissima e precisa dei processi avvenuti nel mondo del lavoro (e nella democrazia e nella cultura politica) in questi ultimi trent'anni, ma anche una forma di auto-analisi del sindacato — e di un sindacato molto particolare come la FIOM. Un discorso riflessivo — il suo — che pone il sindacato davanti alla sua storia ma soprattutto al suo futuro, al suo rapporto con l'impresa e con la tecnica, coinvolgendo chiunque abbia ancora passione per la democrazia, per il miglioramento, per una qualità della vita che non sia data solo dalla tecnologia. Per una consapevolezza di sé, in ciascuno.
Alla scuola delle competenze. Dalla educazione alla fabbrica dell'alunno performante
Angélique Del Rey
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
La malattia delle nostre società, afflitte dell'epidemia del “mito dell'individuo”, chiaramente denunciato da Benasayag, anziché essere corretta dal periodo scolastico, sembra essere inculcata dalle origini, e non come vaccino, ma come vera acculturazione. Si è passati dal laborioso e a volte umile, ma solare, lavoro di educare alla responsabilità di apprendere e prepararsi alle scelte di vita ad una scuola che sembra voler inculcare l'arte del primeggiare in un campo. Carriera e specializzazione per ogni individuo divengono da subito l'orizzonte a cui si è diseducati. Diseducati cioè a percepirsi come soggetti di una comunità umana di cui con il nostro sapere e lavoro siamo corresponsabili. Atteso da tutte le realtà che in Italia lavorano su questo tema – dagli insegnati ai genitori, fino agli studenti stessi –, un libro pacato ma lucidissimo nel criticare l'attuale processo di scolarizzazione proposto a livello internazionale.
Ai-work. La digitalizzazione del lavoro
Sergio Bellucci
Libro: Libro in brossura
editore: Jaca Book
anno edizione: 2025
pagine: 312
Ci sono passaggi della storia in cui si aprono scenari che vanno oltre le generazioni in vita. L’invenzione della scrittura, la messa a punto del metodo scientifico, l’uso dell’elettricità, sono esempi di tali discontinuità che, pur «dirompenti», non furono percepite come «punti di non ritorno». Le tecnologie digitali rappresentano una sfida dal punto di vista della loro interpretazione teorica. L’umanità si trova di fronte a un passaggio storico o il quadro rappresenta l’«evoluzione» di una tendenza che non modifica il senso dei processi? Le trasformazioni nella produzione e nel lavoro rappresentano il luogo privilegiato per comprenderne il senso. Il libro affronta il nodo di questo dibattito con un vero e proprio confronto teorico tra letture diverse, e in parte divergenti, delle conseguenti necessità per la politica e l’agire umano. Bellucci descrive il passaggio come epocale da una formazione economico-sociale a un’altra, una Transizione. Per l’autore è in atto una vera e propria «rottura di civiltà e di senso», come quella che segnò il tragitto dall’era della società agricola a quella della società industriale. I contributi degli altri autori ingaggiano un confronto teorico che rimane aperto e darà al lettore strumenti per maturare la propria idea sul passaggio storico. Nuova edizione di un'opera attualissima.